Capitolo 23

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POV ABIGAIL

Oggi si parte! Finalmente il mio sogno divenuto realtà, anche se vorrei sinceramente partire con Alex, con lui ogni cosa è più bella, tutto è più bello. Ma pensando alla serata di ieri forse è meglio lasciare perdere. È inutile che prendo tanto dolore, che faccio tutto e di tutto per riaverlo, non cambia mai è sempre lo stesso. Anche se è un sogno divenuto realtà, resterà sempre la persone che amo più della mia vita.

Le valigie sono già pronte e sono in macchina mi resta solo che prepararmi e scendere giù per andare all'aeroporto. Joseph si è preso una settimana libero, per stare insieme. Adesso lui è sotto con mia madre, che stanno parlando sul viaggio sicuramente mio padre gli sta facendo la sserenata e raccomandarlo di stare attento con me. Che ci vuoi fare? Sono una figlia femmina.

Metto un paio di jeans strappati e una semplice canotta nera faccio una treccia e la passo sulla mia spalla lasciandola scendere delicatamente sul mio seno, poi indosso un cappello con visiera, la borsa Chanel Jumbo e via. Non voglio truccarmi visto che devo fare un lungo viaggio, metto i miei nuovi occhiali da sole della Dior e mi precipito subito a mangiare qualcosa visto che la pancia brontola dalla fame.

"Buon giorno splendore? Finalmente sveglia!" Mi saluta Alex mentre fa colazione insieme ai miei. Tutto questo non va bene!

"Buon giorno anche a te non credo sia una buona idea venire a casa mia 3 ore prima della partenza." Mormoro.

"Io credo che tu debba mangiare e stare un po' zitta visto che ancora hai il cuscino sul viso." Sbuffa Joseph mentre mio fratello ride.

"Ti piacciono i wuffle li ho fatti io!" Squittisce.

"Niente male davvero! Che ne pensi se andiamo, tra un ora abbiamo il volo!" Dico.

"Hai ragione amore, salutiamo tutti e partiamo, le valige sono in macchina." Annuisco bevo l'ultimo sorso di latte e mi alzo dal tavolo incontrando i miei in un grande abbraccio.

"Mamma mi stai strozzando! Sarò via solo cinque giorni!" Striminzii la voce. 

"Vi voglio bene, e mi raccomando in mia assenza non combinare guai!" Punto mio fratello.

"Sta attenta e chiama quando arrivi!" Risponde papà, io annuisco e andiamo fuori in macchina.

Salgo sull'auto ancor i miei sono davanti la porta per salutarci, la cosa più incredibile è che mia mamma ancora è lì con fazzolettino ricamato per asciugarsi le lacrime... diamine mica sto partendo per sempre!

Appena appoggio la testa sul sedile faccio un respiro profondo in segno di arresa a tutto. Adesso parto con Joseph voglio solo divertirmi e fare a meno di pensarlo, non posso più resistere in questo modo, o per lo più vivere.

"Piccola siamo all'aeroporto, faccio scendere le valige, tu accomodati sulla poltrona dentro." Annuisco e carico la borsa sulle spalle e comincio ad andare avanti.

Il mio passo comincia ad andare lentamente bloccandomi per la suoneria del telefono.

"Pronto?" Rispondo arrabbiata per lo stress.

" Abigail sono il Alex, lo so che sei con lui, fai finta di parlare con tuo fratello."

"Tranquillo Alex lui non c'è sta facendo il check-in." Sbuffo.

"Sei arrabbiata?"

"Sono stanca, devo affrontare un viaggio e tu non mi aiuti." Rispondo senza dare troppo importanza, non voglio mostrare debolezza.

"Hai ragione non voglio essere un peso per te, spero ti divertirai."  Ha la voce roca.

"Senti Alex io non voglio più continuare in questo modo. Lo so che non ti interessa, ma ascoltami, non posso aspettare sempre che cambi e poi Alex io non posso permettermi di soffrire ancora." Una lacrima scende dal mio viso.

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