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Jennifer's pov

Grida di dolore, il suono di ossa spezzate, di uomini agonizzanti nel loro stesso sangue mentre emettono il loro ultimo respiro di vita. Guardo dietro le mie spalle, per terra ci sono i corpi dei quattro guerrieri che ho appena ucciso, il mio respiro è pesante e sono sicura che non riuscirò mai a togliere dalla mia mente i loro volti supplichevoli di pietà nei loro confronti.
Scaccio via i miei peccati dalla testa e guardo giù dalla collina su cui mi trovo. Il bellissimo manto verde che prima ricopriva i piedi della collina, sembra una vasta e profonda piscina di sangue rosso scuro, tanto da farlo sembrare un pozzo senza fine.
Tra la miriade di corpi stesi al suolo, cerco e spero disperatamente che non ci sia quello di Alex o dei miei amici o di mio fratello, nonostante si sia schierato dalla parte sbagliata.
<<Manca molto poco sorellina, molto presto vedrai la tua più grande paura realizzarsi, la sentirai fin dentro le viscere del tuo corpo e allora capirai.>>
<<Cosa capirò Michael? Cosa?! Che avete segnato la vostra condanna a morte?>>
Mi volto e mi avvicino lentamente, mentre lui continua a retrocedere. Ci troviamo ormai sulla cima della collina che sembra terminare quasi in un enorme dirupo, iniziamo a girare in tondo come se tra di noi ci fosse un'ostacolo rotondo;  sembriamo quasi due gladiatori nell'arena del Colosseo.
Mio fratello prende la rincorsa trasformandosi in lupo, gettandosi su di me senza successo. In tutta fretta mi trasformo anche io, ed è allora che incomincia la mia battaglia più difficile.
Fino ad allora ero sempre stata agile, non avevo paura di ferirmi o magari di morire perché non avevo nulla, ma adesso invece tutto è diverso, il mio corpo è diverso: sono più lenta, così come anche i miei riflessi, e inoltre adesso ho una gran paura di ferirmi, ma non per me stessa , ma perché adesso non sono più sola, ho mio figlio da proteggere adesso, non posso permettere che gli accada nulla.
Tra morsi, graffi e ringhia continuiamo questo duello senza un vero senso apparente, Michael è sempre stato un fratello amorevole, almeno così era quando eravamo bambini, mi ha sempre protetto anche con i nostri genitori, e adesso non capisco perché non riesca a ricordarsi di tutto ciò e perché sia avvolto da tutto quest'odio. A differenza degli altri noi siamo i figli delle due personificazioni più antiche del modo, dovremmo essere più forti degli altri nel combattere tutto questo.
Concentrata sui miei pensieri e non troppo sullo scontro, non mi rendo conto che Michael si era allontanato da me per prendere la rincorsa, ma ormai era troppo tardi, si scontra su di me on una forza così grande che non riesco a contrastarla, tanto forte che riesce a sbattermi contro un albero. Cado a terra lamentandomi per il dolore lancinante sul mio dorso mentre lui si avvina a me con falcate lente e la lingua che lecca il muso come se davanti a se avesse il piatto più gustoso che abbai mai visto. Ormai è chiaro, non riuscirò mai a batterlo, nonostante sia molto più forte di lui, con la gravidanza sono più debole e pesante. Si avvicina sempre di più e quando ormai credevo che per me e mio figlio fosse arrivata la fine, da dietro di me sento un ringhio minaccioso che si avvicina sempre di più.
<<Allontanati da lei Michael, subito!>>
<<Ma guarda un po' chi ci ha degnato della sua presenza... il grande e temibile alpha Alex. Era ora che ti facessi vivo qui, stavo quasi iniziando a pensare che tutti quei cacciatori e lupi fossero riusciti a tenerti impegnato, e chissà magari anche a farti fuori.>>
<<Non te lo ripeterò di nuovo Michael allontanati da lei o pregherai di averlo fatto.>>
<<Su andiamo Alex, è mia sorella. La mia piccola, dolce e cara sorellina non puoi chiedermi di allontanarmi da lei.>> disse Michael con un fino tono dispiaciuto.
Alex non emise più nemmeno un suono, avanzò solo un altro pò, cosa che mi permise di vederlo con la coda dell'occhio; a questo punto si fermò e lo senti sospirare pesantemente e dopo pochi secondi le sue ossa si spezzarono, come se stesse per ritrasformarsi in forma umana e invece...
Non avevo mai visto nulla del genere, non avevo mai visto lui così... anzi la verità è che non avevo mai visto lui... davanti ai miei occhi non c'è più il mio compagno, il suo lupo è completamente diverso. Davanti a me ho un enorme lupo nero, nero come la pece, anche più nero del mio manto; quello non è un lupo normale: sembra un ombra, una nube nera dalla quale emergono solo due occhi sgorganti di sangue e dei denti così bianchi e affilati da poter lacerare un corpo con un solo tocco, la sua rabbia e la sua sete di sangue arrivano ovunque, inondano l'aria circostante e inquietano l'anima con un solo respiro.
Credo che in tutta la sua lunga vita, questo lupo non abbia mai visto la luce del sole, è una parte talmente repressa, repressa anche nei sentimenti che ora non fa altro che rendere visibili tutte quelle parti che era meglio tenere nascoste al mondo intero, o lo avrebbero distrutto in mille pezzi.
Quel lupo, nel mio profondo so benissimo chi è: Shadow.

