L'oscurità di non avere un no...

By hs2903

4.3K 114 25

Sara conosce Harry per caso su una spiaggia di Anguilla, l'ultimo giorno dell'anno. Sin dal primo istante c'è... More

Prologo
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14.
Capitolo 15.
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 36
Capitolo 37
Capitolo 38
Capitolo 39
Capitolo 40

Capitolo 28

95 3 0
By hs2903

28.

Los Angeles

20/01/2021

Harry

<<Harry le assistenti di Alessandro Michele mi chiedono se il 10 andrà bene l'incontro con lui alle 17>> sospira Benji con davanti centinaia di scartoffie e il pc intasato di notifiche.

<<Si va bene>> sbuffo scocciato guardando l'orologio che segna le 21.15; a momenti arriverà Sara e poi ordineremo dell'ottimo sushi. <<Hai finito per oggi?>> chiedo lamentandomi come un bambino.

<<Non ancora>> blocca il suo sguardo su di me <<Ho parlato con i genitori della tua ragazza; parlano un ottimo inglese>> mi guarda di sottecchi e mi sorride, lasciandomi quasi sobbalzare dalla sedia.

<<Hai...Hai parlato con loro?>> chiedo balbettando.

<<Con il padre>> sospira orgoglioso <<E' un uomo distinto>> aggiunge sorridendo maliziosamente.

<<Si lo è, ma cosa ti hanno detto?>>.

<Niente, ma il volo e l'albergo li hanno prenotati loro a differenza di quello che ti ha detto la gemella>>.

<<Cazzo Benji no!>> alzo la voce <<Era una cosa che volevo fare io>>.

<<Lo so Harry, ma a quanto pare a nessun uomo piacerebbe farsi pagare un biglietto aereo da un ragazzo di quasi 27 anni che si scopa la figlia>> sbotta divertito.

<<Benji nessuno ti ha permesso questa confidenza>> lo rimprovero nonostante abbia ragione.

<<S...Scusa, hai ragione>> accenna un sorriso e posa lo sguardo sul laptop.

<<Dove alloggeranno?>> .

<<Al Waldorf Astoria a Beverly Hills>> risponde con serietà.

<<Assicurati di conoscere il numero del volo e manda una macchina a prenderli e ad accompagnarli in albergo. Poi voglio che la sera dopo siano miei ospiti a cena >> sto scherzando vero? Cosa gli racconterò? Non sapranno niente di me.

<<D'accordo>> risponde frettolosamente iniziando a mettere tutte le carta a posto.

<<Con le amiche hai parlato?>> inarco un sopracciglio e lo guardo. E' buffo mentre si muove scapestratamente, ma è davvero simpatico , oltre ad essere buono come il pane.

<<Si... Tutte mi hanno detto che ci saranno>> sorride.

<<Anche una certa Ilaria?>>.

<<Si, l'ha contattata Nunzia, l'amica che lavora con lei>>.

<<D'accordo... Tutto procede secondo i piani>> picchietto le dita sul tavolo di pregiato legno <<Chiama Nicole e dille che mi servirà il suo aiuto per allestire casa>> lo fisso e metto le dita in bocca rosicchiando le pellicine vicino alle unghie.

<<Cosa devo dirle?>>.

<<Che Sara ama l'arancione, i fiori, e tutto ciò che è romantico. Voglio delle tavole imbandite di candele e piatti pregiati sulla piscina, e un'atmosfera da favola; deve essere tutto perfetto nei minimi dettagli>> sono fiero di me.

<<D'accordo, domani la chiamerò>> dice mettendo in borsa l'ultima carta <<Ora andrei>> mi sorride.

<<Ok, ci sentiamo domani>> mi alzo e lo saluto , prima di guardarlo sparire e di sentire la porta richiudersi. In attesa che Sara arrivi vorrei chiamare mia madre o Gemma per avvisarle della festa, ma è piena notte, e non posso farle spaventare. Afferro il cellulare e invio un messaggio ad entrambe:

Da : Harry

So che è assurdo, forse penserete che sono diventato matto, ma mi sento così cambiato nelle ultime settimane che mi sembra ancora di vivere un sogno, e ad oggi vorrei che ne faceste parte. Il 31 gennaio ho organizzato una festa a sorpresa per Sara a cui parteciperanno anche i genitori provenienti dall'Italia qualche giorno prima, e vorrei che ci foste anche voi... Anche per salvarmi dall'imbarazzo. Vi prego, non abbandonatemi J

Invio il messaggio e sorrido. Conoscendole so che verranno senza pensarci due volte, e mi sento emozionato come un bambino al primo giorno di scuola; non vedo l'ora che la conoscano.

Il campanello di casa suona, metto giù il cellulare e mi avvicino alla porta quasi correndo. Quando la apro, il volto sorridente e perfetto di Sara, è avanti ai miei occhi. Indossa una tuta bianca con crop top che lascia intravedere un minimo di pancia, mentre tra le mani ha due buste enormi di un ristorante giapponese qui vicino; una visione celestiale.

<<Ehii>> dice dolcemente entrando e stampandomi un lento e sensuale bacio che accetto volentieri.

<<Ehi piccola>> le sorrido poggiandole una mano sul sodo sedere e richiudendo la porta alle sue spalle <<Hai preso tu da mangiare?>> chiedo e il suo capo annuisce, mentre si avvia in cucina. La fisso da lontano, e si destreggia nella stanza meglio di quello che pensassi. Afferra due calici dall'anta alle sue spalle, prende del vino bianco dal frigo accanto a lei, e come se nulla fosse, apparecchia velocemente sull'isola. Sembra che questa casa appartenga a lei da sempre, ed è assurdo di quanto mi piaccia vederla qui...

<<Dobbiamo parlare>> annuncia lasciando che la paura si impossessi di me. Il suo sguardo è serio, mentre deglutisce e si mordicchia le labbra.

<<D...Di cosa?>> chiedo accomodandomi sullo sgabello difronte a lei, lasciandomi inebriare dall'ottimo profumo di pesce che mi si presenta davanti poco a poco.

<<Del tour>> risponde fissandomi di sottecchi; sapevo che non poteva essere tutto rose e fiori, e a quanto pare, non ha avuto il permesso dal capo.

<<Dal tuo viso capisco che non puoi venire>> sospiro guardandola afferrare le bacchette, e intingere un ottimo nigiri al salmone nella salsa di soya che ha accuratamente messo in alcune ciotoline che non ricordavo neanche di avere. La seguo sconfitto, ma almeno il sushi è davvero buono. Faccio mente locale su quello che accadrà, e mi rendo conto che sarò davvero solo durante il tour, col pensiero di lei qui, senza me... Sbuffo e la fisso; non ho neanche più fame.

<<Mi dispiace>> ammette dopo un po'.

<<Non è colpa tua>> rispondo deluso. Già ci immaginavo insieme, felici e spensierati a girare tra le città più belle d'Europa mano nella mano. Ora invece, mi sembra un pensiero così lontano e irraggiungibile che mi fa sentire sconfitto.

<<Non mi dispiace per questo>> dice improvvisamente lasciando che il mio sguardo si focalizzi su di lei e sui suoi splendidi occhi scuri. Il suo sorriso si allarga piano piano, ma non ci sto capendo niente.

<<Sei felice per caso?>> chiedo sbottando nervosamente.

<<Mi dispiace perché ti sto solo prendendo per il culo>> inizia a ridere come una matta.

<<In che senso?>> chiedo corrugando il viso.

<<Europa... Arriviamo>> esclama alzandosi e buttando le braccia al cielo. Un lungo brivido percorre rapidamente il mio corpo, mentre sento le lacrime salirmi agli occhi e le gambe tremare.

<<C...Cosa vuoi dire?>> chiedo con voce spezzata guardando il suo sorriso ampliarsi e venirmi incontro. Il suo volto è a pochi centimetri dal mio, mentre le sue mani sono tra i miei capelli e li accarezzano con cura. La prendo per i fianchi attirandola a me e stringendola con forza, sentendo il suo odore penetrarmi dentro, come il battito del suo cuore che sembra esplodere.

<<Voglio dire che Jason ha acconsentito alla mia lunga assenza per seguirti in tour>> sorride e io non mi trattengo più. Mi alzo e la stringo così forte che i suoi piedi si sospendono da terra. Lei ricambia l'abbraccio rendendomi suo, e non ricordo un momento in cui io mi sia sentito più felice di così. Non so come ringraziarla, come renderle giustizia, ma l'abbraccio vale più di mille parole, anche se dentro so di doverle dire qualcosa. Lascio che il suo volto si scosti dal mio collo, e la fisso profondamente, mentre anche lei fa lo stesso. La guardo e sento che lei è quella giusta.

