3. You've got a friend

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Appena apro gli occhi realizzo che finalmente è arrivato il grande giorno: oggi arriva Claire. È da quando mi sono svegliata stamattina che sono in fibrillazione, non ero così agitata e felice dal giorno della mia tesi e ho talmente paura di arrivare in ritardo che ho impostato sul telefono una cosa come circa 10 sveglie. Tra mezzora ho appuntamento con Lou, pranzo veloce e poi possiamo partire. Appena finisco di prepararmi recupero la borsa e le chiavi dell'auto, ma mentre sto uscendo di casa il classico bip mi avvisa dell'arrivo di un messaggio.

13.00 da Louis:

Lizzie ho finito ora, ci vediamo tra 10 minuti al solito posto. x

13.01 a Louis:

Perfetto! Sto uscendo ora di casa. A dopo. X

Infilo il telefono in borsa e salgo in macchina, accendendo il motore parto verso il solito chiosco che io e Louis frequentiamo da anni. In realtà non è un vero e proprio locale, ma un piccolo track food, che si trova in una zona sopra il mare,lontano dalla confusione della spiaggia con giusto qualche posto a sedere, ma qui fanno i panini più buoni di tutta la zona. Dopo una decina di minuti, sono arrivata, parcheggio e raggiungo Louis, che mi sta aspettando seduto al nostro solito tavolo, mentre chiacchiera con Joe, il proprietario.

"Ciao Lou! Ciao Joe!" li saluto con un sorriso, accomodandomi accanto al mio amico.

"Ciao Liz, è sempre un piacere vederti. E poi ogni volta che ti vedo sei sempre più bella!" ricambia il mio saluto Joe con un caloroso sorriso sul viso.

"Ehi, anch'io sono sempre più bello!" esclama Louis, fingendosi offeso per le parole dell'uomo.

"No, sei solo sempre più stupido!" ribatto, facendo scoppiare Joe in una grassa risata e ottenendo un dito medio dal mio migliore amico.

"Ah ragazzi siete fantastici! Allora cosa vi porto?" domanda cortesemente.

"Per me il solito, tu che prendi?" dice Louis.

"Oggi è giornata da avocado toast e the verde freddo, grazie." dico rivolgendomi Joe.

"Perfetto! Vado a mettermi al lavoro." Afferma, prima di allontanarsi da noi, solo dopo averci rivolto l'ennesimo sorriso. Questo uomo ci conosce da quando eravamo ancora dei ragazzini e praticamente tutti i giorni passavamo di qui, che fosse per un pranzo o anche solo per un saluto. L'ho adorato dal primo momento che l'ho conosciuto, come tutte le persone che hanno avuto la fortuna di incontrarlo sulla loro strada; gli sono veramente affezionata, per me e Lou è un po' come un vecchio zio. Non era solo quello che ci preparava i panini, ma è stato anche un confidente e molto spesso ha ascoltato i nostri sfoghi, ci ha aiutato a risolvere i nostri problemi e ci ha sempre donato i suoi saggi consigli. Ancora oggi, quando abbiamo bisogno di un'opinione sincera, veniamo  da lui, perché sappiamo che pur volendoci un bene infinito, sarà sempre onesto e imparziale quello che ci dirà.

"Che merda!" sbotta all'improvviso Lou, riportando l'attenzione su di se.

"Che merda cosa?" corrugo le sopracciglia confusa dalla sua esclamazione, perché non capisco che cavolo può essere successo.

"Il tuo ordine! Come fai a mangiare quella merda di avocado toast!?" e alle sue parole non posso che scoppiare a ridere, dopotutto dovevo immaginarlo che sarebbe stata l'ennesima delle sue tante cazzate.

"Louis è un semplice avocado toast."

"Ormai quel fottuto avocado lo mettono dappertutto." blatera ancora facendomi ruotare gli occhi al cielo.

"Piantala!Non devi mangiarlo tu, ma io, perciò smettila di polemizzare."

Fa per aprire bocca per rispondere, ma viene interrotto dall'avviso della mia sveglia e Dio, non ho mai amato così tanto sentire questo suono come adesso. Frugo in borsa alla ricerca del telefono e la disattivo, ma sapendo di averne altre impostate lascio il cellulare sul tavolo.

KintsugiWhere stories live. Discover now