L'oscurità di non avere un no...

By hs2903

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Sara conosce Harry per caso su una spiaggia di Anguilla, l'ultimo giorno dell'anno. Sin dal primo istante c'è... More

Prologo
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14.
Capitolo 15.
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 36
Capitolo 37
Capitolo 38
Capitolo 39
Capitolo 40

Capitolo 31

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By hs2903

31.

Los Angeles

26/01/2020

Sara

Harry questa mattina è uscito presto per un impegno di lavoro, e io mi godo a pieno l'enormità e la bellezza di questa casa, lasciandomi trasportare un po' dall'immaginazione sentendomi a casa per qualche secondo. Come sarebbe la mia vita nel momento in cui le nostre vite si incrociassero? Potrebbe essere un bene, una fortuna, ma ho una fottuta paura di farmi ancora del male. E se accadesse qualcosa anche a Harry? Come potrei mai accettarlo? So che è assurdo e che non posso soffermarmi su una cosa del genere, ma è perennemente un pensiero che aleggia nella mia mente.

Afferro il cellulare e inizio una videochiamata con Noemi e Lucia. Adesso, ho bisogno di un loro consiglio più sincero, non pensando per un secondo a chi io abbia davanti. Rispondono subito.

<<Ehi piccolaaaa>> urla Lucia.

<<Ciao amore>> dice Noemi.

<<Come state?>>

<<Bene>> rispondono all'unisono.

<<Tu?>> chiede Lucia con gli occhiali e con una crocchia enorme sul capo; stava sicuramente studiando.

<<Bene... Ho una grossa novità da dirvi, ma premetto che non ho ancora preso un decisione>> sorrido, e lo sguardo di entrambe si spalanca.

<<Cosaaaaaaa?>> chiede Noemi urlando insieme a Lucia che sembra impazzire. Rido come una stupida; perché sono così sceme?

<<Harry mi ha chiesto di venire a vivere a casa sua>> mi mordicchio le labbra e guardo al cielo, come se in realtà mi aspettassi una risposta da lì. Le urla delle ragazze iniziano a rimbombare in casa, mentre inizio a ridere e ad emozionarmi come una bambina; sembra tutto finto. Le lacrime iniziano a rigarmi il volto per la felicità, mentre la mia gemella e la mia migliore amica, stanno dando di matto; dovevo aspettarmelo.

<<Cosa cazzo gli hai risposto?>> chiede Lucia in lacrime e con gli occhi gonfi.

<<Ti prego, dimmi che gli hai detto di si!>> dice Noemi portando le mani avanti ai suoi splendidi occhi verdi.

<<In realtà ho detto che ci avrei pensato>> sospiro.

<<Tu sei fuori di testa per caso?!>> sbotta la mia gemella dall'altra parte del mondo <<Ti rendi conto di ciò che ti sta accadendo Sara?>> butta le mani al cielo.

<<Non è semplice ragazze>> sbuffo.

<<Cosa c'è di difficile?>> chiede Noemi.

<<Ho comprato casa poco fa, e ci ho speso una fortuna. Devo continuare a pagare il mutuo per tantissimi anni ancora>> mi fermo e ripenso alle sue parole.

<<E' più importante la tua diavolo di casa o la persona che ti ha resa felice dopo quasi un anno di agonie?>> chiede Lucia, lasciando che la vena che ha in fronte si gonfi e che Noemi annuisca rigorosamente.

<<Fermati per un secondo e ragionaci bene>> finge di meditare con i suoi occhioni azzurri e il suo viso d'angelo; ma da chi diavolo avrà preso? <<E' ciò che vuoi? Non pensare a quella cazzo di casa>> sbotta nervosamente; vorrei ridere, ma mi trattengo e penso alla risposta.

<<P...Penso proprio di si>> mi inumidisco le labbra e lo ammetto a me stessa... E' ciò che voglio da quando abbiamo dormito il primo giorno insieme, e ora che sono sicura dei sentimenti che entrambi proviamo, mi piacerebbe provarci.

<<Ti sei risposta da sola>> aggiunge Noemi <<E non aggiungere che hai paura... Ti prego>> mi fissa dalla telecamera, ed è come se mi avesse letto nel pensiero. Si , ho paura , e quindi? E' un reato?

