Capitolo 14. Vecchio e nuovo

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Benji ritirò nel campo la palla.
Mark sbuffò poiché il suo tiro era appena stato egregiamente parato dal portiere.
Rebecca invece guardava con interesse l'azione di entrambi.
Mark era forte e arrabbiato in questi giorni, questo lo rendeva una macchina da guerra in campo.
Benji era preciso e motivato, cosa che lo rendeva il miglior portiere del Giappone, almeno per lei.
Il suo portiere la guardò, con un ampio sorriso sulle labbra.
Era fiero della sua parata.
Lei avrebbe voluto baciarlo, stringerlo a sé e non lasciarlo andare via, ma non poteva.
Non davanti a tutti gli altri.
Solo nell'intimità della loro camera, quando l'unico a disturbarli era il vento, il tempo o, casualmente, suo cugino malato di amore.
-Ottimo tiro Lenders, in questa squadra hai l'utilità di un bicchiere sbeccato!- lo schernì divertito Benji.
-Piantala Price!- sibilò Danny, che a Mark ci teneva parecchio.
Clare si sciolse come neve al sole nel vedere il suo amato giocatore così comprensivo con il compagno di stanza.
Benji roteò gli occhi.
Clare sapeva che uno come Danny Mellow non l'avrebbe mai notata.
Questo la sconfortava.
-Rebe, vado un attimo a bere- mentí l'assistente.
In realtà voleva solo allontanarsi da Danny.
-Va bene Clare, ma non allontanarti troppo e trona in fretta che Benji deve parare tuo fratello Ed... Sai quanto ci tiene che tu ci sia!- le ricordò la manager.
Clare sbuffò.
A tavola, al bar e anche nei momenti tra donne che avevano lei, Rebecca e Patty, la manager parlava sempre e solo di calcio.
Parlava degli allenamenti, in particolare delle 'fanatsiche', da lei definite tali, parate di Benjamin Price.
Sosteneva che con lui la New Team avrebbe vinto di certo.
Per Clare Benji era solo uno come tanti, un po' sbruffone, ma con cui tutto sommato non le dispiaceva avere a che fare.
Per lei Danny avrebbe portato la New Team alla vittoria, ma questo non lo aveva detto a nessuno, perché Ed era molto geloso e si sarebbe di certo arrabbiato con lei.
Clare si allontanò, verso casa.
Arrivata fuori dalla porta stava per entrare quando una mano le toccò la spalla.
Si girò e tutto trafelato davanti a lei c'era Danny Mellow.
Clare boccheggiò per qualche secondo.
-ciao- la salutò lui.
Lei non rispose, ma fece un cenno educato con la mano.
-Dove vai?... Ahem... Clare giusto?- chiese lui.
Clare annuì.
-io... Pensavo di bere qualcosa...- sussurrò lei.
Danny le sorrise.
-Allora vengo con te al bar! Ho appena terminato gli allenamenti...- le propose lui.
Clare non poteva crederci.
Divenne tutta rossa.
-perchè vuoi venire proprio con me? Io non sono bella come Patty o sveglia come Rebecca... Io non ho nulla da offrire di buono- biascicò lei.
Clare non era abituata ad attirare i ragazzi e che proprio Danny andassero da lei era, a suo parere, sospetto e inquietante.
Danny si grattò la testa per un attimo.
-Voglio essere sincero con te, Clare... È da un po' che tu seguo, un po' molto... Da quando sono arrivato ho visto con che gentilezza e bontà tratti tutti quanti, tuo fratello me lo aveva detto e... Senti... Pensavo che...- Danny alzò lo sguardo dai suoi piedi dove l'aveva tenuto durante il discorso per fissare intensamente Clare.
L'aveva notata.
La stava osservando da quando era arrivato.
La cosa non la metteva in agitazione, sebbene fosse un comportamento strano e inquietante.
Si sentiva...
Lusingata.
Per Danny era difficile continuare il discorso così ci pensò lei.
Si sporse e baciò gentilmente le sue labbra, con dolcezza.
Rimasero qualche secondo attaccati, con la mano di Danny che premeva la testa di Clare accanto a sé.
Quando si staccarono Clare sorrise.
-vieni, o faremo tardi al bar...-
Assieme si incamminarono, mentre le mani sia sfioravano leggermente.
Era così bello per Clare e desiderava non finisse mai.
Così come lo desiderava Oliver.
Quando si diresse verso gli spalti dove erano rimaste Patty e Rebecca.
Lui era pronto a sfoggiare il suo magnetismo con la sua fidanzata.
Sali velocemente fino alle ragazze.
Non parlava con Patty dalla mattina del giorno prima, dove lei era stata fredda e lui non capiva perché.
Voleva risolvere la questione.
-ehi Pat!- la chiamò.
Patty non si mosse di un millimetro.
-Pat?- chiese ancora Holly.
Patty si girò verso di lui, con lo sguardo furente.
-IMBECILLE STO CERCANDO DI IGNORARTI! LASCIAMI STARE, NON MI CERCARE MAI PIÙ!- gli urlò contro lei.
Oliver rimase spiazzato.
-cosa?!- chiese stupito, mentre Patty si allontanava da lui.
Sembrava una rottura la loro.
-Pat almeno dimmi perché!- la implorò.
Patty si girò un ultima volta prima di andarsene via da lì.
-La prossima volta Oliver, cerca di non dire in giro cosa fai con la tua ragazza... Se non era per la mia negazione avrei perso il lavoro per causa tua che hai detto a tutti che abbiano fatto sesso!- sibilò lei e lo lasciò solo.
Holly rimase a fissarla allontanarsi e strinse i pugni.
Era stato sciocco, lo ammetteva anche lui.

---angolo dell'autore---
Okay cosa ve ne pare?
Va bene lo ammetto, non è un granché, ma troverò il modo di farmi perdonare...
Magari, visto che letteralmente AMO scrivere, per quando ( e se ;P) la storia avrà 200 visualizzazioni potrei caricare un capitolo speciale...
Ma si dai, farò così...
Speriamo di arrivarci presto perché, come ho già detto, amo scrivere!

Holly e Benji: Back In FootballWhere stories live. Discover now