Capitolo 4

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Gli anni che seguirono non furono facili.

Kathleen si chiuse in se stessa, non voleva né vedere né parlare con qualcuno che non fosse Lupin. Lui era l'unico con cui si sentiva di potersi confidare.

Aveva fatto molto per lei e la sua famiglia. Lo considerava quasi come un secondo padre.

Quando raggiunse gli 11 anni Kat si rifiutò di andare ad Hogwarts. Temeva troppo i pregiudizi che si sarebbero creati a causa della sua famiglia e non si sentiva pronta a rispondere ad eventuali domande di curiosi.

Lupin accettò questa sua decisione, ma non voleva che la ragazza rimanesse senza istruzione magica. Quindi, in accordo con lei, decise di chiedere aiuto.

Parlò con il preside della scuola, il professor Silente, per trovare una soluzione.

Alla fine, una volta spiegata la delicata situazione, Silente autorizzò la ragazza a seguire un ciclo di studi a casa, e assegnò a Lupin il compito di farle da insegnante.

Kathleen era un'ottima studentessa. Imparava in fretta e amava conoscere e sperimentare incantesimi nuovi.

La bacchetta che l'aveva scelta da Olivander era molto simile a quella del padre, sia in estetica sia in composizione. La ragazza era molto orgogliosa di questo.

I suoi studi a casa andarono avanti per due anni. Fino a quando, nel luglio che precedeva l'inizio del terzo anno, Lupin ricevette un gufo.

Aveva nel becco una busta con un inconfondibile inchiostro verde, era una lettera di Silente.

Si mise a leggere quando, nel frattempo, arrivo Kathleen nella stanza.

"Remus? Tutto bene?" Chiese vedendolo così serio

Lupin però non rispose, ma rimase fermo a fissare la lettera, con un espressione che era un misto tra preoccupazione e sorpresa.

"Cos'è questa lettera?" Chiese di nuovo la ragazza avvicinandosi un po' per cercare di leggere qualcosa

"E' il professor Silente" Rispose Remus dopo ancora qualche instante di silenzio "Dobbiamo andare a Hogwarts"

"Non se ne parla" Replicò Kathleen lanciandogli un'occhiataccia "Siamo andati avanti con gli studi a casa per due anni, cosa c'è di diverso ora?"

Lupin inspirò profondamente, cercando le parole giuste per quel momento.

"Kat, è successa una cosa che rende necessario che tu vada ad Hogwarts. Lì sarai al sicuro e a me assegneranno una cattedra. E' per il tuo bene"

La ragazze rise, sarcastica. Un comportamento che aveva decisamente ereditato da Sirius

"E sentiamo, cosa è successo di così grave da dovermi rinchiudere in una scuola?"

Remus abbassò lo sguardo, non sapendo come dirle quello che aveva appena saputo

"Riguarda Sirius, Kat" Disse infine, evitando di guardarla negli occhi

La ragazza sbiancò di colpo e si appoggiò al mobile più vicino per reggersi in piedi

"Che... Che cosa gli hanno fatto?" Chiese tremando e portandosi la mano istintivamente sulla collana con l'anello

"E' fuggito da Azkaban. E' ricercato da tutto il mondo magico" ammise infine Lupin

Kathleen in quel momento provò un miscuglio di emozioni. Era al settimo cielo al pensiero che Sirius fosse libero, ma allo stesso tempo era angosciata dal fatto che fosse ricercato e che, se fosse stato catturato, sarebbe andato incontro a una condanna terribile.

Rimase in piedi, ferma immobile e con lo sguardo assente per qualche minuto, suscitando la preoccupazione in Lupin, che gli fu subito accanto.

"Piccola mi dispiace" Sussurrò abbracciandola e dandole un bacio sulla testa

"Per cosa ti dispiace?" Chiese lei, riemergendo dai sui pensieri

"Mi dispiace non poter fare nulla per aiutarti, per aiutarvi. Lo sai che non ti manderei a Hogwarts contro la tua volontà. Ma stavolta non ho scelta"

Kathleen si scostò dall'abbraccio e si allontanò bruscamente "Io non capisco Remus! Mio padre è la fuori da qualche parte e voi mi volete rinchiudere in una scuola?!"

"Tesoro lo so che il tuo desiderio più grande è rivedere Sirius" Rispose Lupin con un leggero tono di disperazione nella voce "Ma prova a pensare a mente lucida. Sei l'unica parente stretta rimasta e lui è latitante. Se nessuno ti vedesse in circolazione non pensi che potrebbero sorgere dei sospetti verso di te?"

"Quindi volete mandarmi lì come Alibi, perché se frequento una stupida scuola allora vuol dire che non sono occupata ad aiutare papà?"

"Lo facciamo solo per tenerti al sicuro Kat. Tuo padre non ti farebbe mai rischiare per causa sua"

La ragazza sbuffò esasperata. Proprio ora che aveva una piccola possibilità di rivedere Sirius glielo volevano impedire. Era ingiusto.

"E se io rifiutassi?" Domandò lanciando un occhiataccia

"Non puoi farlo" Rispose Lupin gentile "Perché a me hanno proposto una cattedra che accetterò. E dato che sono il tuo tutore e tu sei minorenne, dovrai seguirmi in ogni caso"

Kathleen a quel punto si diresse a grandi falciate verso la porta

"Non se ne parla minimamente. Al diavolo Hogwarts e la tua stupida cattedra!"

Fece poi per aprire la porta, ma quella subito si richiuse di scatto.

Quando Kat si voltò trovò Lupin con la bacchetta in mano.

"Kathleen Black ora basta!" urlò

Lei chiuse gli occhi, cercando di calmarsi. Sapeva che non era mai conveniente far arrabbiare Remus, ma sentiva la rabbia ribollirle dentro, la testa era come se stesse per scoppiare.

"Basta un corno! Non mi rintanerò in un castello ora che LUI è libero! Stiamo parlando di mio padre!"

"E DEL MIO MIGLIORE AMICO!" Sbraitò Lupin, ormai fuori di se "Pensi che non voglia andare a cercarlo anch'io?! Pensi che non voglia aiutarlo?! Lo vorrei Kat, con tutto me stesso. Ma non posso. Non ora almeno!"

La ragazza indietreggiò, leggermente spaventata. Poco dopo Remus riprese il controllo

"Ti chiedo solo pazienza. Ora noi non possiamo fare nulla senza rischiare di mettere nei guai noi e lui. Quindi fa come ti dico piccola. Ti prometto che lo rivedrai"

Kathleen sentì gli occhi gonfiarsi di lacrime. Abbassò lo sguardo per non farsi vedere.

"D'accordo." Disse infine "Faremo come dici tu"

Poi si voltò ed uscì dalla stanza, correndo in camera sua...

KathleenWhere stories live. Discover now