L'oscurità di non avere un no...

By hs2903

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Sara conosce Harry per caso su una spiaggia di Anguilla, l'ultimo giorno dell'anno. Sin dal primo istante c'è... More

Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14.
Capitolo 15.
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 36
Capitolo 37
Capitolo 38
Capitolo 39
Capitolo 40

Prologo

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By hs2903

Anguilla

31/12/2020

Harry

Le luci del giorno all'orizzonte calano lentamente, mentre mi godo sulla piscina della villa che Jeff ha fittato, gli ultimi attimi di questo anno particolare. Un anno che mi ha dato molto meno di quello che immaginassi; il tour rimandato, i miei sentimenti in mille pezzi, e il pensiero costante di non essere stato "molto". Nonostante non sia stato semplice, ho cercato di pensare sempre positivo, ma non è sempre stato semplice. Per una volta ho preferito mettere me stesso al primo posto e non gli altri , e mi sono reso conto che la felicità non sta solo negli occhi di qualcun altro , ma possiamo essere proprio noi stessi , soli e indipendenti , ad averla... Anche se è più complicato di quel che possa sembrare.

Prendo un grosso respiro , trattenendo tra le mani il mio ottimo cocktail quasi finito , e godendomi l'aria pulita di questa splendida isola in cui ho lasciato il cuore anni fa, quando ci sono venuto per la prima volta con Kendall e la mia famiglia. Anche quella è stata una bellissima storia, ma entrambi ci siamo resi conto sin dal primo istante, che era meglio se fossimo rimasti amici.

<<Ehi amico, quando inizi a prepararti?>> chiede Jeff facendomi quasi sobbalzare dalla comoda sdraio sul quale sono comodamente sprofondato.

<<Non è un po' presto Jeff?>> chiedo continuando a dissetarmi e iniziando a sentire la testa girarmi leggermente.

<<Sono le 19 Harry, la cena in spiaggia inizierà tra poco più di un'ora>> dice versandosi della vodka liscia dal piccolo bar che ho alle mie spalle.

<<D'accordo , ma mi ripeti chi ci sarà stasera insieme a noi?>> chiedo alquanto perplesso dalle affermazioni di qualche giorno fa da parte di Glenne, la moglie di Jeff, in cui ha ribadito più di una volta di tutte le sue amiche che saranno presenti.

<<Non fare il guasta feste Harry, qualche anno fa avresti pagato per avere tutte queste ragazze al tavolo>> sorride accomodandosi accanto a me , con il viso alquanto arrossato dal troppo sole preso senza crema protettiva.

<<Non è ciò che cerco in questo momento della mia vita>> dico alzando il bicchiere quasi vuoto, e battendolo contro il suo. Jeff mi sorride e scuote il capo animatamente. <<Non mi credi?>> chiedo facendo il finto sbalordito.

<<Oddio Harry, certo che no!>> scoppia in un'armoniosa risata <<Sappiamo tutti e due che hai l'innamoramento facile>> continua maliziosamente facendomi spalancare gli occhi e corrugare la fronte.

<<Non è vero!>> controbatto divertito.

<<Stasera appena vedrai le amiche di Glenne arrivate da Santo Domingo poche ore fa, ti rimangerai tutto ciò che stai dicendo>> ammette in modo molto convincete. Spero per lui che queste ragazze non parleranno con la vagina, cosa che mi capita spesso, ma che abbiano un cervello con cui discutere non solo di trucchi o di quanto siano belle e brave. Ogni ragazza che conosco rapidamente, farebbe di tutto per entrarmi nei pantaloni a tempi record, e per quanto una scopata mi faccia davvero bene, non sono predisposto al momento. In passato, ho preso decisioni troppo avventate, e questo mi è costato un album completamente dedicato a quella persona, e mesi di "e se non l'avessi fatto?" oppure "è stata colpa mia!" , e oggi non voglio ricascarci di nuovo. Sono sempre stato io colui che ha investito tutto, soprattutto i miei sentimenti , senza vederci mai impegno e lealtà, e per questo cercherò in futuro di essere molto più forte di ciò che sono.

<<Ti stupirò>> dico alzando il sopracciglio e guardando il suo capo scuotere ancora.

<<Lo spero amico. Adesso andiamo a prepararci?>> chiede di nuovo alzandosi di colpo e bevendo tutta la vodka rimasta nel piccolo bicchiere tondo.

<<Si, ma voglio solo dirti che mi hai rovinato l'ultimo giorno di quest'anno fantastico>> lo seguo sorridendo.

<<Va a farti fottere Harry>> ridiamo insieme .

Ecco cosa mi piace di Jeff; oltre ad essere il mio manager, è il mio più caro amico da anni. Lui non ha paura di contraddirmi, di dire la verità e a volte anche di farmi soffrire, ma è ciò che più ho cercato in una persona , la sincerità. Finora l'ho trovata solo in lui, ma spero che durante il mio percorso, possa trovare una persona che mi ami e che mi rispetti per ciò che sono, e non per i soldi o la fama che posseggo.

Un'ora dopo, sono pronto sulla soglia di casa, mentre Glenne di tutto punto mi viene incontro con un abito bianco molto carino. E' dimagrita davvero molto, ma nonostante questo, sta davvero bene. I suoi capelli sono lisci e perfetti , mentre ricadono sulle sue spalle esili. Il suo volto invece, è abbellito da un leggero trucco che le incornicia i suoi sottili lineamenti.

<<Stai benissimo Harry>> dice dolcemente come una sorella senza distogliere però, lo sguardo dal suo cellulare .

<<Anche tu Glenne. Jeff è pronto?>> chiedo sbuffando come se non vedessi l'ora di raggiungere la spiaggia, ma non è vero.

<<Eccomi>> urla facendo capolino accanto a noi con una camicia a fiori del tutto non da lui.

<<Wow Jeff, mi sorprendi>> ammetto con un grosso sorriso e gli occhi fissi su un capo che non avrebbe mai indossato se non in una circostanza del genere.

<<Ti stupisco sempre vero?>>

<<Assolutamente si... Questa volta hai superato anche me>> dico guardandomi in un semplicissimo outfit bianco con pantaloni e giacca, e una camicia azzurra.

<<Eppure stasera dovresti scopare Harry!>> dice prima che una leggera pacca sulla spalla gli arrivi da Glenne.

<<Non mi pare il caso di parlare così quando ci sono io Jeff>> lo ammonisce dolcemente mettendo il cellulare nella pochette di Prada fucsia che Jeff le ha regalato per Natale.

Li osservo, e non riesco a non notare il modo in cui si guardano, si sorridono con gli occhi e si amano. Ecco... E' questo ciò che vorrei; un amore che parli senza parole, che gioisca senza sorrisi e che rispetti senza pretese: chiedo troppo? Magari si, e oggi giorno è più difficile trovare una persona con cui condividere la vita che fare altro.

Il tragitto sino alla spiaggia di Shoal Bay East, è stato rilassante e ammaliante. Le strade caraibiche erano deserte e tranquille; tutti si staranno preparando a festeggiare l'ultimo giorno dell'anno sulle spiagge con le persone che più amano , e a divertirsi fino all'indomani. Cercavo di restare tranquillo, ma appena Jeff cambiava stazione radiofonica partiva qualche canzone del mio ultimo album che mi riportava alla storia con Camille. Lei si, lei ha conquistato il mio cuore con la sua intelligenza, la sua dolcezza e la sua maturità, ma i nostri impegni ci hanno separati sin dall'inizio, e il nostro preservare la nostra privacy, ha fatto si che ogni volta che uscivamo, anche per una cena romantica, dovevamo nasconderci , e col tempo, il rapporto si è lacerato. Quando abbiamo messo un punto alla nostra storia così semplice e bella, entrambi ci amavamo, ma purtroppo la mia vita, nonostante sia così bella da far quasi paura, è anche molto più dura di quello che si possa immaginare. Il mio pensiero è spesso, per non dire sempre, rivolto a lei e ai suoi occhi. Al suo parlare francese e al suo splendido sorriso,ma purtroppo mi sono reso conto, sulla mia pelle, che la vita va avanti , e che nonostante le difficoltà,non bisogna mai arrendersi . A volte vorrei poterle dire che mi manca, che è ancora un punto fisso della mia vita, ma cerco di evitare.

