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Sono passati un pò di giorni da quando siamo stati male entrambi con una brutta influenza e oggi siamo rientrati in azienda, seppur con le forze al minimo.
Sono stati giorni pieni di relax, febbre alta, coccole e dormite insieme senza mai separarci. Ognuno si è preso cura dell'altro e il nostro rapporto è cambiato ulteriormente, legandoci ancora di più.
Fisso mio marito seduto accanto a me, mentre siamo seduti al tavolo delle riunioni per il punto della situazione insieme a tutto lo staff.
È bellissimo da togliere il fiato con il suo completo nero e solo in camicia bianca visto il caldo asfissiante che sta facendo in questi giorni.
-"Se non la smetti di fissarmi, ti prendo e ti porto subito a casa" sussurra al mio orecchio facendomi venire i brividi. Sorrido divertita fissando i suoi occhi e rimango zitta incapace di formulare una risposta, visto che ho il cervello annebbiato solo con un suo sguardo.
Mio marito sorride soddisfatto e prende la mia mano sotto il tavolo intrecciandola alla sua e poggiandole sulla sua gamba,spiazzandomi totalmente.
È così premuroso e attento da quando mi sono ammalata, ma è cambiato quasi subito dopo la prima volta che ci siamo avvicinati facendo sesso per la prima volta.
La prima volta ci ha cambiati entrambi.
Abbiamo avuto come un cambiamento interno portando a vedere l'altro in maniera diversa.
La nostra prima unione è stato l'inizio del cambiamento rendendo il nostro matrimonio reale, un vero matrimonio anche se entrambi crediamo ancora di mandare avanti la farsa del matrimonio solo sulla carta, dell'accordo che avevamo fatto.

********

-"Dov'è tua moglie?" domanda Josephine seduta davanti alla mia scrivania.
È piombata come al solito all'improvviso in azienda, sempre senza avvisare e oggi al rientro al lavoro non ci voleva proprio.
-"È fuori per un sopralluogo" dico scocciato guardandola.
-"Quando torna? Perché vedo più te che lei? Ah, questi giorni siete mancati a lavoro. Sono passata e la tua assistente mi ha detto che eravate a casa. Avete fatto i bambini?" parla a raffica aumentando il mio mal di testa.
-"Che stai dicendo?" dico irritato guardandola come una pazza.
-"Hai messo incinta tua moglie?" chiede con il sorrisino alzando le sopracciglia.
-"No. Tu stai fuori di testa. Che diavolo ti passa in quella testa?" dico scioccato. Scuoto la testa senza parole. Che diamine pensa questa donna.
-"Ha detto tua moglie che sei molto possente. Mi vuoi dare una ripassatina?" dice divertita ancora muovendo le sopracciglia.
Rabbrividisco chiudendomi a guscio.
-"Per l'amor di Dio Josephine" dico sbalordito.
Céline entra nel mio ufficio con in mano dei fogli.
-"Céline cara, per favore te la puoi portare di là?" dico alla mia assistente riferendomi alla vecchia pazza.
-"Certo Ibrahim" risponde sorridendo poggiando i fogli sulla mia scrivania.
Prendo il telefono e chiamo mia moglie.
-"Ibra" risponde con il fiatone.
-"Tesoro stai bene?" chiedo subito preoccupato.
-"Si. Ho fatto una corsa per fermare invano un taxi. Dimmi" dice con l'affanno.
-"Tra quanto torni?" chiedo disperato.
-"Il tempo di fermare un taxi e venire in azienda" dice seria e poi manda a quel paese un taxi facendomi sorridere.
-"Sempre se qualcuno si ferma. Che succede?" chiede seria.
-"C'è la tua amica pazza qui che mi fa proposte indecenti. Ora è di là con Céline" dico disperato. Mia moglie scoppia a ridere.
-"Dai, assecondala poverina" dice divertita.
-"Ma che assecondo. Se l'assecondo quella lì mi salta addosso" dico con ribrezzo e poi mi sento un colpo in testa. Alzo gli occhi spostandomi e mi ritrovo Josephine vicino che non mi ero nemmeno accorto che era entrata di nuovo nel mio ufficio.
-"Josephine! Sei impazzita?" dico irritato massaggiandomi la testa. Poi mi strappa il telefono dalla mano.
-"Fammi parlare con la mia amica" dice seria e si porta il telefono all'orecchio.
-"Senti amica, che fine hai fatto? Scompari così per giorni e non ti fai viva. Tu marito non vuole farmi divertire con il suo arnese. Almeno vieni tu così chiacchieriamo un pò" dice seria. Sento la forte risata di mia moglie ma poi non sento la risposta.
Guardo Josephine parlare e alzare un lato di gonna scoprendo la sua gambina nuda. La guardo minaccioso mentre sorride furbamente.
-"Va bene. A domani" saluta e mi ripassa il telefono.
-"Tesoro?" la chiamo.
-"Ibra" risponde.
-"Ti prego, vieni subito" dico disperato facendola ridere.
-"Sto arrivando, sono in taxi. Tranquillo, sta andando via. Le ho detto che ci vediamo domani" dice dolcemente. Tiro un sospiro di sollievo e la vedo andare via lasciando finalmente il mio ufficio.
-"Perché a te ti ascolta e a me no?" chiedo infastidito.
-"Perché tu non sei paziente per niente con lei" risponde ridendo.
-"Ti giuro che mi tira fuori la vena omicida" dico serio facendola ridere ancora di più.
-"Rilassati marito. Sto arrivando" dice prendendomi in giro e riattaccando la chiamata.
Scuoto la testa e sospiro.
Fisso la mia mano e la mia fede al dito rigirandomela. La sfilo leggermente e vedo il segno sul mio dito, la forma che ha preso, portandola da dieci anni senza mai toglierla, nemmeno quando mi alleno. La rimetto bene e sorrido pensando alla mia bellissima moglie che ho iniziato a volerle veramente bene.
È la mia amica. La mia complice. La mia amante.

