Edward's voice

Von onedirection_tpwk3

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Le canzoni di Louis si erano posizionate al primo posto in ogni classifica, tanto da vincere i Brit awards. ... Mehr

Mystery
Katy Perry
Golden
H&N
𝐴𝑟𝑖𝑎 𝑏𝑢𝑜𝑛𝑎🍃
Lᴇᴛ ᴍᴇ ᴋɪss ʏᴏᴜ
𝑆𝑡𝑟𝑜𝑛𝑔🪨
-𝟸𝟶𝟷𝟹-
𝐋
𝑅𝑜𝑡𝑡𝑜
Crisi
"It's your fault"
Riconciliazione
Date
Bravery
Once in a Lifetime
the night is calling to me
Philip
special
L.A.
Capitolo 21
Brits
Wind
Meeting
Unexpected
Angel
Rain
tension
𝐈 𝐬𝐞𝐠𝐫𝐞𝐭𝐢 𝐝𝐞𝐥 𝐦𝐚𝐫𝐞
𝗧𝗿𝗮𝘃𝗲𝗹
Reveal
Burning
Capitolo 33
Il quaderno
Friendship
Try
w
You said you care
Toronto
I Grammy
Please don't leave me
Styles Company
Un amico di vecchia data
Only love can hurt like this
hushed person
E tu ricordi?
"Ti ho preso"
Epilogo

L'ultimo tassello

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Von onedirection_tpwk3


New York         10 maggio 2017

𝐋𝐨𝐮𝐢𝐬'𝐬 𝐩𝐨𝐯

La fama non era il mio obiettivo, non lo era e non lo sarà mai. La musica è la libertà che scelgo di avere e di raccontare, quella che purtroppo non posso vivere. Appena sentii il mio nome, saltai di gioia, non per il premio, ma perché le persone avevano finalmente capito il valore di ciò che ho raccontato.

Era il mio obiettivo dall'inizio, essere qualcuno di cui loro vadano fieri. Quando arrivò la categoria di Edward, solo uno sciocco avrebbe pensato, che lui non ce la potesse fare. Quel ragazzo aveva stravolto quasi due anni della mia vita, con la sua presenza, senza mai sapere chi fosse.

Ultimamente però, trovai delle coincidenze, nei suoi testi, che mi hanno fatto dubitare molto, sulla fedeltà di alcune persone. Quando annunciarono, che lui fosse il vincitore, sono stato il primo ad applaudire, poi però, è successo.

È successo che hanno detto il nome per esteso «ecco a voi Harry Edward Styles» tutti nel tavolo rimasero sconvolti, le mie sorelle mi guardarono, e io guardavo loro, il telo si spostò. Sperai fino all'ultimo che fosse uno scherzo, una coincidenza del destino.

Eccolo lì, l'amore della mia vita, bello come solo lui è,scendere quelle scale, sorridente, avevo gli occhi impregnati di dolore. Cosa succede se morissi proprio ora?

Harry lo senti il mio cuore? Sta bruciando

Non per amore ma per il dolore. Il dolore di essere stato tradito, mi misi una mano sul petto, le prime lacrime scesero, guardai le mie mani sudare, e tremare.

Che succede?

È questa la morte? Essere traditi da l'unica persona che ami, il mio cuore si fermò per un attimo, proprio quando i miei occhi incrociarono i suoi, Harry smise di sorridere, aveva capito.

Era finita

Ero seduto, mentre tutti applaudivano, non ebbi il coraggio di guardare chi, Lucas al mio fianco, si irrigidì, Liam mi guardò. Lì capii che lui sospettava, solo io avevo dato per scontato il fatto che non potesse essere lui. Forse è stato questo il mio errore, sottovalutare la sua lealtà nei miei confronti, il fatto che lui sia Edward, e abbia cantato il nostro amore, non fa male.

Fa male perché mi ha mentito, fin dall'inizio, il cuore fa male. Perché fa male? Feci l'unica cosa sana di mente che mi avrebbe salvato. Sono scappato, sono corso via, proprio come ha fatto lui in questi mesi.

Corsi fuori, sentii Liam inveire contro Lucas, aveva ragione io avevo bisogno di lui. Solamente di Liam.

Sfilai una sigaretta, lentamente, date le lacrime che mi appannavano la vista, l'accesi. Aspirai, e ora eccomi qui, a rimuginare su cosa sia successo dieci minuti fa. Mi sono seduto su un gradino, per ammirare il giardino di quel posto.

Fëdor Dostoevskij diceva
"Immenso sarà il dolore che apparirà ai tuoi occhi, e in questo dolore sarai felice. Ecco la consegna che vi do: nel dolore cercate la felicità"

Come se fosse facile, essere felici dopo tutto questo dolore, dopo tutta questa agonia, dove l'unico che è stato sincero, ancora una volta, sono stato solo io.

«Lou» sussurrò Liam alle mie spalle, poggiò la sua mano sulla mia spalla, e si sedette al mio fianco

«tu sapevi?» chiesi di getto

«No lou» scosse il capo «non lo sapevo. Ma lo sospettavo da giorni in realtà, so che il mio dolore non può essere lontanamente paragonabile al tuo. Ma mi sento così tradito.» io annuii, lo capii subito dopotutto Zayn era l'informatico del gruppo

«per Zayn immagino.» dissi aspirando un po' di tabacco, ma lui sorprendentemente scosse il capo «non solo per lui. Io voglio bene ad Harry, credevo fossimo amici, stessa cosa Niall. Non so come abbia reagito Lottie. Sono corso da te.» mi disse

«sai, ora torna tutto. I ritardi, il non voler cantare dinanzi a me, i quaderni chiusi, quel quaderno che Des si precipitò a chiudere, solo perché glielo aveva chiesto Harry. Mi sento vuoto.»

Era la verità, mi sentii così vuoto quando lo vidi varcare quelle scale.

«capisci che lui mi ha mentito tutto il tempo?!» urlai, mi alzai portandomi le mani tra i capelli, non ne potevo più, il mio corpo tremava, era stanco di lottare

«vieni qui» disse Liam ma scossi il capo «quel pezzo di merda! Mi ha tradito!» urlai tra i singhiozzi, stavo per crollare, ma Liam mi afferrò tra le sue braccia

«fa male! Fa fottutamente male! Liam strappami questo cuore, a cosa cazzo serve?! Eh?!» urlai dimenandomi fra le sue braccia

«ti prego lou, ti prego. Sta calmo, fallo per me.» ma io mi dimenavo ancora, battevo i pugni sul petto di Liam, lui me lo lasciava fare. Sempre, da quando avevamo diciotto anni.

Liam prese la mia testa, la spinse violentemente  verso il suo petto, piangevo come un bambino. «Liam perché a me? Cosa gli ho fatto di così tanto brutto da farmi tradire?» avevo il viso premuto sul suo petto, mi accarezzava i capelli, io non potevo vedere il suo volto da quella prospettiva

«shh, lasciati lou. Ci sono io qui, dimmi solo dove vuoi che andiamo. Se vuoi scappare io ci sono, ti farò da autista. Se vuoi restare ti farò da ancora. Se vuoi uscire di qui e rubare un'auto o una barca, ti farò da marinaio e da complice. Te l'ho promesso, un fratello è per sempre!» alzai il volto per guardarlo, lo abbracciai forte, piansi sulla sua spalla, come tutti i fratelli avrebbero fatto

Sei una delle mie certezze Liam

«Louis!» urlò una voce, mi girai «Ben, tranquillo sta arrivando, non è necessario venire qui. E di a Simon che si toglie quel sorriso dal volto!» poi mi guardò

«dimmi solo se vuoi andare» mi chiese io annuii, dovevo esibirmi dopotutto, lo dovevo a me stesso, alla mia famiglia, a Des, Liam e anche a lui.

Di Harry, quando tornai, nessuna traccia. Tutti mi guardarono con volto dispiaciuto, perfino Lucas che dovrebbe godere in questo momento, sembrava triste. Incrociai gli occhi di Niall, al di sopra della scala, sembrava triste anche lui, il mio sguardo era colmo di delusione, e lui lo sapeva, lo percepì, non mi fu difficile immaginare chi ci fosse al di là del velo

Mi chiamarono, per l'esibizione, mi maledissi internamente per aver scelto quella canzone, tanto bella da farti dannare. Col cuore a pezzi, i quali erano bruciati in cenere, sottilissima, presi il microfono, e feci l'unica cosa per cui vivo:cantare.

«I'm breaking my own rules, I'm crying like a fool, tall stories on the page, short glories on the fade.»

Avevo infranto tutte le mie regole per te Harry, solamente per te. Non volevo più innamorarmi, ed eccomi qui, a sopportare questo strazio. Mi hai lasciato solo, a piangere come un bambino, per te.