<<Harry ci sei?>> chiede Jeff riportandomi alla realtà, mentre è alla guida di questa fantastica Mini Cooper cabrio che ha noleggiato per "sentirsi più figo",

<<S...scusami, ero sovrappensiero. Cosa volevi dirmi?>> chiedo facendo finta di nulla. Lui mi guarda di sottecchi; so che ha capito tutto, ma non mi pone alcuna domanda sull'argomento.

<<Glenne mi stava dicendo che le amiche sono già qui>> dice sospirando e scuotendo il capo in segno di disapprovazione.

<<W...wow fantastico>> mento.

<<Sicuro di stare bene Harry?>> chiede Glenne dalla parte posteriore dell'auto.

<<Si certo>> concludo il discorso alzando il volume della radio e ascoltando Ed Sheeran riempire l'abitacolo.

Perché devo pensare a lei? E' stato un capitolo bellissimo della mia vita, ma quando l'ho chiuso ho ripromesso a me stesso che niente mi avrebbe annientato, tantomeno un ricordo così lontano.

<<Siamo arrivati>> sospira Jeff parcheggiando l'auto .

Scendiamo velocemente, prima di ritrovarci immersi in un luogo magico. La spiaggia è stupenda e tutto è decorato alla perfezione per la cena di fine anno; le candele, le tovaglie di seta che svolazzano con delicatezza, mentre una brezza marina mi arriva al naso facendomi sentire libero come mai prima d'ora. Nonostante non sia stato il mio anno migliore, posso chiuderlo in bellezza divertendomi con i miei amici e godendomi questo posto che la maggior parte della gente non conosce.

Avanziamo con stupore, prima che i camerieri ci accolgano con gentilezza e ci portino al nostro tavolo che è a qualche metro dalle piccole onde che si infrangono al suolo. Ci togliamo le scarpe, e immergendo i piedi nudi dentro, mi ricordo di quando da piccolo mia madre portava sempre me e Gemma al mare d'inverno , e nonostante le temperature glaciali, ci restavamo per ore; sorrido a quel dolce ricordo di noi tre felici nonostante tutto... Non avrei sicuramente immaginato che la mia vita diventasse così complicata e allo stesso tempo fantastica, ma devo tutto a me stesso, e alla fortuna che mi ha accompagnato mano nella mano in ogni mia scelta.

Quando ci accomodiamo , il sole oramai non c'è più, e una leggera aria umida e fresca accarezza il mio volto , mentre la spiaggia pian piano si riempie , e i tavoli vengono quasi presi d'assalto da centinaia di persone vestite di tutto punto.

<< Eccole!!>> annuncia Glenne quasi sobbalzando dalla sedia e correndo incontro a tre ragazze che sembrano appena uscite da Vogue America. Sono molto simili tra di loro; tutte con capelli lunghi e biondi, fisici statuari ma molto magri, e un sorriso impeccabile dato sicuramente dalle faccette di ceramica che il loro dentista milionario ha messo. Una volta ci avrei quasi sbavato dietro, ma ora come ora, questa copia degli angeli di Victoria's Secret, non mi scalpita più interesse. Camille e Kendall lo erano, e l'esperienza mi ha insegnato che le nostre carriere, come le nostre vite, non possono combaciare.

<<Carine no?>> mi chiede Jeff sussurrandomi all'orecchio.

<<Si, lo sono>> dico tranquillamente senza entusiasmo.

