Per quanto non potesse esserne certo, al Varego parve di sentire qualcosa che ricordava un sorriso, però non colse nessun movimento nel volto della donna. Non scostava mai il cappuccio dalla testa e nemmeno gli occhi riusciva a vederle.

"Allora?" aggiunse ancora il ragazzo "Hai deciso di prenderti una polmonite, visto che il fango non è riuscito ad ammazzarti".

La donna questa volta sembrò risentirsi alle parole del suo soccorritore. Ripose la corta daga nello stivale, si voltò e si inoltrò in mezzo gli alberi.

"Beh" le disse "Si può sapere che ti prende adesso?".

E lei, senza nemmeno rallentare il passo, gli fece cenno di seguirlo.

Non sapeva nulla di quella donna, comunque se il gesto che aveva fatto significava che lo portava in un posto più caldo e asciutto, lui non chiedeva di meglio. Che si tenesse pure i suoi segreti, a lui bastava un fuoco, qualcosa da mangiare e un po' di foglie secche per dormire. Si sarebbe accontentato anche di un po' d' acqua pulita e delle frasche con cui strofinarsi dopo essersi tolto il fango di dosso. Qualunque cosa insomma, purché avesse l'idea di essere asciutto, caldo e pulito. Cominciava ad averne abbastanza di quella sozzura attaccata ovunque.

Camminarono spediti tra i giganteschi tronchi senza mai fermarsi. Si vedeva che la donna conosceva alla perfezione quella zona. Non doveva nemmeno guardarsi attorno per tenersi lontana dai giganti fradici che infestavano quella parte della foresta. Se a lui era necessaria un'attenzione costante per non andarci troppo vicino, a lei era sufficiente dare uno sguardo ogni tanto per decidere se continuare per il sentiero che stavano battendo oppure svoltare verso zone più sicure. Camminarono a lungo, lasciandosi alle spalle la radura e i giganti pericolanti. Presero a salire lungo un sentiero di cui si vedevano appena le tracce tra bassi cespugli. Man mano che salirono la terra diventò più solida e asciutta e l'aria più secca mitigò la percezione del freddo sulla pelle. Il movimento e la veloce andatura lo scaldarono abbastanza da non battere i denti tra loro. I vestiti fradici, intrisi di quel fango puzzolente, erano pesanti e scomodi. I capelli gli davano una spiacevolissima sensazione sul collo.

Proseguirono almeno un'ora prima che lei decidesse di rallentare.

Sbucarono infine in una piccola radura che nel mezzo aveva una polla d' acqua scura. Tutt'attorno alla radura vi era una barriera di felci alte e fitte, attraversate da rampicanti che scendevano dall'alto degli alberi come serpenti attorcigliati ai rami. Sul terreno vi era uno spesso strato di muschio ingiallito e pochi cespi di erba piegata e molle. Tutto quel posto stava morendo. Nell'aria si sentiva nuovamente odore di putrefazione. Un tanfo di decomposizione come nella radura con le sabbie mobili.

"Dove siamo, qui?" le domandò, lei, con fare spiccio, gli indicò la polla d'acqua.

"Lavati, ma non berne. È velenosa". Poi si voltò e s'allontanò a grandi passi.

"E tu?" le gridò dietro lui "Tu non ti lavi?".

Ma lei, senza voltarsi, poco prima di sparire nel folto delle felci, gli rispose solamente: "Dopo!" lasciandolo solo, a domandarsi se poteva fidarsi di lei. Poteva sempre decidere di andarsene per la sua strada. Erano molte settimane che viaggiava da solo e se l'era sempre cavata bene, comunque un po' di compagnia non gli faceva dispiacere dopo così tanto tempo. Decise di restare e si avvicinò alla polla d'acqua, come gli aveva detto la donna. Si rese subito conto che se da lontano quell'acqua era poco invitante, da vicino era proprio disgustosa.

Era torbida, scura, puzzolente e limacciosa. Sopra di essa galleggiavano foglie ormai decomposte. La superficie ogni tanto s'increspava come se qualche animale ne abitasse il fondale. Di tanto in tanto grosse bolle di gas l'agitavano sollevandosi dal fondo, eppure era l'unica che avesse a disposizione. Inoltre la voglia di togliersi il fango di dosso era troppa, per resistere a lungo alla tentazione di lavarsi. Inginocchiandosi sul bordo della polla provò a immergerci le mani.

LA MASCHERA E LO SPECCHIO-Prima ParteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora