Capitolo 38. L'offesa e l'aiuto

75 8 1
                                    

Rebecca era proprio arrabbiata.
Holly aveva deliberatamente offeso Benji la sera prima, dicendogli l'unica cosa in grado di ferire profondamente il portiere.
Le parole di Holly le riecchegiarono in testa mentre si dirigeva a grandi passi verso la camera del capitano.
Diede qualche colpo alla porta.
-Holly apri!- intimò lei.
La porta si aprì lentamente, mostrando alla manager un Holly ancora assonnato e in pigiama.
-Uh? Rebecca?- chiese confuso Holly.
Rebecca lo guardava con occhi socchiusi, molto arrabbiati.
-Hai fatto male a dire quella cattiveria a Benji ieri!- esclamò lei.
Holly roteò gli occhi.
-Nessuna cattiveria, solo realtà!- sentenziò lui.
-Ti piacerebbe!- sibilò arrabbiata Rebecca.
A quel punto, prima che la situazione degenerasse e si trovassero a prendersi a pugni in corridoio, arrivò Mark.
-Rebecca, Holly che succede?- chiese lui.
-Rebecca dice che ho fatto male ad insultare Benji dicendogli che non ha amici, ma è la verità!- si lamentò Holly.
-Sembrate due bambini dell'asilo!- li schernì Mark.
-Mark, condividerai di certo l'idea che non si dicono certe cose perché possono fare male...- replicò Rebecca.
Mark si mordicchiò il labbro inferiore nervosamente.
-Mi spiace, ma mi vedo d'accordo con Holly, qualcuno deve dare una ridimensionata a Benji...- decretò Mark.
Rebecca li guardò entrambi, furente.
-VOI NON CONOSCETE BENJI! È cambiato e non merita i vostri insulti!- gridò Rebecca, anche se sapeva che entrambi già erano al corrente della trasformazione di Benji.
Holly lo aveva insultato per gelosia, non perché pensasse ciò che aveva detto o almeno non solo per quello.
Mark dava man forte a Holly, forse perché erano compagni di stanza?
Questo Rebecca non lo sapeva, ma di certo se prendersela con lei gli avrebbe avvicinati allora ben volentieri ci avrebbe litigato!
Dal canto suo Holly non poteva crederci che Mark, il suo eterno rivale, lo stesse difendendo così apertamente.
Era qualcosa di nuovo per lui.
Rebecca si allontanò, fingendosi furente, ma segretamente felice che i due iniziassero ad andare d'accordo!
d'accordo quel punto si accorse che le gambe l'avevano portata davanti ad una ben nota targa sulla porta.
Bussò, ma quando sentì che nessuno le rispondeva decise di entrare.
Tom era seduto sul suo letto, con in mano il suo computer.
Rebecca si sedette accanto a lui, spiando cosa faceva.
-Sto scrivendo una lettera- rispose al suo sguardo Tommy.
-Per chi?- chiese la cugina.
Tom deglutì nervoso.
-Julian... Scrivergli mi aiuta a stare meglio...- balbettò Tom.
Rebecca ci pensò su.
Era evidente che la tristezza di Tom era maggiore di quanto avesse temuto.
-Aspetta Tommy, passami un attimo il computer!- esclamò lei.
Tom glielo diede tentennante.
Rebecca andò su Google, fece un rapido login e ripassò il computer a Tom.
-Ti ho loggato ad un sito dove puoi chattare con le persone che ti ispirano. Questa schermata aperta ora è il tuo profilo, ho messo una breve descrizione di come sei e una foto. Se clicchi la barra in altro puoi cercare profili, oppure ti verranno consigliati dal sito stessa in base alla compatibilità con il tuo!- spiegò velocemente Rebecca.
-Wow...- riuscì solo a rispondere Tommy.
-Invece questa scritta qui? Vicino al pannello delle notifiche?- chiese lui.
-Speedchat è il nome del sito!- spiegò lei.
-Sono sorpreso, non credevo esistesse un sito del genere!- commentò Tommy.
-Ecco, così anche se sei bloccato qui puoi conoscere gente nuova!- esclamò Rebecca.
-Gazie Rebe!- la ringraziò Tommy, immediatamente cliccando il pulsante "Trova persone compatibili".
-Ti lascio un pizzico di privacy!- lo salutò Rebecca, dandogli una pacca sulla spalla.
Tommy mugugnò qualcosa che suonava come un ciao e lei uscì.
Era contenta di aver aiutato il cugino a incontrare qualcuno di nuovo!
Era così solo dalla morte di Julian!
Si diresse in camera sua, a passo svelto.
Era ancora mattina presto e sarebbe volentieri tornata a dormire un altro po'.
Il fato però la voleva diversamente, infatti Benji era davanti alla sua porta.
-Alt! Ferma lì!- impose il portiere.
Rebecca alzò le mani con un sorrisetto complice.
-Bruce è andato da Holly, ciò vuol dire che la mia camera è tutta per noi!- esclamò lui.
Rebecca sorrise.
-Però la prossima volta che scopro che sei andata a difendermi davanti a Holly e Mark mi arrabbio! Io so far valere le mie ragioni, non ho bisogno che sia tu a farlo per me! Ora quei di mi prendono in giro, dicendo che non riesco nemmeno a difendermi da solo perciò ti chiedo il favore di non farlo più!- esclamò Benji.
Rebecca annuì.
-Mi dispiace... Volevo solo aiutare...- sussurrò piano lei.
Benji abbozzò un sorrisetto.
-Non fa nulla, come vedi te l'ho solo fatto notare, non sono arrabbiato!- le assicurò lui.
Rebecca lo abbracciò.
-Dai andiamo, prima che Bruce torni!- poi Benji e diede un buffetto sulla testa e si incamminarino verso la camera de portiere.

---angolo dell'autore---
Mah... a parte ringraziare non faccio mai un cavolo in 'sto angolo!
Credo lo toglierò...

Holly e Benji: Back In FootballWhere stories live. Discover now