Quando arrivano al tavolo, tutte mi osservando quasi sull'orlo di svenire; mi sorridono e io sorrido a loro , prima di alzarmi e porgere le mani a tutte.

<<Io sono Harry>> dico in modo gentile e sorridendo ad ognuna di loro.

<<Sappiamo chi sei>> dice una delle ragazze dall'abito rosso a tubino e dai capelli arricciati.<<Io sono Clair>> annuncia con voce sensuale osservandomi di tutto punto; conosco bene quello sguardo.

Quando ci accomodiamo , le altre due, molto più timide rispetto a Clair, mi dicono di chiamarsi Bodus e Saint, nomi alquanto fuori dagli standard, ma si rivelano molto simpatiche e carine. Non amo le ragazze sfacciate, e loro non lo sono per niente, a differenza di Clair, che durante tutta la ottima cena a base di pesce, non mi ha tolto gli occhi di dosso. So cosa vuole, e probabilmente è ciò che forse vorrei anch'io , ma mi sento strano, come se fossi fuori luogo, nonostante sia nel mio "habitat naturale". Ho la testa che mi gira senza sosta dopo tutti i drink che Jeff e Glenne hanno fatto arrivare al tavolo come se non ci fosse un domani. La musica inizia ad essere sempre più alta e mi rimbomba dentro; la gente si alza e raggiunge velocemente la pista iniziandosi a scatenare. Guardo il mio costoso orologio che segna le 23, prima di sentirmi afferrare il braccio e di essere trascinato al centro di quel bordello; è Clair che è assurdamente fuori controllo. Ha bevuto davvero troppo e il suo trucco è del tutto sbavato, lasciando intravedere qualche difetto sul suo viso che sembrava perfetto; ecco cosa accade a chi ha paura di mostrarsi per quello che è... Vuoi o non vuoi, alla fine la tua vera persona esce fuori. Metto da parte tutte le mie assurde teorie e grazie all'alcol che ho in circolo anch'io, mi sento su di giri e stranamente spensierato. Clair mi attira a sé e senza pensarci due volte, inizio a ballare con lei. I suoi occhi verdi , e il suo fisico si scagliano subito su di me; è un corpo desideroso di sesso, tanto da mettermi letteralmente il suo poco prosperoso sedere sul mio cazzo, dove si strofina in modo molto arrapante. Io ci ballo quasi attaccato , tanto da sentire il suo sgradevole profumo che prima per mia fortuna non avevo sentito; è un misto di fiori andati a male e pomodori. Improvvisamente si volta e mi fissa , mentre le sue mani percorrono velocemente la mia schiena prima di fermarsi sul mio sedere e di attirarmi a pochi centimetri dal suo volto. Guardandola bene da vicino non sembra poi così bella.

<<Vuoi scopare?>> mi chiede sottovoce all'orecchio lasciandomi senza parole. Non è la prima volta che mi viene chiesto così, ma sono cambiate molte cose, e l'Harry di tanto tempo fa forse le avrebbe detto di si, ma col senno di poi ho capito cosa è sbagliato della mia fama e cosa invece è giusto, e scopare solo per sfogarmi, nonostante le ripetute avance delle ragazze, non mi sembra una cosa da me.

<<Ehm... no>> dico secco e col viso alquanto schifato.

Il suo volto prende improvvisamente rossore; un rossore che colgo al volo... Vorrebbe scappare, ma la sua sfacciataggine la sua voglia di scopare qualcuno con un nome abbastanza importante, la tengono ferma lì, a qualche centimetro da me, ma io adesso non ho più voglia di stare qui con lei. Prendo un grosso respiro , e improvvisamente è come se la sua domanda mi avesse portato alla realtà. Mi stacco da lei e le do subito le spalle andando verso il tavolo dove Jeff e Glenne sono seduti a brindare dolcemente.

<<D...dove vai?>> chiede Clair alle calcagna. Sbuffo e scuoto la testa; deve lasciarmi in pace adesso.

<<Vado a sedermi un po', sono stanco>> mento avanzando il piede.

