Possesso

By VivianaDugo

295K 4.9K 421

Un libro che vi farà emozionare, sognare ad occhi aperti. Lei è una ragazza pazza, che non ha mai avuto un... More

Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Scheda dei nomi
Capitolo 11
Capitolo 12
...
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
...
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Instagram
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 22
Spazio autrice
Stop
Mi siete mancate❤️
tornata
Qui!

Capitolo 7

11.7K 194 7
By VivianaDugo

Questo capitolo svela i segreti di Alex e di Abigail. Capitolo interessante ed emozionante per tutti e due.

POV ALEX

Ho la sensazione che Abigail mi stesse prendendo in giro. Vorrei dargli tante sculacciate se fosse qui. Mi pizzicano le mani la vorrei proprio sopra il pene, non vedo l'ora di sverginarla. Ho sverginato delle ragazzine che ho comprato con i miei soldi ma tutte le stesse. Abigail è troppo diversa, non l'ho comprata, l'ho preso di mia proprietà.

Mi squilla il telefono.

"Pronto?"

"Ciao Pap-à, si hanno risolto tutto. Dove sei?"

"Sicuro che non è successo qualcosa?"

"Arrivo."

-

Comincio ad andare alla base fuori Beverly Hills, dal mio vero padre. Lo chiamo così per rispetto, però non lo farei se lui non me lo avesse imposto da piccolo. Lui non è mai stato un vero padre, è un egoista che non ha mai avuto riguardi per me. Non c'è stato mai al mio compleanno, e mai nelle cose più importanti della mia vita. Al solo pensiero, che ha lasciato la mamma facendola morire per il suo schifoso mondo... Mi bruciano gli occhi a pensare a quelle scende di violenza.

Arrivo, scendo dall'auto e vedo il mio vero padre Ben, ha i miei stessi occhi.

"Figliolo eccoti" saluto con un cenno anche tutti gli altri scagnozzi che stanno sistemando droga, carte e tutto.

"Perché non me l'hai presentata eh?" Dice

"Di chi stai parlando Be-n...papà?"

"Come di chi sto parlando? Lo sai benissimo della tua Abigail!" Come diavolo fa a saperlo, beh non ne ho dubbi.

"Lasciala fuori lei è una mia amica molto cara"dico autoritario mentre gli altri mi guardano.

"Figlio mio, lo sai che non puoi avere queste merdate, qui si tratta di lavoro e tu lo sai che cosa è successo a tua madre vero? Se ci tieni lasciala andare. Io mi sono privato anche di te, sai com'era brutto lasciarti a 5 anni in donazione a quelli che ti ritrovi come genitori.." Dice.

"Non parlare così di loro, loro mi hanno dato un futuro cosa che non hai fatto tu. Hai lasciato morire la mamma davanti ai miei occhi, avevo solo 4 anni cristo santo papà! Lei è una cosa mia, ne faccio quello che voglio." Gli sputo in faccia quelle parole.

"Io non ti ho dato niente? Quella azienda può farti essere milionario ma io ti faccio essere un duro, ti ho insegnato a combattere, ad uccidere. Ti ricordi quando ti venivo a prendere e andavamo a sparare li?" Dice

"Papà queste non sono cose da vantarsi, sono macchiato, non voglio più farne parte. Ti aiuterò con i soldi, ma credo che non servirà, sta diventando troppo grande, rischiamo la vita. Hai troppo potere! Non vorrei che Cassel sapesse che noi facciamo queste cose, anche se lui è il mio padre adottivo mi ha dato tutto, e ha anche accettato il fatto di avere anche te." rispondo, mi prede per la maglietta.

"Senti, brutto figlio di puttana tu non lasci andare niente, tu solo hai costruito tutto questo con quello che ti ho insegnato. Io che faccio eh? Mi faccio mantenere da te?" mi lascia la maglietta.

"Dobbiamo uccidere, quel bastardo di Fred,stanno avanzando possono mandare tutto a rotoli, copriti le spalle." Io annuisco e me ne vado.

