Evol

By hilaryidenas

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«Insieme fino alla fine» «E oltre» rispose lei. Due profezie che sono costrette ad intrecciarsi e diventare p... More

THE ORIGINS-le origini
BREAK THE RULES-infrangare le regole
QUESTION OF ALCHEMY-questione di alchimia
FRIDAY-venerdí
QUIDDITCH-quidditch
GHOSTLY GREEN-verde spettrale
ACID LIKE POLYJUICE-acido come la pulisucco
SLYTHERIN TEAM-squadra Serpeverde
CINNAMON BUTTERBEER-burrobirra alla cannella
LIGHTING-fulmime
BAD IDEA-cattiva idea
SOMEDAY YOU'LL THANK ME-un giorno mi ringrazierai
BEAUTIFUL AND DAMNED-bello e dannato
SHADES OF DARKNESS- sfumature dell'oscurità
GIVE ME ONE MORE NIGHT-dammi ancora una notte
HERPO'S DIARY-il diario di Herpo
BEYOND THE WORDS-oltre le parole
NEW RULES-scambio di ruoli
LIARS-bugiardi
ON THE OTHER SIDE-dall'altro lato
SECRET'S BEGINNING-l'inzio del segreto
SOMETHING BREAK-qualcosa si spezza
CONFUSION-confusione
THE PRICE OF IMMORTALITY-il prezzo dell'immortalità
THE ORIGINS OF EVIL-le origini del male
TAKE ME UNDER-portami nel profondo
I DON'T CARE YOUR DARKNESS-non mi preoccupo della tua oscurità
THE CURSED DYNASTY-la dinastia maledetta
PAST, PRESENT AND FUTURE-passato, presente e futuro (prequel)
THE GIRL THAT TIME FORGOT-la ragazza che si dimenticó del tempo
WE WERE TOO CLOSE TO THE STARS-eravamo troppo vicini alle stelle
BEHIND THE SECRET- dietro il segreto
TAKE ME AWAY FROM HERE- portami via da qui
LOST- persa
THE BEGINNING OF THE END- l'inizio della fine
HOMEWRECKER- sfascia famiglie
WORST CHRISTMAS EVER- il peggior natale di sempre
THE DARK SIDE OF PUREBLOOD- il lato oscuro dei purosangue
THE TWO PROPHECIES- le due profezie
ONCE UPON A DREAM- c'era una volta un sogno
MEANT TO BE TOGETHER- destinati per stare insieme
THE UNEXPECTED GUEST- l'ospite insaspettato
THE HEIR OF SLYTHERIN- l'erede di Serpeverde
THE CHAMBER OF SECRETS- la camera dei segreti
STARBOY- ragazzo stellare
HOME IS WHERE YOU ARE- la mia casa è dove sei tu
THE CREATION- la creazione
FORBIDDEN LOVES- amori proibiti
THE SECOND CHOICE- la seconda scelta
CHANGES- cambiamenti
RIOT- la ribalta
CAN YOU FEEL MY HEART- puoi sentire il mio cuore
ALONE AGAIN- sola ancora
WELCOME TO THE DARK- benvenuto nell'oscurità
CHILDREN OF DISCORD- i figli della discordia
AMONG THE STARS- tra le stelle
ALL ABOUT US- tutto su noi due
SACRIFICE- il sacrificio

ONE STAR OF A MILLION-una stella su un milione

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By hilaryidenas

«Riddle! Aspettami cavolo!» esclamò Hilary correndo dietro a Tom.

«Non abbiamo tempo per fermarci» rispose lui guardando la ragazza un poco più indietro.

«Dove pensi possa essere?» chiese lei

«Semplice, di fuori»

Tom aumentò il passo per poi bloccarsi all'uscita della scuola.
La figura di Aiden in lontananza era avvolta dal tramonto, il suo viso era illuminato dalla luce arancione che emanava il sole.
Sembrava tranquillo, senza pensieri, seduto sulle sponde del lago a fissare le sue profondità.

Hilary gli andò incontro, ignorando il fatto che non si parlassero da settimane per via di Aloysius, ma si sentiva cosí irritata all'idea che Yaxley avesse distrutto la festa di Aloysius che si era messa ad organizzare insieme agli altri con tanto impegno, che l'imbarazzo che avrebbe dovuto provare non la scosse un minimo.

«Hey» urlò con voce inasprita la ragazza correndo verso il Serpeverde.

Yaxley la fissò quasi incredulo, guardandole il vestitino blu e il copri spalle di tulle azzurro con le stelle oro, ricederle gentilmente sugli avambracci.
Si alzò di scatto e in lontananza vide anche Tom che camminava dietro la Idenas.

«Tu! Hai rovinato la sua festa!» disse Hilary fissandolo negli occhi e serrando i pugni.

«Ma che stai dicendo?!» rispose confuso.

«Non fingere di non sapere!»

Yaxley rivolese uno sguardo a Tom e Aiden poté giurare di aver intravisto un ghigno da "mi dispiace amico, ora sei fregato" sulla faccia dell'altro.

«No...no. Perché mai?»

«Per le tue stupide diatribe con Al!» esclamò.

«Ragiona Hilary! Pensi davvero che io posso perdere del tempo per delle cose così?» chiese cercando con lo sguardo l'appoggio di Riddle.

Lei rise di rimando e si avvicinò così tanto da trovarsi gli occhiali di Yaxley a pochi centimetri dal viso.

Più fissava gli occhi grigi di Aiden più sentiva la rabbia ribollirle nelle vene e l'andrenalina che prendeva piede.

«SI. COME HAI PERSO TEMPO MANDANDO IN INFERMERIA IL MIO RAGAZZO»

Aiden si pietrificò sul posto, mentre Tom si limitò a fare uno smorfia.
Yaxley indietreggio e scosse la testa frustato.

«State insieme?» gli domandò squadrandola.

La ragazza si raddrizzò e prese un respiro profondo osservandolo con sgomento.

«Si, ma questo non ti deve interessare. Ora vai nei sotterranei, Lumacorno ti sta aspettando» rispose indicando Hogwarts.

Aiden la spostò bruscamente dal suo passaggio e camminò con passo svelto verso la scuola.
Hilary fece per seguirlo, ma Riddle le afferrò saldamente il polso.

«Idenas, lascialo andare, andrà da solo» la ragazza si voltò dalla parte di Tom e arrossì leggermente.

«Comunque, pensavo di sfruttare al meglio questa serata»
«La torre di astronomia è aperta, questa notte, quelli de primo anno avranno la prima lezione notturna per osservare le stelle. Pensavo che la torre potesse esserci utile per qualche ricerca»

Le lasciò il polso e lei si girò a fissarlo con un accenno di un timido sorriso sul volto.

«Si»

Il cielo si scuriva sopra le loro teste, mentre il sole si nascondeva dietro le montagne e le prime stelle iniziavano a farsi notare, la torre di astronomia spiccava nel cielo, completamente vuota, con i suoi soliti telescopi e mappe stellari disposte sulle colonne, con gli archi acuti senza nessun tipo di vetrata, circondati solo da una ringhiera in ferro battuto.

«É stato un completo disastro sta sera» disse Hilary varcando la soglia della torre tirandosi su il copri spalle per il freddo.

Tom notò un'espressione accigliata sul volto della ragazza, per la prima volta sembra giù di morale e sopratutto sembrava aver abbassato la guardia.

«Dopo questa toglieranno il ruolo del prefetto ad Aiden»

«Con Lumacorno?» domandò lei avvicinandosi alla ringhiera e Riddle la imitò.

La fissò negli occhi con espressione convinta e nella testa della Serpeverde iniziò a comparire l'idea che l'altro avrebbe preso il posto di Aiden Yaxley.

«Lavoreremo insieme a quanto pare» rispose lei.

Vide un minimo cenno di sorriso da parte di Tom, almeno, credeva di aver lo visto, ma forse era solo un gioco di luci.

«Comunque per la questione...horcrux» parlò guardandolo più intensamente.
«Non pensare troppo male, ma tante volte la curiosità sfocia in cose inimmaginabili»

«Come hai scoperto questa arte» chiese guardando il cielo.

«In Italia tanto tempo fa»

Flashback
La neve cadeva delicata sul terreno mentre una carrozza dai colori argentei si fermava davanti al castello della famiglia Idenas. Hilary osservava le figure dei suoi nonni materni varcare la soglia della grande porta, avvolti da abiti dai colori spenti, senza troppi ornamenti, mentre il padre della ragazza, Robert Idenas, accoglieva i due anziani.

