Edward's voice

By onedirection_tpwk3

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Le canzoni di Louis si erano posizionate al primo posto in ogni classifica, tanto da vincere i Brit awards. ... More

Mystery
Katy Perry
Golden
H&N
𝐴𝑟𝑖𝑎 𝑏𝑢𝑜𝑛𝑎🍃
Lᴇᴛ ᴍᴇ ᴋɪss ʏᴏᴜ
𝑆𝑡𝑟𝑜𝑛𝑔🪨
-𝟸𝟶𝟷𝟹-
𝐋
𝑅𝑜𝑡𝑡𝑜
Crisi
"It's your fault"
Riconciliazione
Bravery
Once in a Lifetime
the night is calling to me
Philip
special
L.A.
Capitolo 21
Brits
Wind
Meeting
Unexpected
Angel
Rain
tension
𝐈 𝐬𝐞𝐠𝐫𝐞𝐭𝐢 𝐝𝐞𝐥 𝐦𝐚𝐫𝐞
𝗧𝗿𝗮𝘃𝗲𝗹
Reveal
Burning
Capitolo 33
Il quaderno
Friendship
Try
w
You said you care
Toronto
I Grammy
L'ultimo tassello
Please don't leave me
Styles Company
Un amico di vecchia data
Only love can hurt like this
hushed person
E tu ricordi?
"Ti ho preso"
Epilogo

Date

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By onedirection_tpwk3






New York      22 aprile 2016  ore 20:00

Harry si stava preparando dalle sei del pomeriggio, per essere più presentabile possibile. Aveva messo a soqquadro la sua camera, e se fosse stato possibile anche tutta la casa.

In tutto ciò aveva deciso di indossare, una camicia trasparente nera, infilata in dei pantaloni neri molto eleganti, con i suoi stivali neri.

«tutto nero? No! Harry rifletti non stai andando a un funerale!» sbuffò

«Harry cos'è tutto questo baccano?» chiese sua madre preoccupata
«deve uscire con Louis» disse Gemma alle sue spalle

«oh,» esclamò «quindi dobbiamo trovare qualcosa di sexy. Gemma mettiamoci all'opera!»
«no vi prego! Voi due insieme siete le peggiori. Voglio indossare esattamente questo che ho in dosso, ma non è troppo nero?» chiese

«no,» esclamò Gemma avvicinandosi «sbottoniamo qui,» gli sbottonò la camicia «tiriamola fuori, e metti una giacca nera, con una bandana al collo» propose

«e quelli,» indicò gli stivaletti «non sono adatti. Metti quelli con i richiami argento, così spezzi il nero, tanti anelli argento. Non d'oro, mi raccomando!» gli disse

«ma Niall dove sei esattame-» Harry inciampò sulle scarpe e cadde a terra emettendo un tonfo

«sono giù idiota!» urlò Niall dal giardino
«e ci sono anche io!» urlò Louis

Cazzo pensò Harry, era decisamente in ritardo se lo sentiva, e non voleva nemmeno controllare l'orario. Si vestì come gli aveva consigliato sua sorella, togliendo però il cappello, si impregnò del suo profumo e scese nel salone

«ciao mamma, ciao papà. Gemma?»
«con Michael» rispose sua madre

Uscì fuori, con una leggera paura, più che paura ansia, l'ansia da primo appuntamento. Era diventato di nuovo un quindicenne, non curandosi del ritardo, scese molto lentamente affinché Louis potesse godersi la vista del suo addome.

Quando alzò lo sguardo, trovò Louis con uno smoking nero e una camicia bianca, con delle scarpe eleganti e lucide nere. Le sue spalle piccole, ma muscolose erano fasciate perfettamente in quella giacca. Ad Harry faceva male il suo diaframma, talmente che il suo cuore e il suo respiro non la smettevano di impazzire.

