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Alex's pov
<<Figlio mio, ma cosa ti ha fatto? Non ti saresti mai rivolto a me in questo modo... sei sempre stato un ragazzo intelligente, proprio per questo dovresti capire che colui che tu chiami Alpha è solamente un mostro! Un mostro che ti manipola da anni, si serve di te... se solo te ne fossi accorto saresti subito tornato da me, dal tuo legittimo branco, dalla tua famiglia.>> l'alpha dei Blodmåne si rivolge a suo figlio stupito, direi quasi arrabbiato da quelle parole.
<<Hai perfettamente ragione papà, sono sempre stato intelligente infatti ho saputo riconoscere il vero mostro. Quale padre esilierebbe suo figlio, sangue del suo sangue, solo perché il colore del suo pelo e dei suoi occhi non è come quello di tutta la sua stirpe? Venticinque anni fa sei  stato tu a tradire la tua compagna, concependo me con una giovane donna che è stata poi costretta a subire cattiverie da ogni tipo perché si era concessa a te. Il colore del mio pelo era solo un pretesto, la verità è che hai non mi hai mai sopportato perché in me vedevi l'errore più grande della tua vita, la ragione per cui l'amore della tua vita è morta. Mi hai mandato via perché mi odiavi, hai mandato via di casa un bambino di nove anni per un "crimine" che hai commesso tu...
Il vecchio Alpha RedMoon mi ha accolto nel suo branco e mi ha trattato come se fossi un figlio ed Alex RedMoon, l'Alpha che tu definisci mostro mi ha trattato come se fossi suo fratello, è il mio migliore amico ed io sono il suo beta; lui è la mia famiglia, questo branco è la mia famiglia.
Ed ora dimmi Kenneth Blodmåne, Alpha del branco Blodmåne, chi è il vero mostro?>> Jason parla con un tono così pacato che fatico a riconoscerlo, affronta suo padre a testa alta senza paura, nonostante non si vedessero ormai da anni. Molte volte mi ha confessato che per lui, Kenneth ormai fosse solo la ragione della sua esistenza ma che non fosse suo padre, però non credevo che riuscisse a dirgli tutta la verità in faccia.
Si, è sempre stato forte e coraggioso, ma non è mai semplice dire la verità, soprattutto se questa è davvero spiacevole.
Il capo branco dei Blodmåne a quanto pare non si aspettava questa risposta da suo figlio, infatti rimane in silenzio, giusto il tempo di farmi intervenire.
<<Direi che qui abbiamo finito... ritiratevi se non volete dar inizio ad una guerra.>> intimo ad entrambe le parti nemiche.
<<Noi non ci muoveremo di qui, fin quando non ci darai ciò che vogliamo, cane!>> continua il cacciatore.
Scuoto la testa ridendo e alzando gli occhi al cielo, per la stupidità di questi umani.
<<Davvero volete iniziare una guerra già persa dal principio? Non siete così stupidi...>> mantengo il contatto visivo con il mio avversario che poco dopo si arrende, arretrando di qualche passo.
<<Non finisce qui RedMoon, torneremo e ti pentirai di questo giorno.>> i capi delle armate ritirano i loro guerrieri e tornano indietro, mentre io e i miei bene li vediamo andare via. Quando anche l'ultimo uomo è scomparso tra gli alberi del bosco, prendo un sospiro di sollievo, non avrei retto una guerra proprio oggi.
<<Come stai amico? Tutto bene?>> chiedo rivolgendomi al mio amico, appoggiandogli una mano sulla spalla per confortarlo.
<<Si... tutto bene.>> risponde Jason con lo sguardo assente, per poi girarsi e tornare al villaggio. Io e Michael ci scambiamo un occhiata di dispiacere nei confronti del nostro amico. Sappiamo che in realtà non sta bene e che il confronto con suo padre lo ha destabilizzato, per questo vogliamo stargli vicino come solo due veri amici sanno fare.
Torniamo anche noi a casa e lungo la strada lo vediamo abbracciato a mia sorella, la quale cerca di capire cosa sia successo lanciandomi uno sguardo inquisitorio, le sorrido lievemente sperando che capisca che in questo momento Jason ha davvero bisogno di lei.

Entro nel mio ufficio ancora perso nei miei pensieri, tanto da spaventarmi nel trovare la mia bellissima compagna seduta al mio posto dietro la scrivania.
<<Ehi, che ci fai qui?>> dico tenendomi una mano sul petto, come a cercare di calmarmi il cuore impazzito dallo spavento.
<<Scusa, non volevo spaventarti. Ti stavo cercando e poiché non sono riuscita a trovarti, ho pensato di aspettarti qui, dove sapevo che sicuramente saresti venuto.>> dice alzandosi e lasciandomi il posto sulla sedia girevole.
<< Dovevo risolvere un problema...>> mi avvicino a lei e le lascio un bacio sulle labbra e uno sulla tempia, per poi sedermi.
<<Un problema grave a quanto vedo.>> dice sfogliando uno dei libri aperti sulla scrivania. La guardo confuso, incapace di capire come faccia a sapere dell'alleanza tra un mostro vecchio alleato ed un nostro nemico. Alza finalmente lo sguardo dal libro per rivolgerlo a me, sbuffa e rotea gli occhi non appena nota la mia espressione.
<<Non ho nessun potere speciale, ho visto solo delle persone arretrare nel bosco. Ho pensato che non fossero qui in pace e che non fossero licantropi, data  la quantità abbastanza notevole di armi.>> continua a sfogliare le pagine del libro, come se quello che ha appena detto non fosse strano. Da questa finestra non si vede tutto il bosco, quindi è chiaro che sta mentendo; inoltre il suo battito è accelerato. La fisso, come se fossi un maniaco, ma magari così capisce che in realtà non me la conta giusta.
<<Okay va bene... vi ho seguiti. Ti ho visto uscire di corsa e dopo averci pensato un poco su ho deciso di seguirti. Sono arrivata quando John Vardass ti ha minacciato di tornare, appena li ho visti ritirarsi sono scappata qui.>> dice dopo pochi minuti. Sono parecchio arrabbiato, non perché mi abbia seguito, ma perché non ha pensato al fatto che potesse essere pericoloso.
<<Certo che ci ho pensato, ma ero preoccupata per te, che potesse succederti qualcosa...>> si tappa immediatamente la bocca quando la guardo con occhi sgranati.
<<Esci dalla mia testa immediatamente!>>dico perdendo le staffe.
<<Non l'ho fatto apposta brutto troglodita, ed è inutile che ti arrabbi con me; i tuoi toni con me non funzionano.>> dice tenendomi testa.
Ci troviamo ormai petto contro petto, o meglio testa contro petto dato che lei è molto più bassa di me. Ci guardando intensamente con aria di sfida, ma è così dannatamente bella in questo momento che non le resisto, così l'afferro per baciarla quando quella pazza squinternata di una strega non fa capolinea nel mio ufficio come un fulmine.


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Angolo autrice
Ciao ragazzi, mi scuso per questi ritardi ma ormai settembre è arrivato e gli impegni aumentano.
Nonostante non aggiorni spesso, spero che voi continuate a seguire la storia.
Sono così felice che a molti di voi piaccia e cerco di fare sempre meglio.
Aiutatemi a migliorarla dandomi dei consigli nei commenti.
Kisses ❤️

My mysterious mateDove le storie prendono vita. Scoprilo ora