Saudade

By jadezstories

427K 10.5K 2.2K

COMPLETA in REVISIONE con SEQUEL "Our love was made for movie screens" Lei è Ashley Wilson. Introversa, per... More

Prologo
-Chapter 1-
-Chapter 2-
-Chapter 3-
-Chapter 4-
-Chapter 5-
-Chapter 6-
-Chapter 7-
-Chapter 8-
-Chapter 9-
-Chapter 10-
-Chapter 11-
-Chapter 12-
-Chapter 13-
-Chapter 14-
-Chapter 15-
-Chapter 16-
-Chapter 18-
-Chapter 19-
-Chapter 20-
-Chapter 21-
-Chapter 22-
-Chapter 23-
-Chapter 24-
-Chapter 25-
-Chapter 26-
-Chapter 27-
-Chapter 28-
-Chapter 29-
-Chapter 30-
-Chapter 31-
-Chapter 32-
-Chapter 33-
-Chapter 34-
-Chapter 35-
-Chapter 36-
-Chapter 37-
-Chapter 38-
-Chapter 39-
-Chapter 40-
-Chapter 41-
-Chapter 42-
-Chapter 43-
-Chapter 44-
-Chapter 45-
-Chapter 46-
-Chapter 47-
-Chapter 48-
-Chapter 49-
-Chapter 50-
-Chapter 51-
-Chapter 52-
-Chapter 53-
-Chapter 54-
-Chapter 55-
Playlist

-Chapter 17-

6.6K 170 21
By jadezstories

Anche se lo spogliatoio era sotto alla palestra e tutte le porte erano chiuse, sentimmo comunque il brusio del pubblico, che mano a mano che si avvicinava l'orario d'inizio gara, diventava sempre più forte. E anche noi diventavamo sempre più nervose.

 Alcune cominciarono a camminare avanti e indietro, altre a mordicchiarsi le unghie e altre si misero perfino a cantare a squarciagola. Io invece non sentendomi troppo nervosa, stavo seduta a guardare le altre impazzire, cercando di rassicurare qualcun'altra. Ma più si avvicinava l'inizio della gara, più diventava difficile calmarle, così quando ne ebbi abbastanza urlai.

 << Che ne dite se facciamo un gioco?>> tutte si girarono verso di me, fermando tutto ciò che stavano facendo, per stare calme. <<Che tipo di gioco?>> chiese Victoria con voce stridula. <<Che cosa vorrei. Praticamente a turno dobbiamo dire cosa vorremmo dal futuro. Noi possiamo farlo riguardo alla gara>> tutte si guardarono in torno e nessuna obbiettò. 

 <<Bene comincio io>> disse Brooklyn per scacciare le insicurezze delle altre. <<Vorrei arrivare in piedi a volteggio >> disse solenne. <<Vorrei non cadere da trave!>> esclamò Everly coraggiosa. Alcune risero, ma guardando la mia occhiata truce smisero subito. <<Vorrei essere tra le migliori di oggi>> disse Alice.

 E continuammo così, fin quando il giro stava per terminare con me. <<E tu cosa vorresti Ashley?>> mi chiese Nicole. Ci riflettei un attimo, anche se avevo già in mente qualcosa. <<Vorrei essere la gioia dei miei genitori, l'essere fieri di me e dei miei risultati>> alcune si commossero e anche io strinsi le labbra per non scoppiare a piangere. <<E' una cosa bellissima Ashley, noi siamo molto più egoiste, mentre te vorresti qualcosa anche per gli altri>> disse Georgia dolcemente. <<Beh, veramente è un pensiero un po' egoista visto che vorrei che fossero allegri per me, ma non importa>> le risposi e qualcuna fece una risatina.

 La porta si aprì di scatto, facendoci sussultare. <<Ragazze? Che ci fate sul pavimento? Dobbiamo muoverci, su!>> esclamò il coach, sorpreso dal vedere la squadra mezza seduta e mezza distesa sul pavimento. Tutte ci alzammo di scatto. <<Mettetevi in ordine alfabetico tranne Ashley che sta per ultima. Forza!>> ci ordinò battendo le mani. Io mi precipitai dietro a Jessica e finalmente lasciammo lo spogliatoio. 

 Quando fummo nel corridoio adiacente al campo di gara, riconobbi la voce che stava annunciando l'inizio gara. <<Benvenuti a tutti alla prima di campionato della nostra squadra di ginnastica artistica. Oggi vedremo la nostra amatissima squadra scontrarsi a base di salti mortali con la Massury high. Fate un bell'applauso!>> il pubblico applaudì entusiasta. <<Bene e ora accogliamo la squadra avversaria!>> esclamò la voce, anche se gli applausi si ridussero notevolmente. <<Dai ragazzi, sappiamo tutti chi aspettate, ma anche loro non sono male>> continuò la voce facendo ridere il pubblico che applaudì rumorosamente.

