Capitolo 30 (seconda parte)

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Nel momento esatto in cui Regulus pronunciò quelle parole Kathleen iniziò a passare dal luogo in cui si trovava al momento a quel cimitero che aveva visto nella visione avuta tempo prima.

Sentiva molte voci, urla, vedeva persone incappucciate uscire allo scoperto.

E poi sentiva una sensazione tremenda, un ondata di terrore che gli attanagliava lo stomaco.

Vide uscire dall'oscurità una figura orribile, con il volto che ricordava i tratti di un serpente e gli occhi color sangue.

E lo sentiva parlare, con quella voce che sembrava un sibilo, e poi sentiva altre voci adulanti.

"Falle smettere" Sussurrò tenendosi la testa e barcollando leggermente

"Kat?" La chiamò preoccupato Regulus, poggiandole una mano sulla spalla "Kat che cosa vedi?"

Kathleen si aggrappò al braccio di suo zio, cercando di reggersi in piedi

"Un cimitero, gente incappucciata, Lui... Continuano a parlare falle smettere ti prego mi sta scoppiando la testa!" Urlò lei barcollando sempre di più

"Kathleen , controllalo. Respira"

Ma lei non lo sentiva.

Ora si trovava fissa in quel cimitero, dove le persone incappucciate avevano tutte calato la maschera. Di loro riconobbe solo Bellatrix e, con un certo dolore ma non del tutto sorpresa, Lucius Malfoy. Poi vide Harry, che stava combattendo con quell'essere mostruoso e la Coppa del torneo abbandonata in un angolo.

Kat non poteva credere che fosse davvero LUI.

Eppure il solo vederlo le faceva provare un terrore che solo il signore Oscuro poteva suscitare.

Poi successe una cosa che le fece gelare il sangue.

Quel mostro che ormai Kat aveva capito essere Voldemort, si fermò per un attimo dal combattimento con Harry, e si voltò verso il punto in cui era lei.

Ma come poteva essere? Kathleen non era davvero lì.

"Basta basta basta!" Urlò cadendo in ginocchio in lacrime e stringendo i pugni tra i capelli.

Quando riaprì gli occhi si ritrovò di nuovo fuori dall'Arena, con Regulus accanto a lei che la guardava preoccupato.

"Kat cosa è successo?"

"La coppa... Passaporta... Era tutta una trappola... Harry... Lui...Mi ha visto" Sussurrò lei iniziando a tremare violentemente "Dobbiamo salvare Harry... Dobbiamo avvisare tutti... Silente..."

"Kathleen ora respira e calm..." Regulus non fece in tempo a finire la frase che in pochi secondi si ritrasformò in gatto.

Kat lo guardò confusa, per poi capire il motivo per cui lo aveva fatto.

"Black?" Chiamò Draco, avvicinandosi a lei "Black maledizione che hai?"

Lì Kat capì che ormai non poteva più tenersi tutto per lei. Ora era davvero troppo da sopportare. Il senso di terrore nel vedere Voldermort, di nuovo quel cimitero, e se la visione avuta fosse stata del tutto vera allora Cedric...

"No... No no no" Disse lei in un soffio, ricordando quell'agghiacciante momento della visione.

"Dobbiamo fermare il torneo!" Esclamò rialzandosi in piedi a fatica,

Draco la aiutò a reggersi in piedi, circondandola con un braccio e guardandola, ora leggermente spaventato.

"Ma cosa diamine stai dicendo?"

"Io l'ho visto, Draco! Ho visto quello che succederà in quel labirinto! Dobbiamo fermare il torneo Lui è tornato!" Rispose lei, ricominciando a tremare e a respirare affannosamente.

"Black ora mi stai facendo paura. Torniamo in arena e cerchiamo aiuto" Replicò Draco, non sapendo bene come reagire ad un comportamento simile.

"Sì... l'arena. Torniamo in arena. Parlerò con Silente" Disse lei cercando di regolarizzare il respiro "Andiamo"

Si divincolò dalla presa di Draco e si incamminò velocemente ma in maniera poco stabile verso l'arena, con il biondo che la seguiva a ruota, stando attento che lei non inciampasse a terra.

Non appena varcarono l'entrata però, uno scoppio di fuochi d'artificio li fece sobbalzare. Subito la folla scattò in piedi per vedere chi aveva vinto l'ambito torneo.

"Potter! E' Potter!" Esclamarono varie persone iniziando ad applaudire e mettendosi sulle punte per vedere meglio il vincitore.

Draco superò Kat e andò un po' più avanti per vedere, quando ad un certo puntò si bloccò, irrigidendosi di colpo. La giovane Serpeverde fece per raggiungerlo, ma lui si voltò e l'abbracciò in modo che lei non potesse vedere davanti a loro.

"Black non guardare" Disse, cercando di spingerla più lontano

"Cosa?" Chiese lei cercando di divincolarsi

La urla della folla nel frattempo si erano trasformate da gioiose in terrorizzate. Molti avevano cominciato a correre fuori e Draco dovette spostarsi più in là per evitare che fossero travolti.

"Draco mollami cosa succede?!" Esclamò lei cercando in ogni modo di vedere oltre al ragazzo.

Poi una voce a lei familiare si levò in aria in un urlo disperato.

A Kathleen ci volle un minuto prima di capire dove aveva già sentito quella voce: Alla finale di Coppa del Mondo, mentre si incamminavano verso la Passaporta.

"E' mio figlio! Quello è mio figlio!" Urlava disperato Amos Diggory

Kat a quel punto decise di averne abbastanza. Piantò a Draco un forte strattone e si liberò dall'abbraccio, poi iniziò a farsi largo tra la folla che ora spingeva sempre più per uscire.

"Black! Black!" Urlò il giovane Malfoy cercando di seguirla in quel gruppo di gente terrorizzata, ma ogni tentativo fu vano. Le persone si accalcavano sempre più e Draco si ritrovò in pochi secondi sospinto dalla folla verso l'uscita.

Kat invece riuscì ad aprirsi vari varchi, per poi trovarsi davanti a una scena che mai avrebbe voluto vedere in vita sua.

Amos Diggory, accasciato sul corpo senza vita del figlio, con Harry accanto inginocchiato in lacrime.

Lei si premette una mano sulla bocca per soffocare un urlo, intanto che una forte stretta sembrava volesse pressarle lo stomaco.

"Era tutto vero... La visione era vera" Sussurrò in preda al terrore, intanto che le gambe cominciavano a cedergli.

Era reale... Tutto reale. E lì tutti i pezzi ancora confusi si misero definitivamente assieme.

Il torneo era una trappola. Qualcuno aveva messo volutamente il nome di Harry perché sapeva già come sarebbe andata a finire. E quel qualcuno era proprio la persona che aveva aiutato Harry con dei consigli per superare le prove. Quella persona era proprio quella di cui Regulus parlava poco prima.

La vista orribile di Amos e Cedric venne oscurata dall'arrivo dei professori, che subito circondarono i due, coprendoli da ogni visuale.

Kathleen fece per andare verso di loro. Doveva avvisare Harry, doveva dirgli di Moody, delle visioni, di tutto.

Si incamminò, ignorando la sensazione sempre più crescente della gambe che sembravano voler cedere da un momento all'altro.

Non fece in tempo a fare due passi che qualcuno la afferrò per un polso, strattonandola con non molta delicatezza lontano da quella scena.

Non appena lei si voltò per capire chi l'aveva allontanata, gli occhi le si riempirono di lacrime nel vedere che di fronte a lei stavano Sirius e Remus, che la guardavano terrorizzati...

KathleenWhere stories live. Discover now