Edward's voice

By onedirection_tpwk3

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Le canzoni di Louis si erano posizionate al primo posto in ogni classifica, tanto da vincere i Brit awards. ... More

Mystery
Katy Perry
H&N
𝐴𝑟𝑖𝑎 𝑏𝑢𝑜𝑛𝑎🍃
Lᴇᴛ ᴍᴇ ᴋɪss ʏᴏᴜ
𝑆𝑡𝑟𝑜𝑛𝑔🪨
-𝟸𝟶𝟷𝟹-
𝐋
𝑅𝑜𝑡𝑡𝑜
Crisi
"It's your fault"
Riconciliazione
Date
Bravery
Once in a Lifetime
the night is calling to me
Philip
special
L.A.
Capitolo 21
Brits
Wind
Meeting
Unexpected
Angel
Rain
tension
𝐈 𝐬𝐞𝐠𝐫𝐞𝐭𝐢 𝐝𝐞𝐥 𝐦𝐚𝐫𝐞
𝗧𝗿𝗮𝘃𝗲𝗹
Reveal
Burning
Capitolo 33
Il quaderno
Friendship
Try
w
You said you care
Toronto
I Grammy
L'ultimo tassello
Please don't leave me
Styles Company
Un amico di vecchia data
Only love can hurt like this
hushed person
E tu ricordi?
"Ti ho preso"
Epilogo

Golden

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By onedirection_tpwk3




New York 24 marzo 2016 4:00

Erano le quattro del mattino,quando i due ragazzi arrivarono all'abitazione degli Styles. Harry sapeva bene che suo padre e i ragazzi,sarebbero rimasti fino a tarda mattinata, suo padre prendeva seriamente il suo lavoro non c'era né verso né direzione, che potesse smuoverlo.

cercarono di fare il minor rumore possibile, quando spensero l'auto scesero quasi in punta di piedi sul vialetto, molto da deficienti,in quanto il rumore dell'auto si sarebbe sentito lo stesso, annunciando il loro rientro. Fu allora che ad Harry, venne un'idea geniale.

«Niall,tra sette minuti ci sono gli irrigatori, ma a parer mio mio padre sarà troppo stanco per ricordarsene» gli lanciò uno sguardo d'intesa

«assolutamente si! Voglio farlo. Vediamo se Liam e Louis sono svegli—sporse il capo—cazzo sono svegli!»
«e quindi? Sti gran cazzi! Hai la pallina di gomma? Voglio lanciargliela in fronte» disse ridendo

Ed era questo il rapporto tra Harry e suo padre, fatto di scherzi,giochi,consigli,ma anche di litigate, momenti bui e momenti di solitudine,di tristezza, contornati da ricordi felici.

Niall arrivò da dietro,mentre Harry cercò di essere più scaltro possibile e non farsi notare.
Quando Louis lo vide, fece una faccia sorpresa ma allo stesso tempo sconvolta e divertita, Niall gli intimò di fare silenzio, con il gesto del dito, che portò al naso e mimò un shh

Louis rispose, sempre in maniera scaltra, alzando le mani in segno di complicità.

«ma che ore sono?» chiese Louis
Des guardò l'orologio «le quattro. E quegli sciagurati ancora devono tornare!»
«dai Des! Ma sono ragazzi» gli disse Liam

«alla carica!» urlò Niall azionando gli irrigatori
Harry iniziò a correre per tutto il prato mentre lanciava la pallina di gomma sulla testa del padre, essa rimbalzò e lui cercò di afferrarla, ma Niall fu più veloce e la prese, passandola a Harry

«Harry Styles!» urlò zuppo dalla testa ai piedi e Harry non potè che ridere
«Niall James Horan! Mi aspettavo di meglio»

«papà ti ho risparmiato la doccia a prima mattina. Ora devi solo asciugarti» Des lo fulminò
«ah si? Niall passami un po' questa pompa»
«non oseresti» gli urlò Harry

Des iniziò ad aprire la valvola dell'acqua gelata, e Harry capì le intenzioni del padre e iniziò a correre come un maratoneta in fuga, suo padre lo rincorreva ridendo, sotto gli occhi divertiti di tutti. In particolare di Louis, il riccio iniziò a correre attorno al tavolo, dove erano seduti Liam e Louis.

«Louis! Bloccalo»
«scordatelo! Non sei leale papà»

Louis lo afferrò da dietro, e Harry sussultò per la sorpresa, non si aspettava che il maggiore lo facesse sul serio. Lo afferrò per il busto, lo girò e la differenza di altezza era evidente, il volto di Louis terminava sui pettorali di Harry, e quest'ultimo poteva vederlo dall'alto, e ammirare quella fastidiosa, ma dolce creatura della natura.

