Responsibility || Niall Horan

By holdmeoned

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"Che vuol dire che sei incinta?" Niall era a bocca aperta, letteralmente a bocca aperta. "Come é possibile?"... More

Capitolo uno.
Capitolo due.
Capitolo tre.
Capitolo quattro.
Capitolo cinque.
Capitolo sei.
Capitolo sette.
Capitolo otto.
Capitolo nove.
Capitolo dieci.
Capitolo undici.
Capitolo dodici - parte uno.
Capitolo dodici - parte due.
Capitolo tredici.
Capitolo quattordici.
Capitolo quindici.
Capitolo sedici.
Capitolo diciassette.
Capitolo diciotto.
Capitolo diciannove.
Capitolo venti.
Capitolo ventuno.
Capitolo ventidue.
Capitolo ventitré.
Capitolo ventiquattro.
Capitolo ventisei.
Capitolo ventisette.
Capitolo ventotto.
Capitolo ventinove.
Capitolo trenta.
Capitolo trentuno.
Capitolo trentadue.
Capitolo trentatré.
Capitolo trentaquattro.
Capitolo trentacinque.
Capitolo trentasei.
Capitolo trentasette.
Capitolo trentotto.
Capitolo trentanove.
Capitolo quaranta.
Capitolo quarantuno.
Capitolo quarantadue.
Capitolo quarantatré.
Capitolo quarantaquattro.
Capitolo quarantacinque.
Capitolo quarantasei.
Capitolo quarantasette.
Capitolo quarantotto.
Thank You.
Capitolo quarantanove.
#Wattys2015
Capitolo cinquanta.
Capitolo cinquantuno.
Nuova fan fiction.
Capitolo cinquantadue.
Capitolo cinquantatré.
Capitolo cinquantaquattro.
Capitolo cinquantacinque.
Capitolo cinquantasei - The End.
Ringraziamenti.
Sequel.

Capitolo venticinque.

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By holdmeoned

Mancavano circa venti minuti allo scoccare della mezzanotte.

Fu a quel punto che Niall si alzò di slancio dalla sedia facendola strisciare contro il pavimento e provocando un rumore che fece zittire tutti. Zayn fu lì pronto a prendergli un polso per fermare qualsiasi sua azione mentre gli altri si giravano a guardarlo. Ma Niall continuava a tenere lo sguardo fisso davanti a sé, i suoi occhi erano fermi sulla scena che gli si parava davanti: quel ragazzo era Hoodie Allen, l'aveva riconosciuto subito, e stava accarezzando la guancia di Beatrice, la sua Beatrice.

Non ebbe nemmeno il tempo di riflettere, di realizzare che l'aveva pensato davvero. Aveva seriamente pensato che fosse di sua proprietà. In un altro momento si sarebbe dato dello stupido mentalmente, ma in quel momento non ci aveva nemmeno fatto caso.

Sentì un'onda di rabbia travolgerlo e fargli perdere la ragione. Scrollò la mano di Zayn bruscamente e si fiondò verso l'altra parte della sala, diretto verso quei due.

Così si addentrò nella calca di gente intenta a ballare e divertirsi al centro della stanza.

Non vedeva nessuno. Non vedeva le persone intorno a lui che gli rifilavano gomitate ovunque. Non vedeva i camerieri che portavano le bevande sui vassoi. Riusciva a tenere gli occhi immobili solo sulla figura di Beatrice, mentre questa diventava sempre più vicina. Molta gente lo richiamò, rifilandogli nomi poco carini - come quando stava per far cascare tutto il vassoio con le ordinazioni a un cameriere - ma lui non li ascoltava. Nemmeno li sentiva.

Ma la risata che sfuggì alle labbra di Beatrice, oh, quella poté sentirla. E quando questa gli arrivò alle orecchie allora non ci vide più completamente. Affrettò il passo, prese Hoodie per la camicia nera e lo spintonò all'indietro per allontanarlo.

Poi con uno scatto veloce fu accanto a Beatrice. Quest'ultima lo guardò allibita, come pietrificata. Evidentemente non si aspettava una simile reazione da parte sua.

"Che cazzo fai?" quasi gridò Hoodie stringendo i pugni e mettendo in evidenza i muscoli per la rabbia. Niall ricambiò lo sguardo di durezza senza proferire parola, facendogli intuire tutto da un solo sguardo. Ma l'altro non demorse e quando Hoodie cercò di avvicinarsi a Beatrice, Niall scivolò più vicino mettendosi tra loro.

"Lei è con me" Niall strinse i denti.

"Che?" chiese Hoodie ridendo.

"Hai capito" rispose senza far trapelare nessuna emozione se non la rabbia.