Fred è un Boss a cui mio papà gli ha tolto la gloria e io suo figlio Lee uccidendolo quasi come me di potenziale. Adesso vuole distruggere noi e il nostro impero. Vorrei solo che Abigail fosse qui, vorrei dirgli tutta la verità, ma non posso che accada, deve stare lontana da tutto questo. Deve vedere un Alex Ross, che lavora nel suo impero a fin di bene.

POV ABIGAIL

Sento suonare il telefono, cavolo Kate!

"Pronto Kate?"

"Scusami stavo dormendo!"

"No, sono da sola"

"Beh, ieri mi è venuto a prendere Alex da Joseph, però gli ho detto che andavo da Simona, insomma non abbiamo fatto sesso se lo vuoi sapere" rispondo appisolata senza capire nulla

"No, sta sera esco con Joseph"

"Neanche io sto capendo niente Kate, ci vediamo domani andiamo al centro benessere" stacco il telefono e mi alzo.

Riempio la vasca, e mentre preparo cosa mettere. Vado in bagno e mi rilasso posando il telefono sopra la sedia.

Sprofondo la testa dentro l'acqua e comincio a pensare, penso a mia sorella, penso a quel giorno quando abbiamo comprato quella collana che si unisce, che ancora tengo nel mio collo.
Non riesco ad accettare il fatto, che lei non mi abbia portato con lei in moto quella sera, è scappata senza dirlo a nessuno. Non riesco a pensare non che abbia avuto qualche cosa. Perché era così diversa negli ultimi giorni, mi ricordo che aveva un ragazzo, che si chiamava Lee, mi aveva accennato che era ricco e bellissimo, la faceva impazzire ed erano pazzi l'uno dell'altra poi non me ne parlò più per 2 giorni e da lì che lei diventò strana. Vorrei tanto sapere dove abita per parlare con questo Lee, per scoprire la morte di mia sorella, perché questo incidente che ha sbandato non mi convince, lei era brava a guidare, sono sicura che l'ha voluto fare per andarsene e lasciarmi da sola qui. Esco da sotto l'acqua e comincio a gridare e a piangere disperatamente.

Mi asciugo i capelli con le punte morbide. Metto del trucco nero nei mie occhi verdi, della terra sulle guance e un rossetto rosa Matt simile al colore delle mie labbra.

Decido di indossare un vestitino nero un po' velato ovunque, e allacciato da tutte le parti con riporti in pelle a maniche lunghe, mi arriva alle cosce, è davvero molto corto. Metto le Loboutin nere, prendo la mia Chanel con l'argento piccola, è la metto a tracolla.
Indosso il mio Rolex, e gli orecchini pendenti con il nero luccicanti della dolce e gabbana.

Guardo l'orologio sul telefono sono le 21.00. Vedo due messaggi di Joseph e scendo giù.

Vado nella stanza di mia mamma e metto il suo profumo forte che mi fa impazzire.

Esco chiudo la porta e trovo Joseph appoggiato nella sua BMW, con un vestito nero e la camicia bianca.

"Salve, mi lascia un bacio sulla guancia. Sei bellissima questa sera!" Alza il braccio e mi da un mazzo di fiori tutti colorati con le tonalità del rosa.

"Grazie, sono bellissime" li metto nel naso, sono profumatissime.

"Vogliamo andare al ristorante?" Io annuisco saliamo in macchina e andiamo.

Arrivati, Joseph mi apre la porta mi porge la mano e scendo. Entriamo al ristorante è semplice, tutto a base di candele.

"Ti pace qui?" Mi dice, io annuisco e lui mi fa accomodare, si siede di fronte a me e mi guarda.

"Non ho smesso di pensarti sai?" Lo fisso

"Anch'io, Al-" mi blocco quando mi accorgo di dire Alex. Che cosa mi sta succedendo?

"Che cosa stavi dicendo Abigail?" Dice incuriosito.

"Volevo dire, Anch'io, almeno siamo insieme visto che poi devo studiare per gli esami questa settimana" gli dico e faccio un respiro di sollievo.