<<So che è presto, ma io ti amo>> le parole mi escono da bocca come un treno in corsa senza fermarsi <<Non so perché, non so quando ma mi sono innamorato di te in meno di...>>

<<Shhh...>> mi zittisce poggiando un sottile dito sulle mie labbra. <<Anch'io ti amo>> aggiunge lasciandomi senza parole. Il mio sorriso si espande, non solo per ciò che ha detto, ma per il fatto che io l'abbia fatta rinascere, che le abbia dato modo di vedere quanto sia bello il mondo e la vita nonostante tutto, e che infondo, tutti possiamo essere felici.

Mi fiondo sulle sue labbra con passionalità, sentendo che fare l'amore con lei, è sempre stato ciò che entrambi desideravamo e che l'amore che probabilmente ci lega si è impossessato di noi prima ancora che potessimo accettarlo, e che continuerà a lungo. Raggiungo la camera da letto con lei avvinghiatami addosso, richiudo la porta e facciamo l'amore per l'intera notte, rendendomi orgoglioso e felice come mai prima d'ora.

Quando la luce illumina la camera, mi rendo conto di stare nel letto a fissare Sara da più di 2 ore, senza neanche chiudere per un attimo gli occhi. Fisso tutti i suoi piccolo difetti che ora mi sembra amarli insieme ai suoi capelli neri e alla sua voglia di vivere. Vorrei poter chiudere occhio, ma la notizia che mi ha dato ieri non mi rende lucido, e al momento, non voglio esserlo. Afferro il cellulare dal comodino che segna le 6 del mattino, e scorro anche i due messaggi arrivati due ore fa da Gemma e da mia mamma. Li leggo subito:

Da : Mamma

Amore non immagini che felicità leggendo questo messaggio, e sappi che per l'amore non c'è alcun tempo e alcuna spiegazione. Se ti senti così significa forse che è quella giusta, ed io non vedo l'ora di conoscerla. Prenotami il volo e dammi tutte le info J Ti voglio bene piccolo mio!

Non potevo desiderare mamma migliore, e questo messaggio, come tante altre cose, me lo dimostrano perennemente. Lei che si sente forse un po' Sara, è pronta a tutto per conoscere una persona che ha provato il suo stesso dolore. Chissà se Gemma avrà reagito allo stesso modo. Leggo il suo messaggio:

Da : Gemma

Ti offendi se ti dico che hai l'innamoramento facile? A parte questo sono felice per te, e non vedo l'ora di conoscerla. Verrò solo io, Michal ha impegni di lavoro. Fammi sapere quando, ciao stronzo!

Io non ho l'innamoramento facile, ma nonostante questo, non mi interessa di niente, voglio solo godermi tutto con lei. Informo tutte e due del volo del 29 e invio un messaggio a Benji per fargli prenotare due voli in prima classe da Londra. Sono eccitato e su di giri, e non vedo l'ora che il giorno della festa arrivi, non solo per vedere la sua faccia, ma anche per conoscere le sue amiche.

<<Buongiorno>> annuncia riportando la mia attenzione su di lei, mentre blocco e metto via il cellulare.

<<Buongiorno piccola>> rispondo attirandola a me, mentre il suo capo si poggia sul mio petto, e le mani sul tatuaggio a farfalla che ho sullo stomaco. <<Dormito bene?>> sorrido e lei ride come una bimba.

<<Più che bene>> mi stringe forte e io ricambio. Resterei qui per ore ad ammirare quanto di più bello abbia nel mio letto. Ho tutto adesso, e non chiedo altro.

<<Vorrei che in questi giorni conoscessi le mie amiche>> annuncia rimettendosi seduta e fissandomi, mentre i suoi capelli sono del tutto arruffati e divertenti.

<<Non vedo l'ora>> rispondo aggiustandoli dolcemente. Vuole presentarmi le sue amiche, ed è un grande gesto per chi ha la famiglia a migliaia di km da qui; perché loro sono la famiglia che si è costruita in una città nuova.

<<Bene, quando?>> mi fissa, e per la seconda volta da quando la conosco, mi capita di posare di nuovo lo sguardo sulle cicatrici che ha sui polsi, e un male al petto mi pervade. In un attimo ci vedo tutto quello che ha passato, e il dolore che provava nel momento in cui ha deciso di farla finita... Non oso immaginare le notti passate in bianco, e i pianti fatti...

<<Che hai?>> chiede corrugando la fronte senza rendersi conto di dove sia fisso il mio sguardo.

