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Alex's pov
Sono seduto accanto a lei e il suo profumo mi inebria completamente la mente. Dopo due giorni in cui probabilmente sembravo più morto che vivo, sono qui con lei che è ancora più bella di quanto ricordassi. I lividi sono quasi del tutto spariti e piano piano sta incominciando a rimettere i chili persi. Ho lo strano presentimento che l'attacco al mio branco sia avvenuto per una ragione e siccome lei è l'ultima arrivata, magari sà qualcosa, magari il suo stato fisico è collegato a questo.
Non mi guarda, da quando sono qui ha evitato in tutti i modi il mio sguardo. Che stupido che sono stato, deve essersi spaventata a morte prima!
"È tutta colpa tua Shadow!"
"Mia? Colpa mia ?! Non è colpa mia se è scesa nelle segrete e hai perso il controllo di te, come non è colpa mia se lei ha visto tutto ciò..."
"Oh si invece, lo sapevi che lei fosse lì! Ti odio!"
Non gli do il tempo di ribattere che chiudo subito la conversazione con il mio lupo, per poi voltarmi verso di lei che è intenta ad osservare le sue gambe muoversi nell'acqua.
<<Stai bene?>> le chiedo schiarendomi la voce.
<<Si, certo.>> risponde continuando a tenere gli occhi fissi sul lago.
<<Sei silenziosa e quindi...>> stranamente ero impacciato, non sapevo come comportarmi in quel momento. Ero stato un mostro questa mattina ed ora ho timore che lei possa scappare via da me; per carità la capirei, anche io se potessi scapperei via da me, da tutta questa oscurità che mi avvolge.
<<Sono sempre silenziosa Alex, in tre giorni probabilmente ci siamo parlati per cinque minuti e forse sono anche troppi...>> dice con tono infastidito.
<<Pensavo...>>
<<Pensavi che mi fossi sconvolta per prima? Te l'ho detto, speravo non fossero vere le voci su di te. Ma a quanto pare mi sbagliavo di grosso... Comunque, di cosa volevi parlarmi?>> chiede con molta calma.
<<Io... ecco io mi chiedevo come ti fossi fatta tutti i lividi e i graffi. Li ho intravisti quando ci siamo incontrati la prima volta.>> non sono mai stato così insicuro di me, ma la paura di poter essere rifiutato da lei e il solo pensiero di rimanere solo per il resto della mia esistenza, mi fanno dubitare di me stesso. Con lei divento completamente un'altra persona, una persona che non credevo di essere; riesce a tirare fiori quel lato di me che io stesso non sapevo di avere.
La vedo esitare, infatti non risponde subito. Ci riflette su per vari secondi, che sembrano essere interminabili ore; all'improvviso poi si gira verso di me, appoggiando il mento sulla sua spalla e incatenando i suoi splendidi occhi scuri ai miei ed io mi sento finalmente rinascere, mi sento finalmente di nuovo felice.
<<È una lunga storia... di certo correre per chilometri e chilometri in mezzo ad una foresta, non aiuta il corpo a rimanere illeso da ferite.>> dice mostrando un lieve sorriso.
Mi chiedo come sia il suo vero sorriso...
"Di sicuro magnifico..."
"Stranamente concordo con te Shadow."
"Già d'altronde siamo..."
La conversazione viene interroga dalla voce melodiosa di Jennifer che mi chiede qualcosa, della quale non ho capito neanche una virgola.
<<Potresti ripetere per favore?>> le chiedo gentilmente. Oggi mi stupisco di me...
<<Ti avevo chiesto come ti sentissi, anche se la domanda forse è un po' scontata... hai ucciso un uomo, devi per forza stare bene>> dice lei sarcastica.
Deve essere veramente incazzata con me, per questo sono stato previdente e stasera ho organizzato una festa alla casa branco in suo onore. In realtà i motivi di questa festa sono molti: il primo la mia guarigione, la vittoria contro i cacciatori ed infine, ma non perché meno importante, presenterò Jennifer ufficialmente al branco come mia compagna.
Mi accorgo solo ora di essere rimasto in silenzio, lei infatti si è alzata e si sta già incamminando nel bosco per tornare indietro.
<<Jennifer aspetta!>> la raggiungo in men che non si dica e cammino affiancandola.
<<Alex, perché non fai la domanda che brami tanto di pormi?>> chiede lei fermandosi improvvisamente. Mi volto perché sono di poco più avanti di lei e la guardo diritta negli occhi. Prendo coraggio e finalmente le faccio la vera e propria domanda.
<<Perché i cacciatori ci hanno attaccato?>> mi libero di poco del mio peso, ma devo spiegarle meglio le mie supposizioni; << Sfortunatamente non penso che il tuo arrivo qui e l'attacco siano due eventi puramente casuali. I Vardass non fanno mai nulla per caso, sono un gruppo di cacciatori molto conosciuti e sai benissimo anche tu che dietro alla loro avanzata ci deve essere per forza un motivo.>>
Riesco a percepire la sua agitazione, il suo battito accelerare e la paura assalirla sempre di più.