"Oh, beh capisco, che ci vuoi fare! Sono sicura che sei un gran secchiona" faccio una smorfia e gli lancio il fazzoletto sulla faccia. Lui ride pero sembra arrabbiato a quel gesto. Alex non si sarebbe arrabbiato però. Smettila Abigail.

"Mi sono permesso di ordinante io" annuisco e arriva un piatto con della strana carne.

"Che cos'è?" Domando al cameriere!

"È il coniglio" spalanco gli occhi e metto una mando sulla bocca.

"Abigail non ti piace vero?" Io annuisco e il cameriere porta via il piatto.

"Prendo un hamburger con patatine." Il cameriere sbuffa e Joseph mi guarda sbalordito alla mia scelta. Io posso mangiare quello che voglio. Non mi interessa se ingrasso.

"Wow, sei così imprevedibile Abigail". Io rido sbuffando, quando arriva il mio piatto metto la maionese e del ketchup schizzandolo ovunque, soprattutto sulla camicia di Joseph.

"Oh mio Dio scusa Joseph aspetta pulisco io"

"Non fa niente sta seduta" lo ignoro e mi alzo buttando a terra il piatto con il coniglio di Joseph.

"Dannazione Abigail stai ferma" sgrida. Mi siedo e e abbasso lo sguardo. Il cameriere viene e ritira le cose portando il dolce al cioccolato.

"Scusa Abigail non volevo" risponde lui.

"Sta tranquillo, può succedere, sopratutto a me che sono sbadata!" Lui ride e finiamo il dolce, paga e usciamo fuori.

Andiamo in macchina e saliamo.

"Adesso dove si va" dico.

"Andiamo a casa mia" io lo guardo, pensando al viso di Alex e a quello che ha detto.

-

Entriamo nell'appartamento e mi siedo sul divano. Joseph mi passa un bicchiere di vino, accende la musica e anche delle candele. Io guardo l'atmosfera che si crea.

Mi alzo e vado verso Joseph, lui mi bacia e ci sdraiamo sul divano... Continua a toccarti ovunque, palpando sempre il sedere. Mi toglie le scarpe e mi alza il vestito scoprendo il mio intimo rosso.

Abbasso subito il vestito e lui mi guarda abbassando la testa e baciandomi l'interno coscia andando sempre vicino la vagina! Appoggia la sua faccia sopra e la odora. Così le abbassa poco e mi bacia scendendo sempre di più togliendo del tutto le mutandine.

Mi alzo di scatto mettendo le scarpe.

"Non posso davvero, stiamo correndo troppo" lui annuisce.

"Vuoi che ti riaccompagno a casa?" Mi dice

"No chiamo Marx per farmi venire a prendere lui è sempre dietro di me." Lui ride e annuisce prendo la mia borsa, do un bacio a Joseph e vado fuori. Chiamo a Marx che sta arrivando.

"Signorina!"

"Ciao Marx, andiamo a casa." lui annuisce mi apre la portiera e salgo.

Sono arrivata a casa saluto Marx infilo la chiave e vengo bloccata da...

"Alex, sei pazzo? Mi farai venire un infarto."

"Sali in macchina andiamo a casa mia" annuisco e andiamo.

Andiamo nel suo appartamento, chissà quante ragazze ha portato qui!

Saliamo e vedo un appartamento che rappresenta Alex il freddissimo. Con un piano forte all'entrata stupendo.

Alex mi spinge verso la stanza, togliendomi il vestito.

"Abigail dove sono le tue mutandine?" Oh mio Dio, Joseph!

"I-io, beh" mi arriva uno schiaffo in faccia, uno dopo l'altro. Mi strappa il reggiseno e mi appoggia sul comò, prendendo la sua cintura tirando dei forti colpi sul mio sedere! Non smetto di piangere, sento la pelle sollevarsi...

"Come hai osato farti toccare?" Dice con gli occhi pieni di rabbia.

"Non l'ha fatto, me le ha solo tolte e me ne sono andata casa. Le ho dimenticate perché sono andata di corsa." Come ho potuto dimenticarle?

