Caso chiuso?

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Angolo dell'autrice:
Eh sì... Shinichi non è contento se non fa in modo di trovare un morto ogni tanto XD
Non vi anticipo nulla su come andrà questo caso, vi avviso solo che vi stupirà parecchio la svolta!
Quindi... beh non ho molto da dirvi, se non di godervelo.

Buona lettura ^-^

«Quante persone risiedono attualmente qui?» domandò Shinichi al portiere, una volta ridiscesi all'ingresso

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«Quante persone risiedono attualmente qui?» domandò Shinichi al portiere, una volta ridiscesi all'ingresso.

«Attualmente, sette...» rispose lui, sembrava leggermente più tranquillo di prima, anche se sudava ancora vistosamente, tanto che dovette asciugarsi la fronte con un fazzoletto.

«Abbiamo bisogno che raduni tutti quanti!» intervenne l'ispettore.

L'uomo rispose solo con un cenno di testa, poi prese la cornetta del telefono che c'era sul bancone e premette il tasto zero, subito dopo la sua voce echeggiò per tutto l'albergo.

Mentre i clienti, venivano chiamati alla sala da pranzo dal portiere, un uomo della scientifica entrò nella hall.

«Ispettore sul corpo della vittima sono state trovate tracce di smalto rosso, tra cui una molto particolare sul lato destro del collo.»

«Sarebbe a dire?» chiese l'uomo e Shinichi si fece attento.

«È una sagoma di fiore, sembrerebbe un papavero, ma è tutta sbavata.»

A quelle parole Shinichi s'irrigidì, per poi voltarsi verso Ran. Nei suoi occhi chiari vide la stessa preoccupazione che attanagliava lui in quel momento.

«C'è altro?» chiese l'ispettore Megure.

«Sì, sono state riscontrate delle fibre di stoffa verde sotto le unghie della vittima» rispose nuovamente l'agente della scientifica, dando la possibilità a Shinichi di ragionare meglio sulla situazione.

Le fibre di stoffa le aveva notate anche lui, quando meno di mezz'ora prima si era avvicinato al corpo, ma com'era possibile che non si fosse accorto di una cosa così evidente come una macchia a forma di fiore sul collo? Cercò di focalizzare la sua memoria su quel corpo riverso a terra, tutto storto per via delle varie fratture e finalmente comprese. Quando era arrivato lui, il lato destro del collo era quello rivolto verso il terreno e per non inquinare le prove non aveva toccato il cadavere.

Ora però doveva pensare a risolvere quel caso per fare in modo che, almeno uno di quei criminali, finisse in prigione.

«Ispettore le posso parlare in privato, mentre i sospetti si dirigono nella sala da pranzo?» chiese quindi ad alta voce.

«Certo Shinichi!» ed entrambi uscirono un'attimo nel cortile esterno, assieme a Ran a cui il ragazzo aveva afferrato la mano.

«Allora, cosa succede? Mi sembri nervoso, ti senti bene?» domandò Megure preoccupato.

«Non è niente ispettore... Credo di sapere come smascherare l'assassino, ma non deve far niente finché non glielo dico io?»

«Come vuoi tu... ma ricordati che devi anche avere le prove.»

Il Segreto della doppia K _ TrilogiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora