Edward's voice

By onedirection_tpwk3

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Le canzoni di Louis si erano posizionate al primo posto in ogni classifica, tanto da vincere i Brit awards. ... More

Mystery
Katy Perry
Golden
H&N
𝐴𝑟𝑖𝑎 𝑏𝑢𝑜𝑛𝑎🍃
Lᴇᴛ ᴍᴇ ᴋɪss ʏᴏᴜ
𝑆𝑡𝑟𝑜𝑛𝑔🪨
-𝟸𝟶𝟷𝟹-
𝐋
𝑅𝑜𝑡𝑡𝑜
Crisi
"It's your fault"
Riconciliazione
Date
Bravery
Once in a Lifetime
the night is calling to me
Philip
special
L.A.
Capitolo 21
Brits
Wind
Meeting
Unexpected
Angel
Rain
tension
𝐈 𝐬𝐞𝐠𝐫𝐞𝐭𝐢 𝐝𝐞𝐥 𝐦𝐚𝐫𝐞
𝗧𝗿𝗮𝘃𝗲𝗹
Reveal
Burning
Capitolo 33
Il quaderno
Friendship
Try
w
You said you care
Toronto
I Grammy
L'ultimo tassello
Please don't leave me
Styles Company
Un amico di vecchia data
Only love can hurt like this
hushed person
"Ti ho preso"
Epilogo

E tu ricordi?

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By onedirection_tpwk3



New York 11 giugno 2017

L'ansia è sempre stato un problema, per tutti. L'ansia era il fattore che più ti diceva che eri umano, che più ti rappresentava il fatto che tenevi a quello che stava per succedere. Harry era umano, e gli umani hanno paura, cercano di essere razionali, ma quando l'istinto prevale va tutto a puttane.

«ti staccherai la gamba così» constatò Louis

Erano arrivati un'ora prima nell'ufficio di Des, che ora apparteneva ad Harry. Si sedette lasciando che il peso del suo corpo sprofondasse nella sedia di pelle nera, poggiando i gomiti su essa. Era stanco, di aspettare e di lottare, stava per trovarsi faccia a faccia con quello che è stato il suo incubo per tre anni.

«sono solo un po' nervoso.» disse

«lo so, ma non devi farglielo notare. Capito? Niente e nessuno può buttarti giù, io sono qui con te, lotto con te haz, ma devi urlargli tu in faccia, non posso farlo io. Altrimenti lo squarterei vivo!» esclamò

«lo apprezzo lou, ma devo affrontare qualcuno che è troppo tranquillo. Non abbiamo armi effettive contro di lui, solo testimonianze che non so quanto possano valere.» sbuffò «hanno un asso nella manica.»

Ne era certo che avessero qualche arma da sganciare, poteva immaginarselo con persone come josh. Harry aveva paura che una volta visto sarebbe crollato li di fronte ai suoi occhi, ma non era così. In quei mesi aveva imparato ad essere più menefreghista, ed era un concetto strano per lui, che metteva al primo posto la gentilezza.

Aveva paura si, ma ne aveva più per se stesso. Più per Louis, che non si meritava di vederlo crollare, piangere e urlare, perché in quel momento era l'unico ad averne il diritto.

Aspettò attimi incessanti, dove Louis si poggiava sulle sue gambe, e cantava canzoni strappalacrime.

«sai, credo che potremmo fare squadra. Componiamo una canzone haz, non la solita storia d'amore, ormai è noiosa!» disse il liscio

«che hai in mente?»

«parliamo di una storia d'amore, la storia di una notte, in un hotel. Divertimento, ma comunque amore e fiducia. Una sorta di avventura! Che ne dici?» chiese con tanta emozione

«penso che sia innovativa, dovremmo cimentarci» ma non sembrava convinto, era titubante

«haz amore, ora che stiamo assieme, non significa che le nostre carriere debbano fondersi. Se sentissimo la necessità di comporne qualcuna assieme, sarebbe fantastico. Ma non necessario»

«ti amo.» rivelò Harry, Louis gli rubò un bacio a stampo e gli schioccò un bacio sulla fronte

«anche io haz. Tanto» annuì

Aveva dato la giornata libera alla maggior parte degli impiegati, così che potessero essere liberi di parlare. Ormai l'ora si avvicinava, era un passo dal salto.

