L'oscurità di non avere un no...

By hs2903

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Sara conosce Harry per caso su una spiaggia di Anguilla, l'ultimo giorno dell'anno. Sin dal primo istante c'è... More

Prologo
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14.
Capitolo 15.
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 36
Capitolo 37
Capitolo 38
Capitolo 39
Capitolo 40

Capitolo 16

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By hs2903

16.

Los Angeles

16/01/2021

Harry

Sono passati due giorni dall'appuntamento con Sara, e da allora non l'ho più sentita. Le avrei voluto scrivere qualcosa, ma è come se la mia mente me lo avesse impedito; e se fosse tutto nuovo per lei? Chi dice che io possa farla sorridere ancora? Sono pronto per prendermi questa grossa responsabilità? Ho raccontato tutto a Jeff e secondo lui dovrei almeno provarci, mentre per mia madre dovrei fare di tutto pur di farle tornare il sorriso. Ci ho pensato parecchio prima di raccontarle tutto, ma lei è la donna più importante della mia vita, e non posso che chiedere a lei l'unico parere sincero. La giornata di ieri mi è servita a ben poco dato che non mi sono dato una risposta; forse devo rivederla? Però perché lei non mi ha scritto? O è impegnata col lavoro, oppure anche lei ci sta pensando come sempre...

<<Allora è confermato Harry?>> chiede Benji accanto a me, mentre tutto torna alla realtà.

<<C...cosa?> chiedo balbettando al mio assistente che si sta facendo in quattro per l'organizzazione del tour che inizierà tra meno di un mese.

<<Harry ma che hai?>> sospira e mi fissa, mentre i suoi occhi a mandorla sono duri e ammonitori.

<<Scusami, ma ho la testa altrove>> affermo <<Cosa stavamo dicendo?>> chiedo scuotendo il capo e prendendo grossi respiri.

<<Stavamo dicendo che il 9 febbraio partirai per l'Italia, e il 10 avrai un appuntamento con Alessandro Michele a Firenze per parlare della stagione autunno inverno 2022/2023 di cui sarai ancora testimonial>> dice tutto d'un fiato osservandomi a lungo.

<<D'accordo>> lo fisso <<Hai già prenotato l'albergo lì?>> avevo quasi dimenticato che tra poco mi recherò in Europa per parecchio tempo; e Sara? Cosa ne sarà di tutto quello che stiamo facendo? Forse mi sto solo illudendo; forse dopo l'altro ieri non ci sarà alcun "noi". <<Hai prenotato al Four Seasons?>>chiedo ricordando di quell'hotel come uno dei più belli in cui abbia mai alloggiato.

<<Si, ma la Royal Suite non era disponibile; ho preso la Suite Presidenziale>> dice con fierezza; non è semplice trovare una camera in quell'hotel, nonostante i prezzi siano davvero da far perdere la testa, ma lui ci riesce sempre , e non per questo è uno dei migliori.

<<Perfetto>> borbotto col cellulare in mano .

<<Il giorno prima del concerto a Bologna ho prenotato da Osteria Francescana; Massimo Bottura era entusiasta di riaverci tutti lì>> sorride e batte le mani; il suo entusiasmo è alle stelle, forse anch'io dovrei sentirmi così? Perché cazzo sembro un depresso del cavolo?!

<<Non vedo l'ora>> aggiungo fingendo del brio, e osservandolo scrocchiarsi le dita delle mani. E' vero che non vedo l'ora di iniziare il mio tour, di tornare nel ristorante che più ho amato al mondo e di vedere le mie fan, ma è come se avessi bisogno di qualcuno accanto durante tutto ciò; non mi era mai successo prima d'ora.

<<Adesso devo andare>> sorride chiudendo il suo laptop; ama il suo lavoro, e lo dimostra sempre.

<<D'accordo...>> sospiro alzandomi e accompagnandolo alla porta <<Ci sentiamo per definire tutto?>>.

<<Si Harry, e cerca di fare un po' di meditazione>> prende un grosso respiro e mi osserva dallo stipite della porta prima di darmi le spalle e di infilarsi nella sua nuova Fiat 500 Abarth di un colore davvero di merda.

Richiudo la porta e vado nell'enorme salone, dove tutto d'un tratto, mi sento davvero solo... Non nego che mi sia già capitato, ma raramente. Non so perché ho la testa praticamente altrove, ma ho bisogno di sapere perché Sara non si sia fatta sentire, ma come un idiota, anche questa volta mi rendo conto di non avere il suo numero di cellulare. Afferro il mio dal tavolino di vetro e legno avanti ai miei piedi , prima di scrivere un messaggio e di sprofondare nel comodissimo divano:

Da : Harry

Ehi Lucia come va? Non ho più sentito Sara dall'altro ieri, e volevo scriverle, ma mi sono ricordato di non avere il suo numero; me lo daresti? J

