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-"Ah! Ibraaaaaaa" urla mia moglie mentre la sto scopando come un pazzo selvaggio a novanta sul nostro divano.
Stavamo facendo colazione e non ho resistito vedendola con il pantaloncino striminzito e la canotta.
È diventata la mia ossessione. Non riesco a tenerle le mani lontano e ogni volta che rimaniamo da soli nella stessa stanza, l'atmosfera si carica di una forte energia portandoci ad esaurirla con i nostri corpi.
Stavamo parlando di lavoro e siamo finiti  per scopare.
Massaggio il culo arrossato e sodo di mia moglie mentre la martello forte e la schiaffeggio ancora, sentendo le mie palle piene sbattere contro la sua fica bagnata eccitandomi come una bestia.
I suoi muscoli mi succhiano sempre di più quasi strozzando il mio grande cazzo che la sta dilatando e sento la tensione aumentare.
-"Si! Sentimi tutto tesoro. Senti quanto sono duro. Mi ecciti da morire" dico roco e affannato spingendo come fossi posseduto da un'energia potentissima.
-"Ti sento....ti sento tutto. Ahhhhh! Dio mioooo!" urla sempre di più mentre continuo a schiaffeggiarla fino a godere entrambi con un fortissimo orgasmo che ci investe come un uragano forza cinque da farci tremare fortissimo.
Mi riverso tutto dentro di lei riempiendola con il mio seme bollente sentendo lunghi fiotti uscire dalla punta del mio uccello mentre i suoi muscoli mi spremono fortissimo ingoiandomi sempre di più. Rimango fermo, premuto contro di lei con forza e con le mani che stringono la carne dei suoi glutei mentre urliamo tutti e due per l'intensità del piacere. Le gambe quasi mi cedono mentre sento mancarmi le forze dopo il forte orgasmo e le energie appena consumate.
-"Aspetta tesoro. Non ti muovere" dico sfilandomi piano da lei e andando a prendere di corsa dei fazzoletti.
-"Devo riprendermi dopo tutto questo" dice mia moglie barcollando e facendo dei lunghi respiri. Siamo entrambi sudati da fare schifo.
Sorrido e la sollevo tra le braccia andando verso la mia camera da letto e poi nel mio bagno per farci una bella doccia rinfrescante.