«it's a church of burnt romances, and I'm too far gone to pray.» cantai, poi scorsi la sua figura, l'avrei riconosciuta tra mille, soprattutto se i suoi occhi mi guardavano, mi lèggevano, stava piangendo anche lui

Tu Harry, piangi perché sai che mi hai tradito, e mi sento esattamente così.

«it's a solo song and it's only for the brave.» mentre recitavo la parte, dove facevo un inno al mio coraggio incatenai il mio sguardo al suo, era bello da morire, aveva tagliato i capelli, lo rendeva più adulto

Coraggio

Sto cantando del coraggio

Coraggio che tu non hai avuto Harry

Quando terminai la canzone, mi sentii meglio, un po' svuotato, mentre cantavo potevo sentire le lacrime salate che impregnavano il mio cuore, lì pioveva, ma non della pioggia di cui mi ero innamorato io.

Scesi facendo un inchino, e mi sedetti al fianco di Liam, cedendo il mio posto. Mi tenne la mano.

Ci sono, mi stava dicendo

La parte più straziante fu la sua esibizione, tutti i vincitori dovevano eseguirla. Salì sul palco, senza mai lasciare il mio sguardo.

«che ipocrita» sussurrò Lucas al mio fianco

«qual è la canzone che hai scelto di cantare?» gli chiese Vic, lui rispose «sweet creature» chiusi gli occhi

«non ho visto creatura più dolce e meravigliosa di te Louis.» me lo disse una notte, piena di rivelazioni

«Sweet creature» iniziò lentamente Harry

«Had another talk about where it's going wrong but we're still young» chiusi gli occhi, la sua voce.
La voce che tanto avevo immaginato di ascoltare, la amavo, amavo tutto di lui. Ecco perché faceva male.

È vero Harry, abbiamo litigato, discusso, fatto l'amore, e ci siamo urlati in faccia, però siamo ancora giovani.

«We don't know where we're going,but we know where we belong» mi beai della sua voce soave, e armoniosa, che accarezzava ogni parola.

Mi stava dicendo io appartengo a te, ma Harry io no, non più. Non ebbi il coraggio di aprire gli occhi

«And oh we started,two hearts in one home»


«si Harry magari cuciniamo nella nostra casa» gli dissi un giorno, dando per scontato che avremo vissuto assieme


«It's hard when we argue, we're both stubborn,
I know, but oh. Sweet creature, sweet creature» rincarò la dose, mi stava chiamando, voleva che lo guardassi, voleva che io capissi quanto fossimo testardi.

«Wherever I go, you bring me home» spalancai gli occhi all'udire ciò, e lo vidi, mi stava guardando, mi stava dedicando il suo dolore

«Sweet creature, sweet creature,when I run out of road, you bring me home» io l'ho riportato a casa 

Ormai ero con le lacrime agli occhi, desideravo andarmene, vi prego portatemi via di qui, quello strazio terminò, finalmente l'evento terminò, mi alzai come una furia, Liam dietro di me.

Andammo via, io e Liam.















New York            17 maggio 2017

«non esce di casa da una settimana» esclamò Des, con le mani sulla fronte «hai esagerato!»

«non osare papà! Non osare dirmi che ho esagerato, l'ho fatto per lui. Lui mi ha dato il coraggio di mostrarmi, l'unico sbaglio è di non averglielo detto!»

«Harry, si sente tradito! Puoi biasimarlo?!» il riccio scosse il capo «certo che no! Ma per una volta ho scelto me stesso!» Harry iniziò a scaldarsi, e ad alzare leggermente il tono di voce

«in amore non è così haz» disse suo padre

«gli lascerò del tempo, ci proverò. E se non vorrà avere a che fare con me, capirò! Ma papà non potevo più annullarmi.»

Harry sapeva che Louis non l'avrebbe perdonato, si raccontava che avrebbe conquistato la sua fiducia di nuovo, ma il riccio sapeva, quanto Louis ci tenesse alla lealtà, all'onestà.

«tieni» Niall lo riscosse dai suoi pensieri

«grazie» rispose Harry, prendendo la tazza col latte e la punta di cacao all'interno

«passerà Harry, passerà anche questa.» lo rassicurò «Lottie? Ti parla?» il biondo scosse il capo

«vieni, dobbiamo allenarci ricordi?» Harry annuì

Avevano iniziato da poco, a praticare boxe. Più propriamente Harry si allenava, e Niall lo sosteneva con commenti violenti, che facevano ridacchiare il riccio. Si infilarono le tute, e aspettarono che arrivasse Mitch, era lui che si occupava del suo allenamento, aveva un diploma per insegnare boxe.

