Lumos - Nihil est ut videtur...

By Iron9208

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La felicità la si può trovare anche negli attimi più tenebrosi, se solo uno si ricorda... di accendere la luc... More

I.N.I.Z.I.O.
-Copyright-
AVVISO
PROLOGO
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13 (PARTE I)
Capitolo 13 (Parte II)
Capitolo 14
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
NOTA DELL'AUTRICE
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
*AVVISO*
Capitolo 34 (PARTE I)
Capitolo 34 (PARTE II)
*SORPRESA!!*
Capitolo 35
Capitolo 36
Capitolo 37
Capitolo 38
Capitolo 39
Capitolo 40
Capitolo 41
Capitolo 42
Capitolo 43
*AVVISO*
Capitolo 44
Capitolo 45
Capitolo 46
Capitolo 47
Capitolo 48
Capitolo 49 (PARTE I)
Capitolo 49 (PARTE II)
Capitolo 49 (PARTE III)
Capitolo 49 (PARTE IV)
Capitolo 50
Capitolo 51
Capitolo 52
Capitolo 53
Capitolo 54
Capitolo 55
Capitolo 56
Capitolo 57
Shadow Awards ITA
Capitolo 58
Capitolo 59
Capitolo 60
Capitolo 61
Capitolo 62
Capitolo 63
Capitolo 64
Capitolo 65
EPILOGO (PARTE I)
EPILOGO (PARTE II)
EPILOGO (PARTE III)
RINGRAZIAMENTI? Non avete ancora capito che...
F.I.N.E.
Advisor Awards - Terza fase

Capitolo 15

4.7K 313 688
By Iron9208

  Nella vita ci possono essere scelte che, se farai sai già che ti pentirai, e se non farai non ti perdonerai mai.  

Cit. utente da Twitter



-Mi dispiace, ma George ha bisogno di aiuto in negozio e farò tardi-

Piccoli frammenti azzurri si disperdono nell'aria, come migliaia di piccolissimi fuochi fatui, trascinati via dal vento in una danza sinuosa e quasi affascinante.

La figura che ho davanti si dissolve sempre più velocemente, esattamente come l'entusiasmo e la felicità che fino a poco fa avevo dentro. Nonostante scompaia, rimango bloccata sul posto, con la mano ancora sulla maniglia, a fissare il vuoto.

Non so quanto tempo passi e sinceramente poco mi importa.

Non posso credere che... No, mi rifiuto... Ha preferito ancora una volta il negozio.

Ma stavolta non si tratta del Ministero.

Si tratta di me...

"Si tratta di noi"

Mi decido a richiudere la porta e torno in salotto, sedendomi sul divano.

Che cosa ci sta succedendo?

Ultimamente ci vediamo pochissimo. Lui passa molto più tempo da suo fratello, mentre io mi sono lasciata assorbire dal lavoro completamente.

"Tu gli stai mentendo"

No, non è così. Sto solo nascondendo la verità.

E d'ora in poi neanche quella.

Non voglio più saperne di sogni, visioni e di Malfoy.

Non avrò più niente da nascondere. Risolverò questo caso e tutto finirà. Ne sono certa.

Di nuovo una fitta alla testa.

Sarà meglio mandare una risposta a Ron. Mi rialzo ed esco in veranda. Evoco il mio Patronus:

-Non preoccuparti. Sarà per un'altra volta. Ci vediamo più tardi. Ti amo- dico

La mia lontra si trasforma in una nuvola di fumo celeste: la osservo allontanarsi nel cielo e all'improvviso un'altra fitta mi colpisce; mi strofino una mano sulla tempia e sbatto le palpebre.

Devo riposare.

Salgo in camera e mi verso un po' d'acqua dalla brocca che tengo sul comò.

Recupero l'ampolla con la pozione soporifera dal cassetto del comodino e ne lascio cadere, come al solito, sette gocce.

Sento il mal di testa aumentare e mi affretto a cambiarmi e struccarmi.

Alla fine mi risiedo sul letto e inizio a bere.

Il mal di testa finalmente sembra sparire, così mi distendo cercando di rilassarmi e chiudo gli occhi. Posso stare tranquilla anche per stasera.