«signor styles, ci sono quattro ragazzi di sotto. Chiedono di lei!» disse il segretario dall'interfono

Harry si girò verso Louis, che era scattato in piedi, e camminava su e giù per la stanza. Incontrò i suoi occhi, non aveva paura, Louis gli aveva insegnato che se fossero stati assieme, sarebbe andato tutto per il meglio. Perché quando l'uragano ha pioggia e vento insistente, è forte. Così forte da rompere qualsiasi cosa.

Harry aveva paura, non per ciò che dovesse accadere, ma per come reagirebbe se stesso. La paura di incolparsi anche quando non ha colpe, era troppo alta. Louis lo guardò dolcemente, gli baciò il palmo della mano annuendo.

«falli salire.» disse Harry, tenendo ancora gli occhi fissi su Louis

Harry si girò di spalle, non aveva idea di chi aspettarsi, non sapeva con chi stava accettando di parlare. Non era il Josh che conosceva, ma era un josh più agguerrito, più violento e potente, soprattutto con una famiglia come la sua alle spalle.

Il vetro che circondava la stanza li tradiva, Louis potè vedere la spavalderia di Josh, lo riconobbe. Era l'unico che avesse il coraggio di camminare a testa alta, davanti a tutto il gruppo. Sydney vicino Michelle e di fianco a josh vi era Lucas, con un sorriso finto sul volto, che alternavano sguardi al suolo, e sguardi alla porta.

«ecco entrate qui.» sentì dire

Entrarono le quattro figure che gli avevano causato così tanto dolore da morire dentro, sbatté la porta, proprio come se fosse il padrone del mondo.
«eccoci, volevi vedermi eddy?» lo apostrofò

Calma

«anche il maritino di styles abbiamo qui?» lo canzonò josh, riferito a Louis

Era ancora girato di spalle, ma Louis poteva vedere i suoi occhi, il liscio annuì, io ci sono, gli stava dicendo. Si girò e incontrò lo sguardo di josh.

«non sbattere più la porta.» fu la prima cosa che Harry disse, con tono serio, senza trasparire emozioni, anche Louis ebbe timore di un Harry arrabbiato, tutti sorrisini dei quattro scomparvero

«sedetevi, prima che cambi idea» si aggiunse Louis

Si sedettero, loro due di fronte loro quattro. Con la testa alta, non avevano fatto nulla di sbagliato, erano loro ad avere la ragione dalla loro parte.

«beh? Non parli?» lo provocò Josh

«vorrei solo sapere perché, tutto qui. Il perché tu mi odi così tanto da farmi tutto questo. Così tanto da avermi creato traumi per tre anni, costringendomi a dormire in compagnia, tutte le notti. Come un cazzo di bambino! Che ha la paura del buio.» Harry man mano che ammetteva ad alta voce, tutto ciò che era successo, si scaldava piano piano

«il perché di Sydney, e il perché di Michelle, solo questo, poi potrete tornarvene da dove siete tornati.» disse il riccio

«Michelle cara, vuoi prendere tu parola?» lei però sorprendente abbassò il capo, si tocco il grembo, e scosse il capo «che cosa?» sbottò lui, prendendole una ciocca di capelli e tirandola violentemente «parla ora!» disse

«hey! La fai male, smettila!» urlò Harry

«non accettiamo violenza qui dentro. Sta' calmo altrimenti esci fuori, capito idiota?» fu Louis a parlare, e per la prima volta, Lucas alzò il capo per guardarlo

«ed ecco la mogliettina!» esclamò Lucas

«tu sta' zitto, non so quanto possa servire la tua presenza qui. Sei inutile» sputò Louis, lasciandolo letteralmente sorpreso

«Harry tesoro, il motivo è molto semplice. Ho lottato per quel posto, ho lottato con i denti per arrivare in finale, e arriva un moccioso come te, credendo di avere Londra ai suoi piedi, perché suo padre è potente. Forse più potente del mio. Tutti i miei sacrifici gettati, per cosa? Per un essere insulso come te? Che non ha palle?» continuò dicendo

«e poi hai scopato la mia sorellina, lasciandole il cuore spezzato. Lo sai vero?» disse con finti occhi dolci «io non c'entro niente. Era solo sesso» si difese il riccio «sei accusato di reati gravi Josh, non credo che potrai salvarti con la scusa della gelosia.»