Harry sospirò, vide il sole già alto in cielo, stava arrivando l'estate, e con lei avrebbe portato via la pioggia. Niall lo riscosse dalla sua contemplazione, e infilò i guanti. Aveva deciso di praticare quello sport, per il semplice gusto di farlo. Gli piaceva, e soprattutto lo faceva, affinché un giorno, si sentisse completamente al sicuro la notte, quando era solo.

La famiglia Tomlinson stava facendo colazione, in quel momento. Cercavano di far sorridere Louis, questo notò Harry, cercò di non fissare la figura spenta del liscio. Perché era colpa sua, e lo sapeva.

«Harry, sono tiri fiacchi! Agisci!» gli urlò Mitch, ma ancora una volta il riccio non seppe rispondere, guardava di fronte a se, e percepì lo sguardo di alcuni membri lì presenti, le prime lacrime bagnarono la pupilla.

«cazzo Harry! Pensa a quello stronzo! Sta vicino a Louis solo per la fama!» gli disse Niall

Harry sferrò tre pugni, e grugnì. «lo ama Harry, vuole tenerlo per se»

«basta!» urlò Harry, verso Niall mentre sferrava gli ultimi pugni che portarono Mitch a cadere sull'erba del loro giardino, prese i guantoni, li strattonò e li gettò più lontano possibile

«mi sento sporco!» ringhiò Harry verso Niall

«e io ti ho detto che passerà!» era un urlo disperato, Niall soffriva ogni volta che Harry soffriva, era una sorta di legame, che condividevano.

Harry sbuffò, si maledisse internamente, perché stava dando chiaro spettacolo. In quel momento arrivò l'auto di Zayn, con grande velocità. Salutò con la mano l'altro lato della strada, e solamente mark e jay, ricambiarono il saluto. Era comprensibile dopotutto. Zayn corse fino al vialetto, aveva una faccia sconvolta.

«che succede?» chiese Harry

«Tim. È scomparso perché l'hanno pestato a sangue, e non voleva farsi vedere da noi.» disse tutto d'un fiato, Harry e Niall si guardarono prima di spalancare gli occhi «che cosa?!» urlarono all'unisono



«tu lo sapevi?» chiese di getto Louis a Des

L'uomo annuì «l'ho saputo da poco in realtà. E mi sono sentito un fallito Louis» il liscio inarcò le sopracciglia «perché mai?»

«non ho riconosciuto mio figlio Louis. Chi bravo genitore non lo farebbe?!»

«come—come l'hai scoperto?» Des ricordò il momento esatto in cui Harry glielo raccontò





«devo dirti una cosa» si asciugò il naso «dimmi»

«siediti comodo, sarà un racconto lungo» Des si sedette sul divano del salotto, leggermente preoccupato

«Harry, mi stai preoccupando. Che sta succedendo?» chiese Des «papà, sai che io ti voglio bene, un gran bene! A tutti voi.» sospirò

Il padre annuì «smettila di spaventarmi!» sbuffò divertito, ancora una volta Harry si asciugò il naso

«voglio mostrartelo!» prese la chitarra, e iniziò a suonare la melodia di drag me down, pubblicata all'inizio della sua carriera, Harry iniziò a cantare ad occhi chiusi, inarcando le sopracciglia negli acuti

Per tutta la durata della canzone rimase col fiato sospeso, spalancò gli occhi nel momento degli acuti, aveva capito cosa gli stesse dicendo Harry, ma voleva sentirselo dire da lui.

«allora?» chiese Harry «ti piace?»

«t-tu sei?» Harry annuì con le lacrime agli occhi, ma Des lo precedette si alzò per abbracciarlo, più forte che potesse «perché non me l'hai detto?»

«perché tu non credevi che potessi farcela. E ci ho creduto pure io» confessò al padre «io crederò sempre in te Harry. Sempre.»

«credevo che fosse un passatempo, un hobby. Volevo che tu prendessi sul serio la musica, ora so che è così e sei fantastico. Mi sento uno sciocco, sono un cattivo padre. Non ho riconosciuto mio figlio! Ti rendi conto? E ti ho fatto vivere una vita piena di delusioni.» Harry guardò suo padre, per la prima volta, consapevole che ora credesse in lui

«perché non vuoi dirglielo?» chiese in un sussurro

«non è ancora pronto. Prometti di mantenere il segreto papà, sono io. Sono sempre Harry» lui annuì tra le lacrime

«si. Sei sempre il mio Harry»







«capisci che non potevo dirtelo. Era un nostro segreto. Louis ho fatto sentire mio figlio inadeguato, per molti anni. Non potrò mai perdonarmelo!»

