Sono tesa come una corda di violino.
Ho appena finito di esporre la tesi sul Wakanda e i docenti stanno valutando la mia discussione.
Alice mi ha preso un caffè alla macchinetta, nonostante faccia peggio, e me lo ha portato.
In mezzo secondo me lo sono scolata. Manco fosse uno shottino di vodka.
I miei genitori, invece, stanno discutendo, animatamente, con mia nonna; penso siano più agitati di me.Non ho voluto fare grandi cose; ho invitato giusto qualche amico.
L'unico che volevo venisse non si è presentato. Poco importa, sopravvivrò lo stesso.<Sono convinta che il voto sarà altissimo.> mi rassicura Carol.
<Li hai sorpresi con il cambio di tesi...> mi dice Alice, che forse è persino più agitata di me.
<Signorina Minervalis, può rientrare.> mi chiama uno dei professori.
Rientro nell'aula dove ho esposto la tesi e mi risiedo sulla medesima poltroncina. Il mio relatore ha un sorriso stampato sulle labbra e sembra impazienti di comunicare a tutti l'esisto finale.
Prima, però, narra ai presenti il mio percorso universitario, a dir poco eccellente, e mi elogia, facendomi i complimenti e confessando di essere molto dispiaciuto del fatto che l'anno prossimo non mi vedrà più tra i suoi studenti.
Ricomincia, poi, a parlare della tesi e del modo in cui l'ho esposta.
Per un po' non ascolto il suo discorso; riesco a capire solo l'ultima frase:"Complimenti, signorina Minervalis."Strizzo gli occhi e chiedo, gentilmente, di ripetere.
<110 e lode, signorina. Ha fatto, veramente, un ottimo lavoro.> poi mi stringe la mano.
Anche gli altri docenti si congratulano.
La prima cosa che facciamo non appena usciamo dall'aula è festeggiare; Leonidas stappa lo champagne e lo versa a tutti.
<Alla nostra dottoressa!> grida.
<Ad Augusta!> rispondo gli altri in coro.
Sono tutti felici, forse anche più di me, e non vedono l'ora di andare a festeggiare come si deve in ristorante.
<Ti manca?> mi domanda Carol.
<Perché dovrebbe?!>
Carol sorride lievemente e incrocia le braccia al petto.
<Forse perché tra voi due non è veramente finita come vuoi far credere...>
<Tra me ed Everett è finita nel momento in cui ha cominciato a indagare su Roser. Non doveva intromettersi: sono affari di famiglia.> spiego, con un tono un po' irritato.
<Gli hai già inviato la lettera di dimissioni?>
<Lettera e accordi di Sokovia firmati.> rispondo, scrollando le spalle.
Per me, firmare gli accordi di Sokovia, è stato doloroso. Quasi come un parto.
L'ho fatto solamente per poter continuare a lavorare in pace senza che nessuno potesse rompermi le scatole.
Non volevo dare delle rogne allo S.H.I.E.L.D.<Daisy sentirà la tua mancanza. Ti vuole bene.>
Non voglio che la gente mi parli di Daisy, che si era affezionata a me in questi mesi. Mi sarebbe piaciuto salutarla come si deve, ma non lo avrei sopportato.
<Anche io gliene voglio. Le riferirai queste parole?>
Carol annuisce e mi abbraccia:<Non voglio che te ne vada...>
<Tu e T'Challa sarete dei leader migliori di me.>
È la verità. Io so lavorare bene solamente da sola.
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𝐴𝑢𝑟𝑒𝑎: 𝑁𝑒𝑙 𝑆𝑒𝑔𝑛𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙'𝐼𝑚𝑝𝑒𝑟𝑜
Fanfiction-> I VOLUME Augusta Octavia Minervalis è una studentessa di storia antica e vive a Roma con i suoi genitori. A causa di uno spiacevole inconveniente che potrebbe rovinare la sua reputazione da supereroe della Città Eterna si vede costretta a lascia...