Josh sgranò gli occhi, lui non sapeva che Harry era a conoscenza del loro segreto. Del segreto. «Michelle è incinta di te» disse con disinvoltura

«sarà il tuo bambino Harry» il riccio si girò verso Louis, spalancarono entrambi gli occhi, non era possibile «ci siamo visti più di un anno fa. È impossibile josh, non raccontare cazzate!» esclamò

«tesoro, non ricordi quando sei venuto a Londra quattro mesi fa?» chiese e Harry annuì «dovevo vendere l'appartamento certo.»

«beh ti sei ubriacato così tanto, da farci sesso. E lei pianse così tanto per uno schifo come te, che ora non si prende le sue responsabilità!» Harry voleva urlare, dimenarsi contro qualsiasi cosa che avesse davanti

Era impossibile

«è vero?» chiese Harry a Michelle, lei non rispose

«è vero Michelle?» la incalzò Louis

«cazzo! Rispondi!» urlò Josh, e uscì un singhiozzo dalle sue labbra «s-si è vero» disse

«non ti credo» disse il riccio

Ormai rassegnato, sconfitto dalle bugie, ferito  e stremato, credeva che se avesse visto il volto di Louis in quel momento, sarebbe crollato. Si voltò lentamente, incontrò i suoi occhi, il suo porto sicuro, gli stava dicendo che poteva appoggiarsi, gli stava dando le indicazioni per arrivare a lui, per reggersi, per riposarsi. Eccolo, l'amore della sua vita.

Ci fu un momento dove Harry immaginò che Louis, potesse stancarsi di tutti questi drammi, che circondavano la sua vita, che ora più che mai, era piena di movimento a causa dei paparazzi. Ci fu un momento dove credeva che la sua rotta, si era persa, perché la sua bussola non funzionava, e invece Louis ancora una volta, lo riportò a casa.

«finché tu non dirai la verità, dovrai chiudere quella fogna.» tuonò Louis «dimmi perché cazzo eri lì ad aprile, e lo hai aggredito.» disse

«ora sei anche sordo? Se lo meritava, deve soffrire! È tutto ciò che merita dalla vita, non è degno di essere lì, in quella posizione, perché dovrei esserci io.» disse Josh, con un certo rammarico, si alzò sbattendo le mani sul tavolo, movimento che fece alzare di scatto Harry

«che dici?!» sbottò Harry «ho comprato tutto, di sana pianta! Tu non c'entri un cazzo! E sono sempre io, che ti sto dando la possibilità di rimediare Josh! Ma sei così invidioso, e sei accecato dall'odio, quando io vorrei solamente offrirti un posto in riabilitazione! Senza drammi» urlò Harry esasperato

«mi credi pazzo styles?» Harry scosse il capo «non pazzo josh, ma hai bisogno di aiuto. Hai seri problemi di rabbia, e non c'è nulla di male nel chiedere aiuto. Qualcuno mi ha detto che è più coraggioso chiederlo che farlo da solo, ma è la cosa giusta» annuì col capo, sorridendo a Louis

«No! Capisci che dovevo esserci io lì?!» sbottò

«tua madre! Perse il bambino sei mesi prima di scoprire che tu eri nel suo grembo,» ed era vero, Anne gli aveva sempre parlato della gioia che avevano i suoi genitori, quando scoprirono di aspettarlo, dopo il dolore provato

«io dovevo essere adottato! Se non fossi nato tu! Lo capisci?! Sei stato un fastidio dal principio! Quando scoprirono di te, decisero di rimandare l'adozione, e sorpresa! Eccomi in una famiglia di merda, dopo aver messo incinta quella che è mia sorella!» gridò, così tanto che Lucas si spaventò, Louis lo guardò con occhi spalancati, con le mani sul volto

Michelle era incinta di josh 

Il dolore di dover essere abbandonato, di non essere voluto, ecco cosa aveva affrontato josh, aveva incolpato Harry da quando era un ammasso di cellule nel corpo della madre. Lo aveva incolpato di aver rubato ciò che in un futuro lontano sarebbe stato suo, e avrebbe utilizzato il cognome styles, solamente per il gusto di creare gerarchie inesistenti.

