Capitolo 8 (seconda parte)

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Kat atterrò in una nuvola di fuliggine ed uscì subito dal camino, cercando di levare la cenere dai vestiti.

Si guardò intorno, leggermente spaesata, il numero 12 di Grimmauld Place non era proprio come l'aveva immaginato.

Tutti i mobili erano datati e pieni di polvere, così come ogni oggetto che era posizionato per la casa. Anche con la magia ci sarebbero voluti giorni a pulire tutto.

Raggiunse Harry, Sirius e Remus, che si erano seduti nella sala da pranzo a un grande e vecchio tavolo di legno. Harry stava leggermente in disparte mentre gli altri due parlavano dell'accaduto e del da farsi. 

Dovevano capire come agire in quella situazione.

Kat si mise a sedere vicino all'amico e rimasero in silenzio, in attesa di sapere cosa avrebbero deciso di fare Remus e Sirius.

Non appena però Kathleen sentì Remus parlare di un sostituto per le sue lezioni, sobbalzò sulla sedia su cui si era accomodata, fissando il suo tutore con gli occhi sgranati.

"Remus che significa che devi trovare un sostituto?" Chiese, nervosa

"Stanno succedendo troppe cose preoccupanti, piccola e dobbiamo scoprirne il motivo. Per farlo serve tutto l'aiuto possibile. Abbiamo già contrastato una volta i Mangiamorte"

"Ma a scuola abbiamo bisogno di te!" Replicò Kathleen "Io ho bisogno di te"

Lupin incassò il colpo di quella frase. Non voleva lasciare il posto a Hogwarts, dove poteva vedere la sua figlioccia ogni giorno. Ma se i suoi presentimenti erano giusti, qualcosa di molto oscuro si stava muovendo e lui non sarebbe mai riuscito a rimanere chiuso ad Hogwarts ad insegnare senza dare una mano agli altri.

Durante la guerra magica, quasi 15 anni prima, Lupin e Sirius insieme ai genitori di Harry ed altri avevano fondato un ordine, chiamato Ordine della Fenice, per contrastare Voldemort e i suoi seguaci. Remus non poteva di certo non aiutarli ora.

Lanciò un'occhiata mortificata a Kat, sperando che capisse la delicatezza della situazione.

Lei annuì tristemente, abbassando lo sguardo e cercando un lato positivo alla faccenda.

"Beh, vi vedrò durante le vacanza di Natale, giusto?" Chiese con un mezzo sorriso

A quel punto fu Sirius ad intervenire.

"Questo è un altro punto di cui abbiamo parlato io e Rem, principessa"

Kathleen fissò il padre, confusa "Non capisco"

"Noi riteniamo sia meglio farvi rimanere ad Hogwarts durante le vacanze, o almeno finché la situazione non sarà sistemata" Spiegò Sirius

Kat sgranò gli occhi, non riuscendo a credere a quello che aveva appena sentito "Quindi non vi vedrei fino alle vacanze di Pasqua? E se questa Bellatrix non verrà trovata prima di allora non vi vedrò neanche durante quel periodo? Dovrei aspettare fino alla fine della scuola?!"

Sirius e Remus annuirono

"Non esiste" Decretò lei infine, incrociando le braccia al petto e cercando con lo sguardo un sostegno da parte di Harry, che però rimaneva in silenzio.

"Piccola lo sai che neanche noi vorremmo questo" Disse Remus, cercando di farla ragionare "Lo facciamo solo per proteggervi"

Kathleen a quel punto si alzò in piedi di scatto, picchiando un pugno sul tavolo "Non potete pretendere che io rimanga rinchiusa ad Hogwarts mentre voi rischiate per cercare quella pazza! Io vi voglio aiutare!"

"Kathleen tu rimarrai a scuola. Punto" Ribatté Sirius, cercando di mantenere un tono di voce calmo

Kat fissò il padre a bocca aperta, senza più sapere cosa dire. Trovava assurda tutta quella situazione. Non era passato nemmeno un anno da quando lo aveva ritrovato ed ora avrebbe dovuto aspettare fino a giugno dell'anno dopo per rivedere sia lui che Remus.

