Luna si avvicinò al tavolo dei Grifoni, attirando l'attenzione del quartetto. - Ragazze, se avete finito, potremo andare a prendere le borse.- sorrise, angelica. Hermione e Ginny annuirono, alzandosi, mentre la Corvonero regalava un occhiata limpida a Ron. -Mi dispiace molto per il Quidditch, Ronald – disse. Ron annuì, melodrammatico. - Sei molto gentile, Luna. – le rispose, sorridendo.
Le ragazze salutarono, avviandosi verso i rispettivi dormitori.
-Ci vediamo tra dieci minuti, di fronte alle scale dei Serpeverde – salutò Hermione in direzione della Corvonero. Luna si incamminò saltellando.


- Ron!-esclamò improvvisamente il bambino sopravvissuto, spaventando a morte il suo migliore amico intento a divorare la sua terza fetta di torta. -Cosa!?- fece questi. - Che significa "Andiamo a prendere le borse"? – chiese Harry, ripetendo le parole di Luna.
Il rosso lo guardò confuso – Non capisco Harry.-
-Stanotte non dormiranno a Grifondoro!- urlò improvvisamente Potter
- Chi?- chiese Ron.
- Tua sorella ed Hermione, idiota!-
Wesley rimase a bocca aperta – E dove allora? Da Luna?- domandò. Harry si grattò il mento, pensoso.
-No, altrimenti Luna non avrebbe avuto bisogno di una borsa!-disse spazientito.
- Forse vanno in campeggio!- propose ancora Ron, speranzoso.
- Con questo freddo?! Solo se hanno deciso di ibernarsi!-
Ron scosse la testa – Sono agitato, tu continui ad urlare e mi confondi!- si scompigliò i capelli.
Il Salvatore del Mondo Magico scattò in piedi – Stiamo calmi, se corriamo adesso, forse le troviamo ancora nel dormitorio.-. Corsero verso la porta.


Malfoy, che aveva seguito quella starna conversazione da lontano, li guardò divertito. Erano due matti. Chissà dove correvano: non era riuscito a sentire molto, dato il baccano delle tavole, ma aveva intuito che si trattasse della Mezzosangue. Ovviamente. Sembrava ci provassero gusto ad avercela sempre sott'occhio. Era talmente piacevole da guardare?
Blaise gli tirò una gomitata – Mi hai sentito?- chiese. Lui scosse il capo.
-Ho detto: quando San Potter e il pezzente scopriranno dove Ginny ed Hermione hanno passato la notte, verranno a cercarci, per scuoiarci vivi.- gli ripeté, tranquillo. Draco sbuffò – Che vengano pure!- esclamò. – Nessuna ha invitato quella Mezzosangue, devo anche avere a che fare con Potty e Lenticchia per colpa sua?!- continuò.
-Tecnicamente, Hermione ha ricevuto un ufficiale invito da Daphne – gli ricordò Blaise.
Malfoy lo ignorò, riprendendo a mangiare.


-Ginny, ma quanta roba  hai messo nella mia borsa?- urlò la Caposcuola.
-Solo lo stretto necessario! – rispose la voce della Wesley, seguita dalla proprietaria che comparve in camera loro.
-Sono certa che ci hai infilato anche qualcosa di tuo!- insistette la ragazza, soppesando l'enorme borsa che si sarebbe dovuta trascinare per metà Hogwarts. Ginny sbuffò scocciata – Hermione, piantala con questa lagna! – esclamò, facendo cenno all'amica di  seguirla. Scesero la scalinata del dormitorio femminile in rigoroso silenzio: erano le dieci passate ma non era l'ora tarda a preoccuparle.
Se Harry e Ron le avessero viste uscire a quell'ora per andare a dormire a Serpeverde...Hermione non voleva nemmeno pensarci!
Un brivido l'attraversò. Erano arrivate incolumi in Sala Comune, le gemelle Patil erano troppo impegnate a spettegolare per accorgersi di loro. Una volta in corridoio, le due si guardarono per un lungo momento, prima di scoppiare in una squillante risata e stringersi divertite in una abbraccio – Ce l'abbiamo fatta!- esclamò Hermione. Ginny assentì ridendo. -Dobbiamo sbrigarci! – disse, ricomponendosi.
Le ragazze si accinsero a camminare, quando due colpi di tosse, estremamente familiare, le fecero fermare. Nessuna delle due aveva il coraggio di girarsi. Hermione sospirò, voltandosi. Due paia di occhi, indagatori, accusatori e a dir poco furibondi, la fissarono.
La ragazza tentò un debole sorriso, ma i due rimasero immobili a braccia conserte.
-Dov'è che dovete sbrigarvi ad andare?- chiese Harry, piantandole gli occhi smeraldo in quelli d'ambra.
Hermione si voltò in cerca di Ginny, molto più ferrata di lei in fatto di balle inventate sul momento. Di fatti, l'amica parve riscuotersi dalla pietrificazione che l'aveva bloccata e si affrettò ad aprire la bocca per spiattellare una spiegazione convincente.
-Non l'ha chiesto a te, Ginevra. – intervenne Ron, facendole morire le parole tra le labbra.
- Hermione? – ripeté il Harry. La ragazza trasse un profondo sospiro. -Andiamo a dormire da Daphne, abbiamo organizzato un Pigiama- Party.- confessò. Ginny  la guardò scocciata, comunicandole il suo nervosismo di fronte a quelle parole: "dovevi mentire!", si leggeva sul suo visetto tondo.  Harry boccheggiò, mentre Ron la fissava attonito. -Voi...Serpeverde.- continuava a ripetere, lanciando occhiate alle ragazze e poi al suo amico, che non era messo meglio.
-Non vi dobbiamo nessuna spiegazione, ora se ci scusate, stiamo ritardando.- disse Ginevra, prendendo Hermione per mano.
-Ferme!- riuscì ad urlare Harry, le ragazze si bloccarono subito, mentre dalle belle labbra della piccola Weasley usciva un imprecazione.
-Voi due non andate da nessuna parte! –continuò lui, avviandosi verso Hermione e togliendole di mano la borsa.
Ron lo imitò, strappando letteralmente lo zaino di mano alla sorella. La Caposcuola cominciava ad innervosirsi: non le piaceva mentire ai suoi migliori amici, ma non potevano continuare a trattarla come una bambina. Era una delle streghe più brillanti e forti che Hogwarts avesse mai visto, sapeva badare a se stessa. -Ora basta, ridateci le borse.- disse, lapidaria, guardando fisso negli occhi prima l'uno e poi l'altro.
Ron tremò: quando Hermione usava quel tono erano guai. Ma non poteva permettere che andasse nel covo delle Serpi, a costo di provocare la sua ira più terribile. Harry deglutì. La ragazza si avvicinò a lui lentamente, afferrando la tracolla della borsa e poi allungando la mano a
Ron, così che le consegnasse lo zaino di Ginny. Lui esitò, ma un imbufalita Ginevra glielo strappò di mano senza cerimonie. Si incamminarono sotto lo sguardo incredulo dei ragazzi. Senza farsi notare da Ginny, agitò la bacchetta un paio di volte, mormorando qualche parola.
-Come hai  detto?- domandò Ginny.
Hermione scosse la testa – Che c'è Luna! Luna! – la chiamò, distraendo l'amica.
-Per fortuna quei due idioti non ci hanno seguite! – esclamò Ginny, mentre cominciavano ascendere la rampa di scale.

Il Nostro Sangue || Dramione Where stories live. Discover now