Il dolore di dover competere contro un'esistenza non voluta dai suoi veri genitori, combattere contro quel senso di agonia lacerante, che era in grado di spezzarti l'anima in due, altre due persone non volevano che stesse con loro.

Sudore, ansia, rabbia, tristezza. Tutto insieme, confusione, più di tutte. Dove sei Louis? Sto cadendo

Louis si avvicinò abbracciandolo, «ti prego haz, fammelo fare, per favore. Non—non posso vederti così, non possono passarla così.» Harry lo guardò negli occhi, ancora una volta si era fidato dell'uomo, e delle persone sbagliate

«fallo.» annuì, si girò di spalle, gli occhi iniziavano a pizzicare, ancorò il suo sguardo alla vetrata.

«bene, ora che ho le vostre confessioni.» disse Louis mostrando il cellulare «la polizia vi aspetta di sotto»

«ah! Josh, sta' sicuro che ti invierò contro i legali più spietati del paese, sarai ridotto così male che ti resterà solo il pianto. E sinceramente, usare un bambino come arma? Fai pena, e non siete da meno voi due, spero che Florence si renda conto della merda che sei.» sputò Louis verso Sydney

«lo sa già.» lo affiancò Harry

«come?»

«te l'avevo detto Sydney, da quando ti ho scoperto non c'è stato momento in cui io non abbia parlato con Florence. Lei sa. Sa tutto, e ti aspetta a casa, o forse no? Te l'avevo detto che non avreste dovuto sottovalutarmi.» Sydney divenne rossa dalla rabbia, strattonò Josh per un braccio, intimandogli di andare via

«spero che qualcuno possa amarvi un giorno. Così come Louis ama me.» gli disse Harry, suscitando una risata da Lucas

«questo è amore?» disse lui «Louis che non ha le palle di fare coming out per te, e tu che compri tutte le foto dei paparazzi? Questo è amore? Il fatto che tu lo abbia tradito Harry? E poi Louis, parliamo del fatto che se non fosse più venuto qui a New York, tu saresti stato con me.»

«ti sbagli, Harry è la mia casa. Il mio porto sicuro, non mi sarei mai accontentato di te Lucas, mi merito di meglio, e di sicuro anche tu. L'amore è relativo, non vi farò un discorso strappalacrime, è vero ci siamo fatti male, ma il fatto che oggi io ci sia per lui e lui per me, valgono tutti i mesi di agonia.» disse

«ti rovinerò styles» disse josh «piangerai, così tanto. Come quella notte che mi imploravi di non tagliarti, ero io a farlo. Godevo nel vederti soffrire.» sputò

«pezzo di merda!» urlò Harry pieno di lacrime, mentre provava a raggiungere Josh, che rideva sarcasticamente, per mollargli qualche ceffone o tanti pugni. Fu fermato da un corpo.

«fermo! Haz fermo, non ne vale la pena. Ascoltami, è passato! È andato via, andrà in prigione!» josh rise
«styles ci vediamo all'inferno!» esclamò

«No josh, ci vediamo davanti al giudice» disse

In uno scatto d'ira josh preso dall'impulso di avvicinarsi ad Harry, voleva infliggergli altro dolore fisico, avventandosi su di lui. Trovò il passaggio intralciato dalla figura di Louis, che Josh era intenta a strattonare, ma Harry lo spinse lontano, con riluttanza e soprattutto scottato da quel tocco.

Ritrasse il suo tocco, la sua pelle era inorridita da tale figura, ci fu un secondo dove i loro occhi si incrociarono, non aveva mai visto così tanto odio, degli occhi così cupi, quasi ebbe paura, i brividi.