Di nuovo quei flash.

Devo mantenere la calma, tra poco dormirò.

"Resisti"

Si condensano in un unico punto, ma stavolta creano un alone di luce.

"Tra poco finirà tutto"

Il buio è assoluto, ma l'alone sembra prendere consistenza e trasformarsi in una vera e propria apertura.

Un buco nell'oscurità.

I battiti aumentano, mentre mi avvicino.

Il bordo dell'apertura è frastagliato come se fosse...

Un altro passo.

Si lo è...

Un vetro rotto.

I bordi sono affilati e ricoperti da una sostanza viscida e brillante che scende verso il basso, gocciolando.

Oddio...

Questo è sangue.

Mi ritraggo spaventata e per poco non perdo l'equilibrio.

La superficie su cui sono poggiata è diventata scivolosa.

Abbasso lo sguardo immediatamente e sussulto: intorno ai miei piedi si sta allargando una pozza di sangue.


Il battito impazzisce del tutto e riapro gli occhi.

Il mal di testa è sparito, sostituito dal martellare incessante del mio cuore nelle orecchie.

Mi rimetto seduta, incapace di stare ferma.

"Calmati, calmati, calmati" mi ripeto.

Era solo del sangue, nulla di più.

"Ma quella pozza..."

Un brivido mi corre lungo la schiena e inspiegabilmente mi tornano alla mente le parole di Shacklebolt:

"Il corpo presentava un foro di proiettile all'altezza del cuore, ma intorno ad esso non è stata trovata neanche una goccia di sangue. Se la morte fosse stata dovuta ad uno sparo e una successiva caduta da quell'altezza, ne avremmo dovuto trovare una gran quantità"

Che fosse il sangue di Malfoy?

Appena il pensiero prende forma però, percepisco una forte sonnolenza precipitarmi addosso.

"No! Non devo addormentarmi proprio adesso"

Devo resistere, devo capire cosa significa.

"Non addormentarti!"

Me lo ripeto in continuazione, cercando di mantenere gli occhi aperti, ma è inutile.

Più cerco di combattere gli effetti della pozione, più tutto peggiora.

Sento il mio corpo adagiarsi lentamente sul materasso.

Non devo cedere.

Le palpebre iniziano a chiudersi e per quanto lotti, alla fine la magia ha la meglio.

Chiudo gli occhi.

Dopodiché il nulla.



Percepisco un calore piacevole avvolgermi.

Dove sono?

Mi stringo le braccia intorno al corpo e sorrido leggermente, ancora ad occhi chiusi.

Intorno a me silenzio, tranne per un lieve cinguettio in lontananza.

Una pace assoluta.

Pian piano la mia mente si fa sempre più lucida, e improvvisamente ricordo qualcosa: una macchia rosso rubino che si allarga sempre di più.

Spalanco gli occhi e mi rimetto seduta di scatto.

Sono nel mio letto e il calore che percepivo è dovuto alle coperte.

Mi guardo intorno un po' dubbiosa: ero sicura di essermi addormentata sul copriletto.

Prima che capisca ciò che è successo, la porta si apre ed entra Ron con un vassoio in mano:

-Oh Herm! Ti sei svegliata! Buongiorno- mi dice con un sorriso, che ricambio immediatamente.

-Buongiorno- dico con voce arrochita.

-Ti ho portato la colazione. Stai bene?- mi chiede preoccupato, dandomi un bacio e poggiando il vassoio sulle mie gambe: sopra c'è del caffè nero, un succo di zucca e dei pancakes con marmellata di mirtilli.

Sorrido e lo bacio di nuovo: -Si sto bene, perché?-

-Ieri sera ti ho trovata distesa sulle coperte. Più che addormentata, sembravi svenuta e mi sono preoccupato. Ho provato a svegliarti, ma inutilmente. Poi mi sono accorto della pozione sul comodino- risponde gettando un'occhiata alla mia sinistra.

-Scusami. L'ho presa, ma poi ho perso un po' di tempo prima di distendermi sotto le coperte-

E' una mezza verità, ma non serve a placare il senso di colpa che mi sta facendo contorcere di nuovo lo stomaco.