La ragazza sospirò, come ogni vigilia di Natale i suoi nonni erano venuti per una cenetta intima. Quella sera non aveva molta fame, i pasticcini con il tè di qualche ora prima l'avevano riempita a sufficienza.
Si staccò dalla finestra della biblioteca e continuò, in giro per la stanza, la sua ricerca di qualche altro libro sull'alchimia che non avesse ancora letto. Migliaia e migliaia di libri erano disposti in ordine alfabetico sulla gigantesca libreria, con copertine rovinate dal tempo e l'odore di pergamena che invadeva la stanza.

Un libro dalla copertina nera in pelle attirò la sua attenzione. Era in alto, tra un libro di mappe astronomiche e uno di famoso alchimista; ammise di non averlo mai visto prima, anche se gli angoli sembravano schiacciati e rovinati. Nonostante fosse già alta per i suoi tredici anni, neanche allungando le braccia e mettendosi sulle punte, funzionava per afferrare il libro, così optò per la scala scorrevole con cui riuscì a prenderlo.
Dall'alto lo lanciò sul divanetto in velluto rosso scuro e subito dopo si sdraiò su quest'ultimo, incurante del fatto che avesse dovuto già essere qualche piano più sotto a salutare i nonni.

"Segreti dell'arte più oscura"

Il titolo del libro era in rilievo scritto in argento in una calligrafia strana, con la coda della "S" che si allungava fino al bordo.
Era strano, parecchio, era più grande del normale e la prima decina di pagine erano completamente vuote e ingiallite.
Hilary aprí una pagina a caso, più o meno verso la metà dove c'erano dei disegni confusi, dove si potevano solo intravedere dei volti disperati e delle figure magre e contorte; erano degli Inferius, descritti letteralmente come delle marionette, morti che ubbidiscono agli ordini di un determinato mago. Le parole erano così fitte e la descrizione così cruda che alla ragazza salí un senso di angoscia, lei era fatta così, non importava che tipo di libro avesse tra le mani, la lettura per lei era così intensa che si staccava completamente dalla realtà, facendola vivere nel libro così intensamente da dimenticarsi in che luogo si trovasse.

Pensava fosse irreale che qualcuno potesse fare una cosa del genere, non era una cosa umana, ma nonostante ciò rimase affascinata e incuriosita da quel libro.
L'ultimo capitolo era dedicato a degli oggetti chiamati "horcrux", di cui Hilary rimase ammaliata, il modo in cui erano descritti era singolare, rispetto agli altri capitoli la spiegazione era meno dettagliata, le illustrazioni erano più sbiadite e confuse, ma il concetto si capiva, era chiaro.
Si perse in quel capitolo, immaginava come sarebbe stato creare un horcrux, raggiungere l'immortalità e frenare la paura della morte. Sapeva che quel pensiero non avrebbe dovuto mai e poi mai passare nella testa di qualcuno, andava oltre il concetto di "sbagliato", ma la sua mente era talmente vivida che non riusciva a non pensarlo.
Sì inquietò, sentiva una stranezza sensazione premerle il torace, le sembrava quasi di soffocare immersa da quelle parole, ma dentro di se trovava giusto quel ragionamento, nonostante fosse estremamente egoistico.

Scosse la testa e rimise al suo posto il libro, per poi uscire dalla biblioteca con il fiato corto e l'adrenalina che le scorreva in corpo, diretta a qualche piano più sotto per salutare i nonni.


Idenas raccontò la vicenda a Riddle che nel mentre scrutava attentamente i suoi occhi marroni, con la mente che elaborava veloce le parole dell'altra.

«Non sono riuscita a non esserne interessata» disse lei incrociando le braccia sorridendo a Tom.

«È andata più o meno così anche per me. Ho letto lo stesso libro, c'è anche qua a scuola, nel reparto proibito»
«Sei in gamba Idenas, sono difficili quelle parole da comprendere, non è roba per tutti»

La Serpeverde si sentì lusingata, il fatto che Tom si fosse reso conto che anche lei avesse delle qualità la rendeva fiera anche perché lui non sembrava il tipo da complimenti.
Gli sorrise e alzò lo sguardo verso il cielo ormai completamente scuro con centinaia di stelle luminose.

«Chiamami Hilary»
Sapeva che fosse una richiesta un po' sciocca, ma non trovava altro modo per dirgli gentilmente che odiava essere chiamata per cognome una volta entrati un po' un confidenza.

