Capitolo 7 (terza parte)

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Harry raggiunse Kat fuori dall'aula. 

Quest'ultima camminava a grandi falciate vero l'ufficio della McGranitt, senza dire una parola. Teneva lo sguardo basso, fumante di rabbia.

"Vuoi parlarne prima di arrivare all'ufficio?" Mormorò Harry, portandosi al suo passo

"Non c'è niente di cui parlare, Harry" Rispose lei, piccata "Abbiamo detto ciò che dovevamo. Se quel rospo preferisce stare con la testa sotto la sabbia è un problema suo. Io non starò zitta"

Harry decise di non aggiungere altro, continuando solamente a camminare accanto all'amica fino a quando non arrivarono davanti alla porta dell'ufficio della McGranitt.

Kat  bussò con decisone e pochi secondi dopo la professoressa aprì la porta, guardando i due ragazzi con aria stupita.

"Non dovreste essere a lezione?" Domandò, accigliata

"Siamo stati mandati da lei" Rispose Harry, mentre Kathleen porgeva la pergamena scritta dalla Umbridge

Con un veloce movimento di bacchetta Minerva srotolò la pergamena e iniziò a leggere velocemente.

Quando ebbe finito tirò un lungo sospiro prima di parlare

"Passano gli anni, cambiano le generazioni ma la frase è sempre la stessa... Potter, Black, seguitemi in ufficio"

I due quindi la seguirono fino alla scrivania, dove la professoressa si sedette a braccia conserte.

"Quindi..." Iniziò poi "E' vero?"

"Cosa?" Domandò a sua volta Harry

"Che avete urlato contro la professoressa? E le avete dato della bugiarda?"

"Abbiamo solo detto la verità" Replicò Kathleen alzando gli occhi al cielo

"Avete anche detto che Colui Che Non Deve Essere Nominato è tornato?"

"Beh, così stanno le cose" Rispose questa volta Harry, deciso

La professoressa McGranitt sospirò di nuovo, profondamente, indicando poi le due sedie poste davanti alla sua scrivania.

"Sedetevi ragazzi e prendete un biscotto"

"Prendiamo... Che cosa?" Domandò Kathleen, alzando un sopracciglio

"Prendete un biscotto" Replico Minerva, impaziente "E sedetevi"

I due ragazzi ubbidirono. Si sedettero e allungarono una mano verso la scatola di latta posizionata sul tavolo.

"Dovete stare attenti, ragazzi" Iniziò la McGranitt, in tono duro ma decisamente più umano del solito "Una cattiva condotta durante le ore dalla professoressa Umbridge potrebbe costarvi molto di più di qualche punto sottratto alle vostre Case. Sapete da dove viene e dovreste sapere a chi riferisce"

I due ascoltarono in silenzio intanto che la campana segnalava la fine della lezione

"Qui c'è scritto che vi ha assegnato una punizione per domani sera" Continuò lei

Kathleen a quel punto decise di non riuscire più a tacere "Tutto questo è assurdo!" Sbottò "Siamo stati messi in punizione unicamente per aver detto la verità! Professoressa lei non potrebbe..."

"No non posso" Tagliò corto la McGranitt "E' una vostra insegnate e ha tutti i diritti di decidere le punizioni per i suoi studenti. E anche se avessi voluto, purtroppo non sono io a essere a capo della tua Casa, signorina Black. Per qualunque problema dovresti rivolgerti al professor Piton"

Kat a quel punto si lasciò sfuggire una risata sarcastica, che alla professoressa ricordò in maniera quasi inquietante Sirius.

"Ascoltatemi bene, ragazzi" Disse riprendendo le redini del discorso "Fate attenzione a Dolores Umbridge. Lo avete sentito anche voi il discorso al banchetto di inizio anno, giusto?"

I due annuirono all'unisono

"Il ministero vuole cacciare il naso negli affari di Hogwarts" Mormorò Kathleen, guardando la professoressa negli occhi "Sbaglio?"

La McGranitt al momento non rispose. Si alzò, fece il giro della scrivania e andò ad aprire la porta, facendogli cenno di uscire.

I due si alzarono e quando arrivarono alla porta Minerva gli diede un'ultima occhiata.

"Sono felice del fatto che da tua padre non hai ereditato solo la testa dura, Black. Tenete gli occhi aperti" Disse per poi richiudersi la porta alle spalle...


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