1 • Il playboy colpisce

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Risa's pov

Bevvi un sorso di cioccolata calda ascoltando le più o meno gli insulti della mia amica rivolti verso Takahashi.

"...deve sperare di non incrociarmi per strada, o quello si potrebbe trasformare nel giorno più brutto della sua vita." concluse facendo un brutto gestaccio.

"Ti prego, non venire ad attaccare briga al lavoro, è già abbastanza stressante. " parlai massaggiandomi le tempie. "Sarebbe davvero capace di rovinarmi la vita."

"Si perché ora ci sta andando leggero." fece ironica lei.

Hideki Takahashi era una mia sorta di superiore. Era il più vecchio e quello con più esperienza, e su queste basi si era autodefinito superiore a tutti noi. Sayumi Shinohara, la mia migliore amica, lo chiamava pallone gonfiato e concordavo con lei.

Quando cominciai a lavorare per Eita Semi, essendo la prima e l'unica ragazza, mi fece ben capire che non aveva intenzione di farmi trattamenti di favore. E mi andava bene.

Cominciò ben presto ad asfissiarmi, forse sperava me ne andassi.

"Uhm uhm, proprio come dici tu." le risposi addentando il mio cornetto.

"Dai Risa non fare così. Ti fai calpestare perché tendi a controllarti troppo, tesoro mio. E lascialo andare qualche 'fanculo'." disse sospirando. "Ma sai che mi fa incazzare? tutti quei colleghi che si fanno chiamare 'uomini' e non si mettono contro di lui. Chi ti difende se non ci pensi tu?"

"Un ragazzo mi ha difesa l'altra volta." rivelai accennando un piccolo sorriso.

"Oddio, seria? Allora c'è speranza." mi ritrovai lo sguardo indagatore di Yumi addosso.

"È successo due o tre settimane fa." spiego. Lei mi fa segno di continuare. "Alla fine non è cambiato nulla, ma il gesto era carino."

Tutto l'entusiasmo di Sayumi scomparve.

"Poteva essere l'uomo della tua vita..." sussurrò.

"Stai scherzando, vero?" rischiai di versarmi la cioccolata addosso.

Maledetta, inguaribile romantica.

"Non più di tanto." disse facendo le spallucce. "Credi di avere una bella schiena?"

"Ma che dici?" chiedo preoccupata allungandole un tovagliolo. Si era sporcata come al suo solito.

"C'è un tipo che ti sta fissando da un po'." mi rispose tutta emozionata. "Ha l'aura da playboy, ma non è male."

Quando mi girai, notai con piacere che era il ragazzo dell'altra volta.

"Ma quello è il tipo di settimana scorsa!" esclamai rigirandomi senza farmi notare.

"Aspetta. Non gli sei saltata addosso, tesoro? Ceh, le zuffe che facevi alle superiori ti hanno rovinato il cervello?" mi chiese continuando a fissare quel ragazzo.

"Ricordati che sei fidanzata, e che io non facevo le zuffe ma-" mi fermò pulendomi un angolo della bocca.

"Sì, sì tesoro. Ora zitta che sta arrivando qui. Fai la brava."

Neanche il tempo di ribattere che sentì la sedia alla mia destra strisciare.

"Hey, ciao! Che casualità. Ti ricordi di me?" domandò appena stabilisce un contatto visivo con me.

"Ma certo. Ti devo un favore." dissi sorridendo continuando a mangiare il mio cornetto. 

"Oggi mi dai del tu?"

"Ah, ti ha dato del 'lei'? È una sorta di meccanismo di difesa. Da del 'lei' alle persone che rispetta oppure a tutti quando è arrabbiata. Dice che le fa mantenere la calma." parlò Yumi passando più volte lo sguardo su noi due.

𝗠𝗲𝗽𝗵𝗼𝗯𝗶𝗮 • 𝗬𝘂𝗷𝗶 𝗧𝗲𝗿𝘂𝘀𝗵𝗶𝗺𝗮 × 𝗢𝗖Where stories live. Discover now