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Mi sveglio sentendo caldo e un corpo contro il mio. Una durezza contro il mio sedere.
Mio marito.
Chiudo gli occhi e sbuffo provando a togliere il suo braccio intorno al mio corpo facendo pianissimo.
-"Mmmmm dove credi di andare?" dice roco tra i miei capelli tirandomi a lui e premendosi contro di me.
-"Perché hai dormito qui?" chiedo infastidita.
Sono ancora arrabbiata perché ieri sera è stato a cena con il suo vecchio amore ed è tornato tardi.
Io sono crollata sul letto appena mi sono lavata. Ero stanca morta.
-"Perché si. Volevo dormire con mia moglie" dice roco sul mio collo.
-"Sai che non abbiamo quel tipo di rapporto" gli ricordo acidamente.
-"Mmmmm....lo so tranquilla. Volevo solo dormire con te. Non è successo niente con Lily" dice roco baciandomi il collo e girandomi verso di lui. Lo fisso per vedere se sta dicendo la verità o meno.
-"Certo, come no. Sei tornato tardi" dico acida. Mio marito ridacchia baciandomi di nuovo il collo provocandomi altri brividi in tutto il corpo.
-"Ti ho mai mentito qualche volta?" chiede serio fissandomi con i suoi occhi scuri.
-"Si, su Lily" dico irritata.
-"A parte questo, che per me era una storia sepolta da anni. Intendo nel nostro matrimonio, ti ho mai mentito? Ti ho mai dato motivo di dubitare di me?" chiede serio.
-"No, mai" dico sincera guardandolo negli occhi.
-"E allora perché dovrei mentirti adesso? Perché dovrei rovinare il mio matrimonio? Perché dovrei rovinare il mio rapporto con te?" chiede serio.
-"Perché è tornata la tua vecchia fiamma?" dico  ironica. Ibra sorride scuotendo la testa.
-"Mi conosci, o almeno se mi conosci almeno un pò sai che non sono quel tipo di persona Jess. Sono fedele al matrimonio e alla donna che ho sposato. Il passato appartiene al passato e rimane lì. Non distruggo la mia famiglia per cedere a delle provocazioni" dice serissimo trapassandomi con i suoi occhi sinceri. Io rimango zitta senza sapere cosa dire e prendo la sua nuca spingendolo verso di me per baciarlo dolcemente.
Ibrahim mi spoglia facendomi rimanere nuda e mi fa mettere sopra di lui. Scivolo sulla sua grossa erezione mentre ci baciamo con lenta passione ed ansimo nella sua bocca sentendolo arrivare fino in fondo e farmi male.
-"Sono tuo Jess....scopami....scopami come mi vuoi" dice roco guardandomi con occhi carichi di desiderio e succhiandomi un capezzolo.
Inizio a muovermi lentamente, senza alcuna fretta assaporando tutta la sua grandezza e la sua durezza eccitandomi ancora di più mentre le sue mani stringono i miei fianchi. Ruoto il bacino avendolo tutto dentro e provocandomi fitte di piacere.
-"Ibra...aahhh" ansimo quando mi preme addosso a lui forte provocandomi una scossa di piacere.
-"Si, tesoro.....Mmmmm.....sentimi......sentimi tutto" dice roco premendomi di nuovo contro di lui dopo l'ennesima discesa lenta sopra di lui.
-"Scopami forte, ti prego" dico disperata a mio marito che sorride malizioso e mi ribalta mettendosi sopra di me e affondare con un colpo profondo lasciandomi senza respiro.
-"Con piacere moglie mia" dice roco prima di baciarmi con foga ed iniziare a muoversi in modo frenetico facendomi perdere la ragione e portandoci a godere come due matti. Tremo fortissimo mentre mi contraggo intorno al suo membro che sputa sperma bollente tutto dentro di me riempiendomi tutta e provocandomi brividi di piacere in tutto il corpo mentre urliamo e ci baciamo come due selvaggi.
-"Mmmm....ora si che è un ottimo buongiorno" sussurra sorridendo contro le mie labbra gonfie.
-"Un buongiorno speciale" sussurro sorridendo e tirandolo a me per baciarlo di nuovo con foga sentendolo ancora duro e immerso dentro di me.

********

-"Oggi sei ancora più bella" dico sorridendo e baciando la spalla nuda di mia moglie mentre facciamo colazione.
Indossa un vestito blu notte stretto, con una scollatura illegale e lungo fino a metà gambe e sotto dei tacchi blu alti.
Mia moglie sorride mentre le si colorano le guance.
-"Anche tu non sei niente male" dice sorridendo mentre è seduta accanto a me  all'isola della cucina.
-"Questa mattina viene Céline a fare il colloquio di lavoro" mi ricorda Jessica.
-"Si, me lo ricordo. Speriamo bene" dico sospirando e pregando che la signora faccia bene il suo lavoro senza farci dannare.
-"Ah, ha chiamato Kemal prima" le dico serio. Ho risposto al suo telefono mentre era in doccia.
-"Che ti ha detto?" chiede seria.
-"Vuole che lo richiami. Non mi ha detto nulla a me" dico serio.
-"Quello non si sbottona mai quando deve parlare" borbotta irritata facendomi sorridere.
-"Ti avverto. Se devi andare ad Ankara, non esiste che tu vada da sola" dico severo. Mi guarda sorpresa e poi scoppia a ridere.
-"Attacchi di gelosia" dice divertita.
-"Non è gelosia. È che non mi fido di quello lì" dico serio.
-"Nemmeno di tua moglie ti fidi?" chiede seria. La guardo negli occhi.
-"Certo che mi fido. Ciecamente" dico senza pensarci. È la verità.
-"E allora se ti fidi ciecamente di me, dovresti sapere benissimo che non farei e non lascerei mai fare a qualcuno qualcosa che rovinerebbe la tua fiducia nei miei confronti" dice seria inchiodandomi con lo sguardo.
-"D'accordo" dico sospirando frustrato infilandomi il pane tostato in bocca.