 Attraversammo il corridoio e questa volta, senza interruzioni, la Massury high entrò in campo con un lieve applauso da parte del pubblico. Poi fu il nostro turno. <<Ed ecco a voi, le bellissime, fantastiche e stratosferiche ginnaste della Saint Ville!>> annunciò la voce e noi entrammo in campo gara. Le luci erano spente a parte per un riflettore che ci inquadrò mentre entravamo. Il pubblico, appena la prima della fila entrò, si dimenò in un boato quasi assordante. 

 Arrivate al centro del corpo libero la luce inquadrò la prima e si spostava ogni volta che veniva nominata una ginnasta. Io come il coach mi aveva detto ero ultima. Quando la voce arrivò a Jessica il cuore cominciò a battermi forte nel torace. <<Ragazzi preparatevi perché ora c'è il pezzo forte. La ginnasta che tutti sognate. La ginnasta che fa battere i vostri cuori>> il mio stava impazzendo invece. <<Ecco a voi... Ashley Wilson!>> il pubblico, soprattutto l'ala dei giocatori, applaudì così forte da stordirmi e il riflettore quasi mi accecò, ma la felicità era troppo forte e salutai con una mano tutto il pubblico che applaudì ancora e ancora per almeno altri due minuti.

 <<Ok calmatevi!>> disse il presentatore, ormai disperato e il pubblico piano piano si zittì. Noi abbandonammo il corpo libero e ci dirigemmo verso parallele. Dato che ero l'ultima, potevo prepararmi con più calma intanto che le altre gareggiavano. Così andai subito davanti alla giuria aspettando che esponessero i nomi. <<Bene, ora si comincia! Vedremo la Massury a trave mentre la nostra Saint Ville a parallele>> poi disse i nomi delle ginnaste della Massury. <<Mentre per la Saint Ville abbiamo: Jessica Warren, Autumn Lorrey, Georgia Parry, Nicole Amburre e Ashley Wilson!>> il pubblico applaudì.

 La giuria ci disse le stesse cose di sempre <<In bocca al lupo, fate del vostro meglio, noi saremo imparziali...>> cose che solo alla prima gara ascoltavo realmente. Poi ci congedarono e io andai a sedermi, mettendo i paracalli. Nel mentre Jessica fece il suo esercizio, prendendo un buon punteggio. Le battei la mano con il dorso, per non sporcare il nostro body di magnesia. Avevamo un body azzurro scuro, quasi blu con molti strass di qua e di là a maniche lunghe, fatte di retina come il pezzo sopra il decoltè e sulla schiena.

 Quando Autumn stava per andare sotto le parallele, andai a parlarle come facevano tante ginnaste prima che la compagna facesse l'esercizio. Lei si accorse che stavo venendo verso di lei e mise la mani a pugno e misi anche io le nocche contro le sue. Le sorrisi e dissi <<Autumn, anche se ci conosciamo da poco sei già diventata per me una grande amica, anche se sbaglierai, cosa che non farai sicuramente, sarai sempre una delle migliori. Vai e spacca tutto, ma non la parallela>> lei rise e stringemmo i nostri mignoli insieme guardandoci negli occhi, consolidando le parole dette. <<Grazie Ashley>> mi disse e mi diede un bacio sulla guancia prima di lasciare il mio dito e andare sotto la parallela. 

Dopo alcuni minuti la chiamarono e dopo il saluto cominciò la routine. Andò benissimo e stoppò quasi l'uscita. Mi misi a saltare ed urlare e sentii alcune persone in prima fila ridere di me, ma ero troppo presa ad andare incontro ad Autumn a congratularmi per badarci. Dopo Autumn, fu il turno di Georgia e anche con lei parlai. Purtroppo lei sbagliò il giro impugnato, ma per il resto andò molto bene. Poi fu il turno di Nicole, che fece una gran bella figura, da quello che vidi, dato che ero indaffarata a mettermi la magnesia per ripassare l'esercizio. Quando terminò le sorrisi e lei venne verso di me. Mise le mani a pugno e la imitai, mi guardò negli occhi e disse <<Sai Ashley, quando quest'anno abbiamo saputo che saresti venuta alla SV tutte noi eravamo un po' dubbiose e pensavamo fossi la solita ragazza che se la tira e cerca di farsi notare da tutti, ma ci siamo tutte ricredute dal primo giorno. Tutta l'attenzione che si riversa su di te è perché tutti vorrebbero essere come te, belli sia dentro sia fuori. Sono molto felice di averti potuto conoscere e crediamo tutte in te. So che forse ora ti ho messo addosso molta ansia, ma sappi che tutte crediamo in te e nelle tue capacità, perché sei grandiosa>> mi vennero le lacrime agli occhi e le sorrisi riconoscente. <<Non piangere. Resta concentrata>> mi disse e sorridendomi se ne tornò verso le altre. 