<<E' per quello che ho detto?>> continua.

<<Clair ti prego, lasciami in pace>> aggiungo con nervosismo , prima di sentire i suoi passi sulla sabbia farsi sempre più lontani; finalmente ha capito che non avrebbe concluso nulla stasera.

Quando arrivo al tavolo, Jeff mi guarda inarcando un sopracciglio, mentre Glenne sposta lo sguardo dal marito a me.

<<Allora?>> chiede Jeff con occhi socchiusi e un sorriso ubriaco.

<<E' come tutte le altre>> aggiungo accomodandomi e versandomi del vino rosso nel calice di cristallo avanti ai miei occhi.

<<Hai visto Glenne? Non è stata una buona idea!>> dice Jeff fulminando con lo sguardo sua moglie.

<<Pensavo lo fosse, Jeff!>> sbotta alzandosi e raggiungendo le amiche al centro della pista; sono perplesso... Un attimo fa brindavano felicemente e ora? E' colpa mia?

<<Cosa è stata una cattiva idea Jeff?>> chiedo corrugando la fronte, mentre sento il vino pervadermi la bocca e poi la gola.

Lui prende un grosso respiro, mentre guarda le centinaia di persone che sono qui a festeggiare come noi.

<<Pensavamo che potessimo farti divertire Harry>> dice abbassando il capo.

<<In che senso?>>

<<Da quando tu e Camille avete rotto, non sei più lo stesso; sorridi a stento , non ti diverti più, e i tuoi occhi hanno una luce diversa>> dice quasi timidamente.

L'avrebbero fatto per me? Perché mai? Sono grande abbastanza da cercarmi ciò che voglio. So che se l'hanno fatto è solo per il mio bene, ma in questo momento mi sento come se mi avessero pugnalato alle spalle.

<<Jeff non dovevi farlo cazzo!>> mi alzo di botto , mentre sento il sangue risalirmi alla testa, So di star esagerando, ma è colpa dell'alcol.

<<Lo so, scusami, ma volevo farti trascorrere una bella serata>> urla.

<<Jeff, una bella serata sarebbe stata se ci fossimo stati solo noi. Io non ho bisogno di nessuno, tantomeno di una scopata che domani non ricorderò nemmeno>> sono davvero fuori di testa, e mi rendo conto di alzare troppo la voce; è meglio che vada via di qui. <<Me ne vado>> aggiungo furioso.

<<Harry ti prego>> cerca di aggiungere, ma io sono già troppo lontano per voltarmi o per dirgli altro.

Mi allontano dalla chiassosa festa, e a passo svelto raggiungo un altro piccolo posto della spiaggia, dove non c'è nessuno , solo io e il rumore del mare; ho bisogno di un po' di tranquillità, e quella musica e il mio migliore amico, non mi stavano aiutando per niente.

Il cielo è stellato , mentre la luna illumina tutto ciò che mi circonda; la natura incontaminata e la splendida spiaggia bianca. Wow questo posto è davvero fantastico, perché cazzo non ci ero venuto mai prima d'ora? Lentamente, camminando e prendendo dei grossi respiri , smaltisco tutta la rabbia verso Jeff e Glenne. So che non vorrebbero mai il mio male, ma ora tocca solo a me stesso crearmi un futuro o un'occasione che mi renda felice, e il fatto che loro vogliano intromettersi, mi da solo fastidio.

Mentre i miei piedi affondano nell'umida sabbia, in lontananza scorgo qualcosa; ma cosa diavolo è? Mi avvicino lentamente, e mi rendo conto che è una persona sul tronco di un albero in riva al mare; ma cosa ci fa qui? Di spalle riesco a capire che è una ragazza; non si muove e non fa nulla, ma il suo volto è immobile verso il mare, mentre il suo respiro è lento e continuo. Mi faccio forza e cerco di avvicinarmi lentamente, mentre i miei piedi sono quasi freddi come l'acqua a quest'ora.