«beh principessa finalmente» lo prese in giro, facendolo svegliare dal suo stato di trance
«si,» tossì «scusami, non trovavo i miei anelli»

«ok prima che andiate via, non tornate dopo l'una altrimenti vengo a cercarti Louis e non scherzo. Comportati da coglione e ti meno. È tutto, buona serata!» lo avvertì Niall rientrando in casa

Salirono nell'auto di Louis, una Mercedes sportiva grigio scuro, con i sedili di pelle nera.
«ho portato una t-shirt bianca e un pantaloncino nero. Va bene credo?» Louis annuì mentre metteva in moto l'auto

«hai portato anche le sneakers giusto?» Harry annuì
«bene, dimenticavo» disse, prima di sporsi, gli posò un bacio a stampo sulle labbra, e Harry andò letteralmente a fuoco.

«scusa forse non dov-»
«no Louis è ok, più che ok. Ora mi dici dove siamo diretti di bello?»
«credo che Zayn ti abbia raccontato dove ha cenato con Liam no?,» Harry annuì «bene, questo ristorante è di fronte questo posto. Si trova nel bel mezzo di New York»

«perché in mezzo?» chiese ridacchiando
«haz non dobbiamo vedere New York noi. Ma siamo io e New York che dobbiamo goderci la vista»

***

«louis, ma ti sembrava il caso?» chiese Harry, poggiando le posate sul tavolo
«cosa harold?»
«Louis, tutto questo. Non era necessario»

«lo so, ma volevo che fosse speciale» confessò
«lo sarebbe stato anche se avessimo messo la tuta, a mangiavamo la pizza scalzi, davanti alla tv» ridacchiò, Louis lo guardò intenerito e poggiò una mano sulla sua

E il mondo si fermò, gli occhi di Harry ancorati a quelli di Louis, e quelli del maggiore ancorati a quelli di Harry. Si perse completamente, Harry era completamente andato, stessa cosa per Louis, tanto da non rendersi conto che una ragazza li stava chiamando.

«Louis» disse, e risvegliò Louis dalla sua trance, scostò la mano chiedendo scusa mentalmente a Harry, il quale tossì e tirò via la mano

«dimmi tesoro» sorrise
«posso farmi una foto con te? Non volevo disturbarti. Ma ora vado via, e ci sarei rimasta male»

«ovvio che si, vieni,» disse Harry «dammi il tuo cellulare, ve la scatto io» la ragazza sorrise e lo ringraziò, armeggiò col cellulare e finalmente scattò le foto, sorridendo intenerito

«siete una bella coppia» disse ad Harry mentre riprendeva il suo cellulare
«no,» scosse il capo «siamo grandi amici»
«Harry giusto?,» lui annuì «è ok, a noi starebbe bene, però non mentite a voi stessi» detto ciò la ragazza fu allontanata dalle guardie del corpo di Louis, e riapersero la loro serata

«io tornerò in Inghilterra» disse all'improvviso e Louis,quasi non si strozzò col dolce
«come?» chiese tossendo e portandosi il tovagliolo alle labbra, come gesto istintivo

«Louis io devo laurearmi, te ne sei dimenticato?!»
«oh,» esclamò «idiota! Credevo che tornassi lì per viverci!»
«non vedo cosa mi debba offrire quel paese, se ora sono qui»
«in questo momento che può offrirti l'America?»
«Mhh, Louis William Tomlinson,» si portò il dolce in bocca, e Louis rimase ipnotizzato «non ne hai nemmeno idea»

«la smetti?» sussurrò
«di fare che Loulou?»
«di provocarmi. Smettila, finisce male Harry» subito dopo sorrise alla cameriera che gli portò il conto da saldare, e Louis sfoderò la sua carta di credito

«che fai?» chiese louis mentre vide Harry prendere il suo portafoglio
«beh pago la mia metà?» chiese
«ma ti ho invitato io!» borbottò
«sei un bambino Louis, lasciami pagare la mia metà» disse

«no Harry, io ti ho invitato. Magari, la prossima volta,» tornò a guardarlo, e sorrisero entrambi «lo farai tu, promesso!»
«e va bene, ma solo questa volta. Le prossime faremo a metà, chiaro?» Louis annuì, sorridendo come un ebete per prossime volte

Entrambi presero i loro cappotti per uscire dal ristorante, Harry si fermò un secondo per osservare i grattacieli illuminati da tante luci colorate. Amava l'America, ma se avesse dovuto vivere in qualsiasi città lui avrebbe scelto sicuro Miami o Los Angeles. Non per essere festaiolo,quindi divertirsi ogni sera ma per il clima e per le emozioni che gli hanno sempre dato questa città.