-Non ti preoccupare. L'importante è che tu stia bene- mi sorride e ricambio.

Sposto il vassoio alla mia destra:

-Herm, ma...- inizia a protestare lui.

-Sssh, non ho fame- lo zittisco, tirandolo a me.

Mi sorride: -Faremo tardi...-

Lo bacio: -Non mi importa-

***

Sono passati quattro giorni e un'altra settimana è finita.

Una settimana senza sogni.

Mi sento davvero bene adesso, peccato solo che quei mal di testa continuino a susseguirsi senza sosta, così come le visioni di quel mantello e di quella finestra.

Purtroppo però non riesco ad interpretarle.

Cosa può voler dire?

Quando ho sognato la lettera e la piuma, tutto aveva un senso. In quel momento ero Malfoy e stavo rivivendo qualcosa del suo passato, mentre adesso tutto è asettico.

Respiro a fondo e mi poggio allo schienale della poltrona, nel mio studio.

Che dovrei fare?

Forse dovrei tornare in quel cimitero, nei miei sogni, per capirlo.

"No, non tornerò"

"E se volesse proprio suggerirti di tornare lì per scoprirne il significato?" risponde la mia coscienza.

Non mi importa. Ho giurato a me stessa che non sarei più tornata e così sarà.

Ce la farò da sola.

Afferro una pergamena e inizio a scrivere.

Traccio uno schema, scrivendo in ordine tutto quello che è successo finora, dal primo sogno fino alla finestra e quando finisco, mi sento più leggera.

Dovrò nasconderlo, ma questo mi permetterà di ricordare più facilmente i fatti e forse trovarne un senso logico che fino ad oggi sembra non esistere.

Una fitta alla testa: ormai ci ho fatto l'abitudine.

Mi alzo, mi avvicino allo scompartimento segreto e vi ripongo la pergamena, chiusa con cura e incantata per maggiore sicurezza.

Intravedo la piuma, così la afferro e me la rigiro per un po' tra le dita, sovrappensiero.

"Che segreto nascondevi?"

"Cosa può aver spinto Blaise a ucciderti?"

"Perché non ricordi niente?"

"Perché io invece..."

Mi blocco e sgrano gli occhi.

Lui non ricorda tutto quello che io invece ho visto.

La lettera minatoria...

La piuma...

Il discorso con Blaise...

Il suo rapimento.

Oddio...

E se...

E se non avesse mentito come ho sempre pensato?

Se lui non ricordasse nulla perché invece ricordo io?

"E' una follia. E' impossibile"

E' l'unica ipotesi che abbia un senso però.

"Stupida! Dovevo arrivarci prima!"

Un'altra fitta, più forte delle precedenti, mi costringe a risedermi.

Non stava mentendo.

Per qualche motivo i suoi ricordi si sono trasformati in sogni. I miei sogni.

Il mal di testa aumenta.

Sarà meglio scendere di sotto.

Sistemo tutto ed esco, raggiungendo le scale.

Cosa devo fare?

Devo tornare da lui?

No, non devo.

Non voglio.

Sono troppo stanca per prendere una decisione adesso: farò passare la notte e poi deciderò.

Mi avvicino al frigo: sarà meglio iniziare a cucinare qualcosa per cena.

Prendo delle uova e del formaggio e mi volto per poggiarli sulla penisola: nel farlo, vengo presa alla sprovvista da un capogiro.

Afferro con una mano il piano da lavoro accanto al frigorifero e chiudo gli occhi.


Di nuovo quella finestra, stavolta proprio davanti a me.

Abbasso lo sguardo: la macchia scarlatta si allarga sempre più, a partire dai miei piedi.

Rabbrividisco.

Mi guardo intorno e vedo sangue ovunque.

Ingoio a vuoto e torno a guardare avanti, lanciando un urlo: il volto di Malfoy è a pochi centimetri dal mio e mi fissa con sguardo inespressivo, mentre del sangue gli scende dal labbro inferiore e da diverse ferite sulla fronte.


-HERMIONE!-

Riapro gli occhi: le uova sono a terra, ormai distrutte, insieme al formaggio.