**********

-"Eccomi qui" dico ridacchiando, entrando nell'ufficio di Ibrahim e chiudendo la porta.
Mi avvicino e lo abbraccio. L'ho fatto involontariamente senza nemmeno pensarci, come un gesto naturale.
-"Finalmente" dice serio facendomi sedere sulle sue gambe muscolose. Avvolgo le mie braccia intorno al suo collo e lo fisso. Ibrahim mi fissa e accorcia le distanze baciandomi con un bacio lento e carico di erotismo mettendo in allerta tutte le mie terminazioni nervose. Intreccio la mia lingua alla sua stringendomi al suo corpo mentre le sue braccia avvolgono il mio corpo tenendomi ferma sopra di lui e la sua erezione.
-"Voglio entrarti dentro in questo momento e sentirti tutta" dice roco sulla mia bocca fissandomi e premendomi addosso a lui mentre lui solleva il bacino premendosi contro di me. Sorrido e lo bacio lentamente facendo intrecciare di nuovo le nostre lingue in una danza lenta eccitandoci ancora di più.
Ansimo nella sua bocca quando mi preme di nuovo addosso a lui e lui si preme contro di me facendomi impazzire.
-"Ti voglio" sussurro fissandolo.
Mio marito sorride e si alza trascinandomi nel bagno privato del suo ufficio e chiudendo la porta a chiave.
-"Dobbiamo fare in fretta tesoro" dice spogliandosi velocemente e mi spoglio anch'io fino a rimanere entrambi nudi.
Mi alza facendomi sedere sul lavandino e struscia il suo grosso pene sulla mia vagina bagnatissima per poi entrarmi subito dentro con un unico affondo. Mi tappa la bocca con una mano appena spalanco la bocca e lo guardo ad occhi sgranati e lui sorride con soddisfazione.
-"Mmmm....ricordami di bendarti la bocca e gli occhi la prossima volta che ti scopo....è molto interessante" dice roco iniziando a muoversi scopandomi forte mentre ho le gambe avvinghiate intorno ai suoi fianchi e le mani poggiate sul piano. Mio marito mi succhia i capezzoli facendomi impazzire mentre prende i seni in mano e godo in silenzio.
-"Amo essere dentro di te. Non mi basti mai" dice roco sul mio collo muovendosi come un selvaggio fino a portarci ad esplodere con un fortissimo orgasmo che sa di proibito. Un orgasmo devastante che ci toglie le forze travolgendoci con un intenso piacere facendoci tremare fortissimo ed ansimare nelle bocche dell''altro. Sento mio marito pulsare nella mia profondità e riempirmi tutta mentre i miei muscoli si contraggono forte e lo spremono bene.
Respiriamo a fatica e ci baciamo in modo irruento incapaci a staccare le nostre bocche.
Ibrahim si preme contro di me con forza allargando le mie gambe e spalancandomi tutta mentre lo sento ancora duro tutto dentro di me che preme la parete in profondità.
-"Ibra" sussurro ansimando fissando i suoi occhi nocciola scuro liquidi.
-"Tesoro mio" sussurra baciandomi con foga subito dopo.
-"Dobbiamo darci una lavata veloce piccola" mi dice poco dopo uscendo piano dal mio corpo e vedo il suo pene semi eretto lucido e sporco del suo seme biancastro mentre sento fuoriuscire dalla mia vagina una colata bollente. Mio marito si avvicina di nuovo con il suo pene in mano passando la punta grossa vicino l'apertura, raccogliendo lo sperma colante, e rimettendomelo dentro facendo entrare solo la punta dentro di me.
-"Vederti così spalancata e il mio seme che ti cola mi eccita come un animale. Mi viene voglia di scoparti ancora e ancora più forte" dice continuando a fissare le nostre intimità che si toccano.
-"Sembri un maniaco" dico ridendo.
-"Un maniaco di te" sussurra entrando tutto dentro di me, di nuovo durissimo facendomi rimanere senza fiato.
-"Ibra" ansimo sorpresa dalla sua ripresa rapidissima. Mio marito sorride soddisfatto e inizia a scoparmi fortissimo, più forte e più veloce di prima facendomi anche un pò male.
Ansimo nella sua bocca mentre mi reggo e sono totalmente spalancata a lui.
-"Dio ....ti prego...." ansimo disperata eccitata ai massimi livelli. Ibra spinge fortissimo respirando a fatica e muovendosi in modo frenetico mordendosi le labbra. Io ansimo il più piano possibile fino a quando esplodiamo di nuovo insieme tremando ed ansimiamo tappandoci le bocche con un bacio focoso  mentre godiamo per l'intensità.
Sento di nuovo riempirmi tutta in profondità mentre il suo uccello sussulta dentro di me e io mi contraggo intorno a lui che è immobile premuto addosso a me con forza tenendomi allargata.
Mi accarezza il viso mentre mi fissa serio e poi mi bacia con tenerezza.

********

-"Céline, questi portali a mia moglie per favore. Li deve leggere e firmare. Ah, dille che Cortez ha chiamato e vuole vedere il progetto per email" dico alla mia efficiente assistente.
-"Va bene caro" risponde dolcemente prima di uscire dal mio ufficio.
È quasi ora di cena e siamo ancora in ufficio a lavorare visto i giorni in cui siamo stati a casa male e il tempo che abbiamo impiegato oggi pomeriggio facendo del sesso straordinario dentro il bagno del mio ufficio.
Ripenso a come ho scopato mia moglie e sorrido da solo mentre il mio uccello ha un fremito.

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