Dopo tutte le discussioni con suo padre e il suo tempo mancato verso di lui come genitore,aveva deciso di optare per un'università più lontana possibile,ecco perché tra le scelte,quando vide l'Inghilterra non ci penso due volte. Lui odiava New York non per un motivo preciso, bensì per le sensazioni che gli aveva sempre dato.

Una delle tante cose che però amava di New York era il percettibile cambiamento delle stagioni, qualsiasi stagione colorerebbe New York; fredda,calda,afosa umida,lui si ritroverebbe sempre a girovagare per la città aspirando il suo odore. Giocherellando con i suoi anelli e guardando a destra e a sinistra le persone che la popolavano.

Ora però lì a New York, al suo ritorno avrebbe avuto una persona in più. Non era più  la sua odiata New York, non se c'era Louis.

«hey,» si avvicinò «a che pensi?»
«a New York, e a come siano belle queste luci»

«dove sei nato Louis?» chiese, guardando il panorama di luci
«Doncaster» disse solo
«anche io in Inghilterra, e come ci siamo trovati a New York non si spiega» ridacchiò nervosamente

«io mi sono trasferito perché mio padre aveva avuto un'offerta di lavoro molto importante qui, poi ho mandato i miei pezzi, e eccomi qui. Grazie a tuo padre»

«mio padre ti ha solo fornito un appoggio Louis, tu hai usato quell'appoggio nel modo giusto. È tutto merito tuo se ora sei così conosciuto e la tua musica piace,» gli confessò, poi si girò «hai una voce bellissima, non curarti di chi ti dice il contrario»

«grazie,» disse «vieni ricciolino, la serata non è finita» gli porse la mano
«Louis non possiamo, non puoi prendermi per mano» gli disse
«Harry, ti prego, ci sono solo anziani in questo momento. Probabilmente non sanno cosa sia Twitter, che potrebbe mai succedere? Dai prendi la mia mano» e Harry lo fece gli prese la mano

Uscirono di lì mano nella mano, ridendo come due bambini, come se fossero ubriachi. Quando uscirono trovarono un ammasso di paparazzi li fuori, Louis già sbuffò sentendoli.
«Louis cosa mi dici dei rumors?»
«è vero che sei gay?» questa domanda fece irrigidire Louis, e Harry se ne accorse

«Harry che dici tu? Cosa sono quei rumors?»
«scusi non so di cosa stia parlando» rispose

«di Larry Stylinson ovviamente!» Harry e Louis si guardarono straniti
«lasciali perdere, questi non sanno nemmeno che sono in tendenza su Twitter da praticamente tre settimane» sbuffò

____

«dove siamo diretti?» chiese Harry
«è una sorpresa haz,» disse «solo vorrei vedere Twitter in questo momento»

«lou io non lo sapevo,» disse aprendo Twitter e vedendo #larrystylinson in tendenza mondiale «come potevamo saperlo? Guarda!,» gli indicò una foto «come hanno fatto a fotografarci mano nella mano? Cioè non mi ricordo nessuno da questa angolazione»

«mio padre mi ucciderà, lo so. E lo farà lentamente»
«tranquillo, solo che» sospirò «devo scrivere un tweet che annulli tutto. Lo sai vero? A me dispiace haz, sicuramente mi ritroverò le chiamate di Simon»

«hey lou,» gli accarezzò la guancia «è tutto ok, a me va bene. Aspetterò» Louis annuì

«scrivo prima il tweet, perché non me la sentirei di farlo, dopo la fine del nostro appuntamento. Forza piccolo, scriviamolo insieme» Harry sorrise istintivamente

«certo,potremmo dire che siamo amici e che è irrispettoso, nei riguardi di essa» propose
«credo potrebbe andare»

Louis Tomlinson
@Louis_Tomlinson

Io e @Harry_Styles siamo solamente amici, grandi amici e non è rispettoso nei nostri confronti insinuare cose false, soprattutto nei confronti della nostra amicizia. Larry stylinson è irrispettoso.