Voleva aiutarli contro Bellatrix, voleva aiutarli a scoprire cosa stava succedendo in quel periodo in cui tanti, troppi riferimenti a Voldemort stavano saltando fuori.

"Non potete impedirmi di salire su quel treno a dicembre per tornare a casa" Disse poi, fissando suo padre e Remus con aria di sfida.

Sirius a quel punto si alzò in piedi anche lui "Kathleen Black tu rimarrai ad Hogwarts! Scriverò personalmente ai professori affinché sappiano che non dovrai lasciare il castello!"

Kat decise che ne aveva avuto abbastanza. Scostò la sedia buttandola quasi a terra ed abbandonò il tavolo.

"Lo vedremo chi non lascerà il castello" Sibilò dirigendosi a grandi falciate verso la porta di uscita della cucina.

"Kat aspetta!" Esclamò Harry, alzandosi anche lui.

"Lasciami in pace tu!" Urlò lei, chiudendosi la porta alle spalle con un tonfo

"Torna subito qui!" Ordinò Sirius, ma Kathleen non rientrò.

Lupin poggiò una mano sulla spalla dell'amico "Lasciamola da sola per un po'" Disse, calmo "Diamole tempo"

Sirius si lasciò cadere sulla sedia, esasperato. Essere padre si stava rivelando più complicato del previsto.

Kathleen intanto salì al piano superiore di Grimmauld Place, quando un suono attirò la sua attenzione.

Proveniva da una delle stanze da letto della casa. La ragazza seguì il suono finché non si trovò davanti l'artefice di esso.

Era Moony, nella sua gabbietta, che strillava indignato per poter uscire. Kat lo teneva raramente in gabbia, anzi, lo teneva lì solamente quando doveva andare ad Hogwarts.

Kathleen allora aprì lo sportellino e la civetta schizzò fuori veloce, facendo un rapido giro della stanza per poi appoggiarsi sulla spalla della sua padrona.

"Hey" Salutò Kat accarezzandogli le ali

Poi si guardò attorno. Per la stanza erano sparsi il suo baule e altre cose che teneva nella sua camera, nell'altra casa.

"Evidentemente questa sarà la nostra stanza per un po'" Disse lanciando un'occhiata a Moony.

La stanza era abbastanza grande, ma decisamente antica e polverosa. Al centro, attaccato al muro, stava un grande letto a baldacchino a due piazze, con le lenzuola verde scuro e in un angolo c'era un armadio di legno massiccio, rovinato leggermente dal tempo. Nella stanza si trovavano poi una scrivania, sempre di legno, una vecchia specchiera e un baule ai piedi del letto.

Kat chiuse a chiave la porta d'ingresso. Non voleva vedere nessuno in quel momento.

Spalancò una delle finestre della camera per arieggiarla un minimo, poi aprì il baule di scuola, estraendo pergamena, penna ed inchiostro.

Si sedette alla scrivania, illuminata da una lanterna, e iniziò a scrivere.

-Non ho tue notizie dall'attacco alla Coppa del Mondo. So che sarebbe meglio non scambiarci gufi perché potrebbero essere letti da altri, ma per favore mandamene solo una lettera per dirmi che stai bene.

Consegnala a Moony e a nessun altro gufo. Immagino tu abbia saputo del casino successo ad Azkaban. Per precauzione mio padre ha deciso di andare ad abitare, momentaneamente, altrove.

Non posso dire dove sono, cerca di capire.

Consegna solo la tua risposta al mio gufo, poi lui saprà dove andare.-

Kathleen poi sospirò profondamente, prima di scrivere l'ultima frase

-Prima che attaccassero il campeggio, sono stata bene con te.

Ci tenevo a fartelo sapere. Ci vediamo il primo settembre

Kat-

Kathleen allora mise la lettera in una busta, che poi consegnò a Moony che subito dopo sparì fuori dalla finestra, immergendosi nell'oscurità della notte ormai inoltrata...

KathleenWhere stories live. Discover now