Ron entra in cucina e mi corre incontro, sorreggendomi, mentre io faccio un passo indietro, in preda alla nausea improvvisa e alla paura, il respiro smorzato e il cuore impazzito.

-Che cosa succede Herm? Parlami!- Ron è in preda al panico.

Gli occhi mi diventano lucidi.

Non ce la faccio più.

Vorrei urlare, ma non posso.

Guardo Ron: dev'essere rientrato proprio ora, perché ha il mantello ancora addosso.

Maledizione: devo calmarmi, adesso.

-Io...- Ingoio e ricaccio le lacrime indietro.

-Vieni, siediti- mi ordina lui, quasi gridando.

Ubbidisco.

Lo vedo afferrare la bacchetta e far comparire un bicchiere d'acqua.

-Bevi, calmati-

-Ron, non era niente. Era solo un...- inizio a dire, cercando di sembrare imbarazzata e soprattutto più calma.

-Un?- mi incalza nervoso.

-Un ragno. Ho preso le uova e il formaggio e quando mi sono girata l'ho visto sul davanzale della finestra accanto al lavandino- continuo evitando il suo sguardo.

Stavolta mi scoprirà.

-Un ragno?- mi chiede lui con voce improvvisamente molto più debole.

Rialzo gli occhi: ha assunto uno strano colorito.

Oddio: dimenticavo che lui odia i ragni. Forse la mia scusa funzionerà.

-Si- rispondo frettolosamente –E anche piuttosto grande. Forse una tarantola, non so- continuo, più sicura –Scusa se ti ho fatto spaventare, ma non me l'aspettavo-

Lui non mi risponde e rimane fermo, poi si avvicina alla finestra e la abbassa, facendo scattare la chiusura.

-Non ti preoccupare- mi dice subito dopo, girandosi verso di me e sorridendo, ancora pallido in volto.

"Scusami, ma non posso dirtelo"

Bevo l'acqua tutta d'un fiato. Il cuore pian piano torna a battere regolare.

Devo far finta di nulla, ma è difficile.

Ogni volta che batto le palpebre, rivedo quel volto.

-Oh Herm. Quasi dimenticavo-

Ron interrompe il flusso dei miei pensieri. Alzo gli occhi e lo guardo.

-Domani non verrò al Ministero-

***

Arrivo in ufficio e fortunatamente non trovo nessuno.

Sono sola, perché Ron è di nuovo al negozio.

Ieri sera abbiamo discusso.

Capisco che voglia bene a suo fratello, ma ha delle responsabilità qui: se perderà il lavoro come faremo?

"Potrebbe lavorare al negozio"

Giusto, ma con un matrimonio da organizzare...

"Non correre. Non te l'ha ancora chiesto..." mi risponde al solito la mia coscienza.

Giusto anche questo.

Beh... Non mi resta che aspettare e poi magari parlargliene con calma: per ora, da quanto mi ha detto ieri, solo in questo periodo farà molte assenze, perché George ha bisogno continuamente di aiuto in vista del Natale.

Natale. Di già? E pensare che siamo ancora a metà ottobre.

Se continua così, quest'anno sarà abbastanza strano festeggiarlo.

Mi sento come tre anni fa.

So che non dovrei perché Malfoy non era un mio amico...

Eppure non posso negare che una parte di me sia davvero dispiaciuta che non ci sia più. Anche all'inizio mi sentivo così, ma ora è diverso: aver scoperto di Zabini e sapere che Malfoy si fidava ciecamente di lui mi ha fatto star male davvero.

Non ha tradito solo lui, ma tutti noi, anche me.

Soprattutto mi chiedo: come si fa ad uccidere il proprio migliore amico? Quello che reputi un fratello da sempre? Cosa può spingere una persona a compiere un gesto del genere? Non me ne capacito.

Mi guardo intorno e i miei occhi tornano a posarsi sulla scrivania di Malfoy: tutto è ancora esattamente come lo aveva lasciato.

Nessuno di noi ha avuto il coraggio di spostare anche solo un foglio.

"Sembra un altare in sua memoria"

Osservo la piuma nel calamaio e quella pergamena bianca ancora poggiata lì.

E' davvero strano.