<<Ehm... ciao>> dico sgranchendomi la voce, e guardando il suo corpo sussultare; le ho messo paura, ma quando si gira, i suoi occhi mi bloccano. Nonostante non ci sia molta luce, riesco a vederli bene; sono neri come il carbone. I capelli sono dello stesso colore, mentre le lentiggini che ha sul suo delicato naso e su poca parte delle guance, sono leggere e perfette.

<<Mi hai messo paura>> dice soavemente e con un accento strano; di dove sarà? E perché è qui da sola nonostante indossi un abito elegante?

<<S...scusami non volevo>> continuo mantenendo una debita distanza.

<<Scusami tu, non volevo essere maleducata>> aggiunge accennando un piccolo sorriso che improvvisamente mi mette di buon umore.

<<Figurati... Posso sedermi accanto a te?>> chiedo con voce bassa, senza toglierle gli occhi di dosso.

<<C...certo>> dice scrutandomi meglio. <<M...ma tu...>>

<<Si, sono Harry Styles>> la precedo osservando ogni tratto del suo viso semplice e poco truccato. Il suo sorriso prende forma, e quando finalmente i suoi denti sono fuori, riesco a percepire quanto sia bella davvero. Ma è una percezione strana, non solo di bellezza esteriore, ma di un qualcosa di più profondo... E' impossibile vero? L'ho vista da pochi secondi solamente.

<<Wow... che ci fai qui?>> chiede carinamente, mentre poggia le mani sul suo abito a ruota azzurro che mette in risalto, con la scollatura, il suo splendido seno. E' abbronzata in modo omogeneo, e la lucentezza delle sue esili gambe, mi fa capire che si è depilata da poco.

<<Sono qui con degli amici, ma mi annoiavo>> dico una mezza verità, mentre il suo sguardo si sposta da me , all'oceano che ha difronte, porgendomi il suo profilo che non mostra alcun difetto.

<<Come puoi annoiarti?>> chiede dolcemente.

<<In che senso?>>

<<Credo che la tua vita sia perfetta, no?>>

<<Niente è perfetto, tantomeno la mia vita>> dico semplicemente, lasciando che un minuto di silenzio attraversi entrambi. <<Tu perché sei qui da sola nonostante indossi un abito da festa?>> chiedo incuriosito.

Lei prende un grosso respiro senza degnarmi di uno sguardo manco a pagarla.

<<Facevo un resoconto del mio anno>> dice sfregando le mani tra di esse ed eliminando la sabbia attaccatavi su; è nervosa? O solamente arrabbiata?

<<E qual è il tuo resoconto?>> chiedo.

<<Non è stato uno dei miei anni migliori>> aggiunge con aria malinconica.

<<E' difficile parlarne ad uno sconosciuto?>>

<<Si...>> conclude mettendomi un po' in imbarazzo.

<<Scusami , non volevo essere troppo invadente>> dico dispiaciuto.

<<Non devi scusarti>> aggiunge dolcemente <<E' solo che non ho voglia di parlarne>> conclude.

<<Possiamo cambiare discorso se ti va>> dico guardandola annuire. <<Come mai sei qui?>>

<<Sull'isola di Anguilla? Mi hanno costretta a venire>> sorride facendo spallucce.

<<Chi?>>

<<La mia famiglia>>

<<Tu non volevi?>>

<<No>>

<<Qui è fantastico>> aggiungo <<Io adoro venirci>> dico sperando possa strapparle un piccolo sorriso.

<<Non tutti siamo uguali>> dice lasciandomi perplesso. Perché una ragazza così bella, è così triste? Cosa le è successo? Vorrei tanto poterlo sapere, ma non voglio insistere dati gli scarsi risultati alle mie domande stupide. <<Vuoi fare una passeggiata?>> aggiunge finalmente guardandomi negli occhi, e per la prima volta, mi rendo conto che i suoi occhi, nonostante la loro profondità e bellezza, sono spenti.