<<N...Niente>> mento inumidendomi le labbra <<Quando vuoi>> aggiungo quasi mortificato e con un mezzo sorriso. Perché mi sento così? Non sono io ad averle fatto del male, né Liam, ma il poco rispetto che la vita ha avuto per lei.

<<Dimmi un giorno>> incita una risposta, mentre il suo splendido sorriso, che ha nascosto a lungo un grosso dolore, mi lacera il cuore. Non voglio pensarci... Non voglio darle altri problemi.

<<Il 24 va bene?>> Chiedo afferrando il cellulare con cui lavoro, e guardando l'agenda quasi tutta piena.

<<Il 24 no!>> risponde nervosamente spostando il suo sguardo da me e alzandosi di botto correndo in bagno. Cosa diavolo ho fatto? Perché è scappata via? Mi alzo dal letto, nudo e senza coperture; afferro gli slip e li indosso rapidamente prima di raggiungerla. Apro la porta e lei è sdraiata accanto alla vasca e fissa il panorama dall'enorme finestra.

<<Piccola che succede?>> chiedo preoccupato, mentre i suoi occhi si riempiono di lacrime. Mette la testa tra le mani, e si lascia andare ad un lungo pianto a cui assisto in silenzio. Si tratta di Liam, suppongo, e per quanto mi riguarda, potrà piangere per lui tutte le volte che vuole senza averne vergogna o sentirsi in colpa. Se lei oggi è questo forse è anche merito di un ragazzo che l'ha amata per davvero, e di un amore oltre le aspettative, e io non posso che starle accanto.

<<Mi dispiace>> dice 15 minuti dopo asciugandosi le lacrime. Il suo volto è gonfio e deturpato, ma è sempre bellissimo.

<<Non devi... E' normale>> sorrido <<Vuoi dirmi solo il perché?>> chiedo dolcemente poggiandole la mano sotto il mento e lasciando che i suoi occhi arrossati siano su di me.

<<Il 24 è l'anniversario della morte di Liam, e vorrei che quel giorno sia dedicato a lui>> mi sorride debolmente, ed io mi sento terribilmente in colpa.

<<S...Scusa piccola, ma se l'avessi saputo non l'avrei mai detto>>.

<<No, Harry, non devi mai chiedermi scusa. Tu sei più intelligente e maturo di un ragazzo della tua età, e hai accettato sin dal primo giorno una situazione che avrebbe allontanato la maggior parte dei ragazzi>> dice con sincerità. <<Quindi posso solo dirti grazie per ciò che fai e per ciò che sei>> ammette lasciando che mi emozioni quasi. Prendo grossi respiri e cerco di tranquillizzarmi per non esplodere di gioia. Sentire certe parole dalla persona che ami non ha prezzo, soprattutto se a dirle è in un momento del genere.

<<Sappi che potrai piangere quando vuoi. Potrà mancarti ogni giorno senza preoccuparti per me>> dico con sincerità guardando il suo volto illuminarsi come una mattina di primavera.

<<Davvero?>>.

<<Si piccola, perché ti amo da impazzire, e voglio solo renderti felice>> le bacio la fronte e lei mi osserva.

<<Ti amo anch'io Harry. Sei stato un dono dal cielo>> continua con decisione stringendo la mia mano.

Restiamo qui , stesi sul freddo marmo, a goderci ogni attimo insieme, anche se triste, e a pensare a quanto la vita possa essere terribile e allo stesso tempo bella. A ringraziare per ciò che abbiamo e per ciò che speriamo non finisca più. A pensare a chi non ha la nostra stessa fortuna, e a chi invece vorrebbe non lasciare mai i suoi cari. A chi lotterebbe e a chi non riesce a vincere la sua battaglia.

Continue Reading

You'll Also Like

235K 10.8K 59
Da un certo punto in avanti non c'è più modo di tornare indietro. È quello il punto al quale si deve arrivare. (Franz Kafka) - SEQUEL A KIND OF MAGIC...
48.9K 2.4K 39
Where... Grace Martinez ha passato la sua intera vita sui campi da tennis. All'inizio non apprezzava molto questo sport, ma essendo una persona eccen...
118K 5.2K 53
Where... Camilla Leclerc e Lando Norris scoprono cosa c'è oltre la linea sottile che divide il punzecchiarsi e l'amore. Non possono o meglio non vogl...
32.7K 2.4K 52
Pietro e Beatrice hanno sempre avuto un rapporto complicato. Lo avevano quando si erano appena conosciuti e, due anni e mezzo dopo, la situazione non...