********

-"Ho notizie sulla ragazza" dico entrando nell'ufficio di mio marito e chiudendomi la porta alle spalle.
Sono tutta indolenzita, soprattutto la mia intimità. Forse stamattina Ibra è stato un pò più brutale. Sorrido da sola come una scema mentre avanzo vicino a mio marito che mi guarda interrogativo.
-"Perché stai sorridendo?" chiede curioso.
-"Niente, lascia stare" dico ridacchiando in imbarazzo. Sento il viso andare a fuoco per i pensieri sconci ripensando al sesso di questa mattina mentre lui mi fissa.
-"Qualcosa mi dice che stai ripensando a stamattina" dice divertito intrecciando la sua mano alla mia. Rido divertita mordendomi le labbra e alzando le spalle non rispondendo.
-"Ritornando a noi....." dico seria poi e guardandolo mentre mi siedo sul bordo della scrivania.
-"La ragazza aveva una storia con entrambi i suoi capi che ha portato alla scissione dei due soci" dico a mio marito che mi guarda sorpreso.
-"Una così qui dentro mai" decreta serio. Sorrido mangiandomelo con gli occhi.
Oggi indossa un completo blu notte con una camicia bianca.
Bussano alla porta e compare Martine.
-"Signora Morgan, c'è la signorina Josephine" mi avverte.
-"Che ci fa qui?" le chiedo alzandomi dalla scrivania di Ibra.
-"È parecchio arrabbiata. Vuole parlare con il signor Ibrahim" dice Martine. Guardo lei e poi mio marito interrogativa. Mio marito la guarda scocciato e sbuffa.
-"No. Per favore. Io con quella donna non ci parlo più. Sta fuori di testa" dice infastidito tanto da farmi sorridere.
-"Aspetta. Vedi che vuole dirti" dico dolcemente per rabbonirlo. Mi guarda serio e minaccioso.
-"Cosa vorrà da me? Mi maltratta sempre" dice esasperato appoggiandosi contro lo schienale della sedia.
-"Falla entrare" dico a Martine facendo borbottare Ibra.
Josephine entra di fretta nell'ufficio di Ibrahim e rimane in piedi guardando malissimo mio marito mentre io le vado vicino per accoglierla.
-"Ciao amica mia. Che succede?" la saluto dolcemente.
-"Ciao amica. Aspetta. Devo fare due chiacchiere con questo qui" dice seria senza nemmeno guardarmi e continuando a fissare Ibrahim.
-"Buongiorno cara. Come posso esserti d'aiuto?" dice con finto tono dolce Ibrahim e sorridendo.
-"Risparmia i tuoi modi da provolone. Mi hai tradita bastardo. Te ne sei andato con una molto più giovane di me" dice arrabbiata. La guardo e faccio fatica nel trattenermi a ridere. Mio marito la guarda con la faccia sconvolta e poi sbuffa esasperato.
-"Ah, non dici nulla? Per di più non mi hai nemmeno ascoltato nel fare buttare giù quel maledetto muro" continua sedendosi sulla sedia di fronte a lui. Io mi siedo accanto a lei e le prendo la mano delicatamente.
-"Josephine, lascia stare. È vero, è stato cattivo nei tuoi confronti andando insieme ad un'altra donna più giovane. Non ti merita" dico dolcemente stando dalla sua parte facendo scuotere la testa a mio marito che rimane zitto a fissarci. Secondo me vuole picchiarci entrambe.
-"Sai cara, quel giovanotto è proprio bello. Che ne dici se ci provo?" dice poi cambiando umore e discorso riferendosi a Ibra che la guarda con occhi sgranati. Io scoppio a ridere divertita.
-"E Vincent?" chiedo curiosa.
-"L'ho lasciato. Ogni volta che mi baciava gli cadeva la dentiera" dice facendoci scoppiare a ridere. Mio marito ride a crepapelle  con le lacrime agli occhi. Io sono piegata nel ridere e la stringo a me la mia pazza amica anziana.
-"Dai, Josephine. Almeno provavi un pò di brio nel baciarlo" dice divertito Ibrahim.
-"I brividi provavo" dice schifata.
-"Troverai un uomo bello e senza problemi di dentiera" le dico sorridendo e strizzandole l'occhio.
-"Mi voglio fidanzare con questo bel giovanotto" dice guardando Ibra.
-"Mi dispiace per te vecchia pazza, ma sono felicemente sposato con la tua amica" dice mio marito sorridente.
-"Chi? Chi è?" chiede seria. Scuoto la testa sorridendo.
-"Io, Josephine" dico dolcemente.
-"Lo so cara che avresti sposato un bell'uomo, tutto d'un pezzo. Anche se è troppo serio. Quando fate dei bambini?" chiede teneramente. Alzo gli occhi al cielo mentre Ibra tossisce.
-"Credo non sia il momento di farli" dico seria fissando i suoi occhi blu.
-"Perché?" chiede dispiaciuta.
-"Perché è così. Abbiamo la nostra carriera a cui dedicarci" dico seria.
-"Posso?" chiede David sulla porta bussando.
-"Dimmi Dav" dice Ibrahim.
Josephine si gira e sorride con gli occhi illuminati.
-"Chi è questo bellissimo ragazzo?" chiede in estasi. David entra e si avvicina allungando la mano.
-"Piacere, sono David" si presenta prendendo la mano di Josephine e baciandole il dorso. In realtà i due si conoscono, solo che la mia amica è smemorata.
-"Piacere mio, Josephine. Ma puoi sempre chiamarmi Jos o Phine" dice civettuola. Sorrido divertita trattenendomi dal ridere.
-"D'accordo mia cara" dice David stando al gioco.
-"Vuoi fidanzarti con me? Immagino che a te non caschi la dentiera" dice dolcemente facendo ridacchiare David.
-"No, cara. Ho i miei denti naturali" dice dolcemente e civettuolo anche lui.
-"Forse è la volta buona che me la tolgo di torno" borbotta a bassa voce Ibrahim facendomi ridere. Lo guardo e scuoto la testa.
-"Piccioncini, se avete finito, io avrei da lavorare. David dovevi dirmi qualcosa?" dice serio.
-"Si. Dobbiamo controllare un progetto" dice guardando mio marito.
-"Va bene. Portamelo che lo controlliamo" dice a David.
-"Luce dei miei occhi ora devo lavorare. Ci vedremo prossimamente" dice David a Josephine baciandola sulle guance e zittendola. La mia amica lo guarda imbambolata senza più aprire bocca.
David esce dall'ufficio di Ibrahim e rimaniamo di nuovo noi tre.
-"Jess, chiama la signora per il colloquio. Prendiamo lei. Tieni, prendi le chiavi della macchina e riaccompagnala in hotel" dice a me serio in modo professionale.
Prendo le chiavi della macchina sorridendo e dico a Josephine che la riporto in hotel.

