Capitolo 2 (terza parte)

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E nei casini ci erano finiti per davvero.

Al Ministero non era sfuggito il loro uso dell'Incanto Patronus e subito entrambi avevano ricevuto la lettera in cui erano invitati a presentarsi al Ministero della Magia il giorno dopo.

Avrebbero avuto un processo e, qualora avessero perso, sarebbero stati espulsi immediatamente da Hogwarts, con tanto di rottura della bacchette.

La sera prima, ossia il giorno stesso dell'attacco dei Dissennatori, Harry andò a stare dai Black, anche per essere di sostegno a Kat nel raccontare quanto accaduto.

E lì il giovane Potter vide per la prima volta Regulus Black, il fratello di Sirius di cui l'amica gli aveva parlato quel pomeriggio.

"I Dissennatori non dovrebbero girare nel mondo Babbano" Commentò quest'ultimo

"Lo sappiamo" Replicò Kathleen, tesa come una corda di violino per via del processo "Eppure ci hanno attaccati. Lo sapete benissimo che nessuno di noi due userebbe un incantesimo come l'Incanto Patronus a caso, soprattutto se si rischia l'espulsione dalla scuola. Non siamo degli idioti"

"Noi vi crediamo, Piccola" Disse Remus, comprensivo "Speriamo solamente che vi creda anche il Ministero"

"Lo speriamo anche noi" Replicò Kathleen "Anche se dubito che partiranno senza pregiudizi, visto il cognome che porto" Aggiunse tristemente, sospirando e lanciando un occhiata a suo padre, che annuì sconsolato.

"E' la stessa cosa che ho pensato io, Principessa. Però non abbiamo scelta che affrontare questa cosa e sperare in bene"

Kat ed Harry annuirono, per poi venire mandati entrambi a dormire, dato che il giorno dopo si sarebbero dovuti svegliare presto.

I tre adulti di casa invece rimasero in salotto a discutere della faccenda.

"Se i Dissennatori si sono fatti vivi nel mondo Babbano allora non va affatto bene" Commentò Lupin

"Wow come sei perspicace Lupetto" Commentò Regulus "E' ovvio che non va bene. Soprattutto in questo preciso periodo"

"Quindi che si fa?" Domandò Sirius

"Finché Il Signore Oscuro non esce allo scoperto, non c'è molto che si possa fare" Rispose il fratello "Non abbiamo una pista, nulla da cui partire. Niente di niente."

"Ora pensiamo solo al Processo di domani" Concluse Remus "Kat ed Harry hanno bisogno del nostro sostegno"

"Il Ministero non accetterà mai di credere che Tu Sai Chi sia tornato, finché non ci saranno prove schiaccianti, faranno di tutto per negare la cosa" Replicò Sirius, amaramente "E quindi non crederanno nemmeno alla storia dei Dissennatori. Faranno passare la storia dei Patronus come un semplice atto di due maghi incoscienti e vanitosi"

"Guarda il lato positivo, fratellone, almeno Lei ha un processo" Commentò Regulus

Sirius gli lanciò un'occhiata glaciale "Ripetilo ancora e ti sbatto fuori da questa casa una volta per tutte"

Il minore alzò le braccia, in segno di resa.

Intanto, in due stanze diverse di casa Black, Harry e Kathleen si stavano entrambi rigirando nei propri letti, cercando in qualche modo di prendere sonno.

Kat non riusciva a credere che stava rischiando di perdere la bacchetta, oltre che Hogwarts. Era stata costretta ad usare la magia e tutto ciò era incredibilmente ingiusto.

Dopo l'ennesimo tentativo fallito di addormentarsi, alla fine la giovane Black si spazientì e si alzò dal letto.

Si diresse verso la porta d'uscita della sua stanza e la aprì, trovandosi davanti Harry, che stava per bussare.

"Maledizione mi hai fatto prendere un colpo!" Sussurrò lei, sobbalzando nel trovarsi l'amico lì, senza preavviso.

"E che ne sapevo io che volevi uscire dalla camera proprio in questo momento!" Si difese Harry, tenendo un tono di voce basso per non farsi sentire al piano di sotto.

"Non riesci a dormire, vero?" Domandò poi Kathleen

Harry annuì e successivamente l'amica lo invitò ad entrare nella stanza, richiudendosi poi la porta alle spalle.

"Tutto ciò è davvero assurdo" Commentò, andandosi a sedere sul letto, accanto ad Harry "Se dovessimo perdere le bacchette e la scuola io..."

"Dobbiamo pensare che andrà tutto bene, Kat" La interruppe Harry, circondandola con un braccio e stringendola a se per consolarla "Non fasciamoci la testa prima del tempo"

"Non lo so, Harry, ho un brutto presentimento" Replicò lei, sospirando

"Hai avuto altre visioni ultimamente?"

Kat scosse la testa in segno di diniego. Negli ultimi mesi non aveva più avuto nessuna visione e non aveva più visto Voldemort.

Se fosse tornata ad Hogwarts, avrebbe parlato con Silente della cosa. Ovviamente aveva già accennato alle visioni al Preside, ne avevano parlato pochi giorni dopo l'accaduto di Crouch Jr. Kat però non gli aveva raccontato di aver visto Voldemort nel cimitero, come se anche lei fosse stata lì.

Come poteva averlo visto in tempo reale, pur non essendo lì fisicamente?

Le visioni in un certo senso potevano anche starci. Non era la prima né tantomeno l'ultima veggente del mondo magico.

Ma vedere una scena nel momento stesso in cui accade, quello Kat lo trovava molto strano e la cosa la spaventava parecchio. E se lei davvero avesse avuto il potere di vedere le azioni delle persone in tempo reale? Era una cosa davvero troppo importante e pericolosa per i suoi gusti. Ma sarebbe potuta tornare utile.

Aveva bisogno di parlare con Silente. Lui avrebbe saputo aiutarla.

Sirius, Remus e Regulus erano ampiamente informati della cosa, ma tutti e tre brancolavano nel buio, non avendo neanche loro mai sentito nulla di smile.

Non sapevano neanche se l'essere Veggente fosse una cosa ereditaria. Nella famiglia Black, Regulus ne era sicuro, nessuno aveva quella dote.

Quindi il dubbio ricadeva sulla famiglia di Maired. In fondo, lei discendeva da una nobile famiglia di maghi Irlandesi. Solo che loro vivevano tutt'ora in Irlanda e nessuno dei parenti rimasti in vita di Maired era minimante interessato ad avere a che fare con Sirius, visto quanto era successo con sua moglie.

In sintesi, se nella famiglia di Maired O'Sullivan c'era un veggente, loro non lo sapevano e probabilmente non lo avrebbero mai saputo.

Kathleen parlò di tutti questi suoi dubbi con Harry, quella notte.

"Capisci perché DEVO tornare ad Hogwarts? Silente forse è l'unico che può aiutarmi. Insomma, pensa se imparassi a controllare le mie visioni. Sia quelle future che quelle, chiamiamole così, presenti"

"Potremmo prevedere le mosse dei Nemici e muoverci di conseguenza" Concluse Harry annuendo "Sì, devi decisamente parlare con il Preside. Vedrai che domani ce la faremo. Abbiamo tutta la ragione di questo mondo"

"Lo spero" Sussurrò Kat, abbassando lo sguardo e cercando di auto convincersi che sarebbe andato tutto bene...

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