<<Gli parlerò>> alzo gli occhi al cielo.

<<A parte questa tua lagna, voglio sapere: come scopa?>> ride Noemi come una matta, mentre la seguiamo a ruota io e Lucia.

La telefonata continua per la seguente ora , e come sempre mi diverto da morire. Noemi sta frequentando un ragazzo, ma a detta sua non è nulla di serio e quindi non vuole neanche dirci il suo nome, mentre Lucia è completamente immersa dallo studio per un esame che ha a breve. Parlare con loro mi mette di buon umore, ma nonostante questo, devo pensarci ancora un po' per la questione della convivenza. Da una parte penso di andarci con i piedi di piombo, ma dall'altra sento di dovermi buttare a capofitto in tutto ciò che mi sta accadendo. Intanto, raggiungo il bellissimo terrazzo e mi godo a pieno la splendida vista da qui su. La mia vita non cambierebbe se venissi a vivere qui; infondo le nostre case distano poco meno di 5km e potrei comunque continuarla a pagare senza molti problemi continuando a lavorare sodo.

Prendo un grosso respiro, mentre la porta di casa si spalanca improvvisamente e vedo arrivare il mio ragazzo in tutta la sua bellezza . Indossa dei pantaloni neri larghi e una maglietta bianca semplice, e nonostante i suoi gusti alquanto estrosi, è davvero bellissimo.

<<Ehi piccola>> sussurra venendomi incontro e dandomi un grosso e caloroso bacio.

<<Ehi>> gli dico tra le sue labbra morbide e profumate. <<Dove sei stato?>> chiedo curiosa.

<<Io e Benji abbiamo sistemato le ultime cose>> mi sorride malizioso <<Per il tour>> aggiunge .

<<Capisco>> sospiro eccitata all'idea di partire per così tanto tempo; spero che mio padre ne abbia parlato con mia mamma. <<Avevo pensato una cosa se per te va bene>> annuncio facendolo sedere sul divano e mettendomi a cavalcioni su di lui iniziandomi a spogliare lentamente.

<<Qualsiasi domanda tu voglia farmi piccola, è assolutamente un si>> ride e mi fissa senza far niente godendosi lo spettacolo.

<<Quando ci saranno le due date in Italia, che ne pensi se facessi venire Lucia e Noemi?>> chiedo sfilandomi la mano e restando completamente con i seni all'altezza delle sue labbra. Sono spiaccicata su di lui, e sento l'erezione crescere nei suoi pantaloni e schiacciarsi letteralmente contro le mie bagnate mutandine.

<<Penso sia un'ottima idea>> ammette passandoci le mani sopra e lasciando che i capezzoli si induriscano, prima di scendere e fermarsi sul mio sedere che scherzosamente sculaccia. <<Gli farò avere dei biglietti>> aggiunge posando le sue labbra su di me. Afferro il suo volto tra le mie mani e inizio a baciarlo con forza. Sento la sua lingua che si incrocia con la mia, mentre le mie mani afferrano la sua maglietta e la tolgono con un gesto velocissimo. Il suo petto nudo mi fa eccitare da morire, ma niente batte i miei seni che si spiaccicano sugli uccelli che ha disegnati in petto. Sento il suo ansimare e i suoi suoni gutturali che mi creano una forte dipendenza da essi. Le mie mani sono tra i suoi capelli e li strattonano con forza, mentre infilo una mano nei pantaloni e afferro la sua dura erezione con decisione. E' così duro che potrebbe farmi arrivare da un momento all'altro, ma preferisco spogliarlo del tutto e renderlo mio. Mi sfilo velocemente la gonna e la brasiliana, sentendomi avanti a lui proprio come mamma mi ha fatto. Afferro i suoi pantaloni e i suoi slip e li tolgo velocemente. E' ancora seduto sul divano, con un'erezione perfetta lungo il suo delicato corpo. Mi avvicino di nuovo lentamente , mi posiziono su di lui, afferro il suo membro e lo infilo dentro di me, sentendo un piacere che non potrei spiegare. Vado su e giù con decisione, mentre il mio corpo tremante mi supplica di non fermarmi. Lo sento sempre più duro,mentre le sue mani esplorano ogni centimetro del mio corpo nudo.

