19 • Nel cuore della "tsunderina"

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Joanne's pov

Mentre ero intenta a bere il mio tè, mentre cercavo di intrattenere una conversazione con quello qualcuno suonò al campanello.

"Non aspettavo nessuno..." sussurrai appoggiando la tazzina sull'apposito piattino. "Arrivo subito, che vado ad aprire."

Velocemente andai ad aprire la porta, per ritrovarmi davanti Risa e Yuji. Quasi di riflesso lanciai una sguardo dietro.

Cazzo, non adesso...

"Ciao, ragazzi. Cosa vi porta qui?" li salutai cercando di sembrare naturale.

"E' da un po' che volevo venirti a trovare, per ringraziarti ecco... Però non mi sembrava opportuno venirti a trovare subito, visto il periodo scolastico pensavo fossi piena di impegni." si spiegò Risa. "Sei libera ora? Continui a guardarti indietro..."

"Ma si, Risa. Chi verrebbe a trovare una tipa come me?" risposi alzando un po' il tono di voce.

Ti prego, vattene...

"Sembri sospetta, Wilson-san. Risa non ha mai parlato di qualcuno..." fece quello stupido biondino.

"Tu vuoi minare il mio autocontrollo. E' palese."

"Cos'è che è palese? Sono venuto perché ci stavi mettendo un sacco, Jo." si intromise una voce da dietro al muro.

Prima che potessi pensare a qualcosa di intelligente la figura di Hideki Takahashi fece capolino nel atrio.

"Non sapevo foste... amici. Sono sorpresa." fu l'unico commento di Risa.

"Anche se non fosse, non dovrebbe interessarvi." rispose di getto, l'armadio che avevo dietro di me.

Gli lanciai un occhiata di ammonimento.

"Beh, dovevi avere per forza qualche difetto. Ti sei presentata la più grande sostenitrice di Risa e poi ti porti a casa la persona che la tratta peggio sul lavoro."

Venni spostata poco delicatamente da Hideki che si piazzò davanti a me.

"Senti bambino, pensa di me quello che vuoi ma a Joanne devi la tua stupida relazione, chiaro? Senza di lei saresti a piangerti addosso nel tuo ridicolo salone." 

"Bambino a chi?" rispose Terushima tirandogli un cazzotto. Hideki non si mosse di un passo, ma la testa si girò appena ricevuto il pugno. "Non ti avrà fatto male, dopotutto è il misero pugno di un parrucchiere che guadagna facile."

"Yuji!"

"Che c'è? Mi ha detto chiaramente che potevo pensare ciò che volevo di lui: gliel'ho fatto capire nel modo più semplice possibile." fece lui duro. "Che liberazione, sognavo di farlo da mesi."

"Non ti dovevi permettere. Le cose risolvile discutendo." continuò Risa.

"Perché non venite dentro che vi spiego tutta la situazione?" proposi a voce bassa.

Li feci andare entrambi in soggiorno, per poi fiondarmi da Hideki con un panno contenente all'interno qualcosa di ghiacciato in mano.

"Ti fa male?" dissi appoggiando sulla sua guancia il ghiaccio. Mi aveva fatto il piacere di sedersi a terra.

"Mi prendi per il culo?"

"Ok, scusa." risposi alzando le mani. "Non credi che oggi sia il giorno perfetto per iniziare a essere più onesto con te stesso, tsunderina?"

"Se penso che mi sono beccato un pugno a causa tua..." 

"E dai honey, se ti può consolare sappi che sembravi proprio figo."

𝗠𝗲𝗽𝗵𝗼𝗯𝗶𝗮 • 𝗬𝘂𝗷𝗶 𝗧𝗲𝗿𝘂𝘀𝗵𝗶𝗺𝗮 × 𝗢𝗖Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora