Capitolo 1. Ritorno a Fujihama

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Il telefono squillò in quello stesso istante, quando Oliver Hutton stava per lasciare deluso l'aeroporto del Giappone, chiamato dal Brasile per un nuovo ingaggio che però non sembrava esserci realmente.
Il contatto del suo misterioso ingaggiatore gli scrisse un messaggio proprio in quel momento.
-Oliver Hutton è stato noleggiato un taxi per te che ti porterà direttamente dalla tua futura squadra. Sono stati selezionati alcuni campioni Giapponesi emergenti per affiancarti nella tua nuova squadra nazionale. Giocherete con il nome di New Team. Incontrerai presto i tuoi compagni, grazie per aver accettato di partecipare al campionato, nonostante tutto...-
Infatti Oliver aveva lasciato il calcio ormai da un anno, nonostante la sua giovane età e bravura.
Il problema era stato che Oliver si era infortunato e la sua squadra Brasiliana lo aveva quindi sostituito.
Ora però un misterioso manager lo aveva richiamato in Giappone, proprio a Fujihama, dove molto tempo prima aveva iniziato la sua carriera.
Oliver non poteva non accettare, il campionato sarebbe iniziato da lì a qualche mese e lui e la sua nuova squadra dovevano conoscersi e allenarsi.
Oliver, nonostante ora avesse 22 anni, era emozionato come un bambino.
A Fujihama aveva lasciato tantissimi ricordi e vecchi amici, che sperava vivamente di rivedere.
Oliver scese in strada dove un uomo di mezza età lo attendeva davanti ad un taxi con un cartello con su scritto a caratteri cubitali Hutton.
Oliver sali senza fare domande.
Dopo mezz'ora di viaggio si rivolse al tassista.
-Mi scusi, lei sa per caso chi sarà il manager della New Team?- chiese il giovane calciatore.
Il tassista grugnì annoiato.
-Oliver Hutton, eh? Sempre curioso... il manager sarà la cugina della stella del New Team- spiegò il tassista.
-quindi è una lei- commentó Oliver.
-esattamente...-
Oliver non poté evitare di sorridere.
Lui aveva molte ammiratrici, ma aveva sempre avuto una discreta sfortuna nelle relazioni a partire da tredici anni quando aveva rotto con una sua compagna, Patty.
Immediatamente si ricordò del suo vecchio amico, Benjamin Price.
Benjamin era l'opposto di Oliver, sempre circondato da ammiratrici e spasimanti, ma nemmeno lui, a quanto ne sapeva Oliver, si era mai accasato.
-perché ha scelto proprio me? Io non gioco più a calcio!- esclamò Oliver.
Il tassista grugnì di nuovo.
-tutti i giocatori della New Team sono campioni poco conosciuti, grandi speranze incomprese...- spiegò lui.
Oliver annuì pensieroso.
Lui non si sentiva affatto incompreso.
Era stato un grande giocatore Brasiliano e ora lo sarebbe stato Giapponese!
Ne era certo.
A lui piaceva il calcio è questo bastava a renderlo un ottimo giocatore e soggetto per la New Team.
-siamo quasi arrivati, signorino Hutton- lo avverti il tassista.
Oliver annuì e guardò fuori dal finestrino del taxi.
Il monte Fuji si poteva già scorgere.
Oliver si sentiva già a casa.
-dove alloggeremo?- chiese il promettente giocatore.
Il tassista grugnì per la terza volta e Oliver penso che in qualche vita precedente fosse stato un maiale.
-tu e la New Team alloggerete in una casa in comune, così come la vostra manager.- sentenziò il tassista.
Oliver sorrise.
I suoi compagni di squadra dovevano avere una grande intesa per vivere assieme e forse sarebbe stata la volta buona per vincere il campionato.
Il taxi si fermò all'improvviso, davanti ad un enorme e bello edificio.
-siamo arrivati!- sentenziò l'autista.
Oliver gli sorrise e scese dall'auto con velocità.
Non fece in tempo ad aprire la porta che una figura snella e dai lunghi capelli neri gli apri la porta e sorrise.
-tu devi essere Oliver Hutton, piacere Rebecca Baker-

Holly e Benji: Back In FootballOnde histórias criam vida. Descubra agora