 <<Posso parlarti?>> mi chiese il coach e voltandomi verso di lui annuii. <<Ashley sei una, se non la migliore, dell'intero gruppo. Hai capacità da vendere, ma soprattutto passione. Molte qui in questa squadra sognano la tua carriera e ti prego di sfruttare al massimo ogni possibilità. Io penso che già l'anno prossimo potresti non voler più gareggiare con noi per i troppi impegni, ma ti voglio già ringraziare per quest'anno. Sono molto onorato di poterti fare da coach e ti ringrazio per avermene dato la possibilità>> gli sorrisi. <<Io vorrei ringraziare lei per avermi accolto in questa squadra. Per me questa è tutta un'altra vita e mi piace molto. Non è molto facile per me integrarmi bene in una squadra, ma con voi tutti mi sono sentita subito parte di qualcosa, è difficile da spiegare, ma è così>> gli dissi e lui mi abbracciò, cosa che mi lasciò stupefatta, ma ricambiai ovviamente. Fu molto rapido come abbraccio. <<Ora vai che il pubblico aspetta solo te>> mi diede una pacca sulla schiena, indirizzandomi verso l'attrezzo.

Mi posizionai sul tappetodell'uscita, a circa tre metri dallo staggio più alto, dove sarei salita conl'aiuto della pedana. Le luci del palazzetto inquadravano tutto il pubblicodavanti a me, ma io avevo occhi solo per la giuria. Quando mi avrebbero chiamata, avrei dovuto fare loro il saluto e poi cominciare il mio esercizio. Il giudicefinalmente alzò la mano e io feci il saluto. La voce annunciò l'accaduto. <<E ora alleparallele per la Saint Ville... Ashley Wilson!>> il pubblicò urlò eapplaudì. Cominciaia correre e battei sulla pedana appendendomi alla sbarra, il mio eserciziò cominciò e andò piuttosto bene. 

L'atterraggio d'uscita risultò perfetto, dato che nonmossi un singolo passo. Atterrai e la folla squarciò il silenzio con urla digioia. Io feci un sorriso molto ampio e salutando i giudici venni accerchiatadalle mie compagne urlanti e il coach che sorrideva fiero. Le ragazze mistrinsero una ad una e nel mentre che stavano tornando calme il punteggio lefece urlare di nuovo insieme alla folla. Avevo appena preso un voto altissimo,quasi la perfezione. Sorrisi ancora di più, ma a quel punto dovetti guardare nelsettore in cui prima ero stata acclamata. Puntai il mio sguardo verso di là elo vidi. Con uno sguardo strano. Stava guardando proprio me. Quando deisuoi amici, che si erano accorti che stavo guardando nella loro direzione, alzaronouno striscione con scritto "Guardate la nostra atleta e piangete" e scoppiai aridere. Loro si illuminarono. 

Salutai il pubblico e tornai a sedermi vicino almio zaino, dove mentre mi toglievo i paracalli battei il cinque ad altre personee abbracciai Megan. Poi sentii gli applausi e capii che dovevamo fare cambio diattrezzo per andare a trave. Nel mentre che stavamo andando verso l'altro attrezzo, partì dallecasse la canzone On The Floor e cominciammo tutte aballare e il pubblico cominciò a battere le mani a tempo.  Anche se eravamo stonate come campane, non ci importava e ilpubblico si divertiva, quindi continuammo a saltare ed urlare, fino a quando lacanzone non terminò. 

Fu molto difficile tornare calme e concentrate comeeravamo prima, ma piano piano ce la facemmo. Finalmente arrivammo alla trave eappoggiando le cose. <<Benegentili spettatori, siamo arrivati alla seconda rotazione dove vedremoimpegnata la Massury alla parallela e la SV alla trave>> annunciarono atutti. <<Forzaragazze che la giuria vi aspetta. Ashley dimmi se dopo vuoi che ti fascio iltallone destro>> mi domandò il coach. <<Si grazie, meglio che ieri misono fatta abbastanza male>> lui mi alzò i pollici in risposta. Mimisi in fila indiana dietro le altre e andammo fino al tavolo dei giudici. 