«non osare!» gridò Louis, fortunatamente la sicurezza entrò al momento giusto, trascinandolo fuori «non finisce qui» gli rassicurò Lucas «io credo proprio di sì.» disse convinto il liscio 


***

«si è chiuso in camera.» constatò Niall

«si,» sospirò «ha bisogno di capire che non è colpa sua, e deve farlo da solo.» il biondo annuì

Anne era seriamente preoccupata per Harry, sapeva che l'andamento del discorso fatto quella mattina, lo aveva portato ad uno dei suoi momenti di solitudine. Bussò alla porta, non aspettandosi l'invito ad entrare, fu sorpresa quando Harry la invitò ad entrare. Anne si sedette sul letto, mentre Harry era steso a pancia in su, guardando il soffitto.

«quando sapemmo di aspettare un secondo bambino, io e tuo padre eravamo felicissimi. Felicità che solo le vere persone innamorate hanno, arrivai a due mesi, era una giornata qualunque-» sospirò «quando sentii una fitta nel basso ventre, bruciava, e l'attimo dopo sangue dappertutto. Lì capii che avevo perso mio figlio o mia figlia.» una lacrima le scese sul viso

Harry si sedette accanto a sua madre, le pose una mano dietro la schiena, la incoraggiò. «decisi che non volevo più provarci, ma adottare sarebbe stato meno doloroso. Poiché secondo i medici avrei perso anche i successivi, andammo in questo istituto e qui c'era Josh, a quel tempo non era quello il suo nome. Ma aveva degli occhi marroni tendenti al verde, che ci colpirono.» il riccio annuì

«decidemmo di pensarci. Era una cosa molto seria, quando in un weekend di fuga, capitò. Dopo un mese ebbi il mio ritardo, dopo quei sei mesi, corsi a comprare un test, ed ero incinta.» tirò su col naso

«haz tesoro, non hai la minima idea della felicità che tu e tua sorella ci recate. Quindi bloccammo l'adozione, non perché non amassimo quei bambini, ma per capire cosa fare, capisci che se avessi perso nuovamente il bambino sarei morta dentro? Non avrei avuto più la forza di guardare un altro bambino» Harry annuì

«successe che tu nascesti in salute e Josh fu adottato dalla sua famiglia attuale. So che ora ti stai  colpevolizzando, ma non è così, con la tua nascita hai migliorato la nostra esistenza, e anche josh, con la sua nascita avrà migliorato l'esistenza di qualcuno.»

«al contrario di quanto lui abbia pensato, noi lo seguivamo. Quando abbiamo scelto di bloccare l'adozione, abbiamo inviato molte donazioni, affinché lui nel frattempo avesse dei vestitini per il freddo.» disse la donna

«nell'estate di quell'anno, scoprimmo che la famiglia Wolter voleva adottarlo, nonostante la madre fosse incinta di poco più di un mese. Con una stretta al cuore, noi lo lasciammo andare.» si asciugò le lacrime rimaste

«l'amore è così strano Harry, ma vi è una linea sottilissima tra l'odio e l'amore, ed è l'invidia. L'invidia è un sentimento che c'è sempre, per ogni situazione, ma solamente i puri di cuore, sanno distinguerla dalla vera ammirazione.» disse

«e tu bambino mio, hai un cuore così puro. Così tanto che volevi rifiutarti di mandarlo in prigione, per una riabilitazione. Il mondo si merita persone come te haz, purtroppo gli uomini tendono ad associare la gentilezza alla debolezza.» il riccio annuì

«io—io mamma sono sempre stato educato. Gentile, non per meritarmi qualcosa in cambio,ma perché sono fatto così. E ancora una volta ne hanno approfittato, Philip dice sempre che io sono pericoloso.» disse ridacchiando, spostandosi una ciocca dalla fronte

«nel senso buono. Dice che io sto sempre zitto, e osservo, non discuto quasi mai, e le persone si aspettano che io non sappia, come se tutto ciò che mi accadesse attorno, io non lo vedessi. Invece lo vedo e lo percepisco, ma non lo do a vedere.» sospirò