«mi dispiace» sospirò
«Louis, non è colpa tua. Ora che ne dici di goderci la serata, amico» disse ridendo
«Harry Edward Styles, non provocarmi amico perché gli amici non vorrebbero farti quello che vorrei farti io»

«Mhh—rude» lo prese in giro

«dove ci spogliamo?» chiese Harry
«in auto ovviamente,» Harry si irrigidì «non guarderò promesso»
«e io dovrei crederci?» Louis annuì ridendo

Dopo un'ora arrivarono in un parco aperto ventiquattro ore su ventiquattro, Louis lo aveva scoperto qualche anno fa mentre passava di lì con l'auto. Questo ambiente lo aveva aiutato a comporre, a gettare fuori le lacrime e i suoi sentimenti, lo aveva aiutato ad andare avanti e a lasciare il passato.

«ok,» si slacciò la cintura «spogliati prima tu, io mi giro e guardo un po' il cellulare»
«puoi guardarmi, non è un problema» disse
«no haz, poi non sarò più cosciente delle mie azioni, meglio non vedere questo ben di Dio» Harry rise forte, lasciandogli un bacio fugace sulla guancia

Harry si spogliò abbastanza velocemente, era eccitato all'idea che Louis lo avesse portato lì. Indossò i suoi pantaloni da ginnastica e la t-shirt, e fece segno a Louis di aver finito. Dopo dieci minuti abbondanti, entrambi erano vestiti adeguatamente per ciò che aveva, preparato Louis.

«lou,» sussurrò «sicuro che possiamo stare qui?»
«si haz, è aperto anche di notte. Venivo qui a comporre,nessuno ha chiamato la polizia» ridacchiò

Si sedettero su una panchina di legno, di fronte alla distesa di prato e giostre per i bambini.
«sai,» ispirò l'aria «in questo posto,io mi distraggo dalla vita reale, è una sorta di antidoto» disse

«mi piace qui lou,» disse contento «guarda com'è tranquillo di notte e ispira quest'aria! Sa di fresco»
«sono contento che ti piaccia, a molti non piacerebbe la sensazione dell'erba bagnata sotto le scarpe»

«beh,» disse «queste persone non sono normali»
«siamo venuti qui anche per altro»
«cosa?» si girò sorridente, a guardarlo
«sono le undici e ventinove, tra un minuto succede qualcosa qui,» gli porse una mano «vieni con me»
«lou mi spaventi» ridacchiò

«pronto?» gli chiese Harry annuì

Dopo un minuto esatto, Harry e Louis si trovarono al centro di tutti gli irrigatori, ve ne era uno a destra, a sinistra, davanti e dietro. Una distesa d'acqua fresca e gelata li inondò, come se fosse pioggia, e Harry amava la pioggia e l'odore del bagnato. Louis rise come un bambino, ponendo una mano col palmo aperto all'insù, per prendere le gocce.

Tutti i vestiti di Louis erano zuppi e anche i suoi capelli, Harry d'altro canto era nella medesima situazione, capelli sciolti sulle spalle, completamente fradici, e tutti i vestiti bagnati. Il verde dell'erba si insinuò sotto le suole delle scarpe di entrambi, comprendone il bianco.

Harry sorrise, e replicò il gesto di Louis, cercò di prendere le goccioline sul palmo della mano. Quando Harry rideva, scherzava, era musica per Louis, si fermò a guardarlo, era come guardare un bambino, sorrideva così tanto che le sue fossette, sembravano incise nella sua pelle. E louis lo prese lì, per i fianchi, si avvicinò così tanto da far sfregare i loro nasi e sorridere come un matto.

