31. Abiti importanti

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Oggi sono stata presa in ostaggio da Julie perché, parole sue, abbiamo una missione da compiere. La missione in questione è la ricerca del vestito che quasi ogni donna desidera indossare più di qualsiasi altro, l'abito da sposa. Quando mi ha dato la grande notizia, si è dimenticata il particolare più importante, cioè che tra meno di 7 mesi la vedrò percorrere la navata per sposare Steve, l'amore della sua vita e padre di suo figlio. Non ho idea di come in così poco tempo riusciremo ad organizzare tutto, già riusciremo, perché la mia amica mi ha nominata sua testimone e damigella d'onore. Ovviamente sono più che felice e onorata di ricoprire un ruolo così significativo per lei durante il suo grande giorno, ma conoscendola so che sarà un'impresa epica, il ritorno di Ulisse a Itaca in confronto è stata una passeggiata. Fortunatamente sembra avere le idee chiare, ma purtroppo per ora solo quello sono, idee. Comunque la aiuterò e le starò accanto in ogni momento, dalla scelta dei fiori fino alla decisione del colore dei tovaglioli, perché voglio che quel giorno sia perfetto ed indimenticabile per lei, Steve e anche il piccolo Noah. Il compito che più mi spaventa è proprio quello di oggi, perché so che Julie sarebbe in grado di provare tutti gli abiti che hanno in atelier, ma sarà anche il più emozionante. Per questa occasione ha voluto che l'accompagnassimo solo io e Noah, nessun altro, dice che gli unici pareri di cui le interessa sono i nostri, perché sa che saranno più che sinceri. Non sono stupita che non l'abbia chiesto anche a sua madre, si vogliono un mondo di bene, ma sono i completi opposti, praticamente su tutto e Maureen ha sempre qualcosa da ridire sulle scelte di sua figlia, perciò immagino che almeno per oggi volesse evitare discussioni inutili. Stiamo camminando da circa 15 minuti, quando finalmente a qualche metro da noi riesco a cogliere l'insegna dell'atelier.

"Eccolo!" Strilla eccitata Julie, battendo le mani, per poi afferrare me e Noah per un polso,trascinandoci praticamente davanti all'entrata. Scuoto la testa sbuffando una risata, mentre il piccolo si lamenta per l'irruenza di sua madre.

"Mamma, mi stai stritolando il braccio."

"Oh scusa tesoro!" Afferma, lasciando la presa su entrambi. "È che sono emozionata."

"Non si era capito." Dico con tono ironico.

"Dai entriamo." Mentre parla ha già aperto la porta e il campanello suona, segnalando il nostro arrivo e attirando l'attenzione della commessa dietro alla cassa.

"Buongiorno" saluta, rivolgendoci un sorriso cordiale. "Come posso esservi utile?"

"Salve, sono Julie Mitchell e ho un appuntamento per scegliere il mio abito." Le dice e solleva gli occhiali da sole,poggiandoli sulla testa.

"Certo l'appuntamento delle 14, prego seguitemi pure." Ci fa strada all'interno del negozio e ci troviamo catapultate  in un mondo di pizzo, merletti e tulle. "Ashley si occuperà di voi." Aggiunge poi la signorina, indicando con un cenno della mano una donna vestita con un elegante tailleur, uguale a quello indossato da lei. Si congeda subito dopo, lasciandoci con Ashley, che ci fa accomodare su un divanetto, davanti a tre grandi specchi, posti di fronte ad un piccolo piedistallo.

"Chi è Julie, la nostra sposa fortunata?" Domanda con un sorriso gentile stampato in volto.

"La sposa sono io."

"Prima di tutto congratulazioni!" Juls la ringrazia, ricambiando il sorriso. "Ora possiamo incominciare con la nostra ricerca, aveva già qualcosa in mente?" Le domanda, con tono professionale, mantenendo il suo sorriso cordiale.

"So quello che non voglio." Le spiega Julie, mentre la signora le fa cenno di proseguire. "Niente lustrini, strass o perline, niente gonne pompose e ingombranti e soprattutto non bianco. La cerimonia non si svolgerà in chiesa , per cui avevo in mente qualcosa di semplice e leggero."

KintsugiWhere stories live. Discover now