Il telecronista chiamò prima i nomi di quelle della Massury e poi noi. Questa voltaperò il pubblico al mio nome applaudì un po' più forte, soprattutto il settore dellascuola, dove le squadre sembravano molto euforiche. Perdendomi nei mieipensieri non ascoltai i giudici, mentre le mie compagne sembravano propriorapite dalle loro parole. Ci congedarono e andai subito dal coach, che mi fasciòdalla caviglia fino alla pianta del piede destro. <<Ti sentipronta?>> mi chiese mentre era indaffarato con la fasciatura.<<Abbastanza, diciamo che la trave mi mette sempre sotto pressione, maquesta è la vita>> mi guardò e fece un sorrisetto. <<Comunque ti volevo dire che c'è anche il tuo altro coachqui>> rimasi sorpresa <<Ah si? Dov'è?>> chiesi guardandomi intorno. 

<<Sono quistronzetta>> era questo il coach che conoscevo. <<Will!>> mialzai e andai ad abbracciarlo. Will era il coach migliore che si potessedesiderare. Avendo trent'anni mi capiva come pochi sanno fare e più volte, quando in Michigan giravamo insieme, le persone pensavano fossimo fidanzati. 

Per me era sempre stato più un migliore amico-coach. Con lui parlavo di tutto e mi davaconsigli anche sui ragazzi. <<Anche io sono felice di vederti, bellissima>> gli sorrisi e gli diedi un buffetto sulla guancia. Tornai asedermi, per far finire al coach Strauss di bendarmi e Will mi chiese <<Mache cavolo hai fatto al piede? Lo sai cosa potresti correre se nonguarisci>> lo sapevo eccome. Due anni prima non mi aveva più rivolto laparola per una settimana perché avevo uno strappo al tallone sinistro e miguardava come le ragazze snob guardano quelle più povere nei telefilm. La cosanon mi aveva per niente infastidito anzi, io e Bella, la mia coreografa allaMichigan Accademy, ridevamo un sacco e lo prendevamo in giro per ore e ore. 

 <<Certo che mi ricordo cosa potrei rischiare>> sghignazzai eil coach, che aveva appena finito la fasciatura mi guardò torvo e se ne andò, lasciandomi sola con Will. <<Scusa, non ho ancora capito perché sei qui>> glidissi. <<Dobbiamorivedere tutte le cose prima di andare in New Jersey, così ho pensato che fossemeglio venire qui e lavorare faccia a faccia>> vide la mia espressione.<<Si, ne ho già parlato con il preside e con Strauss. Entrambi hannoaccettato. Poi mercoledì sera partiremo insieme e arriveremo direttamente inNew Jersey a spezzare i piccoli cuoricini delle tue avversarie>> guardòper il palazzetto e indicò lo striscione, che ora tenevano altri due ragazzi.<<Quello è per te?>> disse indicandolo con un movimento delmento. <<Mh mh>> gli risposi mugugnando. <<Bellino>> in quel momento mi accorsi di Logan, che ci stava studiando da lontano. Pensaisubito a quello che poteva frullargli in testa in quel momento e non eraniente di buono. Il pubblico applaudì, probabilmente per la fine dell'eserciziodi Alice e mi girai per vedere le mie compagne andarle incontro battendole ilcinque, così mi alzai anche io facendo come tutte le altre. 


Spazio autore: 

Ciao a tutti, come state? Oggi Ashley è alle prese con la prima gara di campionato, chissà cosa accadrà... Vi lascio i miei social instagram: saudade_wattpad_ e tik tok: jade_stories

Vi ringrazio moltissimo per aver letto anche questo capitolo, 

Giada

Continue Reading

You'll Also Like

144K 4.1K 89
@charles_leclerc ha iniziato a seguirti
244K 6.8K 32
Luna Tyler è la classica ragazza modello: ottima figlia, ottima studentessa e ottima rappresentante d'istituto. È una ragazza obbiettiva e solare ma...
386K 9.6K 46
Lei, Zara Erman, ragazza semplice e normale, come tutte le ragazze. Non le piace essere popolare, ma lo diventerà per colpa di lui. Lui, Mirko Samisc...
263K 13.5K 55
𝐒𝐞𝐜𝐨𝐧𝐝𝐨 𝐯𝐨𝐥𝐮𝐦𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐬𝐞𝐫𝐢𝐞 𝐬𝐩𝐢𝐧-𝐨𝐟𝐟. 𝐏𝐮𝐨̀ 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞 𝐥𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐬𝐭𝐚𝐧𝐝𝐚𝐥𝐨𝐧𝐞 𝐦𝐚 𝐩𝐫𝐢𝐦𝐚 𝐬𝐢...