«non voglio vederlo. Scusa Des, è un problema lavorare qui? A casa mia?» l'uomo scosse la testa «Louis io non ho alcun problema. Solo—non devi parlargli per forza, so come tu ti possa sentire ferito e tradito. Non voglio giustificarlo, ma—ma ti sei mai chiesto il perché lui non ce l'abbia detto?» disse

«la prima cosa che mi sono chiesto è stata, il perché lui non abbia avuto fiducia in me. Nel raccontarmi una cosa così bella, poi ho provato a giustificarlo, per il fatto che avevo parlato male di lui. Ma allo stesso tempo Des, è passato tempo, ci siamo innamorati, e lui non mi ha detto nulla. Non posso accettarlo»

L'uomo annuì «hai ragione, ma comunque è mio figlio. Ed è una situazione molto spiacevole, non posso crederci che Niall, così giovane abbia fatto un lavoro così grande e eccezionale!» Louis annuì

«vieni con me Louis. Ti sto parlando da discografico, vieni in casa mia, non gli parlerai se non vuoi, va bene?» solo a quel punto il liscio non potè che annuire, uscirono insieme fuori, e si diressero dall'altra parte della strada. Si posizionarono sul tavolo di legno, ormai adibito alla composizione.

«chi c'è?» chiese Louis «credo Zayn e Niall. I soliti, ormai hanno occupato casa mia!» borbottò

In realtà, in casa, era entrato in quel momento, Tim. Sotto il volto completamente sconvolto, dei tre amici, aveva un livido sotto l'occhio, dei graffi sullo zigomo, il labbro impregnato di spaccature, e le nocche disastrate. «tim...» sussurrò Harry

«Harry devi ascoltarmi.» il riccio annuì

«quando mi sono scontrato con te quella mattina, non è stato un caso. Quella mattina io Tim, dovevo scontrarmi con un ragazzo alto,pieno di ricci e guadagnarmi la sua simpatia assieme alla sua fiducia.» iniziò

«mi avevate raccontato la teoria su Sydney, josh e Lucas. Ed è vera, avete ragione. Ma uno dei tasselli che mancavano, ero io, io sono la persona che Lucas chiamava a New York. Io dovevo distruggerti Harry, io ti ho bucato le ruote dell'auto e sempre io ho finto di passare li per caso! Io ho messo zizzania tra te e Louis» Harry si portò una mano sulla bocca

«mi sento una merda! Perché col passare del tempo Harry, io mi sono innamorato di te. Lo capisci?! Tu non ti rendi conto di quanto tu sia fantastico, ma tu amavi lui, era comprensibile. Il piano iniziale era quello di farti soffrire, per ciò che avevi fatto a josh-»

«-ma io non ho fatto un cazzo a josh!» urlò disperato

«giuro che ti spacco quella cazzo di faccia!» ringhiò Zayn «vi prego, devo terminare tutto. Ho il bisogno di liberarmi»

«tu gli hai rubato il posto Harry. Così diceva, lui doveva avere quello stage, quella notte del quattordici aprile, è stato lui ad aggredirti. E io come un coglione gli ho creduto! E poi ti ho conosciuto! Mi sono tirato indietro, ed ecco cosa mi hanno fatto!» passarono dei secondi dove Harry, non riusciva a parlare, provava un sentimento che mai prima d'ora aveva provato. L'ira.

«io se fossi in te me ne andrei ora. Non c'è cosa più pericolosa che l'ira di una persona che è stata sempre zitta!» tuonò Harry «esci da questa casa!» disse

«ti prego! Harry ti pre-»

«Ho detto, esci da questa cazzo di casa!» urlò aprendo l'ingresso, spinse il ragazzo dai capelli corvini fuori, e come se non bastasse si ritrovò anche Louis li con suo padre.