«quindi secondo la sua teoria, io sono pericoloso perché con tutte le cose che osservo, e che le persone credono che io non sappia, potrei realmente distruggere rapporti, perché non vi è nulla di più spaventoso di una persona gentile, che perde la calma» disse infine, facendo annuire la donna

«Philip ha ragione, e tu dovresti ascoltarlo. So che ti manca Louis, è di sotto. Ti ha dato lo spazio che cercavi, sei così fortunato Harry, ti ama tanto. Si vede dagli occhi, e credimi io quegli occhi li ho visti cupi quando non c'eri. Ora splendete assieme, vieni di sotto, passa del tempo con i tuoi amici.»

Subito dopo, sua madre lasciò la camera, e Harry si recò al bagno sciacquandosi il viso. Sorrise, ce l'aveva quasi fatta, ed era stato così forte da sopportare tutto. Anche grazie all'aiuto di Louis, scese giù per le scale, sentiva diverse voci che ridevano.

Liam e Zayn che si stuzzicavano a vicenda, Niall e Louis che litigavano per le patatine. «sembra un mercato.» ridacchiò Harry, e tutti si girarono verso di lui «finalmente!» esclamò Niall «riprenditi questo coso, perché vuole le mie patatine!» disse

«hey! Io non sono un coso!» borbottò Louis

«Harry, non ascoltare questi due. Fatti salutare!» esclamò Liam

Liam James Payne, una delle persone più dolci che avesse mai incontrato in vita sua, un amico fantastico, a cui confidare qualsiasi cosa, senza avere paura di essere giudicato. Harry gli voleva un gran bene, e nell'ultimo periodo, avevano legato ancora di più, si scambiavano molte chiamate e messaggi, per sfogarsi di tutto.

«li amico, mi sei mancato! Zayn dove ti teneva nascosto?!» Liam ridacchiò «hai ragione! Però dovevo preparare quei documenti, ricordi?» chiese e Harry annuì con vigore «certamente»

«vediamo questo film?» urlò Niall e tutti presero posto sul divano «Lou» Harry lo fermò prima che potessero sedersi «dopo resti con me? A dormire?» il liscio annuì «non devi nemmeno chiedere. Domani ho una sorpresa per te,» sospirò avvicinandosi «ti piacerà amore, lo so.» gli schioccò un bacio sulla guancia «eww!» esclamò il biondo guardandoli

Videro 'le pagine della nostra vita', inutile dire che Harry pianse come un matto, per la dichiarazione di Noah, lo faceva sempre, e Louis lo teneva tra le sue braccia, strofinandogli le mani su esse.

Louis aveva le gambe divaricate, e Harry si rannicchiava lì, con la schiena che toccava il petto del liscio. E Louis lo costellava di baci nell'incavo del collo, facendolo ridere d rabbrividire allo stesso tempo. Incrociò le braccia, sul grembo del più piccolo, e sorrise.

Quando il film terminò, Zayn e Liam, si erano addormentati, così come Niall, che sonnecchiava. Harry li svegliò, gli offrì le camere degli ospiti, mentre Louis avrebbe dormito nella sua camera.

Una volta arrivati lì, Louis si spogliò della sua tuta, mentre Harry lo osservata dallo stipite della porta, prese il suo cambio dal cassetto di Harry, ormai avevano indumenti l'uno dell'altro sparsi nelle loro rispettive abitazioni.

Sorrise istintivamente «cosa?» mormorò Louis

«ti amo» gli disse, allacciandogli le braccia dietro il collo «non immagini quanto, Louis senza te, io non so cosa farei. Oggi senza la tua presenza sarei crollato lì, lì davanti, e avrebbero vinto. Ma abbiamo vinto assieme Lou» disse emozionato «tu sei l'amore della mia vita, ora lo so. L'ho sempre saputo.»

