Solcito: La luce nelle tenebr...

By AlyssaAuthor1

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"Era un sole, un piccolo sole, e quando rideva splendeva. Faceva luce nel buio, prendeva per mano i miei most... More

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Playlist
DEDICA
Capitolo 1: The beginning
Capitolo 2: between the sand and the sea
Copitolo 3: can you play pool?
Capitolo 4: The grumpy type
Capitolo 5: A night of unexpected adventures
⚠️IMPORTANTE⚠️
Capitolo 6: the wrong turn
Capitolo 7: the echo of your love
Capitolo 8: run away for me?
Capitolo 9 - will you kill me or do you mean to do me good?
Capitolo 10- nicknames to avoid
Capitolo 11- a visit not of pleasure
Capitolo 12- the banter that binds
capitolo 13- games room
Capitolo 14- ma Chérie
Capitolo 15 - a jamp into the past
Capitolo 16 - the monsters are back
Capitolo 17- watch your back as you go
Capitolo 19- complicated and essential
Capitolo 20- let's walk down memory line
Capitolo 21- a special necklance
Capitolo 22- between statues and laughter
Capitolo 23 - Bipolarity?
Capitolo 24 - let's do it in half
Capitolo 25-and what about you?
Capitolo 26 - Tenerife.
Capitolo 27- "MY" holiday
Capitolo 28- braids that make fire
Capitolo 29. Soul on fire🌶️
Capitolo 30- pulses
Capitolo 31- sleeplees night
Capitolo 32- "Tigre"
Capitolo 33- i show you my condemnation
Capitolo 34- broken heart and lungs on fire
Capitolo 35- Ryan's darkness
capitolo 36- creation of a nebula🌶️
Capitolo 37- bodies that make sparks🌶️
Capitolo 38- do not look back
Capitolo 39- fragments of the past
Capitolo 40- live to the fullest
Capitolo 41- ???
Capitolo 42- between a promise and the heart
Capitolo 43- if you love, do you let go?
capitolo 44- who do you protect her from?
capitolo 45- someone is spying on us
capitolo 46- Among the party crowd
capitolo 47- a chance for the heart
Capitolo 48- lost keys and promises
Capitolo 49-Friends see each other in times of need
Capitolo 50- A past to forget
capitolo 51- under pressure
Capitolo 52-let's do it together
capitolo 53- lightness
Capitolo 54- Hypothesis
Capitolo 55- New friends
Capitolo 56- Eyes that sparkle
capitolo 57- i will hold your hand
Capitolo 58- Powered toothbrush🌶️
Capitolo 59- Black roses
Capitolo 60- Doubt
Capitolo 61-Pumpkin
capitolo 62- unresolved traumas🌶️
Capitolo 63- Lily in danger
Capitolo 64-Mysteries at St. Hydrew's Church
Capitolo 65-who is behind the mask?
Capitolo 66- Little lies
Capitolo 67- Near death
Capitolo 68- Overly fast mind
Capitolo 69- The truth will out
Capitolo 70-Hallucinations and consequences
Capitolo 71- How to mend a broken heart?
Capitolo 72- Impassivity
Capitolo 73-Where did your light go, Eve?
Capitolo 74- A single cent💔
Capitolo 75- Looking for dreams and danger
Capitolo 76- I can't breathe without you
Capitolo 77- ...

Capitolo 18- the ultimate test

520 20 13
By AlyssaAuthor1

TW: linguaggio volgare⚠️

RYAN

Nessuno ti tratta come ti tratto,
perché ti disegno su un foglio A4,
io non ho nulla però lo divido con te,
le senti le urla che ho in testa?
-Izi

Mi alzai dal letto, cercando di togliere la testolina di Lydia appoggiata al mio braccio. Era ancora presto per la scuola e non volevo svegliarla prima del dovuto.

Mi diressi in bagno e sorrisi quando vidi il cerotto viola ancora attaccato al sopracciglio. Decisi di lasciarmelo almeno finché non fosse uscita di casa, se me lo fossi tolto non me lo avrebbe mai perdonato.
Mi lavai velocemente e mi diressi in cucina.

Cucinai i suoi pancake preferiti, li adagiai sul vassoio con una bicchiere di latte e andai a svegliarla dolcemente.

Lydia mugolò più di una volta, ma saltò seduta sul letto quando le dissi che avevo i pancake pronti.
Discutemmo un paio di minuti, perché voleva mangiare sul mio letto e non glielo avrei mai permesso.

Alla fine la guardai assonnata mentre gustava i pancake seduta sullo sgabello della penisola in cucina.
La feci scendere e lei corse in cameretta per vestirsi per la scuola.

La aspettai in salone, sperando che si sbrigasse.
Il mio orologio biologico mi costringeva ad essere sempre puntuale, il suo beh...funzionava male. Riusciva ad essere sempre in ritardo.

«Lydia! Dai forza!» dissi sbuffando. Era ancora in cameretta e speravo che uscisse presto.
«Ecco!» Mi rispose urlando.
Mi appoggiai sulla penisola e aspettai.

Il telefono mi vibrò in tasca


Sbuffai.
Sapeva che se non ero io a chiamarla lei non doveva contattatemi, ma ci provava ogni volta.

Scorsi le chat e notai quella di Evelyn, tra le ultime con cui avevo parlato.
Dovevo mettere in atto il mio piano per farmi perdonare, così le scrissi un messaggio.


Non sapevo nemmeno io perché ero così diretto, ma non mi piaceva l'idea che potesse rifiutare una mia proposta.

Scrissi a Katrine senza aspettare la risposta di Evelyn.


