Capitolo 45. Il cappellino

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Quando si svegliò Rebecca si accorse che aveva dormito per tutto il pomeriggio.
Jason e Clare non erano in camera con lei, forse per non disturbarla.
Si alzò e si avvicinò alla finestra, guardando fuori.
Era quasi inverno perciò già alle otto di sera il panorama era tetro e buio.
Si sedette sul letto, con uno sbadiglio.
Un cigolio della porta alle sue spalle la fece voltare, ma prima che potesse pensare alcunché le chiavi girarono nella toppa.
-Perché chiudi a chiave?- chiese Rebecca, guardando Benji che ancora smanettava con la serratura.
-Eh? Uh... Volevo un po' di privacy... Ti devo dire una cosa...- borbottò vago lui.
Rebecca rimase a guardarlo, seduta sul letto.
Benji finì di chiudere la porta e le si avvicinò.
-Allora Rebecca... Per quanto è successo io... io mi volevo scusare, insomma è stato stupido pensare che posso decidere per te, che devi fare solo ciò che faccio io e che non puoi frequentare altra gente... Sono un po' stufo di essere arrabbiato e inoltre tu mi manchi!- Benji evitò di guardare Rebecca mentre faceva il discorso, solo alla fine le diede una timida occhiata.
-Non devi dire così! Anche io ti ho reso la cosa difficile...- borbottò lei.
-Perfetto allora! Due idioti!- Benji rise nervosamente.
Rebecca annuì, tormentandosi le mani.
-e... E te sono mancato?- azzardò Benji, sempre senza guardare Rebecca.
Lei esitò un secondo, poi abbozzò un timido sorriso.
-Certo che mi sei mancato! Come potresti non essermelo?- chiese lei, prendendo una mano a Benji e intrecciandola con la sua.
-Grazie Rebecca... Mi fa piacere sentirtelo dire, ah e c'è un'altra cosa...- spiegò lui, ormai più sciolto.
Si tolse il cappellino da sopra alla testa, aggiustandosi i capelli.
-Questo me l'hanno regalato i miei genitori quando ero piccolo... Ma... Insomma prendilo tu, te lo regalo!- porse a Rebecca il cappello, con le mani serrate alle estremità del tessuto.
-Benji scusa, ma questo no. È tuo, un tuo ricordo, non mio!- protestò lei.
-Allora lo può diventare, ti aiuterà a ricordarti di me!- sussurrò lui, continuando a tenere il cappello.
-Non mi serve un cappello per ricordarmi che ti amo-
Benji la guardò stupito, poi distolse lo sguardo, ma il cappello lo tenne teso verso di lei.
-Io voglio che lo abbia tu, sei la mia cosa più importante e quindi voglio darti ciò che ho di più caro!- esclamò lui, guardandola negli occhi questa volta.
Rebecca alla fine si decise e tentennando prese il cappellino dalle mani di Benji.
Se lo infilò in testa, nervosamente.
-Sta bene!- commentò Benji, guardandola.
-Non so... è strano averlo addosso...- borbottò lei.
-Non così strano dai, a me piaci!- replicò.
Rebecca stava per ribattere quando la porta vibrò.
-EHI! Che fai lì dentro?! Perché hai chiuso a chiave?! Io e Phil ci siamo presi la pioggia per colpa tua! Facci entrare subito!- la voce di Clare risuonò eccessivamente forte anche da dietro alla porta.
Rebecca roteò gli occhi e si diresse ad aprire.
Una Clare fradicia e un Philip altrettanto bagnato entrarono in stanza.
-Alla buon ora Rebecca! Sai che abbiamo aspettato tre minuti sotto la pioggia?!- si lamentò Clare.
-Piuttosto dove è finito Jason?- chiese Rebecca scocciata.
-E chi lo sa!?- sbuffò Clare, sdraiandosi sul letto.
Solo in quel momento i due parvero accorgersi della presenza di Benji in stanza.
-Ah... Era per questo che ti sei chiusa dentro? Bastava dire non entrate!- borbottò Clare.
-No davvero, non è ciò che pensi... Mi stava solo dicendo una cosa privata!- provò a spiegare Rebecca.
-Perché hai su il suo cappello?- chiese Philip stupito.
-Lunga storia Phil... Magari te la spiego domani!- propose Rebecca.
Philip fece spallucce e uscì dalla stanza.
Mentre Clare si andava ad asciugare i capelli, tornò anche Jason.
-Ciao, scusate il ritardo, ma stavo leggendo...- borbottò mostrando il libro.
-Sotto l'acquazzone?- chiese Benju divertito.
-Aveva l'ombrello!- protestò Jason.
-Chi?- chiese Rebecca, notando che in effetti Jason di ombrelli non ne aveva.
Jason sbuffò.
-Lasciamo perdere ok? Ora sono tornato, questo è ciò che importa!- sentenziò.
-È nuovo?- chiese curiosa Rebecca, guardando il libro che Jason stringeva in mano.
-No, è sempre Shining...- spiegò lui.
-Si lo so, intendevo che il tuo mi sembrava più rovinato...- spiegò lei.
Jason questa volta ignorò la frase e si andò a sdraiare sul letto, sbadigliando.
-Hai dormito tutto il pomeriggio o Benji era qui già da un po'?- chiese con una risatina Jason.
-Adesso sono arrivato e adesso me ne vado...- borbottò Benji e si allontanò a passo svelto.
-Ciao Rebecca! Se vuoi puoi venire da me dopo, Bruce non c'è e se c'è lo mando via!- concluse Benji, salutando velocemente anche Jason e Clare.
-A dopo!- lo salutò Rebecca.
-Si a dopo nulla! Tu devi cucinare, ragazza mia!- esclamò Clare, dando una pacca sulla spalla a Rebecca, mentre aveva ancora i capelli avvolti in un asciugamano.
Rebecca sbuffò.
-Tanto sappiamoe entrambe che mi aiuterai tu!- rise Rebecca.
Clare sorrise.
-Si, ma sa Benji ci vai dopo, io ti aiuto, non ti sostituisco!- sentenziò  lei.
Clare e Rebecca andarono avanti a battibeccare anche sulle scale, ma alla fine cucinarono assieme, perché in fondo erano buone amiche.
...
E anche perché a Clare non piaceva ciò che cucinava Rebecca.

Holly e Benji: Back In FootballWhere stories live. Discover now