Capitolo 24

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"Abigail che cosa stai facendo?" Risponde Alex arrabbiato.
Fisso con molta discrezione gli occhi nervosi di Alex, ne sia che c'è tanta rabbia è un mix di gelosia. Christian sta ancora fissando il mio corpo nudo, se non con la sua erezione che batte contro di me, la prima cosa che faccio è alzarmi. Mi compro subito con la vestaglia e vado velocemente in bagno sbattendo la porta e chiedendo a chiave.

Non Pensavo di arrivare a questo punto, solo tre mesi fa ero una ragazza che non pensava mai di trovare l'amore, Invece adesso sono una ragazza che è amata da tre ragazzi. Non riuscirò più ad uscire da questo bagno ho la visione di Alex che guarda me sopra Christian, che imbarazzo.

Faccio uscire il getto d'acqua dalla doccia, ma avrei preferito fare un bel bagno caldo. Il tempo non stava dalla mia parte tra 10 minuti dovevo andare con Joseph a visitare la città, l'idea di visitare nuovi posti con i miei amici mi eccita. Appena finisco di sciacquarmi esco dalla  doccia e metto l'asciugamano avvolta attorno al mio corpo. Pian piano apro la porta del bagno per assicurarmi che non c'è nessuno.

Esco dal bagno, cammino con molta attenzione per non scivolare a terra. Le gocce stanno scivolandomi dalle gambe fino ad arrivare a terra. Lascio delle impronte visibili sul pavimento per tutto il corridoio. Arrivo vicino la porta per entrare da Joseph. All'improvviso caccio un piccolo urlo, ho slittato sul pavimento e per poco non cadevo se non mi prendeva lui.

"Devi stare più attenta!" Grida severo.

"Io... Sono bagnata quindi..." Rispondo imbarazzata coprendomi sempre di più il seno.

"Ti vergogni di me? Sono stato io il primo a vedere il tuo corpo nudo. Sei mia Abigail!" Mi toglie la ciocca bagnata dal viso.

"Non sono tua Alex, mi hai fatto scappare via. È quello che hai sempre voluto." Borbotto nel suo viso.

"Ti sbagli, sono stato un idiota, non so che mi prende a volte." Fa gli occhioni dolci.

"Alex tu sei un grande stronzo, sei un bambino viziato che non sa quello che vuole. Adesso devo andare con il mio ragazzo a vedere la città." Sbuffo. 

"Mi prudono le mani." Sussurra, il mio polso viene stretto dalla sua mano enorme. Con l'altra mano prende il mio sedere e mi avvicina sul suo intimo. Adoro quando Alex indossa la tuta, gli sta così bene.

"Non sai che cosa ti farei in questo momento." Lecca le mie labbra e poi si stacca da me lasciandomi li con il corpo che chiamava il suo sesso.

Per dieci secondi sono rimasta fissa a guardarmi i piedi. Appena mi sveglio da tutte le scene dove Alex mi lecca, ritorno in me e vado subito in stanza. Joseph è già pronta mentre io ancora sono in asciugamano, velocemente la tolgo, prendo l'intimo in pizzo rosso e comincio ad indossarlo. Joseph è ancora lì che mi fissa mentre mi metto l'intimo, mi ero completamente dimenticata della sua presenza.

"Vuoi uscire invece di farti una sega mentre mi vesto?" Grido.

"Va bene, va bene, non metterci una vita intera." Chiude la porta alle sue spalle.

Finalmente sola per potermi preparare tranquillamente. Non voglio che mi guarda mentre mi vesto, mi mette in imbarazzo.

Dopo due ore...

"Oh mio Dio, qui la vista è fantastica. Grazie amore per avermi fatto vedere le cose più belle." Lo bacio con foga.

"Prego piccola domani ti farò visitare altre cose." Mi stringe con amore.

"Casomai possiamo uscire con tutti i ragazzi insieme." Sorrido dolcemente.

"Certo, sta sera loro voglio andare in una festa, però se vuoi possiamo stare a casa e fare l'amore." Dice malizioso fissandomi gli occhi, spontaneamente sorrido, prendo la sua mano e saliamo sul Suv nero, questo autista è davvero molto simpatico, ma mai come Marx.

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