0 • Prologo

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Terushima's pov

Uscii dal camerino di Semi, quasi sbuffando. Il grande musicista e la sua fidanzata mi avevano cacciato fuori dal camerino dopo un commento sui loro amoreggiamenti.

Subito vidi la ragazza della Security. L'avevo vista altre volte durante i concerti di Eita, e mi incuriosiva da un po'.

L'unica vera occasione che avevo avuto per parlarle, era stato prima quando non voleva farmi raggiungere Kotoe e Eita. E ovviamente, non mi era bastato.

"Disturbo?" chiesi venendole di fianco. Alzò lo guardo e mi guardò qualche secondo.

"No. Le serve qualcosa?" mi chiede accennando a un piccolo sorriso.

"Compagnia." dissi sorridendo. "Mi hanno buttato fuori i due piccioncini. Pareva non avessero più bisogno del reggicandela."

La ragazza si portò una mano sulla bocca cercando di soffocare le risate. Si arrese subito, facendo risuonare la sua bella risata per tutto il corridoio.

"Quanto ti capisco. Ho questa mia amica e il suo storico tipo che litigano sempre un sacco, devo fare sempre i salti mortali per farli riappacificare. E ogni volta che risolvono mi ritrovo fuori di casa loro in meno di dieci minuti." mi spiegò ridacchiando.

"Oddio, fortunatamente Semi e Kotoe non litigano spesso, ma dovevi vederli in questi giorni, sembravano fuori di loro visto che tenevano entrambi dei 'segreti'."

Quando la ragazza provò a parlare di nuovo, il suo cellulare vibrò. Velocemente lo sblocco e, dopo aver letto il messaggio, rispose ancora più veloce.

Neanche il tempo di rimetterlo via, che quello che supposi essere una sua sorta di capo, la
chiamo a gran voce.

"YOSHIMOTO!"

Il ragazzo di trentacinque anni circa, le venne davanti.

"Signor Takahashi."

"Abbiamo ruotato di postazione tre minuti fa..." cominciò a sgridarla. "E immagini chi è fuori posto?"

Non mi piaceva il modo in cui le stava parlando. Anzi, non mi piaceva lui. Per niente.

"Mi scusi, non ho visto l'orario." rispose monocorde lei.

"Strano, dopotutto ce lo ha sempre in mano! Si ricordi che è al lavoro e quindi, per sua sfortuna, deve lavorare." continuò lui.

A quel punto, la ragazza reagì.

"Ho sempre portato a fine il mio lavoro in modo impeccabile e lo dimostra il fatto che il signor Semi, non si è mai lamentato." fece un bel respiro profondo "Per il cellulare mi scuso, ma aspettavo un messaggio importante, e dovevo avere l'assoluta certezza di riceverlo."

Guardai meglio la ragazza. Palesemente odiava il tipo, ma riusciva a rispondergli a tono senza mancargli di rispetto.

"Non mi importa. Vita lavorativa e privata, devono essere ben distinte. Soprattutto in lavori come i nostri." continuò a rompere.

"Hey amico, non credi di esagerare? Ormai quello che è stato fatto è stato fatto. E poi si è scusata, che vuoi di più?" mi intromisi stanco di quella discussione, senza senso.

Takahashi mi guardò meglio, e poi sul suo volto spuntò un grigno poco amichevole.

"Già... Yuji Terushima. Devi capire una cosa, noi non siamo tutti parrucchieri come te, per noi è più impegnativo guadagnarsi dei soldi."

Come scusa? Scherzavo, tu mi stai altamente sul cazzo.

"Senti, non so che problemi tu abbia, ma non ti perm-"

"Yoshimoto, venga con me subito." mi interruppe ignorandomi.

Eh, col cazzo.

Presi per la manica la ragazza.

"Non ti permetto di parlarle con questo tono. Chiediglielo gentilmente oppure non verrà da nessuna parte con te."

Takahashi fece un grigno. Guardò qualche secondo la sua collega con quella sua aria di sufficienza, che subito abbassò lo sguardo.

"Signor Terushima, va tutto bene, la ringrazio." disse lei andandogli dietro.

Lui, col suo sorriso soddisfatto, e la ragazza entrarono in una stanza lì a fianco. Ne uscirono dopo cinque minuti.

Senza degnarmi uno sguardo, quell'idiota se ne andò, probabilmente a rompere i coglioni a qualcun altro.

Velocemente mi avvicinai alla ragazza. Sembrava molto stressata.

"Ti ha fatto qualcosa?" le chiesi preoccupato "Ma si comporta così con tutti? Ne avete parlato con Semi? Magari può fare qualcosa..."

"Ah, no va tutto bene. Fa sempre così, bisogna abituarsi, credo." mi rispose a voce bassa.

"Non dovete farvi mettere i piedi in testa. E' impossibile lavorare con un tipo così... Al massimo potrei provare a parlarci io con Eita, è una testa di cazzo, ma mi ascolterebbe."

"NO." mi urlò spaventata. "Come ti ho detto, va tutto bene, nel caso esagerasse, glielo andrei a dire personalmente... Grazie lo stesso, Terushima-san."

Se ne andò a passo svelto lasciandomi, pensieroso e parecchio stranito.
























Ecco il prologo!

A me non fa impazzire, ma scriverla mi ha aiutato a inquadrare meglio la protagonista, Risa Yoshimoto.

Spero che nel corso della storia possiate apprezzarla come già io faccio.

Se scrivo in fretta avrete il primo capitolo a breve :)

Ciao da:

- 𝐳𝐢𝐩

𝗠𝗲𝗽𝗵𝗼𝗯𝗶𝗮 • 𝗬𝘂𝗷𝗶 𝗧𝗲𝗿𝘂𝘀𝗵𝗶𝗺𝗮 × 𝗢𝗖حيث تعيش القصص. اكتشف الآن