Capitolo 14

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Kathleen entrò nel castello e si diresse velocemente verso la sala comune dei Serpeverde, tenendo la testa bassa nella speranza di non farsi riconoscere se avesse incrociato qualcuno.

Stava per intraprendere l'ultimo corridoio che l'avrebbe portata alla sua meta quando, svoltando l'angolo, si ritrovò faccia a faccia con Lupin.

Kat si irrigidì di colpo, non sapendo cosa dire, il suo tutore aveva un'espressione che era un misto tra rabbia e spavento.

"Remus io posso..." Cercò di dire lei nervosa

Lupin però la zittì con un'occhiataccia "Nel mio ufficio. Ora" e si incamminò.

Kathleen lo seguì, pensando a cosa avrebbe potuto dire una volta arrivati in sua difesa. Anche se non c'erano molte scuse a cui aggrapparsi.

Per un attimo pensò di riuscire a mentire sul luogo in cui era stata, ma quando passò davanti a una grande finestra di vetro che riflesse la sua immagine, capì subito che lo cosa non avrebbe funzionato.

Era in uno stato pessimo. La toga era completamente stracciata e gli mancava una manica, aveva graffi su tutte le mani, la faccia e le gambe e i capelli, già ingarbugliati di natura, erano ancora più spettinati e pieni di piccoli rametti.

Arrivarono all'ufficio. Lupin si appoggiò alla scrivania, scrutando Kathleen, che rimase in piedi con lo sguardo basso.

"Allora" Iniziò Lupin "Da dove vogliamo cominciare a parlare Kathleen? Dal fatto che hai saltato le lezioni o da come ti sei ridotta in questo stato?"

Kat rimase in silenzio, cercando di formulare una frase. La situazione era davvero tesa. Remus non la chiamava mai con il suo nome per intero e quando lo faceva era perché le cose per lei non si sarebbero messe bene.

Alla fine, capendo di essere con le spalle al muro, optò per la verità.

"Papà stamattina mi ha scritto" Ammise con un filo di voce

Remus la fissò, sgranando gli occhi "Che cosa?" Chiese

"Mi è arrivata posta via gufo stamattina da un anonimo. All'inizio pensavo fosse uno scherzo ma poi ho aperto la busta e c'era..." Kat si fermò un attimo, sapendo i rischi che stava correndo a raccontare tutto. Remus si sarebbe arrabbiato tantissimo

"Allora?" La incalzò lui, con la voce che velava un leggero nervosismo

"C'era la Mappa del Malandrino, Remus" Rispose lei tutto d'un fiato "E c'era anche un foglio con scritto le due formule per farla apparire e scomparire e un messaggio... -Trovalo-"

"E cosa ti fa pensare che sia stato Sirius? E se fosse stata una trappola? Non hai pensato a questo?"

"Fammi finire" Disse Kat nervosa "Ho pensato che fosse una sciocchezza, ma poi l'ho fatta comparire e ho visto... Ho visto..."

Iniziò a sentirsi il respiro affannoso e strinse i pugni cercando di mantenersi controllata.

Lupin per un attimo dimenticò di essere arrabbiato e si avvicinò a Kathleen, preoccupato.

"Cosa hai visto, Kat?" Chiese

Lei abbassò lo sguardo, incapace di guardare in faccia il suo tutore al momento.

"Peter Minus" Rispose con un filo di voce "Ecco a chi era riferito quel –Trovalo- nel messaggio. E' da lì che ho capito che quella lettera era di papà"

"Perché non me lo hai detto?" Domandò poi Lupin, ritornando lentamente alla cattedra del suo ufficio.

"Volevo cavarmela da sola" Rispose lei senza mai alzare lo sguardo

Remus a quel punto sbatté un pugno sulla scrivania, facendo sobbalzare Kat

"Ti rendi conto di quello che hai rischiato?!" Sbraitò furioso "Hai rischiato di farti ammazzare dal Platano Picchiatore! E tutto questo perché hai voluto fare di testa tua!"

