𝐴𝑠𝑠𝑎𝑙𝑡𝑜 𝑎𝑙 𝑙𝑎𝑏𝑜𝑟𝑎𝑡𝑜𝑟𝑖𝑜 𝑑𝑖 𝑆𝑢𝑎 𝑀𝑎𝑒𝑠𝑡𝑎̀

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Nessuno si è preoccupato di andare a vedere lo stato d'animo di Augusta, o meglio, la ragazza ha severamente vietato chiunque di avvicinarsi a lei a meno che non ci fosse un motivo più che valido.

Everett, nel frattempo, è rimasto seduto al tavolo del laboratorio di Shuri, provando in tutti i modi a non farsi sopraffare dalle emozioni.

<Stai bene, Ross?> gli chiede Shuri, porgendogli un bicchiere d'acqua e un fazzoletto.

<Mentirei se dicessi di sì.> risponde lui.

Shuri prende posto vicino ad Everett e lo esorta a confessare tutti i suoi problemi.

<Non c'è molto da dire, Shuri.
Ad Augusta non ha fatto bene ricordare...>

Shuri sorride maliziosamente e solletica la costola destra di Everett, cercando di tirargli su il morale.

<Sarebbe da tirare su il morale ad Augusta, non a me.>

<Sono sicura che tornerà a sorridere, magari le dobbiamo dare un po' di tempo...>

Un tonfo attira l'attenzione dei due, facendoli balzare.
Shuri si avvicina all'entrata del laboratorio; dà un'occhiata all'esterno e torna dall'agente Ross con le lacrime agli occhi e una mano che le tappa la bocca.

Everett ha quasi paura a chiederle che cosa sia successo, ma non può certo permetterselo: un imminente pericolo potrebbe colpire il Wakanda da un momento all'altro.

<Lui è qui.> è l'unica frase che riesce a dire la principessa;
la frase viene perfettamente capita dall'agente della CIA, che si vede costretto a dover disturbare Augusta, rinchiusa in una delle stanze a piangere.

<Che cosa c'è?> domanda la ragazza, un po' stizzita dalla mancanza di rispetto.

Everett le afferra una mano e la trascina fuori e nel mentre l'avvisa.

<Non è possibile.> ringhia la ragazza, piantandosi in mezzo al corridoio.

<Svegliati!> sbotta lui, schioccando le dita <Potrebbe trattarsi di Martino.>

<Vuole me; e mi avrà.>

Everett si gira verso di Augusta e la bacia; non certo un bacio dolce, ma ricco di passione e ansia.

<Dì a T'Challa che mi occuperò personalmente dello stronzo e che il Wakanda non avrà più problemi.> intima Augusta all'uomo, correndo nell'esatto direzione opposta a quella dove sarebbero dovuti andare.

Everett non può far altro che rimanere immobile, guardando la donna di cui si è innamorato andare in contro alla morte.

Augusta sa perfettamente che deve affrontare Martino: non ha più tempo da perdere.
Chiede a Jarvis di trasformarla e di cercare la strada più semplice per raggiungere la superficie e non essere fermata da nessuno dei wakandiani.

Ci pensa. Eccome se ci pensa.
Non sa se è l'idea migliore affrontare il mezzosangue, ma non può certo lasciare T'Challa in una situazione spinosa a lui nuova.
Deve solo farsi forza e trovare la strategia migliore per sconfiggere Martino.

Confessa al suo assistente digitale di non essere pronta;
senza poteri si sente molto vulnerabile e non è sicura di potercela fare.
Dà un'ultima occhiata alla foto di Everett che tiene nel medaglione regalatole da Shuri.

<Sicura Augusta?> le chiede Jarvis.

<Sì.>

Non appena esce dal laboratorio, con non poche difficoltà, appura che è tutto vero: Martino si è appostato con un piccolo esercito di scheletri-gladiatori pronti ad assaltare il laboratorio di Shuri per rubare tutto il vibranio possibile.

𝐴𝑢𝑟𝑒𝑎: 𝑁𝑒𝑙 𝑆𝑒𝑔𝑛𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙'𝐼𝑚𝑝𝑒𝑟𝑜Where stories live. Discover now