In trappola

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Angolo dell'autrice:
Allora, un appunto importante per questo capitolo, o meglio questi capitoli. Da questo, fino ai prossimi quattro capitoli, o quasi, avviene tutto assieme, ma ovviamente in luoghi diversi visto che i nostri eroi sono separati. Ve ne accorgerete, perché ci sarà una frase che sentirete qui, nella vicenda di Ran e Shinichi e che sentiranno anche tutte le altre persone in giro per il Giardino.
Inoltre in questo capitolo ho messo un tipico cliché Goshiano che sono sicura riconoscerete tutti ;)

Buona lettura ^-^

Ormai stavamo proseguendo da soli da più di dieci minuti

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Ormai stavamo proseguendo da soli da più di dieci minuti. Shinichi aveva smesso di guardarsi indietro, dato che non avevamo sentito nemmeno uno sparo, e teneva la pistola in mano in modo nervoso.

Ad un tratto lo vidi fermarsi di botto, bloccando anche me con un braccio.

«Shinichi cosa...?»

«Guarda...» disse indicando quello che all'inizio mi era sembrato semplicemente il pavimento scuro del corridoio.

Poi lo vidi: era un sottile filo trasparente, come quelli usati per pescare.

«Cosa pensi che sia?» chiesi un po' impaurita.

«Non lo so... e non voglio scoprirlo... Penso che sia meglio se lo scavalchiamo.»

Acconsentii alla sua proposta con un cenno di testa e, prendendoci per mano, un passo alla volta, superammo il filo.

Tirammo un sospiro di sollievo, ma durò poco. Mi bastò fare un passo in più e accade l'inimmaginabile. In un attimo mi sentii mancare il terreno sotto i piedi e chiusi gli occhi per la paura, lanciando un piccolo urlo.

...***...

Sentii il vuoto sotto i miei piedi e appena iniziai a precipitare alzai la mano e mi aggrappai al pavimento dove eravamo prima, mentre con l'altra afferrai il braccio di Ran, in quel momento però, persi la pistola.

«Presa!» disse Ran che con l'altra mano era aggrappata a me, mentre la risata argentina di Giada rimbombò nel corridoio.

«Kudo, pensavi davvero che ti avrei sottovalutato in quel modo? Io so esattamente come trattarvi e come incastrarvi. Mi dispiace, ma siete caduti in trappola, mia cara rosa rossa.» poi dopo un'altra risata, il contatto s'interruppe e gli altoparlanti tornarono silenziosi.

«Maledetta!» imprecai tra i denti.

«Shinichi...» urlò Ran, la mia presa su di lei stava diventando malferma, sia per lo sforzo che per il sudore.

«Tranquilla Ran... andrà tutto bene...» dissi, ma anche io ero parecchio nervoso.

«Che cosa facciamo?» chiese e subito dopo lanciò un'altro urlo.

Era scivolata e l'afferrai di nuovo al volo, prendendole la mano. Dovevo salvarla, almeno lei si doveva salvare.

«Ran, ascolta... La botola non è tanto larga, se ti dai la spinta con i piedi, riesci a saltare dall'altro lato?»

«C...credo di sì... – mi disse lei – ... ma con la pistola in mano non sarà facile.»

«Buttala!»

«Cosa?!»

«Ho detto buttala! L'importante è che ti salvi...»

Lei, invece, ebbe un'idea migliore e anche semplice, che a me non venne in mente per il troppo nervoso, e la mise in tasca. Dopodiché puntò i piedi proprio sotto i miei, che penzolavano, e si diede la spinta. Sentii lo strattone e poi mi lasciò la mano.

Purtroppo non potevo girarmi abbastanza per vederla issarsi, ma quando la sentii sospirare e dirmi che ce l'aveva fatta mi tranquillizzai.

Non era ancora finita però, perché io ero ancora appeso e la mia mano, ormai tremante, stava cedendo la presa. Le mie dita estenuate fino allo stremo delle forze, erano doloranti e stavano scivolando pian piano.

Mi sfuggì la presa e chiusi gli occhi pensando che fosse finita, ma subito sentii la sua presa salda e riaprii di scatto gli occhi, vedendola, stupenda nonostante tutto, come il giorno in cui l'avevo sposata. Quel sorriso dolcissimo che, come sempre, mi tranquillizzava e mi faceva sentire bene.

Puntai i piedi e con lo sforzo di entrambi, ritoccai anche io la terra ferma. Eravamo salvi.

In un attimo, però, tutta quella sicurezza nei suoi occhi svanì e si buttò tra le mie braccia in lacrime. Non sapevo se era uno sfogo per il grosso spavento o per tutto quello che ci stava accadendo, ma la strinsi tra le mie braccia rassicurandola.

Il Segreto della doppia K _ TrilogiaWhere stories live. Discover now