<<C...certo>> dico balbettando e in difficoltà: mi sono sentito raramente così impacciato.

Quando finalmente si alza, riesco a scorgere il suo fisico formoso e armonico. Inizia a camminare davanti a me, prima che mi metti in pari con lei e che un odore di cocco mi arrivi ad inebriare la mente.

<<Tu con chi sei qui?>> chiede mettendo i piedi nell'acqua e continuando a camminare lentamente, mentre la luna la illumina come se fosse un angelo sceso in terra.

<<Con i miei amici>> dico continuando a guardarla senza sosta. .

<<E come mai sei venuto sulla spiaggia mentre lì giù sembra davvero una festa stupenda? Non credo al fatto che fossi annoiato sinceramente>>

Mi piace; dice quel che pensa, e il fatto che non mi guardi , mi fa impazzire.

<<Forse per il tuo stesso motivo>> dico .

<<Non sarà lo stesso motivo sicuramente, altrimenti a quest'ora non avresti il sorriso che hai sulle labbra.>> sbotta freddamente , ma mantenendo una grande fermezza; cosa diavolo le è successo?

<<Forse... Ma non puoi sapere cosa io pensi o faccia>> dico un po' innervosito.

<<Vero...>> aggiunge prima di bloccarsi improvvisamente e di alzare il capo al cielo. <<Possiamo stenderci qui? Sembra si vedi l'Orsa Maggiore>> dice con entusiasmo prima di catapultarsi letteralmente a terra, lasciando che l'abito le scopra le sue stupende gambe abbronzate.

<<Se ti avessi detto di no, non penso l'avresti presa bene>> dico lasciando che una piccola risata fuoriesca dalla sua bocca non troppo carnosa, e stendendomi accanto a lei, mi rendo conto che la situazione è strana; non l'avrei mai fatto di solito. La sento ridere, e la sua risata mi piace, e in un secondo è come se la conoscessi da sempre.

<<Pensi bene...>> aggiunge continuando a ridere <<Scusami se prima ho giudicato la tua vita senza saperlo>>

<<Perché?>> chiedo perplesso girandomi verso di lei e portando una mano sul mio volto e lasciando che il gomito sia completamente sotto la sabbia; lei invece, continua a guardare il cielo stellato.

<<Pensavo che se non ci fosse stata una modella su quel tronco, non ti saresti mai fermato>> dice poggiando entrambe le mani sul suo stomaco, mentre il suo leggero respiro le gonfia il petto.

<<Ma non è vero!>> dico facendo il finto indignato.

Sorride ancora e ancora, mentre in lontananza si sente una musica più soave rispetto a quella che c'era prima; è strano che Jeff ancora debba cercarmi, ma conoscendomi bene, sa che devo smaltire la rabbia... Sapesse che la sto smaltendo in un modo più che meraviglioso.

<<Le ragazze che frequenti potrebbero far trasparire altro di te.>> dice con superficialità; lei infondo non sa nulla di me.

<<Le ragazze con cui sono stato possono sembrare tutto tranne che semplici, ma credimi lo erano>> dico sperando mi creda. Un secondo, ma perché ho voglia di dimostrarle quanto io sia un ragazzo "normale"?

<<Lo spero per te...>> dice quasi annoiata.

<<Tu hai un ragazzo?>> azzardo la domanda, ma una risposta arriva dopo un po'.

<<No>> dice freddamente <<Non è così semplice>> aggiunge.

<<Non è semplice per te? Cazzo ma ti sei guardata?>> chiedo quasi allibito. Il suo sorriso si riprende, prima di girarsi verso di me con i capelli sporchi di sabbia e quasi uccidendomi; è davvero bellissima. Cerco di contenermi per non sembrare un'idiota, ma lei non mi da quasi modo di fare o dire qualcosa di sensato.

<<Ti ringrazio Harry, ma non ho bisogno più di nessuno>> dice con fermezza, e quando menziona il mio nome una lunga scossa attraversa il mio corpo fino a farmi quasi eccitare. Ecco... Sapevo che c'era qualcosa dietro che avesse a che fare con un ragazzo; chi diavolo l'ha fatta soffrire così tanto da essere quasi odiosa quando parla?