<<Oh mio Dio piccola>> dice con voce spezzata e senza togliere gli occhi dal mio corpo voglioso. Sento il sudore poggiarsi sulla mia pelle, il fiato venir meno e il respiro aumentare sempre di più, ma non ho intenzione né di fermarmi, né di rallentare. Spingo... Spingo sempre più forte, mentre i suoi occhi verdi sembrano ammaliarmi e rendermi sua in ogni centimetro del mio corpo nudo.

<<Non ti fermare ti prego>> dice urlando, prima che il mio ansimare diventi un dolce urlare, e prima che uno splendido orgasmo si appropri di tutti e due lasciandoci crollare vicini dove restiamo per i seguenti trenta minuti.

<<E' stato bellissimo>> mi dice col corpo ancora nudo e col sorriso di chi nella vita ha tutto ciò che desidera. E' steso accanto a me sul comodo divano, mentre la mia gamba è tra le sue e il mio seno è sul suo petto.

<<Puoi dirlo forte>> rido e lui mi segue a ruota.

<<Non penso di aver mai fatto l'amore così>> sospira e mi aggiusta i capelli dietro l'orecchio.

<<Mi dispiace ma ora non ti credo>> dico rimettendomi seduta e indossando mutande e reggiseno.

<<Ehi...Perché fai così?>> chiede raggiungendomi.

<<Harry hai dedicato un intero album a Camille, e non puoi venirmi a dire che non hai mai fatto l'amore così>> sbuffo nervosa afferrando i miei abiti e rivestendomi in fretta.

<<Cazzo, ma non ti sta mai niente bene?>> alza la voce e mi fissa.

<<Cosa scusa?>> sbotto alzando un po' troppo i toni.

<<Ogni volta che dico qualcosa di carino devi sempre trovare una scusa per farla diventare una merdata>> si alza e si riveste; stiamo veramente litigando?

<<Come puoi pensare di dirmi una stronzata e credere che io la bevi?>>.

<<Perché non può essere la verità?>> urla.

<<No!>> urlo io più di lui <<L'amavi Harry! L'amavi più di quello che tu stesso vuoi ammettere>> sento il sangue salirmi alla testa, mentre le mani iniziano a tremarmi. <<Ecco perché a volte penso che questa tua felicità sia momentanea e nient'altro>> .

<<Penso di amare te molto più di quanto abbia amato lei>> dice corrugando la fronte.

<<Ciò non ti permette di dire di non aver fatto mai l'amore così! Sono due cose differenti cazzo!!>> non so perché mi stia infervorando tanto, ma il mio animo geloso da donna italiana del sud, sta avendo la meglio su di me. <<Me ne vado>> annuncio nervosa e in preda ad una crisi di panico a cui lui non deve assistere.

<<Stai scherzando vero?>> .

<<No, tutto questo è uno scherzo Harry>> ma cosa sto dicendo? <<Non vedi che siamo assurdamente diversi?>> mi arrivano le lacrime agli occhi.

<<Sara ma cosa stai dicendo? Calmati... Ti prego>> mi fissa con uno sguardo perso, come se la paura si stesse impossessando di lui; non deve accadere... Lui non deve soffrire.

<<Non siamo fatti per stare insieme, e mi dispiace che me ne sia accorta solo ora>> annuncio stupidamente senza avere una spiegazione plausibile che possa farmela passare liscia. Le mie paure stanno avendo la meglio su di me, e nonostante non voglia dire alcune cose, è inevitabile. Mi avvio sopra velocemente, afferro la borsa con tutte le mie cose e mi fiondo giù fissandolo sullo sgabello in cucina. Ma cosa sto facendo? Non penso e non provo quello che sto dicendo, ma è come se il mio corpo mi impedisse di fare altro.

<<Io vado>> annuncio guardandolo versarsi dello scotch invecchiato in un bicchiere con del ghiaccio dentro. Non mi degna di uno sguardo, ma si limita ad accarezzare il bordo di cristallo.

<<Ok>> è tutto ciò che dice scuotendo il capo in segno di disapprovazione; sembro una matta lo so, ma mi ci sento anche. Perché cazzo non lotta o non fa nulla per tenermi qui?