«ti amo.» gli rispose il maggiore

«quando ho voltato il capo, verso di te, credevo di incontrare i tuoi occhi delusi. Per la faccenda di Michelle» disse, ma Louis scosse il capo

«Harry, prima di tutto, un bambino o una bambina è sempre una benedizione. Poiché ci sono persone, che non possono procreare, ma vorrebbero, e ci sono le adozioni, per fortuna. Usare una creatura così indifesa, come un'arma, contro di te, è deplorevole. Ancora di più che lei lo abbia permesso, e anche se fosse stato tuo, Harry noi non stavamo assieme.»

«e soprattutto tu non potrai mai deludermi, sei parte di me, hai un pezzo del mio cuore. L'avremmo affrontato assieme, l'avremmo cresciuto assieme, io, te e Michelle.» annuì

«un giorno vorrei. Vorrei avere dei bambini con te Lou, con i tuoi occhi e i miei capelli, o con i miei occhi e il tuo naso all'insù. Ti amo così tanto, che vorrei tutto con te, i litigi, le urla, fare l'amore, avere tanti bambini. Tutto, perché prima di te Louis, non c'era nulla, e dopo di te, non ci sarà nulla.» disse

«ti sposerò Harry, lo farò. Te l'ho promesso, mi sono innamorato di te quando avevi sedici anni, ne sono sicuro. Nonostante stessi frequentando Lucas, il mio cuore si fermò quando ti vide, credimi che è così. Mi sentivo così impacciato, e quando te ne andasti perché non stavi molto bene, volevo correre da te, per constatare che stessi bene. Mi prenderò cura di te, perché ti amo» questa confessione, fatta al chiaro di luna, con la luce soffusa che entrava dalla finestra

Illuminava leggermente i loro volti, ma i loro occhi potevano vedersi l'un l'altro, risplendevano, erano delle calamite. Non c'era nessun posto al mondo, dove Harry non si sentisse a casa, lo amava e Louis amava il più piccolo.

«ricordi quando ti dissi che la musica è la mia vita, che non potrei farne a meno?» Louis annuì

«forse mi sbagliavo. Ma anche tanto!» ridacchiò

«che dici haz?» rise Louis

«dico che la musica non è la mia vita, la musica è la mia anima certo. Ma Louis la mia vita sei tu, è di te che non potrei fare a meno, e non è assolutamente vero che al mattino,o quando sono triste, ho bisogno del mio latte col cacao. Non ne ho più bisogno perché ci sei tu, la prima cosa che voglio vedere al mattino, non è la mia tazza col cacao, ma sei tu.»

Louis gli prese il viso tra le mani, lo baciò con irruenza, sorrisero, risero, nel bacio. Era pieno di passione, nulla di frenetico, il liscio gli baciò le guance, gli zigomi, gli occhi, il naso. «sei mio, sei tutto mio!» esclamò

«e giuro, che se anche solo una persona provasse a farti soffrire, finisce male!» Harry ridacchiò, mentre Louis riprendeva a baciarlo

«e tu ricordi quando dissi che Lucas, era un ricordo ancora vivo, nella mia testa, perché la sua personalità era unica? Bene, dimentica tutto! Tu H, tu sei unico, non ci sarà mai nessuno come te, non vi sto mettendo a confronto. Ma vorrei farti capire come le mie sensazioni sono cambiate.» si baciarono di nuovo, ancora e ancora

Si amavano





















Bene eccoci qui, ho impiegato molto tempo, a scriverlo a causa degli impegni. Io non so come ringraziarvi per le 15k letture,voi siete pazzx completamente.

Purtroppo questa storia sta per giungere alla fine, molto probabilmente ci saranno due capitoli e poi l'epilogo, e vi giuro mi piange il cuore. Mi sono affezionata a voi, alla vostra ospitalità e al vostro amore per la lettura.

Mi mancheranno anche i vostri commenti, ma in particolare voi stessx. 💙

Come state? Che mi raccontate? Speriamo solo cose belle.

Vi amo immensamente
xxxL ❤️❤️❤️❤️

Sto lavorando ad una nuova storia e vorrei darmi tanti ceffoni in fronte perché non sto prestando attenzione al tempo di un bacio.

E nulla, mi mancate ✨✨✨

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