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-"Ibra dove stiamo andando che siamo usciti così di fretta?" chiedo a mio marito mentre siamo in macchina.
È tarda mattinata e si è presentato nel mio ufficio trascinandomi con lui.
-"Da Gabine con il suo benedetto progetto. Vuole fare altre modifiche. È tuo il progetto, no?" dice serio e con voce irritata. Lo guardo e vedo la sua faccia tesa.
-"Si che è mio. Altre modifiche?" chiedo scioccata.
-"Si" risponde secco.
-"Ma se le abbiamo modificato tutta la casa. Cosa dobbiamo modificare ancora?" dico scioccata.
-"Beh, forse vuol fare assomigliare la sua casa a lei visto che è tutta rifatta" dico subito dopo borbottando. Mio marito scoppia a ridere con una gran risata  tanto che alla fine rido anch'io.
-"Ecco perché sei con me. Perché così rido e non la prendo a schiaffi" dice ridendo.
-"Ah, quindi lasci l'arduo compito a me di picchiarla? No, ma poi davvero è un'insolente quella ragazza. Ci prova con te nonostante la mia presenza" dico già stringendo le mani a pugno. Ibrahim lo nota  e prende le mie mani poggiate sulle gambe coperte da un pantalone nero.
-"Rilassa queste mani. Non ti fare male. Sei una risorsa troppo preziosa" dice dolcemente. Mi giro a guardarlo e sta sorridendo.
-"Vuoi che ti prenda a pugni anche a te?" dico seria. Mio marito scoppia a ridere.
-"Rilassati boxerista" dice ridacchiando mentre parcheggia sotto il palazzo di Gabine.
La nuova promessa del cinema abita nell'attico di uno dei palazzi lussuosi che abbiamo progettato anni fa non tanto distante dalla Tour Eiffel.
Gabine ci accoglie nel suo attico mezza nuda, con addosso solo una camicia da notte di raso cortissima e scollata e sorride.
Rimane sorpresa nel vedermi e cambia immediatamente espressione.
-"Scusatemi, vado a mettermi qualcosa sopra" dice fintamente imbarazzata. Guardo mio marito e scuoto la testa sorridendo ironicamente mentre entriamo.
Mio marito si sente a disagio e avanza insieme a me verso il soggiorno immenso.
Gabine torna poco dopo con addosso la vestaglia dello stesso colore e corto quanto la sua camicia da notte, lasciandole praticamente quasi il culo di fuori. Almeno si è coperta il seno.
-"Prego, accomodiamoci" dice da buona padrona di casa poggiando la mano dietro la schiena di Ibrahim.
-"Ti abbiamo portato i disegni del progetto modificato" dico seria.
-"Io ti avevo detto di venire da solo" dice la ragazza a mio marito. Ibrahim si gratta il sopracciglio e sorride.
-"E io ti avevo detto che sarei venuto insieme a mia moglie" dice serio guardandola infastidito.
-"Cara, quanto vorrà durare ancora? Siete sposati da così tanti anni e non ancora riesci a dargli nemmeno un figlio" dice malignamente guardandomi. Alzo gli occhi al cielo.
-"Forse è perché non li vogliamo e pensiamo solo alla carriera?" dico irritata. Gabine cambia espressione e fissa mio marito.
-"È vero?" chiede a lui che la sta guardando a braccia conserte.
-"Secondo te?" replica severo zittendola.
-"Se non ti dispiace, pensiamo alla tua casa e non alla nostra vita privata. Abbiamo altro lavoro ed è tardi" dico infastidita spiegando i disegni del progetto sul tavolo del soggiorno.

******

-"Praticamente quella stronza ha modificato tutto di nuovo" dice mia moglie incazzata nera.
Gabine per dispetto ha trovato ogni difetto e ha praticamente ricambiato tutte le modifiche. Mentre ne stavamo parlando non ha fatto altro che toccarmi il braccio o poggiare una mano dietro la schiena irritandomi ancora di più, dopo come ha parlato a mia moglie e dopo le cose che ha detto.
-"Ho notato" dico dispiaciuto per lei.
-"Se non le andrà bene nemmeno la prossima volta, sappi che glielo ficco sù per il culo" dice inviperita facendomi scoppiare a ridere.
-"Oh, come siamo sboccate oggi signora Morgan" dico prendendola in giro.
-"Beh, ogni tanto capita anche a me" risponde irritata a braccia conserte.
-"Mi ricordo di aver sposato un tipino posato, pacato una volta. A modo" dico continuando a prenderla in giro.
-"Beh, fin quando non mi fanno arrabbiare  lo sono caro marito. Se mi arrabbio divento così" dice sbuffando. Prendo la sua mano e la intreccio alla mia portandomela fino alla bocca per stamparle un bacio sul dorso.
-"Questo per cos'era?" chiede seria fissandomi.
-"Per calmarti" dico dolcemente. Mia moglie tira via la mano e torna a mettersi a braccia conserte. Scuoto la testa e sorrido.
Oggi è incazzata nera e quando è così lo sarà per tutta la giornata. Prego che nessuno le rompa le scatole se non vuole essere sbranato.

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