Capitolo 4 (seconda parte)

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La mattina del 22 agosto Sirius, Kat, Remus ed Harry usarono la metro polvere per raggiungere casa Weasley.

Harry non si era mai sentito più felice di così. Quei giorni a casa Black erano stati i migliori della sua vita e quella sera avrebbe assistito alla finale del campionato del mondo di Quidditch.

Grazie alla metro polvere in pochi minuti arrivarono alla Tana, dove la famiglia Weasley ed Hermione erano già pronti per partire.

Ci fu un momento di saluti generali, dove Kat si limitò a stringere la mano a tutti e a rivolgere un timido abbraccio a Ron ed Hermione.

A parte loro ed Harry, non aveva stretto chissà che amicizia con gli altri Weasley e la rivalità tra la sua Casa e la loro di certo non aiutava.

Ognuno si prese in spalla uno zaino con vestiti di ricambio, qualche stuzzichino e partirono. Si incamminarono nelle campagne che circondavano casa Weasley e a circa metà strada vennero raggiunti dagli ultimi due invitati.

Amos Diggory, impiegato dell'Ufficio Regolazione e Controllo delle Creature Magiche del Ministero e suo figlio Cedric, un giovane Tassorosso che a settembre avrebbe frequentato il sesto anno.

Hermione e Ginny Weasley alla vista di Cedric sospirarono sognanti, Kat invece si limitò a presentarsi con una stretta di mano, prima di incamminarsi di nuovo nelle campagne.

Arrivarono in un punto dove gli alberi erano ormai spariti, lasciando spazio ad immensi campi dove, in mezzo a uno di questi, si trovava un vecchio scarpone logoro.

"Una Passaporta!" Annunciò il signor Weasley vedendo l'espressione confusa di Harry "Siamo un po' in tanti, ma dovremmo farcela ad utilizzarla tutti. Mettetevi tutti intorno alla Passaporta e afferratela"

"Tu hai mai fatto una cosa simile?" Chiese Harry a Kathleen

"Assolutamente no" Rispose lei "Speriamo solo che sia una cosa veloce".

Guardò Sirius e Remus, già con le mani sullo scarpone, che gli rivolsero un sorriso incoraggiante, quindi anche lei afferrò un pezzo della calzatura.

In quel momento si sentì come se un gancio la stesse strattonando dall'ombelico e la stesse facendo vorticare violentemente.

Serrò gli occhi, cercando di non pensare a quelle sensazioni e pochi istanti dopo si ritrovò a terra a pancia in giù, con la faccia sprofondata nel terreno, insieme ad Harry, Ron ed Hermione.

Tutti gli altri invece atterrarono in piedi come se nulla fosse.

"Tutto bene principessa?" Domandò Sirius porgendo una mano alla figlia per aiutarla a rialzarsi

"Sono stata meglio" Rispose lei con la testa che girava.

Seguirono poi il signor Weasley, che li condusse in un campeggio che, a sorpresa di Kat, era gestito da un Babbano.

"Deve essere Obliviato 10 volte al giorno durante la competizione" Spiegò Remus nel vedere l'espressione sbigottita di Kathleen.

Superato il gestore del campeggio Amos e Cedric si congedarono da loro per andare alla loro tenda mentre loro arrivarono finalmente a quella dei Weasley.

"Non è un po' piccola per tutti noi?" Chiese Harry a Sirius

"Entra e vedrai" Rispose semplicemente lui.

Non appena Harry e Kat entrarono entrambi si bloccarono sul posto con stupore. Sulla tenda infatti era stato fatto un incantesimo e l'interno era grande almeno 20 volte la tenda vista da fuori. C'erano sacchi a pelo colorati già pronti e posizionati, varie poltrone sparse in giro e al centro si trovava un tavolo di legno con un grande divano.

"Magnifico!" Esclamarono all'unisono Harry e Kat per poi esplorare l'intera tenda e posare i loro zaini.

Dopo aver mangiato qualche panino che la signora Weasley aveva preparato, tutti andarono a cambiarsi per la partita.

Visto il caldo e l'ambiente affollato, Kathleen optò per un paio di pantaloni morbidi stretti alla caviglia color sabbia e una maglietta corta nera. Legò poi i capelli in una comoda coda.

Lo stadio era enorme. Più grande di quanto Kat si sarebbe mai immaginata. Gli spalti erano alti come grattacieli e ruotavano attorno al campo di Quidditch.

"Emozionata?" Chiese Sirius, raggiante, a sua figlia

"Oh sì" Mentì lei.

Il Quidditch non l'aveva mai appassionata. Se era lì era solo per passare del tempo tutti insieme. E poi Harry e sua padre amavano il Quidditch e anche loro si meritavano un po' di sano divertimento e svago.

Iniziarono a salire le scale che conducevano alla tribuna d'onore, quando una voce sprezzante chiamò il signor Weasley.

Lucius Malfoy stava pochi metri dietro di loro e si stava avvicinando assieme ad una donna che doveva essere sua moglie e Draco.

Quando Kathleen lo vide sbiancò di colpo, sgranando gli occhi e stessa cosa fece il ragazzo.

"Credo tu abbia sbagliato strada, Arthur, gli spalti normali sono da quella parte" Disse Lucius, guardando a uno ad uno tutti, soffermandosi con occhiate gelide su Kat e Sirius.

"Mi spiace deluderti, Malfoy" Replicò il signor Weasley con un sorrisetto "Ma anche noi saremo nella tribuna d'onore"

Lo sguardo di Lucius in quel momento vacillò, poi però allungò il passo a passò oltre il gruppo, senza più degnarli di uno sguardo e facendo bene attenzione ad urtare Sirius mentre camminava.

La signora Malfoy seguì in silenzio e Draco fece lo stesso, incrociando solo lo sguardo di Kathleen prima di passargli davanti.

A quello scambio di sguardi Kat sentì lo stomaco attorcigliarsi. L'espressione che gli aveva rivolto le era sembrata quasi dispiaciuta.

Kathleen però scosse la testa, tentando di scacciare via i pensieri.

Con tutte le persone che potevano stare con loro in tribuna, perché proprio loro? Come avrebbe fatto a stare tranquilla e serena in presenza di Draco?

Sirius notò lo sguardo assente della figlia "Principessa tutto bene?"

"Sì papà" Rispose lei automaticamente "Andiamo a prendere posto"

E si incamminarono con gli altri verso la tribuna d'onore.

KathleenWhere stories live. Discover now