Capitolo 3

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"Che cosa fai?" Spaventata sbatto con il sedere a terra.

"Sto semplicemente tirandoti a me, quello che hai detto mi ha fatto ribollire il sangue anche a me lo sai?" Mi dice dietro l'orecchio, spostando i miei capelli sento il suo soffio sul collo.

"Devo rientrare o Kate si preoccuperà." Voglio scappare da questo, voglio rimanere innocente e non sperare in un'altro cuore voglio tenere il mio, solo per me. Non mi và l'idea di mettere al posto di qualcosa nel mio cuore per questa emozione che sò che finirà tra pochi istanti. L'amore non fa per me.

"Ci vediamo alla festa!" Mi alza il polso baciandomi la mano e se la passa sulla sua guancia perfetta. Non ci posso credere perchè questa cosa và contro di me, contro la mia corrente, io la so la risposta , la so, ma non voglio ammetterla. La ragione adesso non conta, beh se vuoi una cosa non conta più nulla."Certo a dopo." Cavolo la festa, devo passare da cosa e devo mettere qualcosa di adatto per la serata.

Siamo a casa mia, mia madre come al solito mi riempie di domande ma a quanto pare Kate è l'unica a tenerla a bada. Sò perfettamente quale vestito mettere, metterò il vestito che avevo preso l'altro giorno nero con scollatura quasi all'ombelico e lungo con lo spacco davanti. Che dire Versace.

"Oh mio Dio Aby, sei bellissima farai impazzire..." si azzittisce "Impazzire chi?" Risponde mia mamma. "Nessuno mamma Kate è molto stanca." Esco e saliamo subito in macchina dirigendoci alla festa.

"Sei bellissima andiamo, le altre ci stanno aspettando lá, indovina un po' chi ci sarà?" La guardo indifferente.

"Alex?" Rispondo con disinvoltura.

"No c'è Jeremy, così puoi sbizzarrirti nei tuoi racconti, nei tuoi pensieri con lui" la guardo felice, molto felice. Jeremy è il mio migliore amico da sempre, lui per me c'è sempre stato, è il fratello che avrei sempre voluto, non John. Ma John, è anche un buon ascoltatore, solo che in famiglia i segreti riesci di meno condividerli.

Scendo dall'auto davanti l'Hotel, entro nell'atrio gente elegantissima, uomini d'affari che cercano qualcuno per finanziar progetti, insomma le solite cose. Prendiamo l'ascensore per andare nell'attico, l'ultimo piano.

Entriamo, tutto molto raffinato, piscina che si affaccia sulla grande mela, candele ovunque e sommelier che distribuiscono champagne.

"Jeremy, sono felice di vederti!"

"Anche io Abby..."

"Dai andiamo a ballare! Però prima ti porto il tuo mojito." Gli faccio l'occhiolino. Come mi conosce bene. Si allontana da me, mentre aspetto con Katy ci diamo dentro a ballare. Anche se facci fatica con questo vestito.

"Vado a vedere dove sono finiti i nostri Cocktail!" Gli faccio un cenno con la testa e lei va.

Di colpo sento le mani sui miei occhi, "Jeremy dai smettila!" Sbuffo

"Chi sarebbe questo Jeremy?" Una voce calda sussurra al mio orecchio che riesco a malapena a sentore per via della musica. Mi giro di scatto ed è lui Alex, così dannatamente erotico.

"Ei, carino questo scherzo!" Faccio la gatta morta.

"Ti piace la festa Abigail?" Faccio un cenno con il capo.

"Sono contento, questo Hotel è il mio preferito, è stato un'ottimo acquisto del mese." So che cosa intende fare, vantarsi ma di certo non sono la classica ragazza a cui interessano i soldi.

"Buon per te!" Mando l'ultima parola, sperando di chiudere il discorso.

"Ei, Jeremy grazie! Meno male che ci sei tu!" Faccio la stronza e gli poso la mano sulla spalla avvicinandomi a lui. Mi ha salvata in pratica, "Vuoi presentarmi il tuo amico?" Parla Jeremy sempre quando non è il momento.

Ecco che arriva anche Kate che ha già scolato il Margarita.

"Piacere sono Alex, e no, non siamo amici, scusate ragazzi ma vado." Cos', freddamente gira le spalle e se ne va.

Jeremy e Kate mi guardano in modo strano e io alzo le spalle in segno di resa.

Dopo aver bevuto molti mojito, dico ai ragazzi che vado un minuto in bagno. Peso tra me, quanto cavolo è grande qui? Ma un bagno?

Ovviamente nel corridoio incontro Alex, e per deviarlo giro i tacchi e vado.

"Abby, stai forse scappando da me?" Mi giro disinvolta.

"Assolutamente, stavo cercando il bagno, ma a quanto pare è un'impresa ardua." Rido, e basso lo sguardo.

"Vieni ti porto in un posto" lo guardo sbizzarrita.

"Tranquilla puoi andare in bagno tranquilla." Faccio un cenno e lo seguo in fondo al corridoio.

Una camera bellissima, il legno, moderna, con vasca, e piscina fuori. Stupeda davvero, ha davvero gusto in fatto di stile.

"Il bagno è in fondo a destra", vado subito e mi libero. Appena torno lui è seduto su un tavolino fuori vicino la piscina. Mi avvicino e c'è un dessert al cioccolato con fragole, io amo le fragole.

"Abigail vieni, siediti ho fatto portare un dolce per te, spero ti piaccia..." Dice in modo vago.

"Davvero un gesto romantico da parte tua, ma se vuoi arrivare a qualche scopo non sono così facile da portare in preda.

"Tranquilla non sei la mia preda, puoi benissimo andare via." Con un suo fascino, mi sbatte così su due piedi la decisione che devo fare io. Lui prende la forchetta e rompe un pezzo.

"Apri la bocca Abigail, assaggiala e dimmi com'è!" Apro la bocca e lascio le labbra lentamente sulla forchetta guardandolo.

"È buona Alex, mangiala anche tu!" Ammicco.

"Oh Abigail non scherzare con me, stai cercando di tentarmi?" Io sorrido

"Assolutamente, anzi vado alla festa." Mi alzo dalla sedia e lui mi blocca con il polso.

"Aspetta Abigail, voglio sapere di più su di te!" Mi giro e lo guardo.

"Che cosa vuoi sapere Alex?"

"Quanti anni hai?"

"Ho 20 anni e tu?"

"Io ho 26 anni!"

Pensavo fosse più piccolo, ma resto stupita. Faccio un sorriso "Adesso posso andare?"

"Dimmi di più Abigail, cosa fai per divertirti oltre che uscire con le amiche?"

"Alex, faccio di tutto, ma mi diverte di più fare quello che voglio tanto ma al momento non lo so neanche io." Abbasso lo sguardo. "E tu?" Gli giro la domanda, "Sai, da questo momento non lo so neanche io."

"Abigail hai due occhi stupendi, mi tocca le labbro inferiore." Io mi giro e vado via.

"Cosa pensi di fare? Stai scappando da me?"

"Si esatto vado dalle mie amiche." Chiudo la porta alle mie spalle ed esco.

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