Misteriosi esperimenti

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Angolo dell'autrice:
Non ho scritto cosa succede a Koriko ed Alice, e come sono arrivati lì. Ma l'idea era che Kain, magari con qualche aiuto era riuscito a catturarli e aveva ferito Koriko alla testa col calcio della pistola.
Questo capitolo non sarà lunghissimo, per due motivi fondamentali, uno spiega finalmente cos'ha scoperto Shiho al laboratorio, due è il capitolo che precede la battaglia finale.
Ah, a proposito, anche qui avremo un pezzetto scritto da Lodovico.

Buona lettura ^-^

Avevamo ricominciato a camminare, quando Shiho si avvicinò a me nervosa

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Avevamo ricominciato a camminare, quando Shiho si avvicinò a me nervosa.

«Kudo, ti devo parlare...»

«Dimmi...» risposi, cercando di rimanere freddo e distaccato, poche volte avevo visto o sentito quella ragazza agitata e la cosa non mi rassicurava per niente.

«Ho scoperto più di qualcosa dove mi avete lasciato. Su un computer erano salvati tutti i progetti scientifici, elettronici e medici, sia quelli su cui lavoravo io e gli altri scienziati dei Man In Black, sia i progetti attuali del Giardino. Con tutti questi studi riescono a toccare ogni angolo di quelle materie che danno spiegazioni a qualunque cosa, materie che qualcuno potrebbe definire metafisiche e impossibili.»

«Dopo essermi visto rimpicciolire non mi stupisco più di niente. – commentai – Di che si tratta?»

«Vita eterna, eterna giovinezza, clonazione, creazione di corpi organici, viaggi nel tempo, mutazione e rifunzione degli organi.»

«Rifunzione degli organi? – era stato mio fratello a parlare – Vuoi dire che...?»

«Che se un corpo è mantenuto intatto, per esempio ibernandolo, può essere rimesso in funzione e riportato in vita.» rispose lei.

«È assurdo!» esclamò Ran che camminava alla mia destra, dal lato opposto a Shiho.

«Non è tutto, – continuò la ragazza coi capelli ramati alla mia sinistra – non so come, ma hanno tutti i campioni dei nostri DNA.» a quelle parole vidi la maggior parte dei miei compagni agitarsi in silenzio, solo Kaito sembrava tranquillo, anzi sbuffò con un mezzo sorriso, per poi dire:

«C'era da aspettarselo da loro...»

«Ma quando ce li hanno presi?» chiese Ran nervosa.

«Perché volete dirmi che non siete mai stati feriti o non avete mai pianto o sudato in presenza loro o allo stesso Giardino un anno fa?» domandò nuovamente il ladro.

«Sembrano sempre un passo avanti a noi...» pensai ad alta voce, mentre continuavamo a controllare ogni cella che superavamo.

...***...

Un piccolo quadrato un po' sudicio e opaco per la polvere stava all'altezza dei miei occhi ed io alle spalle avevo i miei amici, che guardavo ogni tanto, voltando la testa con preoccupazione, sentendo il mio cuore battere forte e il mio fiato spezzato, come se le notizie appena ricevute fossero state la lama di una ghigliottina all'interno della mia bocca e mi avessero tagliato il respiro ogni qualvolta volevo riempirmi di ossigeno i polmoni e liberarmi dell'anidride carbonica. Sentivo uno strano tremore percorrermi il braccio e quindi mossi il primo passo verso quella finestra.

Lentamente avvicinai il mio naso al vetro e cercai di sforzare la mia vista per vedere se dentro c'era qualcosa: in un certo senso già me lo aspettavo.

Mi si bloccò il fiato in gola, come se questa volta un grosso tappo mi fosse caduto di traverso per la gola. Il cuore mi si bloccò per qualche istante e poi mi voltai verso i miei amici, che capirono subito dalla mia espressione sconvolta, così mi dissero poi, e pallida che c'era qualcosa che non andava.

«Heiji...» sussurrai e alzai il mio braccio, che mi sembrava pesantissimo, verso la finestrella, allungando il dito indice per far capire loro che i nostri due amici erano all'interno di quella stanza.

Kaito si avvicinò velocemente e allungò il suo braccio destro, aprendo la mano e posandomela sul fianco velocemente, spostandomi, come se fossi un oggetto e quindi dalla sua tasca tirò fuori, per la terza volta, il suo coltellino svizzero. Ricordo poco di quello che accadde, perché qualcuno si mise davanti a me per guardare se stavo bene e vedere cosa faceva Kaito.

Sentii uno strano schiocco e la porta cigolò, aprendosi, in quel momento tornai a respirare e il rosa comparve ancora sul mio viso, colorandolo.

...***...

«E ora che siamo tutti assieme?» chiesi io mentre Kaito liberava dalle corde Heiji e Kazuha.

«La troviamo e la fermiamo una volta per tutte!» disse mio marito più deciso che mai.

Il Segreto della doppia K _ TrilogiaWhere stories live. Discover now