Il ragazzo annuì e dalle sue labbra uscì un
«Va bene...Hilary»
«Comunque, davvero tu e Aloysius Macmillan state insieme? Quando lo hai detto ho percepito stranezza» chiese. Non ne era interessato per niente, ma voleva solo vederla un po' in imbarazzo.

Hilary si stropicciò gli occhi sul palmo delle mani e sospirò pesantemente.

«No, almeno...per ora»

«È un Corvonero, ma ragiona come un eremita. Capirai di che pasta è fatto Macmillan»

Alla Serpeverde scappò una risata e chiese
«che intendi dire?»

«Che nonostante sembri molto affiatato con te si stancherà»

La ragazza sospirò e fece spallucce.

«Non ho mai avuto questo genere di relazioni, ma mi auguro che tu ti sbaglia» rispose.
Sapeva che Aloysius si sarebbe forse stancato, erano adolescenti e la cosa era assolutamente normale, ma non aveva voglia di pensarci.

«Nemmeno io, ma lo conosco troppo bene»

Le facevano male quelle parole, ma Tom aveva ragione.
Non si stupì che l'altro non avesse mai avuto una relazione, si vedeva lontano anni luce che non era interessato perché troppo concentrato su se stesso e Hilary lo ammirò per quello. Non era brutto, anzi, era di una bellezza inquietante che non avrebbe attirato molte persone, al suo fianco tutti gli esseri umani si sarebbero sentiti inferiori e a tratti presi in giro; aveva occhi ipnotici che facevano contrasto con il suo incarnato pallido e i suoi capelli neri. Non capiva perché, ma era attratta da lui, forse perché si assomigliavano davvero molto, anche se lei non riuscì mai a definire la propria bellezza fisica come quella di Riddle, sapeva essere ipnotica, ma sicuramente non era merito dei suoi contrasti.

«Non sei brutto» disse senza neanche pensarci troppo, ma si pentì subito.

«Per me non è questione di bellezza fisica, ma l'intelligenza» rispose guardandola serio.

«Hai ragione...Tom. Ma sembra che nel periodo adolescenziale si guardi solo questo, e la gente sembri incurante del fatto che prima o poi la bellezza scemerà»

«Che importa, non vivremo per sempre in questi anni, passerà» parlò freddo.

«Credi che con un horcrux si possa rimanere giovani per sempre?» domandò lei.

Tom rimase sorpreso dalla domanda è ci riflettè un attimo.

«Forse, ma che importa? Gli horcrux non sono per queste cose così futili»

«Sinceramente credo che non mi interessi essere giovane per sempre»

«Che cosa vuoi Hilary?»

«Mettere un freno alla morte»

Tornarono in sala comune qualche oretta più tardi. La stanza era semivuota, tranne per qualche primino che si preparava per la lezione di astronomia.

«Al mi ha detto che ci sarà il ballo del ceppo a breve, verrai?» domandò Hilary fermandosi davanti alle scale del dormitorio femminile.

«Che scempio, non ci metterò mai piede. Detesto i balli»

«Anche io, nella mia vecchia scuola non ci sono mai andata, sono troppo rumorosi. Ma vorrei che Al mi invitasse» rispose mentre sul volto le si increspava un timido sorriso.
Riddle percepì che non fosse mai andata ad un ballo più perché nessuno l'avesse invitata che per il rumore, ma si morsicò la lingua.

«In bocca al gramo Hilary. Ma non piangere se non ti invita»

Lei alzò la testa e sorrise. Salí le scale e con sua sorpresa non trovò nessuno nella stanza.

Spazio autrice:
Personaggio preferito di hp e perché?
Voldemort, amo la sua storia e la sua psicologia.

Hey, scusate se sono stata assente, ma la scuola mi sta mettendo troppa ansia per gli esami di terza superiore e non avevo l'ispirazione giusta per scrivere :(. "Fortunatamente" sono a casa per la storia del coronavirus (eh si, indovinate chi abita in zona gialla in mezzo tra coronavirus e meningite? 🙋🏻‍♀️). Sono davvero molto soddisfatta di questo capitolo, fa capire un po' la mentalità di Hilary e il suo lato oscuro che verrà fuori con il tempo (e lí diventerà interessante), ora vado, ho fame :").
- Hilary

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