La risposta arriva in meno di cinque minuti, senza darmi il tempo di stappare la birra fredda che ho appena preso dal frigo della cucina:

Da : Lucia

Ehi Harry ciao!! Pensavo lo sapessi, che ti tenessi in contatto con Sara, ma ieri mattina è partita per un incontro di lavoro con un suo cliente a San Diego. Il suo numero è 213-458-995-010

A presto J

Quando finisco di leggere il messaggio, serro la mascella e stringo il cellulare, mentre una sensazione strana mi prende il petto e quasi mi fa esplodere il cuore; sono geloso? Sono impazzito forse!! Non posso essere geloso di una cosa che non esiste; tra di noi non c'è stato niente, se non una delle sere più belle della mia vita. Devo sapere assolutamente lei cosa pensa e come è stata con me, prima che mi illuda ulteriormente.

Faccio un grosso respiro, e prima che me ne penta, le scrivo un messaggio:

Da : Harry

Ciao Sara come va? Ho contattato Lucia per avere il tuo numero J

Non so che scrivere e mi limito a questo, sperando che la sua risposta arrivi prima che mi ubriachi dato che in due sorsi ho quasi finito la birra. La risposta non arriva per l'intero pomeriggio, e sento il sangue salirmi alla testa e il nervosismo impadronirsi di me come mai prima d'ora. Perché cazzo non mi risponde? Non le è piaciuta la nostra diavolo di uscita dell'altro ieri? Cazzo lo sapevo che non dovevo portarla a quella festa!

Vado avanti e indietro lungo il terrazzino dinnanzi la mia camera da letto, mentre il sole in lontananza è come se sparisse dietro agli alti grattacieli di Downtown. Afferro il cellulare per l'ennesima volta, ma ancora nessuna risposta da parte sua, Sembrerò pazzo, ma Lucia ora come qualche giorno fa, è la mia unica via d'uscita.

Da : Harry

Lucia scusami il disturbo ancora, sai Sara come è andata a San Diego?

Mi mordo le labbra, mentre fisso il cellulare senza staccare lo sguardo neanche per un secondo. La risposta arriva quasi immediatamente; adoro Lucia.

Da : Lucia

Sara è andata col jet privato del suo cliente lì, e atterrerà a LAX alle 21.30. Ti stai per caso innamorando Harry? Ah ah ah ah ah J

Non mi sto innamorando, è assurdo... Solo che non mi piace rimanere le cose in sospeso, e tra di noi, è tutto un punto interrogativo. Ho bisogno di vederla a tutti i costi e guardando l'orologio che segna le 20.30, mi rendo conto di poter arrivare all'aeroporto in tempo se il traffico me lo permette. Mi fiondo in bagno dove in 5 minuti sono pronto con la mia tuta grigia e i miei capelli scombussolati. Raggiungo la porta del garage, indosso le mie nike da running bianche, e in 3 minuti esatti, sono nella mia auto sportiva. Sfreccio tra le macchine dell'autostrada, mentre all'orizzonte l'imbrunire soccombe sulla città. Per mia fortuna non c'è molto traffico, e in 50 minuti, sono al terminal Arrivi dell'aeroporto che è stranamente non molto popolato. Parcheggio l'auto vicino a quelle di altre persone che spalancano gli occhi non appena mi vedono scendere dall'auto e appoggiarmi sul cofano. Mi sorridono, e io sorrido loro, prima che una ragazza asiatica, dal sorriso dolcissimo e dagli occhi pieni di lacrime mi si avvicina gentilmente e con educazione mi chiede una foto. So che possa sembrare strano dopo tanti anni, ma ogni volta che qualcuno mi chiede una foto, sono il ragazzo più felice del mondo. So cosa possa provare una ragazza nel vedere il proprio idolo, e sono fiero di tutto ciò. Quando mi si avvicina lascia in fretta, e con mano tremante, il cellulare alla mamma che mi ringrazia col capo. Si mette accanto a me e con un gesto naturale porto la mia mano sulla sua spalla; sento il suo corpo irrigidirsi fino al click del cellulare.

<<G...grazie>> dice in un inglese molto basico.

<<Figurati>> replico porgendole il sorriso più dolce che abbia.

Si allontana frettolosamente con la mamma, con la felicità di chi cercava a Los Angeles un sogno, e l'ha davvero trovato, E' assurdo come una giornata o addirittura un momento durato pochi secondi, possano cambiare tutto , ma la vita è fatta anche di cose belle, e questa, è una di quelle.

Mi appoggio di nuovo alla macchina, con gli occhi fissi sulla porta elettronica scorrevole degli arrivi. Trascorrono pochi minuti,prima che la porta si spalanchi e che Sara esca da lì con un completo giacca e pantaloni panna che le sta da Dio. Il suo corpo è armonico e il suo viso è rilassato, mentre al suo fianco c'è un ragazzo, di 32 o 33 anni, in giacca e cravatta, con un fisico da modello e l'altezza più o meno come la mia; ha i capelli biondi completamente tirati indietro dalla gelatina, mentre i suoi occhi azzurri sono su di lei e sulla scollatura che la giacca le crea. Stringo i pugni , non appena vedo una sua mano stringere il fianco di Sara e lei sorridere, e mi avvicino quasi furente. Quando però Sara mi vede, il suo volto cambia totalmente.