I loro volti erano,non a centimetri di distanza, bensì a millimetri. Louis sospirò pesantemente, mentre Harry trattenne il fiato per quella vicinanza, in quel momento ad Harry non vennero in mente che, solo cose sconce da fare. Come afferrare Louis di peso e portare le sue gambe in vita, così da farlo risultare più alto. Baciare quelle labbra sottili, che lo invitavano ad assaporarle.

tu non lo sopporti! Non ricordi cosa ti ha fatto? Svegliati

I suoi sogni erotici continuarono quando Louis gli prese i polsi, e lo fece girare, in un attimo si trovò bloccato,con il suo culo che premeva sul membro di Louis, e il più piccolo giurò di aver sentito qualcosa di vivo lì. Harry lo fece risultare come un gesto accidentale, ma si spinse di più su Louis, e il maggiore capì che il riccio aveva notato la sua protuberanza.

«Des! Ora» urlò
E in un attimo Harry e Louis furono zuppi dalla testa ai piedi, in una frazione di secondo Harry sciolse i suoi capelli e li bagnò tutti. Si girò e notò Louis che sorrideva, ed era semplicemente la persona più bella che avesse mai visto.

I suoi occhi si erano limitati a delle fessure, e quando rideva si formavano delle rughette adorabili,sotto gli occhi, che lo fecero intenerire ancora di più.

Louis si avvicinò cautamente all'orecchio del minore
«attento Harry, la prossima volta potrei non avere controllo se non ci sono tutte queste persone,ho sentito il tuo gesto accidentale»

E invece di battibeccare su quanto detto, rimase spiazzato con una faccia seria, molto probabilmente col viso in fiamme.

Fottuto Tomlinson




New York 24 marzo 2016 19:30

Golden, golden,golden
As I open my eyes
Hold it, focus,hoping
Take me back to the light

«concentrati Harry concentrati» disse a se stesso

In quel momento si trovava nel patio della sua abitazione, che era formato da un gazebo in legno, diverse sedie in legno e un cammino frontale. Si trovava su una delle sedie a dondolo di suo nonno, con la chitarra sperando di riuscire a comporre qualcosa.

Harry è sempre stato un bambino, un ragazzo riservato. Molto spesso era deriso per questo suo modo di essere, proprio perché suo padre era uno dei manager più famosi del paese e se non del mondo intero,si chiesero come mai non gli piacesse essere sotto i riflettori.

L'unico vero amico che lui aveva fin da piccolo era Niall, l'irlandese era sempre stato con lui, dal principio. Era sempre lì a coprirgli le spalle. Il suo dolore iniziò il secondo anno delle scuole medie, quando suo padre raggiunse l'apice della sua carriera.

Ecco vedete Des Styles non è mai stato un uomo che opprimeva suo figlio,infatti alla richiesta di alcuni dei suoi collaboratori di accoppiare Harry con una ragazza per pubblicità, diede di matto. Non perché sapesse che suo figlio fosse gay, ma semplicemente perché per lui era un concetto totalmente sbagliato.

Il peggio arrivò dopo il suo coming out, non nella sua famiglia perché tutti ne furono contenti, soprattutto suo padre. I ragazzi iniziarono a provarci con lui perché era famoso, potevano avere fama e dopo che avevano ottenuto un po' di gloria, lo trattavano come un rifiuto.

Golden è la storia di Harry,che non riusciva ad essere libero da se stesso. È la canzone di tutte le persone che hanno paura, paura di dichiararsi, paura di accettarsi. Golden è la canzone di chi non vuole restare da solo.

I don't wanna be alone
I don't wanna be alone
When it ends
Don't wanna be alone

Le lacrime rigarono il suo viso. Quante volte era stato preso in giro per il suo modo di vestire, quante volte per il suo smalto o per i suoi capelli. Quante volte lo avevano lasciato solo ed era arrivato Niall in suo soccorso. Quante volte aveva avuto paura di mostrare chi fosse, per non essere disprezzato.

But I, I can feel it take a hold
I can feel you take control

Ed Harry stava prendendo il controllo, L'Harry del passato lo stava facendo.

