37. Déjà vu

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POV's Louis

Non ho mai amato il lunedì, ma da quando abbiamo aperto l'Elsie ed è diventato il nostro giorno di chiusura, lo apprezzo un po' di più. Questo in particolare poi è più significativo di tutti gli altri, a dire il vero anche di qualsiasi altro giorno che non sia un lunedì, perché stasera finalmente avrò il mio primo vero appuntamento con Claire. Dopo esserci chiariti quel giorno a casa di Liz, abbiamo continuato a sentirci tramite messaggi o al telefono, ma quando ci vedevamo eravamo sempre in compagnia di tutti gli altri e volendo tenere ancora per noi la nostra frequentazione, abbiamo dovuto continuare a comportarci come sempre. Per questo stasera, visto che andare in un locale da soli vorrebbe dire essere sotto gli occhi di tutti, ho deciso di organizzare una cena proprio qui all'Elsie. Ho passato quasi l'intero pomeriggio a ripulire e organizzare tutto nei minimi dettagli, ho spostato tutti i tavoli tranne uno che ho lasciato proprio di fronte alla vetrata, così da avere come vista l'oceano, ho apparecchiato come se fossimo in vero e proprio ristorante con tanto di centrotavola -ovviamente peonie, i suoi fiori preferiti- e qualche candela, giusto per rendere il tutto più intimo. Il tempo poi stasera sembra essere dalla mia parte, perché in cielo splende una meravigliosa luna piena, che rende l'atmosfera ancora più perfetta. Mi sono persino preoccupato di scegliere il sottofondo musicale più giusto per la serata e penso di non essere mai stato così attento e scrupoloso nell'organizzare un appuntamento. La parte più difficile ovviamente è stata il cibo, ma visto che in cucina faccio veramente pena e non volevo correre il rischio di finire la serata al pronto soccorso per un'intossicazione alimentare, ho pensato che ordinare la cena sarebbe stato meglio. La cosa bella è che non sono per niente nervoso,perché dopotutto io e Claire abbiamo la fortuna di conoscerci da quando è nata e quindi tra di noi non ci sarà quella tensione e quell'imbarazzo tipici di un primo appuntamento, ma sono comunque emozionato, perché mi piace davvero la piccola Stevens e ci tengo che vada tutto bene. Mentre finisco di sistemare le ultime cose sento bussare, quindi mi affretto ad aprire la porta e mi trovo davanti una Claire sorridente.

"Ciao Lou"

"Ciao Clay, prego accomodati." La invito ad entrare, porgendole la mano, mentre la osservo attentamente. Della piccola peste con i codini che girava sempre intorno a me e Liz ormai non c'è più traccia, è cresciuta lasciando spazio ad un giovane e bellissima donna. Indossa un semplice abito rosso a mezze maniche che le lascia scoperte le spalle, che vengono accarezzate dal suo caschetto sbarazzino e quando abbasso lo sguardo, non posso che sorridere nel notare che ai piedi porta un paio di anfibi neri della Dr.Martens. Se non per il leggero strato di mascara, non ha un filo di trucco a ricoprirle il viso; probabilmente le sorelle Stevens sono le uniche ragazze che conosco che escono di casa senza prima restaurarsi la faccia e risultano comunque sempre bellissime nella loro semplicità.

"Prima di iniziare la nostra serata ho una domanda." Afferma Claire con un espressione furba sul viso.

"Spara."

"Hai cucinato tu?"

"No."

"Grazie a Dio" esclama, evidentemente sollevata dalla mia risposta negativa.

"Ehi! Non sarò il massimo come cuoco, ma non è mai morto nessuno." Mi fingo offeso dalla sua affermazione, ricevendo in risposta solo la sua risata cristallina.

"Quindi niente pollo ripieno di mozzarella avvolto nel prosciutto crudo!?" Mi chiede continuando a prendersi gioco di me.

"Puoi stare tranquilla niente pollo, ma poi che ne sai che avrei fatto quello?"

"È l'unica cosa che sai preparare." Risponde "e di solito lo cucini sempre per le tue conquiste." Afferma, facendomi un occhiolino. Ok, qui c'è di sicuro lo zampino di Liz.

KintsugiWhere stories live. Discover now