Un nodo allo stomaco e di nuovo una leggera fitta alla testa.

Vengo riportata alla realtà da una porta che sbatte e mi rimetto dritta sulla sedia, girandomi di scatto verso l'entrata: è Blaise.

Lo guardo freddamente, ma lui si limita a lanciarmi un'occhiata sprezzante e a sedersi alla sua scrivania.

Mi ignora, così decido di fare lo stesso, anche se percepisco tensione nell'aria.

Per fortuna, quasi immediatamente arriva anche Harry e l'atmosfera si alleggerisce: mi guarda leggermente preoccupato, ma gli sorrido rassicurante.

-Caffè?- propone, avvicinandosi alla macchinetta.

Annuisco e lo stesso fa Blaise.

Il mal di testa aumenta.

"Oh no! Non qui. Non può succedermi adesso"

Sbatto le palpebre.

Loro due non sembrano accorgersi di nulla.

Di nuovo quei flash.

"No, no, no"

Il dolore si fa martellante.

-Ecco tieni- mi dice Harry nel frattempo –Herm, tutto bene?-

Dev'essersi accorto della mia espressione sofferente.

-Si, è soltanto un po' di mal di testa, ma tra poco passa- sorrido, cercando di far finta di niente. Anche Blaise ha iniziato a guardarmi.

Prendo la tazza che Harry mi sta porgendo e bevo un sorso.

"Ti prego, non qui!"

Il dolore sembra alleviarsi per un secondo.

Forse sarò fortunata.

Chiudo gli occhi.

O forse no.


Di nuovo quella finestra.

Di nuovo quel sangue.


Riapro gli occhi velocemente, mentre la nausea torna a impossessarsi di me.

Mi siedo: Harry è distratto, invece Blaise continua a osservarmi accigliato.

Lo guardo a mia volta, fulminandolo, ma è inutile. Non distoglie lo sguardo.

Bevo un altro sorso, ma ben presto sono costretta a richiudere gli occhi perché il mal di testa non mi da tregua.


La finestra.

Il sangue.

Decido di girarmi. Qualsiasi cosa vedrò, devo mantenere la calma.

Stavolta però, niente Malfoy.

Vedo soltanto una figura di spalle, vestita di nero, con le braccia appese ai lati della testa.

Poi il buio.

Torno alla realtà e per fortuna il mal di testa è sparito.

Che significa?

***

-Herm, sei pronta?-

-Si, eccomi! Arrivo!-

Ho appena finito di scrivere.

Ripongo il foglio nello scompartimento e rimetto tutto al suo posto.

Finalmente la cena.

Ron, rientrato a casa, mi ha proposto di andare questa sera stessa: non ha senso continuare ad organizzarci, perché con molta probabilità ci sarà sempre qualche imprevisto.

L'unico problema è questo maledetto mal di testa che, ancora una volta, non vuole passare.

Ho provato a chiudere e richiudere gli occhi più volte, ma nulla.

Non sono riuscita a vedere niente.

Forse sarà meglio prendere qualcosa.

Ignorando il dolore, che pian piano si fa sempre più forte, mi avvicino al cassetto vicino l'armadietto con le pozioni, in cui tengo invece le medicine Babbane.

Sbatto di nuovo le palpebre: altri flash, stavolta concentrati in un unico punto.

Devo risedermi.

Prima lascerò scorrere le immagini, prima finirà.

Raggiungo la poltrona, dopodichè chiudo gli occhi.


Tutto intorno è di nuovo buio e davanti a me, di nuovo quella figura vestita di nero, in piedi e girata di spalle. Le braccia incatenate in alto ai lati della testa, che invece non riesco a vedere perché piegata in avanti.

Faccio un passo avanti e immediatamente l'ambiente intorno si rischiara, anche se l'oscurità continua a fare da padrona. Rimango senza parole.

Lo riconoscerei ovunque: la stanza dei miei sogni.


Riapro gli occhi immediatamente con il fiatone:

"Che sia... Oh no..."

Non voglio vedere.

Respiro profondamente.

Devo capire di cosa si tratta. Qualsiasi cosa sia.

Posso farcela.

Richiudo gli occhi.