<<H...Harry?>> chiede scioccata e con la bocca quasi spalancata. Perché diavolo è sempre più bella ogni volta che la vedo? <<Che ci fai qui?>> continua.

<<Perché non mi rispondi ai messaggi?>> sbotto cautamente; io non sono così, ma cosa diavolo mi prende?

<<Eravamo sull'aereo>> mi osserva quasi soddisfatta<<Comunque lui è Blake, un mio cliente>> dice porgendo la mano verso lo stambecco accanto a lei che sembra entusiasta di stare proprio dov'è.

<Cavolo amico, tu sei Harry Styles?!>> chiede con entusiasmo afferrando la mia mano e stringendola con cura <<Diavolo le tue canzoni sono stupende>> dice alzando gli occhi al cielo. Chi l'avrebbe mai pensato?

<<In persona>> aggiungo ripensando alla sua mano sul fianco di Sara.

<<Sara perché non mi hai detto che è il tuo ragazzo?>> si rivolge a lei che è incredibilmente in imbarazzo.

<<Perché non lo è>> sbotta e mi schiaffeggia senza farlo sul serio. Se non lo sono, perché sono qui a fare la parte dell'idiota?

<<Ci stiamo frequentando>> aggiungo infastidito.

<Oh... D'accordo>> prende un respiro il grosso macho <<Allora torni con lui?>> si rivolge a lei.

<<Ehm... A questo punto si>> risponde con fermezza lasciando che lui le lasci a terra la sua piccola valigia rigida di Louis Vuitton in perfetta tinta col suo outfit e il suo bauletto Monogram.

<<Allora ci sentiamo in questi giorni per la visita alla villa per l'ultima volta>> le sorride e lei ricambia, e il sangue mi va di nuovo alla testa.

<<Va bene>> si limita a dirgli prima che lui le vada incontro e l'abbracci in modo troppo caloroso. Un modo che quasi mi fa impazzire; hanno fatto sesso? Perché è chiaramente ciò che lui vuole da lei.

<<Lieto di averti conosciuto Harry>> dice staccandosi da lei e porgendomi nuovamente la mano che afferro duramente.

<<Piacere mio>> dico a mascella serrata prima di vederlo allontanarsi e di entrare in una Bentley New Continental GT V8 dal colore blu notte e dagli interni Hotspur; ma chi diavolo è?

<<Harry mi spieghi che diavolo ci fai qui?>> Sara riporta la mia attenzione su di lei e sul suo viso rosso fuoco.

<<Perché diavolo non mi hai scritto ieri?>> non so per quale motivo, ma mi sto innervosendo per davvero.

<<Perché mai avrei dovuto?>> chiede osservandomi duramente; fa sul serio?

<<Come perché?? Forse ero da solo l'altro ieri? Pensavo che fossimo stati bene>> abbasso i toni e mi guardo intorno <<Andiamo in macchina>> aggiungo prendendo la sua valigia e lasciando che mi segua a passo duro. Una volta dentro, l'aria diventa pesante, ma il suo odore, non quello di cocco che ha sempre, ma quello della sua pelle, mi fa quasi impazzire.

<<Non eri da solo l'altro ieri , sono stata bene anch'io, ma ciò non significa che tu debba fare delle scenate così Harry>> urla, e la sua giugulare quasi le scoppia.

<<Tu perché cazzo non mi hai avvisato?>> alzo la voce anch'io, mentre vedo il suo volto guardare fuori dal finestrino.

<<Come ho già detto a Blake, tu non sei il mio ragazzo>> dice a denti stretti.

E' vero, non lo sono, ma non so per quale motivo è come se lo fossi. Tutto d'un tratto, mi sento legato a lei in modo strano, come non ho mai fatto prima, e non so sinceramente se possa essere considerato un bene un male... Una cosa è certa; l'altra volta mi sono sentito da Dio, e penso abbia sentito anche lei tutto ciò che provavamo in quel preciso istante insieme.

Continuo a guidare l'auto senza dire una parola, e lei fa lo stesso. Ho forse sbagliato presentandomi all'aeroporto e a fare una scenata da psicopatico, ma ho ripromesso a me stesso di fare tutto ciò che sentivo dentro, e presentarmi lì, è stata una di queste situazioni, e non ho potuto evitarla. Ho capito però che mi piace per davvero, e che non devo dare nulla per scontato con lei, perché da come ha potuto mostrarmi, può davvero tenermi testa come non mi è mai capitato prima d'ora. 

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