Katrine mi lasciò il visualizzato, alzai gli occhi al cielo, si era arrabbiata.
Sapevo benissimo che sarebbe bastata una scopata come si deve per non farmi sentire la sua ramanzina.

Evelyn ancora non mi aveva risposto.
Pensai che si stesse domandando se rispondermi o meno, che avesse mandato lo screen alle amiche e mi stessero maledicendo per quanto io sia poco coerente.
Sorrisi e ritornai alla realtà.

Posai il telefono in tasca e mentre mi dirigevo verso la camera di Lydia, lei aprì la porta.
«Sono pronta Tyan» disse aggiustandosi lo zainetto sulle spalle; glielo presi e ci misi dentro il pranzo e la merenda.

Uscimmo di casa e dopo un'altra discussione perché voleva mettersi davanti, riuscii a convincerla di salire dietro.
Le allacciai la cintura e partii.

«Perché non mi fai mettere mai davanti?» Mi chiese ancora imbronciata e con le braccia incrociate.
Le diedi uno sguardo veloce dallo specchietto retrovisore.
«È più sicuro che stai dietro» dissi con tono calmo.
Lydia sciolse le braccia e sbuffò.

«A che ora viene nonna?»
«Ti vene a prendere lei a scuola, ti porta a casa sua e io ti passo a riprendere dopo cena, va bene?»
«Mh, puoi venire prima di cena e mangi con noi?» Mi chiese entusiasta.
Sorrisi.
«Va bene peste, mangio con voi»

Arrivammo davanti alla scuola e la feci scendere dalla macchina.
La guardai girarsi sventolando la manina mentre entrava insieme ai suoi amici.

Ero appoggiato alla macchina con le braccia incrociate. E Aspettai fino a che non fossero entrati tutti i bambini e non avessero chiuso le porte della scuola.

«Ryan, che piacere, hai visto i compiti che gli hanno dato per domani?» Una signora sulla trentina mi si era avvicinata, parlava lentamente, sbattendo piano le palpebre.
Mi sforzai di ricordare il nome...ma niente, vuoto, non avevo idea di come si chiamasse.
Mi accigliai quando posò una mano sul mio braccio.

Mossi il gomito per farle capire di togliere quella mano smaltata di rosso.
Lei la ritrasse subito, ma non smise di guardami negli occhi, aspettando una mia risposta.

Sbuffai e diedi un ultimo sguardo all'ingresso.
Hanno chiuso le porte. Bene.

Lasciai la donna lì, e salii in macchina.

Ero stato uno stronzo sì, ma se avevamo scopato una volta non significava di certo che lo avremmo rifatto.
Non scopava male, per carità.
Lo avrei rifatto, ma poi le donne si affezionano, ti cercano, pretendono attenzioni e io, non voglio vincoli; mi bastava già Katrine a rompermi le palle.

Accesi il motore e mi diressi al campus. Chiamai nel frattempo Jenna e le dissi che ero a cena con loro. Mi rispose che era contenta, e che avrebbe cucinato le polpette. Avevo già l'acquolina in bocca.
Parcheggiai la macchina e camminai tra gli studenti in panico.

Avevano tutti i libri in mano, giravano le pagine velocemente e ripetevano ad alta voce.
Come se studiare due minuti prima di un esame fosse utile.

Entrai e mi appoggiai al corridoio, aspettando che mi chiamassero.
Era l'ultimo esame che dovevo dare, e finalmente avrei finito il secondo anno.
Riguardando indietro, a quello che avevo passato, non mi capacitavo a come fossi finito lì.

Il telefono vibrò.
Due messaggi


Sorrisi


Stavolta mi rispose subito.


Rimisi il telefono in tasca e la porta di fronte a me si aprì.
«Ryan Vance?» . Una signora paffuta mi stava chiamando.
«Eccomi» dissi con un sorrisino.
Entrai nell'aula e la signora si chiuse la porta alle spalle.

L'esame durò poco, o forse più del dovuto, sinceramente non lo saprei dire dato che Claire mi teneva gli occhi incollati addosso e non riusciva a farmi mezza domanda. Comunque ero felice di aver finito.
E ora mi serviva solo una bella vacanza prima di iniziare il terzo anno.

Presi il telefono e risposi a Yuri


Sorrisi e riposi il telefono in tasca.

Era presto per andare a prendere la chèrie, quindi decisi di andare casa di David per passare il tempo.
Aprii la macchina e notai subito un biglietto sul sedile del passeggero.
Mi guardai intorno e chiusi lo sportello.

Aprii il foglio.

Ti è andata bene una volta con il preside, ma prima o poi ti farò fuori.

Mi accigliai e accartocciai il biglietto, non avevo già alcun dubbio che non fosse stata Evelyn, ma quel biglietto mi diede conferma.

Non gli diedi peso, avevo tanti nemici effettivamente, e sicuramente a qualcuno non gli andava giù il mio carattere.

Avevo finito la sessione, per tre mesi non sarei dovuto tornarci, mi importava poco di quella specie di minacce.
Sbuffai lasciando andare indietro la testa sul sedile.

Non avevo voglia di andare da David, quindi decisi di prendere la Ma chèrie prima, se si fosse incazzata sarei riuscito a calmarla.

Le scrissi un messaggio una volta arrivato fuori casa sua.


Era con il telefono in mano, perché la risposta arrivò subito


Sorrisi, sapendo che si stava sforzando per non scendere e darmela vinta.

Provai a guardare tra le tende della sua camera. Non si vedeva niente, ebbi anche il dubbio che non fosse in casa.

E scesi dalla macchina.

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