Succede tutto nel giro di pochissimi millisecondi, da che era davanti a me adesso era suo mio fratello, avvolgendolo, stritolandolo così forte da farlo scomparire all'interno di quell'enorme nube nera. Cerco di alzarmi lentamente per cercare di andare ad "aiutarli" o qualcosa del genere, ma è praticante impossibile: durante il combattimento si spostano così velocemente che l'unica cosa visibile è solamente una scia nera.
Mi avvicino al bordo della collina per vedere la battaglia, ma ciò che si vede è colante un oceano di sangue e corpi ammassati, al post del rumore delle onde si sentono solamente, grida, ringhi, spari, corpi che cadono al suolo stremati con il sangue che sgorga e zampilla ancora fuori dal loro corpo.
Giro lo sguardo indietro verso la collina per trovare la scia nera di Shadow, ma non vedo più nulla sono spariti.
Corro per trovarli seguendo le ringhia che per la velocità dei loro movimenti non sono altro che sibili sottili. Mi ritrovo sulla vetta di una montagna talmente alta che sembra quasi toccare la luna rossa.
Improvvisamente dalla scia nera vedo Michael venir scaraventato fuori e Shadow fermarsi. Mio fratello è stremato, pieno di graffi e morsi talmente profondi che stento a capire come è possibile che sia ancora vivo; lo vedo alzarsi e fissare Shadow con il respiro affannato, poi prende la rincorsa e si avventa nuovamente su di lui, sparendo all'interno del buio. La battaglia sembrava continuare con la stessa foga di prima, finché ad un certo punto un ringhio di suore non fende l'aria.
La nube oscura si dissolve e ritornano a vedersi due lupi: uno in piedi anche se un pò malandato per le ferite ed uno accasciato a terra; all'improvviso un dolore lancinante mi colpisce il petto, è così doloroso che mi fa accasciare a terra, i vita mia nonostante tutte le torture che mi a essere inflitto non avevo mai provato nulla di simile. È un dolore che ti lacera dall'interno, ti divide in due l'anima, la sento sanguinare, come se mi venisse strappata via una parte ed è all'ora che capisco che quel lupo accasciato a terra è il mio, è il mio Alex, l'amore della mia vita appeso ad un filo tra la vita e la morte.

In quel momento sento scattare qualcosa dentro di me, una rabbia, un odio mai sentiti prima d'ora, la vista mi si annebbia completamente, non capisco più nulla, l'unica cosa che sento è: vendetta!
Inizio a tremare per la rabbia e a ringhiare così forte da fermare la battaglia che continua ad infervorare sotto la montagna, da quel momento in poi il mio autocontrollo svanisce: il mio solito manto nero, si trasforma in un mucchio di fiamme indomabili che si espandono sempre di più. È allora che mio fratello si accorge di me voltandosi e sgranando gli occhi, non per la sorpresa, bensì per la paura riesco a leggergliela sul volto.
Avanzo con passo felino verso di lui, ringhiando sempre di più.
<<Oh cazzo, a quanto pare qualcuno qui si è arrabbiato... Su Jennifer prima o poi qualcuno doveva dirtelo che in realtà il tuo compagno era un debole. Il più grande e temuto alpha d'America si è fatto sconfiggere da uno dei suoi normali ed inutili beta. Questo non gioca molto a favore della sua fama, direi...>> dice Michael con un tono fin troppo calmo e sarcastico, tono che non fa altro che aumentare in me la rabbia.
Corro verso di lui incendiando tutto intono a me, il fuoco non fa che propagarsi dalla cima della montagna fino a raggiungere la valle, incenerendo tutti i corpi dei caduti in battaglia e facendo scappare i sopravvissuti. Con un balzo mi avvento su mio fratello che nonostante la sua velocità non riesce a sfuggirmi, sono talmente accecata dall'odio che non mi interessa più nulla di lui, l'unica cosa che voglio è vederlo bruciare tra le mie fiamme agonizzante, mentre chiede pietà per una molte più veloce.
In quel momento mi rendo conto che la storia che tanto mi piaceva da bambina, non era altro che la storia della mia famiglia, non era altro che la mia storia, il mio destino.

My mysterious mateWhere stories live. Discover now