*******

-"Jess? Sei a casa?" chiedo a mia moglie al telefono. Oggi pomeriggio non l'ho vista per niente dopo che ha riportato Josephine in hotel e mi ha riportato la macchina per poi uscire di nuovo per lavoro.
Io sono a cena con Lily.
-"Si Ibra, sono appena rientrata" dice seria. Guardo l'orologio e vedo che sono le nove di sera.
-"Io farò un pò tardi. Sono a cena fuori con Lily" la avverto serio con una tensione addosso. La mia amica mi fissa in maniera maliziosa e sorride divertita. È riuscita nel suo intento a convincermi ad andare a cena insieme.
-"Ah" dice soltanto mia moglie. So che è infastidita e parecchio, soprattutto da quando non le ho raccontato che avevo avuto una storia con Lily e le ho nascosto il mio passato.
-"Ceniamo e torno subito" dico rassicurandola.
-"D'accordo. Buona serata" dice seria riagganciando la chiamata e spiazzandomi. Poggio il telefono sul tavolo e guardo Lily.
-"Tua moglie si è arrabbiata vero?" chiede divertita. Alzo le spalle.
-"No, è stanca e andava a dormire" dico serio raccontando una bugia. So che lei non ci crede perché continua a sorridere divertita ma non dice nulla.
-"Sei sicuro che tornerai subito a casa? Io ho altri piani per stasera.....tipo fare un bel giro insieme a te come ai vecchi tempi" dice a bassa voce provocandomi mentre mi fissa.
Fisso il suo corpo tonico come una volta, il suo seno grosso, con addosso un abitino argentato striminzito e abbastanza scollato. Indossa anche dei tacchi altissimi e sa che i tacchi ai piedi mi fanno impazzire, soprattutto se sono aperti e si vedono i piedi.
-"Sono un uomo sposato" dico serio sistemando il polsino della mia camicia in modo nervoso. Con una come lei è difficile rimanere seri, soprattutto se conosci i trascorsi, il passato e tutto quello che abbiamo vissuto insieme. I sentimenti che provavo per lei.
-"Lo sai bene anche tu che è difficile fare finta di nulla. Non prenderti in giro Ibram" dice provocandomi e toccando il mio braccio.
Siamo seduti vicini in un piccolo tavolo di un piccolissimo ristorante, in disparte da occhi indiscreti.
-"Lily. La nostra occasione l'abbiamo avuta e non è finita bene. I tempi sono cambiati, io sono cambiato. Non sono più quello di una volta e sono un uomo responsabile e fedele verso sua moglie e il suo matrimonio" dico serio guardandola negli occhi e leggendo il dolore.
-"Sei felice?" mi chiede sorprendendomi. Sorrido pensando a mia moglie.
-"Si. Sono felice dopo tanti anni" dico sorridendo. Lily sorride tesa e poggia la mano sulla mia gamba risalendo verso sopra ma le blocco la mano mentre ha il seno attaccato al mio braccio e la faccia pericolosamente vicino alla mia.
-"Non ci provare. Non farlo" la minaccio spostando la sua mano e spostandomi un pò.
-"Ho voglia di te Ibram. Voglio di nuovo provare quelle sensazioni bellissime insieme a te quando mi scopavi forte" dice roca sporgendosi verso di me e io mi sposto.
-"Non succederà mai e lo sai benissimo. Ora vado" dico alzandomi bruscamente e andandomene di fretta dal ristorante.
Salgo in macchina con un senso di tensione addosso e mi passo le mani in faccia.
Sento il cuore battere forte e l'agitazione che prende possesso del mio corpo.
Metto in moto l'auto e parto quasi sgommando per tornare il più in fretta possibile a casa.

Quando rientro a casa, trovo tutto buio.
Accendo le luci del corridoio e apro pianissimo la porta della camera di Jessica. Sta dormendo al centro del letto tutta rannicchiata sul fianco destro.
Sorrido ed entro piano spogliandomi tutto e rimanendo completamente nudo, coricandomi vicino a lei, sotto le lenzuola, abbracciandola da dietro.
Respiro il suo profumo buonissimo di vaniglia, i suoi capelli mentre la stringo forte a me e chiudo gli occhi beato e tranquillo con lei tra le mie braccia.
È la mia tranquillità.
La mia sicurezza.
La mia stabilità.
La mia amica.
La mia amante.
Mia moglie.

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