«haz» sussurrò Niall
«hey» tirò su col naso
«cosa c'è che non va?» era spaventato
«niente e solo che....sto componendo golden. E mi sono emozionato»

«Sei così sincero e così spontaneo. Ecco perché ti voglio un mondo di bene»
«anche io» lo abbracciò

«alle nove di stasera abbiamo un'intervista con un certo John. Credo voglia parlare della tua musica e delle nuove canzoni»
«capisco si. Grazie mille,comunque Zayn non fa domande quando prendiamo i suoi server e i suoi ripetitori?»

«no, dice che non vuole saperne niente. Se vuoi renderlo partecipe di ciò, ne sarebbe felice, tutto qui» Harry annuì
«dai prepariamoci! Ho perso la cognizione del tempo. Dobbiamo cenare e poi andare in camera, montare il pannello e fare l'intervista»

Ancora con gli occhi rossi, varcò la soglia dell'entrata di servizio. Trovando suo padre, sua sorella, sua madre, Louis e Liam già seduti che aspettavano Niall e Harry.

«ni non ho voglia di cenare con loro. Preferisco farlo con te e Zayn,che ne dici se domani sera andiamo da lui? Non lo vedo dalle quattro di stamattina, quando lo abbiamo riportato a casa»

«Harry per me è ok, però che ne dici di non creare scompiglio e mangiare di la?Assieme a loro?»
«Niall non faremmo in tempo e poi non mi va di vedere nessuno»

«oh....è uno di quei momenti vero? Come l'abbiamo chiamato? Momento X» Harry annuì
«io monto il pannello. Tu cena e sali su, capiranno»

Harry corse su per le scale, e si chiuse in camera sua, respirando affannosamente. Da quando quella volta gli successe quell'incidente....Harry aveva momenti no, che riusciva a sopportare solo se era da solo. Nemmeno la presenza di Niall poteva aiutarlo, erano momenti X, così li avevano denominati.

«Harry?» chiese Gemma
«momento X» sospirò abbassando la testa
«di nuovo» sospirò Anne preoccupata
«vado a parlargli forse può sentirsi meglio»

«Des, vado io. Gli porto la cena»
«Louis a Harry non piace la compagnia di nessuno, in questi momenti. Puoi tentare, sperando il meglio»

«Louis sa essere molto persuasivo»
«ha ragione Liam. Vai Louis, tieni questo! È il suo piatto preferito»

Louis era ansioso, il suo cuore batteva forte, e non solo perché stava salendo molte scale con un piatto nelle mani, ma perché si rese conto di ciò che avesse detto a Harry, quella mattina. Forse lo aveva intimidito? Fatto sta che vicino a quel ragazzo Louis non riusciva più a pensare.

Arrivò davanti a quella che sembrava la sua stanza, bussò. Era una porta di legno bianca, con sopra il suo nome, inciso.

«mamma momento x. Credo che Niall te l'abbia spiegato. Non mi far essere scortese, lo od—Louis?»
Aveva uno sguardo interrogativo

«che ci fai qui?»
«ti ho portato la cena!» alzò il piatto contento
«mi dispiace io non ho fame» fece per chiudere la porta, ma Louis la fermò
«Harry mangia ti prego. Me ne vado,ma per favore mangia qualcosa, non hai pranzato oggi»

Lo guardò intensamente e sapeva che se ne sarebbe pentito
«entra»

Louis entrò in quella che doveva essere la camera di Harry, le pareti erano di un grigio chiaro, aveva una cabina armadio molto grande, di legno bianco. La scrivania si trovava di fronte al suo letto matrimoniale, anch'esso con le lenzuola grigie, sulla scrivania giacevano libri di storia dell'arte, di musica, di letteratura inglese e alcuni spartiti vuoti.

Al lato vi era una Takamine Thinline, fatta in abete, parte posteriore e lati sapele e il collo in mogano ricoperto da una tastiera in palissandro.
Era la chitarra acustica più bella che avesse mai visto, ed era una delle più rare e costose.

Ps: non è un caso che l'abbia scelta con questi colori

«è bellissima» mormorò guardando la chitarra
«già, peccato che io la suoni raramente»
«non canti?» gli domandò
«no» scosse la testa velocemente

Si accorse che sulle mensole giacendo tantissime fotografie, da quando era piccolo fino a tre anni fa più o meno. Con tutta la sua famiglia e con Niall.
Poi notò una porta vicino al suo letto

«cos'è?» la indicò
«stanza comunicante. Quando ero piccolo e abbiamo comprato questa villa, decisi di prendere questa stanza,però non sapevo ancora che dietro quest'ultima ci fosse un'altra stanza. Così decisi di utilizzarla come sgabuzzino per le mie cose—si ecco per le mie cose, del tipo giocattoli eccetera»

Che cazzo di bugiardo

Si era un bugiardo, quella stanza che spacciava come sgabuzzino, anche agli occhi di suo padre, era il covo newyorkese di Edward. E si maledisse internamente, perché merda! Erano quasi le nove.

