17

3.5K 129 12
                                    

-"Tesoro. Sveglia" sento una voce chiamarmi dolcemente e delle labbra baciare la mia guancia.
Apro a fatica gli occhi mentre un mal di testa fortissimo mi martella e la gola mi brucia fortissimo.
Metto a fuoco il viso sorridente di mio marito.
-"Buongiorno" dico a fatica schiarendomi la voce.
Ibrahim mi guarda strano.
-"Buongiorno tesoro. Stai bene?" chiede serio.
-"Per niente. Mi scoppia la testa e mi fa male la gola" dico a fatica schiarendomi di nuovo la voce e sentendo la gola andare a fuoco.
Ibrahim mi accarezza subito il viso e poi la fronte.
-"Cavolo. Hai la febbre. Aspetta che la misuriamo" dice serio e poi si alza dal letto per andare in bagno e tornare poco dopo con il termometro digitale.
-"Tieni, metti questo" dice dolcemente aiutandomi a mettere il termometro.
-"Non c'è cosa peggiore che ammalarsi in piena estate" dice serio accarezzandomi i capelli.
-"Come mai sono qui?" chiedo guardando la camera sua.
-"Perché ti volevo accanto a me e menomale che hai dormito qui sennò stamattina tu ti alzavi nonostante la fabbre e andavi a lavoro" dice sorridendo.
-"Tanto devo andare comunque. Ho parecchie cose da fare" dico sorridendo e il termometro suona.
Lo prendo in mano e leggo trentotto di febbre. Mi viene da piangere.
Mio marito prende il termometro e legge la temperatura.
-"Infatti starai a casa bella a riposo. Hai la febbre alta e non vai da nessuna parte. Ora chiamo il dottore" dice serio alzandosi e prendendo il telefono.
Fisso il suo corpo scolpito, statuario, i suoi addominali, le sue spalle, la sua schiena, i suoi glutei sodi avvolti nei boxer bianchi attillatissimi e il suo membro grande e rilassato.
Finita la chiamata, Ibrahim si ributta nel letto accanto a me e mi bacia la fronte per poi prendermi tra le sue braccia.
-"Il medico arriverà tra mezz'ora. Ora chiamo Céline e la avverto che oggi non andiamo" dice serio.
-"Vai almeno tu. Io starò bene, tranquillo. Mi riposerò e lavorerò da qui" dico seria.
In tutti questi anni che mi sono ammalata si è sempre preso cura di me e preoccupato, come io di lui, ma a lavoro ci siamo andati lo stesso nonostante l'altro stesse male.
-"Non vado da nessuna parte" dice irremovibile.
-"Che cosa cambia dalle altre volte?" dico stanca e a occhi chiusi.
-"Cambia tutto. Cambia che...." .
Non lo finisco nemmeno di ascoltare che già dormo di nuovo.

**********

-"Cambia tutto. Cambia che...." mi blocco vedendola di nuovo a dormire.
-"Tesoro" la chiamo piano e dolcemente accarezzandole i capelli, ma non mi risponde. Le bacio la tempia e mi alzo dal letto indossando una maglietta e la tuta.
Esco dalla camera da letto e mi dirigo in cucina con il telefono in chiamata.
-"Buongiorno Ibrahim" saluta Céline.
-"Buongiorno Céline cara. Puoi disdire per favore tutti i miei appuntamenti e quelli di mia moglie?" dico serio fermandomi all'isola della cucina.
-"Certo. È successo qualcosa caro? Tutto bene?" chiede preoccupata.
-"Nulla di grave. Mia moglie sta poco bene e per oggi preferisco rimanere a casa insieme a lei. Chiamami se hai bisogno di qualcosa o c'è qualche problema" le dico aprendo il frigorifero per prendere le arance.
-"D'accordo. Spero che Jessica si rimetta presto. Arrivederci Ibrahim" saluta la mia assistente.
-"Arrivederci Céline" la saluto e riattacco.

********

-"Hai sentito il dottore? Devi almeno mangiare per prendere le medicine. E bevi la spremuta" dico pazientemente a mia moglie seduta col broncio nel mio letto con sopra il vassoio con la colazione e le medicine già pronte.
-"Perché tutte queste medicine? Nemmeno i vecchi prendono tutte queste pasticche" dice brontolando facendomi sorridere.
-"Dai, non fare storie brontolona. Le prendevi anche le altre volte che ti sei ammalata" dico ridendo.
-"Devi farmi un favore" dice abbassando lo sguardo e il viso le si colora.
-"Dimmi" dico serio.
-"Devi andare nell'armadietto del mio bagno. Nella cassettina delle medicine c'è il blister rosa della pillola. Me lo porteresti per favore?" chiede imbarazzata non guardandomi e infilando in bocca subito un pezzo di pane tostato. Sorrido nel vederla così a disagio e mi fa tenerezza.
-"Vado subito" dico sorridente alzandomi dal letto e andando nella sua camera e nel suo bagno.
Apro l'armadietto e apro la cassettina delle medicine prendendo il blister in mano. Lo esamino curioso contando quante pillole ci sono e poi chiudo la cassettina e l'armadietto tornando in camera mia.
-"Ecco qui" dico porgendole il blister.
-"Grazie" dice timidamente.
-"Ho visto che è l'ultimo blister che hai" dico così, tanto per dire.
-"Si, ho già la ricetta. Devo andare solo a  ritirarle" dice riferendosi alle pillole.
-"Se vuoi posso andare io, tanto devo andare a ricomprare il paracetamolo" le dico tranquillo. Mi guarda e sorride.
-"Non devi lavorare?" mi chiede sorridendo.
-"Si, dopo. Comunque sarei dovuto un attimo uscire" dico serio.
-"Ok. Poi ti prendo la ricetta" dice bevendo la spremuta dopo aver messo in bocca la pillola e poi le altre pasticche che le ho preparato, l'antibiotico, il paracetamolo e un integratore.
Sorrido soddisfatto quando vedo il vassoio pulito e lo sposto poggiandolo sul comodino.
Mia moglie si alza un attimo ed esce dalla camera tornando qualche minuto più tardi con la ricetta medica in mano e poi si rimette a letto allungandosi.
-"Adesso tu ti fai un bel sonno e ti riposi. Io esco un attimo. Torno subito" le dico accarezzandole il viso e poi la bacio sulle labbra.
-"D'accordo. Tanto non ho nemmeno la forza di protestare oggi" dice sbadigliando e chiudendo gli occhi facendomi ridere.
Mi alzo dal letto e vado al mio armadio per prendere una tuta per uscire e una maglietta che indosso subito.

SE TI AMASSI?Donde viven las historias. Descúbrelo ahora