Niall cercava di contare i respiri per calmarsi, per rallentare il battito del suo cuore e la velocità con cui l'aria usciva fuori dai polmoni.

Beatrice non poteva crederci. Se avesse saputo che sarebbe successo tutto ciò, se ne sarebbe andata subito.

Osservò Hoodie mentre assottigliava lo sguardo, guardandola in faccia attentamente. Sentì subito il desiderio di sprofondare sotto i suoi piedi: non le piaceva quando la fissavano in quel modo.

Evidentemente nemmeno a Niall, perchè quando si accorse del suo sguardo insistente, le afferrò il polso con fare possessivo. Poi gli occhi di Hoodie guizzarono da lei a Niall, da Niall a Beatrice e così via, fino a soffermarsi sul punto in cui le loro pelli entravano in contatto. Osservò il polso piccolo stretto nella mano di Niall e guardò come le nocche delle sue dita erano sbiancate per la forza esercitata. A quel punto, la sua bocca assunse la forma di un cerchietto e le sue sopracciglia si inarcarono: adesso ricordava dove aveva visto quella ragazza. Era la stessa che ultimamente appariva sui giornali accanto alla figura di Niall Horan.

"Come ho fatto a non riconoscerti prima" rise Hoodie schiaffeggiandosi la fronte "non volevo mica rubarti la ragazza, eh!" esclamò poi sarcastico alzando le braccia al cielo per poi dare una spallata a Niall di proposito e andarsene senza degnare Beatrice di un solo sguardo. Che umiliazione.

Quando non ci fu più traccia di Hoodie nelle vicinanze, Beatrice cominciò seriamente a preoccuparsi per come Niall avrebbe potuto reagire. Ma non disse nulla; semplicemente le afferrò ancora più forte il polso e cominciò a camminare tirandosela dietro.

"Dove vai?" chiese Beatrice.

"Lontano da qua e tu vieni con me"

Beatrice cercò di divincolarsi dalla sua stretta. Niall, però, stritolò ancora di più il suo polso e affrettò il passo verso il parcheggio dove aveva lasciato l'auto.

"Niall, mi fai male!" gridò Beatrice e di conseguenza, come se Niall fosse stato all'improvviso colpito dalla realtà, allentò la stretta permettendole di ritirare il braccio.

"Pensi di poter fare la puttanella con chi vuoi?" gridò Niall in risposta, mentre il vento gli scompigliava i capelli biondi. Sembrava che il tempo si fosse fermato d'un tratto.

Beatrice sentì una stretta al cuore, come se una freccia le avesse appena trafitto il petto. Le tremò il labbro: lei non era una puttana, lo sapeva benissimo. Beatrice si rese conto di quanto avesse cercato di evitare di esternare i propri pensieri per non creare ulteriori danni tra il loro rapporto, ma in quel preciso momento capì che non ce la poteva fare ancora a tenere la bocca chiusa, a tenersi tutto dentro.

"E tu pensi di potermi usare come un giocattolino?" Beatrice alzò la voce ancora di più di come l'aveva alzata Niall "il giorno prima mi tratti bene, il giorno dopo non mi calcoli minimamente. È da un mese che mi ignori!"

Niall rilassò le spalle, scioccato dalle sue parole. Ma Beatrice non gli lasciò il tempo per rispondere.

"Sono stanca dei tuoi sbalzi d'umore, sono stanca della tua indifferenza. Non so cosa ti passa per la testa, ma non puoi trattarmi in questo modo" la sua voce si incrinò all'improvviso, la rabbia di prima del tutto scomparsa.

"Sono io quella incinta che dovrebbe avere problemi di umore" continuò mentre alcune lacrime facevano capolino dai suoi occhi. E dio, aveva ragione.

"Appunto, cazzo, sei incinta!" esclamò Niall perchè anche se in fondo le dava ragione, il suo orgoglio era troppo forte per essere nascosto "non puoi andare in giro e parlare con chi vuoi, okay?"

"Quindi io non posso, ma tu si. Tu puoi ignorarmi quanto vuoi mentre io devo andarti dietro come un cagnolino?"

"Non ho detto questo, solo..."

Beatrice lo interruppe.

"Non posso farmi degli amici, ecco" sbottò.
"Amici? Quello me lo definisci amico? Ci stava spudoratamente provando con te"

"Che ne sai tu? Sei stato tutto il tempo seduto per i fatti tuoi" lo accusò "adesso fai finta di interessarti a me"

Entrambi avevano i respiri accelerati.

"È stata un'idea di Perrie, okay? Perchè tu te la spassavi e io non riuscivo nemmeno a concentrarmi su quello che mi dicevano, per colpa tua" Beatrice fu inondata da un flusso di rabbia che le fece ribollire la testa, non riuscì a fermarsi dall'alzare le braccia e spingere Niall facendo forza sul suo petto. Nonostante l'impegno, quasi non si mosse, come se non lo avesse nemmeno spinto. Niall aveva la mente offuscata, non riusciva a pensare ad altro che a quello che aveva appena detto. Si passò una mano tra i capelli scompigliati, sbuffando.

"Vuoi sapere la verità?" sbottò ad un certo punto. Poi prese un respiro profondo per calmare i battiti del suo cuore "Ci tengo a te, okay? Ci tengo tantissimo e l'ho capito solo adesso. Non mi piace vederti con altri, divento tremendamente geloso. Nessuno ti deve toccare, va bene?"

Beatrice sgranò gli occhi per lo stupore.

"E se mi comporto così è solo perchè ho paura, per troppe cose. Ho paura di non essere all'altezza per un figlio, ho paura per la mia carriera, ho paura di non essere abbastanza per te... ho paura per tutto" si strofinò la faccia con una mano respirando a fondo "Non ho mai avuto una relazione seria e adesso mi ritrovo ad aver messo incinta una ragazza"

Beatrice non parlò. Si limitò ad osservarlo mentre diventava rosso per l'imbarazzo e respirava in modo irregolare. Niall non aveva nemmeno il coraggio di guardarla negli occhi dopo quello che le aveva confessato. Non ci credeva neppure lui.

"Scusa" fu l'unica parola che uscì dalle labbra di Beatrice. Forse si riferiva a quello che era successo con Hoodie, forse per averlo incolpato in quel modo.

"Scusa tu, sono un disastro"

Niall portò la testa all'indietro chiudendo gli occhi.

Beatrice, un po' incerta, si fece avanti eliminando la distanza tra loro, sia fisica sia psicologica. Guardò Niall negli occhi, quegli occhi così azzurri che l'avevano sempre fatta sentire strana. Si diede un pizzicotto sul braccio, perchè credeva che quel momento non sarebbe mai arrivato e le sembrava tutto un sogno. Ma si accorse che era la realtà, che Niall le aveva confessato davvero di tenerci a lei.

Poi lo avvolse con le proprie braccia facendole passare dietro il suo collo e premendo la guancia contro la sua clavicola. Niall all'inizio sembrò preso alla sprovvista, poi però ricambiò l'abbraccio. Fece passare le braccia dietro la sua schiena e se la premette contro. Passarono alcuni minuti di silenzio, in cui le uniche cose che si udirono furono le urla provenienti dalla casa a qualche metro di distanza e l'inizio del conto alla rovescia per la mezzanotte. Ma entrambi non si mossero. Avevano perfino dimenticato che era la vigilia di Capodanno. Mentre gli ultimi 5 secondi venivano urlati all'unisono dalle persone presenti dentro la casa, Beatrice si staccò dal suo petto e lo guardò negli occhi acquosi. Allungò una mano per accarezzargli la guancia rossa e deglutì nervosamente.

"Devo dirti una cosa molto importante..." sospirò di sollievo "aspettavo da un sacco che dicessi una cosa del genere"

Dicendo così, si alzò sulle punte facendo intuire quello che stava per fare. Si avvicinò alle sue labbra, cercando di cogliere qualsiasi cambio di emozione nei suoi occhi.

Sorrise soffiandogli il numero '1' - l'ultimo del conto alla rovescia - sulle labbra e poi si lasciò andare, poggiando la bocca su quella di Niall.

Fu come morire, letteralmente. Entrambi sentirono il proprio cuore fare una capriola e atterrare bruscamente tra le costole. Si strinsero l'uno contro l'altra e si dimenticarono di tutto. Erano nel loro mondo, non sentivano niente, nemmeno le urla di gioia, le trombette o i giochi d'artificio. Questi erano solo dei rumori di sottofondo in quel momento, nel loro momento.

Beatrice sorrise sulle labbra di Niall, pensando che... si, il nuovo anno si era aperto nel migliore dei modi.

Spazio Autrice:

Heyy ♥

Questo capitolo l'ho scritto il giorno dopo aver pubblicato l'ultimo, solo che non mi convinceva e ancora non mi convince del tutto. Sento che potevo scrivere di meglio, non so. Anyway spero che vi piaccia lo stesso ♥

Oggi sono andata dal dentista, mi ha cambiato il filo dell'apparecchio e mi ha messo un altro elastico. Dire che mi fanno male i denti è scontato ahahah

Voi tutto bene? ♥

Grazie di tutto, sempre. Ciao ♥

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