«senti Louis...ehm potresti chiamarmi Niall?  Dobbiamo parlare con Zayn» era nervoso
«oh si certo. Solo Harry, domani è il compleanno delle mie sorelline, ho invitato anche Niall e la tua famiglia. Vuoi venire anche tu? Magari inviti anche Zayn, che ne dici?»

No

«mi sembra un'ottima idea. Grazie dell'invito! Sicuro che a loro vada bene?»
«Harry compiono dodici anni, ti prego. E poi stravedono per te e tua sorella!»

«per me? Ma io non le vedo da quando avevano nove anni praticamente» disse divertito
«eppure io non ti vedo da quando hai sedici anni»
«io da quando ne avevi diciannove»

Non si erano resi conto della loro vicinanza, Louis era molto vicino al volto di Harry, in pratica appena sospirò guardando i suoi occhi è come se gli avesse respirato sulle labbra. Il suo sguardo vagò dagli occhi alle labbra gonfie, Harry lo notò e si leccò le labbra preparandosi a quello che sarebbe successo.

«harrehhh sto arrivando col dolceeee!» urlò Niall prima di entrare, ebbero abbastanza tempo per allontanarsi e ricomporsi

«hey ni—tossì—grazie»
«io vado ragazzi. Ci vediamo domani sera»
«ciao Louis»

Niall iniziò ad osservarlo,e scoppiò in una risata
«non ci credo! Sei cotto» disse sedendosi sul bordo del letto con il dolce tra le mani

«ma che cazzate dici?! Spari solo cazzate!» sbuffò
«si cerfo, quinfi non vi sfavate per bafiare»
«e non parlare mentre mangi! E poi non era la mia torta?» provò a tirargli il piatto di mano
«Harold provaci di nuovo e il mondo non avrà più un Edward che canta»

_____

«Edward ciao, sono John»
«salve è un piacere essere qui con te»
«ho una domanda importante da porti subito»
«spara!»

«tu sei un cantante misterioso, che rilascia canzoni fantastiche fattelo dire! Hai una voce meravigliosa. Perché utilizzi la voce robotica e non ti fai vedere?»
«John non è ancora il mio momento. Credo che al momento giusto lo farò, mi mostrerò»

«dicci un po' a cosa stai lavorando? Se si può sapere» era incuriosito
«una canzone con un importante significato. Golden, non so se avevi afferrato lo spoiler via Twitter»

«è molto importante per te?»
«si lo è, è una canzone che dedico a me stesso»
«quindi non ci dirai di cosa parla?»
«vi basti sapere che è la canzone di chi non vorrebbe mai rimanere solo, e di chi prima o poi troverà il coraggio di mostrarsi»

«quindi è proprio centrata»
«esatto»
«non ci hai detto se ti presenterai ai Brits o se pubblicherai un album tuo»

«io spero di riuscire a terminare molte canzoni e unirle in un album. Per quanto riguarda i Brits, beh io non so se sarò nominato, dipende tutto dai miei fan se mi credono all'altezza,se sta piacendo la mia
musica»

«se dovessi essere nominato cosa accadrà? Come prenderai il premio?»
«ci sarà sicuramente una terza persona a ritirarlo»

«grazie mille Edward per aver risposto alle mie domande. Tu in questo momento ti trovi in Inghilterra?»
«si. Sono lì»

«sentito, a tutte le persone in ascolto il nostro Edward è in Inghilterra. Grazie mille spero tu passa una bella...ehm nottata? Credo»
«si grazie buonanotte anche a te»
Chiuse la trasmissione con le palpebre che si abbassavano da sole, data la stanchezza

«beh che dire è stata una giornata faticosa»
«hai ragione, dormo con te?» Harry annuì
«solo-»
«portami una tazza di latte con tanta schiuma e mettici del cacao sopra. Si vado»
«grazie» soffiò sorridendo


Eccomi qui!!!! In anticipo
Spero vada tutto bene, com'è andato questo inizio settimana?

Spero stiate tuttx bene, vi voglio un mondo di bene e grazie a voi ricevo messaggi bellissimi. Continuate a scrivermi per qualsiasi cosa! Spero che vi abbia strappato una risata

Vi amo xxxxL

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