Capitolo speciale. Lo schiaffo

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---angolo dell'autore---
A parte grazie ancora per 1K visualizzazioni!
Ormai è passato un mese dall'inizio di questa epopea di Holly e Benji...
La fine non è vicina, ma siamo a buon punto!
Per questo mese assieme vi racconterò la storia di Rebecca Baker, età dodici anni, cheerleader e oggetto delle attenzioni del giovane liceale Benjamin Price...
CIAUUU!

-Sei stata bravissima Clare!- diede una pacca sulla spalla all'amica, Rebecca.
Clare divenne tutta rossa, aggiustandosi la divisa da cheerleader che le andava stretta.
-Grazie... Peccato che mio fratello abbia perso...- si rammaricò lei, timida come sempre.
-Non fa nulla, andrà meglio la prossima volta, vedrai!- assicurò Rebecca.
Clare annuì e uscì veloce dallo spogliatoio.
Rebecca si cambiò con calma, poi uscì dallo spogliatoio e visto che era l'ultima si apprestò a chiuderne la porta.
-Ciao!- una voce maschile la chiamò da dietro.
Un ragazzo era appoggiato allo stipite della porta, con fare arrogante.
Aveva il cappellino calato sugli occhi.
Il cuore di Rebecca perse un battito.
Era lui!
L'aveva visto!
Era il portiere prodigio tornato per le vacanze dalla Germania in città.
Era ancora più bello da vicino e stava parlando proprio a lei!
Si sentì immediatamente molto fortunata e si aggiustò i pantaloni per fare bella figura.
-Benjamin Price! Quale onore!- sorrise lei.
Lui sorrise sicuro e conscio dell'effetto che aveva sulla ragazzina più piccola.
-Ti ho vista fare il tifo, brava, ci sai fare con i movimenti del corpo... Anche io non sono male...- rise ammiccante Benji.
Rebecca si bloccò.
Il sorriso le sparì dalla faccia immediatamente.
-Fai sul serio?- chiese dura a Benji.
Lui, che non si era reso conto del cambio di voce di lei, fece un sorrisetto.
-Sai che abito in una villa? Uno di questi giorni ti farò vedere la mia camera...- la guardò malizioso lui.
Rebecca scosse la testa.
Era bastato un minuto di conversazione a farle odiare quello stupido.
Da come l'aveva visto in precedenza le era sembrato gentile e simpatico, ma ora che ce l'aveva davanti si vergognava di sé.
Era arrabbiata.
Era delusa, amareggiata.
A lei quel portiere piaceva, ma lui era così idiota!
Meritava che gli accadesse qualcosa di molto brutto!
Benji si accorse dello sguardo di Rebecca e le provò a sorridere ammiccante.
-Non ti piaccio? Non sono abbastanza per te? Vuoi continaure ad uscire con quella perdente di Warner? Sei patetica! Pensavo fossi migliore!- sibilò lui, stringendo i pugni, sentendosi rifiutato.
Lei lo ignorò e lo spintonò, uscendo dallo spogliatoio.
-Stai commettendo un errore! Se ora te ne vai e non vieni a casa mia ti renderò la vita un inferno!- la minacciò Benji.
Rebecca si girò di scatto con rabbia.
-Tu non mi conosci! Io ti distruggerò per come mi hai offesa! Non giocherai più a pallone per il resto della tua stupida vita!- promise con rabbia lei.
Benji fece una smorfia che per un secondo gli rovinò la bella faccia.
-Attenta a come parli... io posso farti male!- la ammonì lui.
Rebecca rise, come se non ci credesse davvero.
-Tu a me? Ah non credo proprio! Ora lasciami stare!- ringhiò lei.
Benji la prese per un polso.
Rebecca lo fissò spaventata.
-Mollami!- ordinò al portiere.
Lui sorrise beffardo.
-No! Tu con me ci vieni! Nessuna mi dice di no, mai!- sibilò lui.
-Mollami!- ripeté Rebecca e sferrò un pugno in pancia al portiere.
Benji rimase sorpreso e reagì di istinto, tirando uno schiaffo alla cheerleader.
Rebecca cadde a terra per l'impatto con la mano di Benji.
-O mio Dio! Mi spiace!- si portò una mano alla bocca lui, accorgendosi di ciò che aveva fatto.
Benji provò a tendere una mano a Rebecca, ma lei la rifiutò.
-Lasciami in pace! Non verrò mai con te!- sibilò lei.
Benji questa volta non insistette e la lasciò rialzarsi, poi se ne andò, con le mani affondate nelle tasche dei pantaloni.
Rebecca rimase a guardarlo, con le lacrime agli occhi.
Un po' per il dolore, un po' perché era delusa che un ragazzo che le piaceva così tanto fosse un tale cretino.
La ragazzina strinse i pugni con rabbia.
"Te la faccio vedere io, Benjamin Price!" Pensò con odio.
Lui si allontanava rapido e lei era sempre più infuriata.
Si promise di rovinarvi la carriera appena avesse potuto.
Era la sua vendetta per come le aveva mancato di rispetto e l'aveva offesa.
In realtà lo faceva per delusione, perché Benji non era come se lo era immaginato e questo le faceva male, molto male, visto che a lei piaceva.
Guardò il portiere allontanarsi ancora un poco, mentre la guancia le bruciava per lo schiaffo.
Le mani di Benji erano state dure contro di lei e questo non le era piaciuto per nulla.
Voleva punirlo.

***presente***
Rebecca ripensò allo schiaffo che le aveva dato Benji da piccola.
Guardò il portiere nel buio della camera, era sdraiato accanto a lei, dormiva.
Quelle mani che l'avevamo umiliata erano quelle a cui lei aveva permesso di toccarla.
Quelle mani erano quelle che lei amava sentire sulla sua pelle, sul suo seno.
Erano le mani di Benjamin Price, l'arrogante ragazzino che a tredici anni l'aveva umiliata, schiaffeggiata e offesa.
Ora per lei Benji non era più quello.
Per Rebecca adesso era la cosa più importante di tutte.
L'unica che alla fine contasse davvero.
Strinse nel buio la mano di lui, che a sua volta strinse la sua.
Benji aprì un occhio verde.
-Sei ancora sveglia?- chiese in un sussurro.
Rebecca annuì nel buio.
Benji si sporse per baciarla dolcemente.
-Quando vinceremo il campionato, saremo famosi e io e te non dovremmo più mentire sulla nostra relazione!- promise il porteire.
Rebecca lo strinse al suo corpo.
-Non vedo l'ora...- sussurrò la manager.

Holly e Benji: Back In FootballWhere stories live. Discover now