Harry di tutta risposta, lo baciò, posò le sue mani dietro alla nuca bagnata di Louis e iniziò un bacio fatto di lingue e passione. Pura passione, spinse la sua lingua così affondo da poter esplorare tutto il perimetro della sua bocca, Louis gli succhiò il labbro superiore e continuò ad affondare la sua lingua nella bocca di Harry. Le mani del maggiore si posarono sui riccioli di Harry, mentre quelle del minore vagavano per la schiena di Louis, fino a strizzare il suo sedere e facendolo gemere nella sua bocca.

Louis intensificò ancora di più il bacio, tanto che i loro petti si muovevano in sincronia e i loro battiti erano accelerati. I rumori degli irrigatori erano ovattati, Harry ascoltava solo gli schiocchi dei loro baci, quando si staccarono per bisogno d'aria, Harry lasciò una serie di baci sul collo di Louis.

«Harry,» sussurrò pregante «ti prego,smettila altrimenti non finisce bene»
«Louis,» sussurrò «tu mi ecciti troppo»

Quando si staccarono definitivamente Harry corse via, e Louis lo rincorse.
«hai le gambe piccole!» lo prese in giro
«Harry sei tu che sei un gigante» borbottò

Iniziarono a rincorrersi sotto l'acqua emanata dagli irrigatori, e quando Louis riuscì a prendere Harry, esultò vittorioso
«perdente» mormorò prima di baciarlo
«come ti è venuta in mente quest'idea?»

«tu ami la pioggia, e si sta avvicinando il caldo. Così se non puoi avere la tua amata pioggia, la porteremo non meteorologicamente»
«sei incredibile» sorrise Harry scuotendo la testa

«ha ragione tuo padre, sei un capellone. Mi hai bagnato la faccia!»
«che sassy! Non ti lamentavi quando c'erano gli irrigatori aperti e mi hai ficcato la lingua in gola!» scherzò concludendo con una linguaccia
«che sfacciato» disse ridendo

«mi piaci Louis» disse ad un tratto Harry
«anche tu piaci a me» gli accarezzò il viso, ancora leggermente umido e gli sorrise, lo baciò di nuovo

«andiamo,» soffiò sulle sue labbra «Niall mi uccide, se torniamo dopo l'una» ridacchiò
«non dirmi che ti fa realmente paura quell'orsetto irlandese?» alzò un sopracciglio
«ho imparato due cose su Niall. Mai prendere il suo cibo,» Harry annuì serio «e non toccare mai Harry styles e Zayn Malik, diventa impossessato»

«esagerato!»
«non lo è! Anche tu sei così—così protettivo. È bello, è bella un'amicizia così»
«beh, potrei dire lo stesso di te e Liam» Louis annuì
«è un fratello per me»

«cosa ti ha detto Zayn? Giorni fa?» chiese
«haz,» disse mettendosi la cintura «tradirei la sua fiducia se te lo dicessi, e comunque si tratta di Liam»
«e dai! Dimmi qualcosa che non so!» sbuffò
«ti trovo estremamente eccitante» rispose
«sfrontato!»

«hey,» esclamò «mi hai detto di dirti qualcosa che non sai. Beh non te l'ho mai detto no?!»
«Louis fai allusioni sessuali continuamente. Sei un idiota! E dimmi cosa ti ha detto Zayn»
«piccolo chiedilo a lui, sicuramente ve lo dirà. Ti dico solo che è una cosa, molto carina»

«Mhh—cose romantiche quindi»







Rieccomiii qui!!
Dopo giorni intensi, rieccomiiiii con qualcosa di altrettanto intenso.

Allora, come state?
Spero tutto bene, a me è solamente un periodo stressante, ma fondamentalmente sto bene e ne sono contenta.

Cercherò di pubblicare venerdì all'ora di pranzo, o la sera come in programma.

Vi voglio un bene immenso, e sono troppo felice del vostro supporto

xxxL

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