Perfetto

«Harry ti sto supplicando» disse Tim

«tu! Assieme ai tuoi amici, mi avete fatto odiare questa città! Per non parlare della merda che mi avete fatto!» urlò tra le lacrime, Des si alzò per avvicinarsi «io sono innamorato di te Harry. Cazzo! Perché non lo capisci?! Parli come se tu non fossi mai stato innamorato!» Louis spalancò gli occhi

«io non ti ho fatto niente! Ho perso la fiducia in me stesso, ho perso l'amore della mia vita, e tu ti senti disperato?! Disperato? A cosa mi è servito l'amore Tim? A niente!» gridò con tutto il fiato che avesse nei polmoni, e ne aveva ancora, voleva gridare ancora, rompere tutto

«vai via! E non ti azzardare a tornare» disse il riccio, mentre suo padre cercava di calmarlo, prendendolo per un braccio «harry, non ne vale la pena» gli disse Gemma, che era accorsa dietro di lui, appena ha udito le urla

Ancora una volta, si era fidato dell'essere umano.

















New York 20 maggio 2017

Suo padre gli voleva male. Harry ne era sicuro, completamente sicuro, organizzò un pranzo con tutti loro, e pretese che lui e Gemma vi partecipassero, in maniera civile.

L'unico problema, è che in quel momento Harry e Louis non avevano le forze di guardarsi a vicenda, e il liscio tantomeno, volevo vedere il più piccolo. Implorò Des, affinché potesse non partecipare, ma non vi fu verso, Des voleva quel pranzo.

Jay e mark, erano lì da tempo. Mentre le gemelle, fizzy e Lottie erano arrivate con Louis, solo all'ora, con l'aiuto psicologico, di Gemma e Niall, si mostrò a loro, Zayn e Liam erano appena arrivati. Quando scorsero la figura di Harry,tutti si zittirono. Louis deviò lo sguardo.

«beh? Possiamo mangiare?»

«phoebe!» urlò jay, riprendendola

«che c'è? È arrivato Harry, e allora?» disse la bambina «allora c'è che Harry è Edward» le ricordò sua sorella Daisy «solo perché questi idioti non l'avevano capito prima, non significa che dobbiamo arrabbiarci anche noi Daisy!» rimasero tutti a bocca aperta

«su ricciolino! Siediti vicino a me» lo prese in giro Daisy, e Louis rimase letteralmente sconvolto

«che ci fa lui qui?» sussurrò Harry a Niall, riferendosi a Lucas, che si era appostato e letteralmente incollato al maggiore. Harry sbuffò vedendo che Niall non ne sapeva nulla.

«non mi siedo vicino ai bugiardi» disse Lottie, quando il biondo provò a sedersi di fianco a lei

Si dispiacque molto per l'amico, era tutta colpa sua, lo sapeva e i sensi di colpa lo investirono.

«Maddison e Philip?» chiese Harry ad Anne

«forse avranno tardato. Dovevano essere qui già da un po' in realtà.» Harry annuì, ipotizzando che fosse evidentemente per il traffico di New York

«strano Maddison non risponde» sussurrò Félicité verso Harry

Piccoli passi Harry, piccoli passi.

Poteva sentire su di lui lo sguardo, incenerente di Louis, dato che le gemelle lo avevano costretto a sedersi tra loro. «sai mi sei mancato» sussurrò phoebe al suo orecchio, senza che Louis potesse ascoltare. Harry annuì «anche a me» sussurrò a sua volta.

«è maleducazione parlare sottovoce nelle orecchie lo sapevi?» per la prima volta, dopo cinque mesi Louis si rivolse ad Harry, il riccio deglutì «non—non era mia intenz-»

«nemmeno questa era tua intenzione?!» sbottò e improvvisamente tutto il tavolo piombò in un silenzio imbarazzante, Harry e Louis si guardarono negli occhi

Il telefono di Harry iniziò a squillare, improvvisamente «ti prego spegni quell'aggeggio!» protestò Des

«è Philip» disse prima di rispondere

«corri. Harry corri» Philip era pieno di lacrime, poteva sentirlo singhiozzare, Harry scattò in piedi facendo cadere la sua sedia all'indietro

«ha fatto un incidente. Harry stiamo andando con l'ambulanza al New York Presbyterian Hospital. Ti prego Harry, figliolo. Corri»

«sto arrivando Philip, tenete duro!» Harry terminò la chiamata, iniziò a correre per prendere il suo giubbotto «Harry dove vai?» chiese sua madre preoccupata «Maddy.» disse

«Maddy ha avuto un incidente» tutti a quel punto sgranarono gli occhi

















Ho cercato di farmi perdonare per il capitolo di ieri, ma mi rendo conto che ho fatto venire ancora più ansia.

Allora come state scintille? ✨✨

Io tutto bene, spero anche voi, come al solito voglio dirvi che siete pazzx, perché le visualizzazioni aumentano sempre più. È tutto merito vostro.

Vi amo
xxx vostra Louise❤️

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