<<Hai ragione...>> dice deglutendo <<... purtroppo neanche io credo siano eventi casuali. Quando sono arrivata qui tre giorni fa, non avevo idea che questo territorio fosse abitato da un branco; ero spaventata, stavo scappando da ore ormai e non sapevo minimante dove mi trovassi. Non sapevo neanche se fossi ancora in America o meno.>> leggo la sincerità nei suoi occhi e la sento nel suo tono di voce. Nonostante lei abbia difficoltà a sostenere il mio sguardo, mantiene sempre la sua posizione, come se la sfida più grande non fosse con me ma con se stessa. Si sta imponendo di essere forte, di non cedere alle sue debolezze e soprattutto di non mostrarle troppo.
<<Da cosa scappavi?>> chiedo avvicinandomi piano a lei.
<<Da loro... scappavo dai Vardass.>> ed è allora che le mie ipotesi si consolidano. I due eventi non erano separati, bensì collegati. Ma c'è ancora qualcosa che non capisco...
Il cacciatore di prima, ha detto qualcosa riguardo una certa "lupa di fiamme", che cosa mai vorrà dire? Prima che possa chiederle qualcosa, vedo Michael correre verso di noi, per poi fermarsi a pochi centimetri e respirare velocemente.
<<Alex devi venire subito! Tua sorella...>> non gli diedi il tempo di finire, che subito iniziai a correre verso il villaggio, ritrovandomi una Becky fuori di se che insultava e lanciava oggetti contro Jason, per poi scagliarsi contro Ella, con la quale inizio una specie di lotta a chi tirava più pugni all'altra.
Michael mi raggiunse subito seguito da Jennifer; lui rideva a crepapelle per la situazione, mentre la mia compagna era scioccata da tutto ciò, ma forse anche un po' divertita dato il suo sorriso. 
Intorno a noi si è creato un cerchio di persone, chi sbalordite, chi divertiti dalla scena. Mi catapulto su mia sorella per staccarla da Ella, che nonostante sia un po' stronza e... beh di facili costumi, non credo debba subire un cambio di connotati così violento.
Purtroppo le mie buone azioni hanno uno scarso successo, poiché l'ira di mia sorella di riversa nuovamente sul mio migliore amico.
Ormai so da tempo che tra i due c'è qualcosa di più e sospetto anche che siano compagni.
Mia sorella è talmente arrabbiata che urla solamente e tira dei piccoli pugni sul petto di Jason, che ormai sembra essersi rassegnato alla situazione. Così decido di agire, per il bene di tutti.
<<Adesso basta! Smettila Becky!>> il mio tono duro da Alpha la rimette in riga anche se per poco; lancia un ultimo sguardo omicida verso Jason, per poi andarsene via a passo svelto.
<<Non c'è nulla da vedere, lo spettacolo è finito. Tornate tutti ai vostri posti!>> sono autoritario, ma non sopporto che le persone si immettano nelle questioni altrui.
Mi avvicino al mio amico che tiene la testa bassa. Prima che possa anche solo dire "A", sento la sua voce.
<<Me lo sono meritato, Alpha. È tutta colpa mia, la prego mi perdoni>> lo guardo stranito non riuscendo a capire il perché si stia scusando.
<<Jason non capisco perché tu ti stia scusando con me... È evidente che i problemi tu li abbia con la tua compagna, è con lei che dovresti scusarti non con me.>>
"Si, mi stupisco anche io di te oggi."
"Sta zitto idiota!"
Jason alza di scatto la testa, incredulo su ciò che ha abbina sentito.
<<Tu lo sapevi?>> chiede sconvolto.
<<Oh andiamo Jason, mi hai preso per scemo? Siamo amici da secoli  e lei è mia sorella, è una vita che vi osservo. Anche un cieco si sarebbe accorto di ciò che c'è tra voi due, sono anni che vi lanciate frecciatine e che fate finta di odiarvi, quando palesemente non è così. Mi chiedevo solo quando l'avreste capito?>>dico sorridendo, un sorriso sincero, perché sono felice che mia sorella stia con qualcuno che conosco così bene e non con uno stronzo di cui non so nulla. <<Ora non so cosa sia successo, ma faresti meglio ad andare a parlarle o la situazione potrebbe peggiorare...>> scoppiamo a ridere entrambi, poi lui segue il mio consiglio e corre da Becky.
Io mi giro verso di lei, verso la mia compagna e insieme entriamo in casa, per dirigerci verso la mia camera. Lei entra per prima, io resto fuori chiudo la porta e mi dirigo verso le cucine, per ultimare le ultime sorprese di stasera con Ania.


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Angolo autrice
Allora ragazzi stavo pensando: e se mettessi le foto di come immagino siano i personaggi della storia?

Poi, cosa ne pensate?
Sia Shadow che Jennifer sono stati bloccati sul più bello?
Secondo voi cosa voleva dire Shadow? Mentre Jennifer, perché scappava dai Vardass?

Commentate e votate, kiss a tutti.❤️

My mysterious mateUnde poveștirile trăiesc. Descoperă acum