Mi gira e guarda i miei occhi tutti neri me li pulisce con i pollice e poi mi da un forte mordo sulle labbra facendomi uscire il sangue che i sgocciola sul mento scendendo nel collo. Corro in bagno mi chiudo a chiave al sicuro da lui, mi guardo allo specchio con la faccia piena di sangue e trucco, mi bagno il visto togliendo via tutto, mi asciugo ed esco fuori.

Alex mi prende in braccio stringendomi a se, mi butta nel letto e si abbassa nella mia entrata leccandola infinitamente poi ci sputa dentro 4 volte così mi fissa negli occhi tenendomi il viso.

"Allarga le gambe più che puoi!" Io annuisco.

Sento la punta del suo pene enorme appoggiato sul clitoride.

"Alex, non mi fare del male, è importante per me" piagnucolo le lacrime non finiscono di scendere, tremo e i brividi sono una dopo l'altra.

"Se ti fai male dimmelo e mi fermo" mi fissa dandomi un piccolo bacio sulla fronte. Sono ricoperta dalle sue braccia possenti e muscolose.

Mi prende le mani e incrociamo le nostre dita si alza un pò, posiziona il pene e comincia ad entrare piano piano, io mi smuovo per il dolore. Continua ad entrare fin quando non rompe tutto dentro di me. La lascia per vari secondi e poi continua a muovere in modo delicato.

"Alex i-io ti voglio" dico e lui mi guarda e continua spingere più veloce e più forte.

Io grido il suo nome con dolcezza.

"Abigail sto venendo per te!" Esce il suo pene e spruzza tutto sopra la mia vagina!

Continua sempre a baciarmi e accarezzarmi. Lui si distende accanto a me e io appoggio la sua testa sul suo petto.

Alex si addormenta. Mentre io rimango sveglia, mi alzo piano piano non riuscendo a camminare per via ho de sangue sulle mie gambe e tutto il suo sperma, ma sopratutto per il dolore. Metto la sua camicia e vado verso la cucina, voglio suonare un po', ho rotto tutti gli strumenti, quando è morta mia sorella, perché suonavamo sempre insieme ma adesso Alex mi sta cambiando.

Mi siedo e incomincio ad andare con le mani dove mi portano suonando una melodia leggera, un po triste.

POV ALEX

Mi sveglio con il rumore del piano, non mi alzo, la sento suonare, è così brava. È stato così speciale essere il primo per quella piccola bambina. Sento di poterla ferire ma dopo quelle due parole "ti voglio" non posso lasciarla andare. Posso solo starci, ma la illuderei lo stesso. Voglio solo rifare l'amore con lei.

Mi viene in mente quando il mio padre adottivo mi porto per la prima volta a lezioni di piano, il professore diceva che sono un talento, ed era così bella! Come mio padre, che per me lui lo è sempre stato, si compiaceva di me.

Sento Abigail entrare nel letto faccio finta di dormire e si rimette sul mio petto coprendoci con il lenzuolo. È innocente, è speciale. Guardo la sua schiena piana di lividi, quando mi accorgo che il suo braccio è piano di tanto tagli.

Che cosa sono queste cose? Che cos'ha? Domani mi informo cose che ha, chiamerò anche il suo dottore. Lei è mia e solo io posso fargli del male.

Mi addormento pensando a quanto è stato bello, ma con il pensiero di quei tagli nei polsi e nei bracci di Abigail, mi fa stare male.

Questo capitolo lo dedico ad GiadaFaia grazie per il voto❤️

Continue Reading

You'll Also Like

133K 3.9K 88
@charles_leclerc ha iniziato a seguirti
20.7K 793 26
Noemi è laureata in ingegneria meccanica a Bologna, la sua città natale; si è appena trasferita a Monaco, dove i suoi genitori si incontrarono per la...
31.3K 1.4K 47
Chissà perchè la vita attrae sempre ciò che all'apparenza sembra così lontano. Due mondi opposti. Due vite opposte. Due nazionalità opposte. Due inte...
18.5K 1.2K 36
Questa storia è basata sulle cantanti, Lil Jolie e Sarah, dell'edizione Amici23.