<<Allora ci vediamo>> dico girando le spalle e dirigendomi verso il garage. Entro in auto riponendo la borsa sul sedile del passeggero, afferro il cellulare e invio un messaggio a Nunzia:

Da : Sara

Con Harry ho chiuso. Ho bisogno di uscire e svagare con la mente senza che nessuna di voi mi faccia qualche domanda a proposito.

Invio e il garage si apre senza che io faccia nulla; Harry avrà visto tutto dalla telecamera e mi sta palesemente spingendo fuori dalla sua vita. Metto in moto ed esco velocemente sentendo il cellulare vibrare. Lo sbocco e lo leggo velocemente senza distogliere lo sguardo dalla strada :

Da : Nunzia

Immagino che la colpa non sia la sua, e quindi posso dirti che sei una cretina. Comunque questa sera c'è una festa a Malibu, e posso chiedere a Jason di farci entrare, che ne pensi?

So che non è colpa sua, e so anche di essere una cretina. Vorrei rimangiarmi tutto quello che ho detto chiedendogli scusa, ma non posso farlo... Sto rovinando una cosa bellissima semplicemente per il gusto di farlo o di non soffrire, ma già adesso, sento un vuoto al petto.

Arrivo a casa in meno di cinque minuti, disfo la borsa rimettendo tutto a posto e per un secondo mi seggo sul letto. Mi guardo intorno, e stranamente, per la prima volta, è come se non mi sentissi a casa. E' come se avessi abbandonato il nido dell'amore e fossi ritornata sola e depressa qui dentro; dovrei inviargli un messaggio? Sospiro e afferro il cellulare per rispondere a Nunzia:

Da : Sara

Parleremo stasera, ma solo di quello che voglio. A casa tua alle 20?

Invio e trattengo il cellulare tra le mani aprendo la conversazione con Harry. I cuori, le faccine sorridenti mi fanno capire di quanto realmente lui mi ami, e di quanto anch'io provi lo stesso sentimento per lui... Ma allora perché rovinarlo per una cazzata? Può darsi che mi ami davvero più di quanto abbia precedentemente amato, ed è normale che dica cosa che pensa a caldo... Sono davvero un'idiota, ma inviargli un messaggio adesso sarebbe da persona meno matura di quella che già mi sono mostrata poco fa. Tiro un grosso sospiro e mi stendo sul letto, dove crollo immediatamente.

Quando mi sveglio sono le 18.30; è assurdo che io abbia dormito tutte queste ore. Afferro il cellulare sul cuscino accanto a me, lo sblocco e l'unico messaggio è di Nunzia che mi conferma l'orario. Harry non mi ha scritto niente; è offeso? E' arrabbiato con me? Ogni cosa ha la sua giusta motivazione, tranne il mio assurdo comportamento. Apro la nostra conversazione e gli invio un messaggio :

Da : Sara

Mi dispiace per oggi, ma non so cosa mi sia successo... Non penso realmente ciò che ti ho detto, ma la gelosia ha preso il sopravvento e ho detto cose stupide e senza senso. Puoi perdonarmi?

Chiedere scusa di solito non è da me, ma l'evidenza mi da torto, e quando è così l'unica cosa giusta da fare è fare un passo indietro e mettermi quasi in ginocchio. Aspetto per 20 minuti una risposta che però non arriva, prima di alzarmi, andare in bagno e iniziarmi a preparare. Un'ora dopo sono pronta e in ritardo. Mi guardo allo specchio e mi sento davvero bella con i miei pantaloni neri a zampa e il top di pizzo con una scollatura non troppo provocante. I tacchi dorati si vedono poco, ma mi danno l'altezza giusta per non far sporcare i pantaloni. I capelli perfettamente allisciati, e il trucco leggero mi danno un tocco naturale; ora posso andare. Afferro la borsa piccolina di Louis Vuitton rigida, e mi dirigo alla macchina . Trenta minuti dopo sono avanti all'edificio dove vive Nunzia in Downtown non troppo lontano dalla casa dove io e Liam vivevamo. In attesa del suo arrivo guardo il cellulare, ma non c'è alcun messaggio di Harry. Prendo un grosso respiro e provo a chiamarlo più di una volta, ma non c'è nessuna risposta; sarà davvero finita a causa mia e delle stronzate che mi aleggiano in mente? Non potrei mai perdonarmelo. 

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