<<Tutti abbiamo bisogno di qualcuno, ma non tutti meritiamo il male che poi alla fine ci fanno>> dico con sicurezza.

<<Sei mai stato innamorato per davvero?>> chiede dolcemente spostando il suo sguardo dall'oceano a me.

<<Cosa intendi per "davvero"?>>

<<Intendo un amore che ti porti ai limiti dell'invero simile. Un amore che non ti dia modo di dire o fare cose sbagliate; un amore per cui daresti la tua vita. Un amore che ti prende e ti regala tutto ciò che la vita può darti... Un amore vero, un amore sincero>> le sue parole sono cosi leggiadre e belle, che quasi mi fanno pensare sul serio. Ha gli occhi lucidi e il respiro pesante, mentre mi osserva come se volesse chiedermi aiuto.

<<Non lo so>> ammetto. Come non lo so? Fino a poco fa morivo per Camille e ora? Perché mentire? Forse non sto mentendo, sto solo ammettendo la verità una volta e per tutte. Io amavo Camille, è vero, ma non l'amavo più della mia stessa vita; non la mettevo al primo posto , e non volevo che tutto girasse intorno a a lei o a noi... Questo è forse proprio ciò che mi mancava... Ma perché rendermene conto solo dopo la domanda di una sconosciuta? Da come è perso il suo sguardo capisco che forse lei l'ha provato, e anche intensamente.

<<Sei stato con Camille Rowe fino a poco tempo fa, e da come ti è riuscito bene l'album, penso tu l'amassi no?>> chiede lasciandomi senza parole. Sa più cose di me di quanto immaginassi.

<<S...sei una mia fan?>> chiedo dolcemente , lasciando che un sorriso sincero si disegni sul mio volto.

<<"Treat people with kindness" , no?>> sorride, e il mio cuore quasi esplode di felicità. Non posso credere, che una delle ragazze più belle che abbia mai visto, conosciuta su di un'isola che la maggior parte della gente non conosce, sia una mia fan. Wow...

<<Mio Dio... Non riesco a crederci>> dico ad alta voce ciò che pensavo stessi dicendo nella mia mente, ma lei sorride.

<<Credici... Ascolto tue canzoni da anni, e il tuo ultimo album è stato... E' stato grandioso>> ammette con sincerità, rendendomi così orgoglioso da far paura. <<Motivo per cui, eri totalmente e pazzamente innamorato della tua ex ragazza>> continua alzando un sopracciglio e osservandomi; i suoi occhi mi stanno facendo impazzire e la sua schiettezza mi piace.

<<Non dico di non averla amata, altrimenti sarei un'ipocrita e una persona falsa, ma dopo la tua dettagliata spiegazione d'amore secondo i tuoi parametri, non penso che il nostro fosse così sinceramente>> ammetto a lei, e a me stesso; cazzo... E' davvero così.

Mi rimetto con lo sguardo verso il cielo, e lei fa lo stesso. Faccio trascorrere qualche minuto, prima di poter fare la stessa domanda a lei , mentre il silenzio quasi mi uccide.

<<Tu si? Hai mai vissuto quell'amore di cui mi hai parlato?>> chiedo incuriosito.

Una risposta non arriva, e quando mi giro, i suoi occhi sono chiusi e il suo respiro è leggero... Si è addormentata.

Resto a guardarla per mezz'ora , prima di crollare accanto a lei, e per una volta, la prima forse in vita mia , mi addormento vicino ad una ragazza che neanche conosco, ma tutto finisce quando i fuochi d'artificio di mezzanotte mi svegliano e mi avvisano dell'inizio del nuovo anno; ma accanto a me, lei non c'è più e non so neanche come cazzo si chiama...

Era strano iniziare il nuovo anno in modo differente e dannatamente bello?

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