"Non ti ho detto nulla perché pensavo che..."

"Non mi interessa la ragione per cui non me l'hai detto!" La interruppe Remus "Sei stata un'irresponsabile Kathleen Black! Tu e anche quell'idiota di tuo padre! Metterti in mezzo in una questione come questa... Roba da matti!"

Kat annuì in silenzio, non sapendo più cosa dire. In effetti, non c'era nulla da dire.

Aveva voluto fare di testa sua e quelle erano le conseguenze. Forse se avesse chiesto aiuto a Lupin nulla di quello che era successo sarebbe avvenuto e magari a quest'ora avrebbe anche trovato Minus.

Iniziò a sentirsi tremendamente incolpa, sentì le gambe tremargli e gli occhi appesantirsi di lacrime.

"Mi dispiace" Disse in un soffio di fiato appena percepibile

Remus chiuse gli occhi, cercando di riprendere il controllo

"Non mi interessano le scuse Kat, voglio che tu capisca l'errore che hai fatto oggi" Disse con voce decisamente più calma "Hai vagamente presente lo spavento che mi hai fatto prendere? Quando oggi mi sono venuti a dire che non eri a lezione dopo averti vista molto strana durante la colazione, hai idea di quanta paura io possa aver avuto?"

Kathleen si asciugò una lacrima velocemente con il polsino del maglione di scuola.

Remus si avvicinò e le posò una mano sulla spalla

"Ho visto tuo padre venire condannato e tua madre andare a salvarlo senza poi tornare. Non voglio perdere anche te. Promettimi che la prossima volta che succederà qualcosa, se succederà, mi avvertirai subito"

La ragazza annuì, tenendo ancora lo sguardo basso "D'accordo" Sussurrò

"Bene, ora dammi quella mappa, Kat" Ordinò Lupin tendendo la mano

Lei a quel punto alzò gli occhi, guardandolo con sguardo implorante "No ti prego"

Lui però non si fece impietosire "La mappa, subito"

Kathleen allora la prese dalla tasca. Era leggermente stropicciata ma miracolosamente intatta.

La osservò per l'ultima volta per poi darla al suo tutore.

Lupin la osservò e proprio in quel momento un pezzo di carta che era nascosto nella mappa volò a terra.

Era il messaggio con le istruzioni per la mappa.

Remus si chinò a raccoglierlo e subito riconobbe la scrittura di Sirius.

"Posso tenere almeno quello?" Chiese Kat con voce tremante

Lupin la guardò. Capiva quello che stava provando.

Kat si sentiva in colpa per quello che aveva fatto ma allo stesso tempo non aveva ancora mollato l'idea che sarebbe riuscita ad aiutare il padre.

Senza dire nulla restituì il foglio col messaggio di Sirius a Kat, che lo prese e lo rimise in tasca dopo avergli dato un'ultima rilettura.

"Posso andare ora?" Chiese

"Dovresti andare in infermeria a farti medicare" Rispose Remus guardando i graffi sulla faccia della ragazza

"Non è necessario" Replicò lei "Davvero, me la caverò"

Lupin la guardò con rimprovero. Gli sembrava di parlare con Sirius. Stessa testardaggine e stessa convinzione di potersela sempre cavare da sola.

Kathleen capì l'occhiataccia e annuì leggermente "Va bene, andrò in infermeria" Ammise infine incamminandosi verso la porta.

La aprì e fece per uscire, ma poi si voltò di nuovo verso il suo Tutore.

"Hem... Remus?" Domandò

"Dimmi"

"Non so cosa inventarmi in infermeria per spiegare le mie condizioni... Puoi accompagnarmi?"

Remus non riuscì a trattenere un sorriso divertito

"Va bene" Acconsentì alla fine "Andiamo"

E si incamminarono tutti e due verso l'infermeria...

KathleenWhere stories live. Discover now