La figura è sempre lì, immobile.

Nessun movimento, nessun suono. Non riesco a percepire neanche il rumore dei miei passi mentre mi avvicino.

Giunta a poco meno di un metro, mi faccio coraggio e inizio a spostarmi a sinistra, aggirando il braccio appeso in alto.

Mi porto immediatamente una mano alla bocca per non urlare di nuovo.

L'unica cosa che vedo è sangue: scuro, denso e che cola da diversi punti del suo corpo, impregnandogli i vestiti e arrivando fino a terra, dove, a poco a poco, si sta riformando quella pozza.

Alzo un po' lo sguardo, fissandolo sul suo capo chino in avanti.

Ha il viso graffiato, gli occhi chiusi e i capelli sporchi di terra e sangue raggrumato.

Il biondo ormai è quasi scomparso.

-Ma... Malfoy-

Provo a chiamarlo, ma sento che la mia voce è lontana. Sto parlando nella realtà, non qui. Questa è solo una visione.

"Te ne sei andata ed ecco cos'è successo"

Maledetta la mia coscienza.

Mi metto di fronte a lui.

Allungo una mano verso la sua camicia ormai scarlatta e quando sto per sfiorarlo, sussulta.

Ritraggo il braccio, spaventata.

Un altro spasmo e faccio un passo indietro automaticamente.

Lo vedo sollevare la testa a poco a poco, fin quando i suoi occhi incontrano i miei.

Mi immobilizzo, incapace di dire o fare qualsiasi cosa.

E adesso?

Lo vedo muovere le labbra, ma ancora una volta non percepisco nessun suono.

-Io... Io non capisco-

Cerco di avvicinarmi, ma vedo che il suo sguardo rimane fisso dritto davanti a sé, come se non mi vedesse.

Mi sposto leggermente di lato, e capisco di aver ragione: continua a guardare qualcosa che si trova dietro di me.

Mi giro e l'unica cosa che vedo è un fascio di luce rosso-blu che mi colpisce in pieno.


Sbarro gli occhi e cado all'indietro, nell'illusione di essere stata colpita davvero da quello Schiantesimo, ritrovandomi in un secondo a terra con il cuore impazzito e il respiro azzerato.

Mi trascino sui gomiti e i piedi indietro, poggiandomi allo scaffale dietro la scrivania: sono andata via ed ecco il risultato mi ripeto.

Dopo aver ripreso fiato, mi rimetto in piedi a fatica, ma so benissimo cosa fare.

Corro in camera il più silenziosamente possibile e spalanco la porta. Mi guardo intorno ancora leggermente frastornata, ma i miei occhi trovano subito quello che sto cercando.

Attraverso la stanza a grandi falcate e l'afferro.

Mi dirigo in bagno e la riverso nel lavandino.

La pozione è andata.

Stanotte tornerò da Malfoy.



------------------------------

Spazio Autrice: 

SAAAAAALVEEEEEEEE :) ECCOMI DI NUOVO QUIIIII! L'aggiornamento è in ritardissimo, ma chiedo venia, ho avuto tantissime cose da fare, tra cui tornare in Puglia e riprendere l'università. 

Non sto qui ad annoiarvi con la mia vita privata però ;)

Passiamo alle cose serie: cosa sarà successo al nostro Malfoy?? Chi l'avrà aggredito??

Teorie?? 

E la domanda che tutti ci facciamo (compresa la sottoscritta xD) è: questa cena si farà?? ;) Ahahah

Vi informo che dal prossimo capitolo le cose si faranno interessanti. Diciamo che d'ora in poi tutto si farà interessante ve lo prometto e mi farò perdonare per questa lunga assenza di Draco e della Dramione. Che vi consoli il fatto che le scene Romione hanno fatto soffrire anche me ;) 

Comunque, passo a ringraziarvi come al solito per le stelline e le visualizzazioni e i commenti al capitolo precedente!Grazie mille :) 

Non mi resta che darvi appuntamento a Domenica e stavolta giuro che riprenderò con gli aggiornamenti regolari. 

Chiedo scusa a tutti quanti per queste defaillance ;(

Mi raccomando,

Stay Tuned :*

Iron9208

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