**********

-"Com'è Céline?" chiedo a mio marito entrando nel suo ufficio nel pieno pomeriggio di una giornata afosa di un luglio inoltrato.
-"È una donna in gamba. Sa il suo. È una dolcissima donna ed è molto preparata. Domani inizia il periodo di prova" mi dice sorridendo. Sorrido anch'io e mi siedo finalmente dopo una giornata intera in giro per lavoro.
-"Hai finito di stare fuori per oggi?" mi chiede Ibra.
-"Si, grazie a Dio. Sono a pezzi" dico togliendomi i tacchi.
-"Per arrivare a toglierti i tacchi tu, vuol dire che sei arrivata veramente" dice sorridendo alzandosi e andando a chiudere la porta che ho dimenticato di chiudere.
Si siede accanto a me e mi tira a lui con tutta la sedia per poi prendermi il viso tra le sue mani e baciarmi con passione facendo intrecciare le nostre lingue.
-"Se non avevo ancora due appuntamenti, saremmo tornati subito a casa" mi dice roco sulla bocca.
-"Anch'io ho ancora del lavoro da sbrigare" dico scocciata. Poi bussano alla porta.
-"Un attimo!" urla mio marito mentre mi allontano con la sedia e mi rimetto velocemente i tacchi.
-"Avanti!" dice poi alzandosi in piedi con le mani nelle tasche.
Sulla porta compare Gabine.
La guardo sorpresa e poi guardo mio marito.
-"È venuta a vedere le modifiche sul progetto" mi dice. Sono alcuni giorni che la chiamo e non mi risponde. La chiama mio marito e risponde subito presentandosi anche in ufficio.
-"Buonasera" saluto seria squadrandola.
Indossa una canotta scollata bianca, quasi trasparente, e gli shorts di jeans talmente corti che ha i glutei di fuori.
Non risponde e avanza fissando mio marito e sorride. Si ferma davanti a lui e lo bacia sulla guancia timbrandolo con il suo rossetto fucsia.
-"Ciao Ibrahim" lo saluta civettuola. Mio marito si sposta e gli passo dei fazzoletti per pulirsi il viso mentre si siede dietro la scrivania.
-"Ciao Gabine. La prossima volta abbi la decenza di non lasciarmi segni addosso" dice scontroso guardandosi al cellulare.
-"Aspetta tesoro. Arrivo subito" dico alzandomi per andare nel mio ufficio e prendere le salviette struccanti che ho in borsa e tornare.
Nel rientrare trovo Gabine seduta vicino a mio marito sul bordo della scrivania.
Mi avvicino e la prendo per il braccio spostandola.
-"Spostati Dio santo. Il tuo posto è davanti la scrivania" le dico irritata prendendo una salvietta e pulendo con delicatezza la guancia imbrattata del mio bellissimo marito.
-"Grazie piccola" mi ringrazia stampandomi un soffice bacio sulle labbra essendo ancora piegata verso di lui. Sorrido e gli accarezzo la faccia.
Rimango in piedi accanto ad Ibra mentre prende i miei disegni del progetto e glieli fa vedere con le modifiche fatte di nuovo.
-"No. Non le voglio così. Forse erano meglio quelle di prima" dice acidamente e da snob facendomi imbestialire.
Guardo Ibra con la furia omicida addosso e si alza prendendomi le mani.
-"Perché non finisci di lavorare tesoro? Ci penso io, eh? Tranquilla, non ti preoccupare" dice cercando di tranquillizzarmi e di farmi uscire dal suo ufficio prima che metta le mani addosso a quella becera.
-"Ti consiglio vivamente di stare a sentire tutto quello che ti dirà mio marito. Mio marito. Perché sennò prendo e non so cosa ti faccio" dico minacciandola e rimarcando che l'uomo accanto a me è mio marito.
-"Shhhhh... tranquilla piccola" dice dolcemente accarezzandomi il viso e baciandomi sulla fronte.
La guardo per un attimo e poi guardo Ibrahim prima di uscire dal suo ufficio.

*********

-"Gabine, falla finita con tutta questa recita. Approva il progetto e basta. Prima   inizieremo i lavori e prima li finiremo" dico spazientito sedendomi di nuovo dientro la scrivania.
-"Perché vuoi far finire tutto subito tesoro?" dice sorridendo in modo malizioso.
-"Perché siamo pieni di lavoro e non possiamo perdere altro tempo dietro ai capricci di una ragazzetta" dico irritato alzando anche la voce. La neo diva mi guarda sorpresa.
-"Calmo tesoro. Vedo che sei agitato. Forse tua moglie non ti fa rilassare abbastanza" dice ridendo divertita. Sbatto la mano sulla scrivania da farla saltare sulla sedia e spavento anche me stesso.
-"Smettila di nominare mia moglie. Sai che ti dico? Abbiamo perso fin troppo tempo dietro i tuoi capricci. Il nostro contratto con te è annullato. Sei libera di scegliere un altro architetto di un altro studio" dico ad alta voce strappando i progetti e prendendo poi il suo contratto per strapparlo davanti ai suoi occhi. Sono furioso di perdere altro tempo dietro a questa viziata pazza. Sono indemoniato quando nomina mia moglie e le dice male.
Gabine mi guarda sconvolta e il sorriso è scomparso totalmente dal suo viso.
Prende la sua borsa e va via come una furia dopo aver spalancato la porta facendola sbattere al muro.

SE TI AMASSI?Nơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